Portafoglio esposto a rischio cambio euro dollaro, cosa fare?

Marco29

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Salve. A seguito del rafforzarsi dell'euro negli ultimi giorni, il mio portafoglio ha pian piano virato verso il rosso, in modo ormai sempre più consistente. Nello scegliere gli ETF valutai l'indice di sharpe che sul lungo periodo mostra che gli ETF con cambio coperto hanno generalmente minore efficacia rispetto a quelli con rischio di cambio non coperto e tra l'altro non notai nemmeno una riduzione consistente della deviazione standard. Pensai di aver fatto una buona scelta, anche dal punto di vista tecnico, ma purtroppo, stupidamente adesso mi rendo conto che psicologicamente è difficile reggere il colpo, nel vedere che mezzo portafoglio seppur ben diversificato, investito in obbligazioni internazionali, è cosi volatile e cosi dipendente dal rischio di cambio. Il problema è stata la variazione troppo repentina del cambio, non compensata dalla crescita degli ETF, già misera. Se il cambio si muoverà ancora nella stessa direzione, quà si rischiano problemi seri. Pensate che sia consigliabile cominciare pian piano a virare verso strumenti a cambio coperto? Tra l'altro fui anche in parte costretto a scegliere il cambio scoperto, perchè l'offerta di ETF hedged è davvero molto inferiore rispetto ai non-hedged. Quindi come ci si può difendere, conservando la diversificazione? Non posso certo investire tutto sull'europa. Grazie.
 
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Ciao,

premesso che non penso sia possibile darti una risposta giusta o sbagliata, posso solo condividere il mio punto di vista.

L'EUR è una valuta (ancora) debole,a causa divergenza (in termini temporali) delle politiche della BCE vs. FED ed altre banche centrali (la BCE ha iniziato il QE piu' tardi della FED ed anche il rialzo dei tassi / tapering iniziera' piu tardi). Se hai comprato con una valuta debole (EUR) asset con sottostanti in altre valute in quel momento piu' forti (USD), è molto probabile che continuerai a perdere quando la BCE iniziera' effettivamente a ridurre il QE, rialzera' i tassi e ridurra' il proprio balance sheet. Ad es. se hai comprato un asset con sottostante in USD, penso che difficilmente le variazioni di valore dell'asset vadano a compensare le perdite relative al tasso di cambio. Quindi penso sia sensato vendere gli asset con sottostanti diversi da EUR e comprare la versione degli stessi con copertura cambio. Per gli indici principali trovi normalmente una versione hedgata EURUSD o EUR vs. valuta locale.

Come difenderti da variazioni di tasso di cambio: a dire il vero non so come un privato possa usare Swaps o Forward per coprirsi su cambio valuta - se qualcuno (privato) ha esperienza nell'utilizzo di questi prodotti sarei piu' felice se potesse condividere esempi e spiegazioni pratiche.
 
Premesso che ti serve un esperto del forex ed io non lo sono.

Puoi coprire il ptf lungo in USD, in tutto o in parte, prendendo la posizione inversa sulla coppia USDEUR.

Sterilizzi il rischio, ma anche l'opportunità, delle variazioni di cambio.
 
I risultati dell'analisi che hai fatto prima della scelta mi sorprendono un po', gli studi di lungo termine di solito dicono che, nell'obbligazionario, rimanere scoperti sul cambio aggiunge volatilità senza portare benefici di rendimento. Probabilmente hai considerato un periodo in cui il rischio di cambio non si è concretizzato.

Going global with bonds: Considerations for euro area investors

Per il resto, non mi sembra ci siano molte alternative all'aumentare l'europa o passare alla versione coperta degli etf.
Mettersi a trafficare con swap e future per scimmiottare quello che fa un fondo coperto sul cambio non mi sembra una buona idea.
 
ho avuto lo stesso problema, volevo investire in dollari quando il cambio era ad 1,04, la soluzione a copertura più economica è aprire un conto forex con un intermediario serio e pareggiare l'esposizione in dollari con una in euro, grazie alla leva finanziaria non blocchi il capitale e spendi il differenziale overnight tra il tasso usa e quello euro, quindi adesso 1,25. Devi fare i conti se il portafoglio può permettersi questo costo.
 
Salve. A seguito del rafforzarsi dell'euro negli ultimi giorni, il mio portafoglio ha pian piano virato verso il rosso, in modo ormai sempre più consistente. Nello scegliere gli ETF valutai l'indice di sharpe che sul lungo periodo mostra che gli ETF con cambio coperto hanno generalmente minore efficacia rispetto a quelli con rischio di cambio non coperto e tra l'altro non notai nemmeno una riduzione consistente della deviazione standard. Pensai di aver fatto una buona scelta, anche dal punto di vista tecnico, ma purtroppo, stupidamente adesso mi rendo conto che psicologicamente è difficile reggere il colpo, nel vedere che mezzo portafoglio seppur ben diversificato, investito in obbligazioni internazionali, è cosi volatile e cosi dipendente dal rischio di cambio. Il problema è stata la variazione troppo repentina del cambio, non compensata dalla crescita degli ETF, già misera. Se il cambio si muoverà ancora nella stessa direzione, quà si rischiano problemi seri. Pensate che sia consigliabile cominciare pian piano a virare verso strumenti a cambio coperto? Tra l'altro fui anche in parte costretto a scegliere il cambio scoperto, perchè l'offerta di ETF hedged è davvero molto inferiore rispetto ai non-hedged. Quindi come ci si può difendere, conservando la diversificazione? Non posso certo investire tutto sull'europa. Grazie.

Le fluttuazioni dei cambi sono continue e nel medio periodo vengono riassorbite dalle speculari fluttuazioni dovute ai tassi locali e inflazione locale.
Se hai scelto una allocazione di medio periodo non hai nulla di cui preoccuparti.
Ogni volta che ripeto ai faidatè che un conto è la teoria e un conto la pratica...et voilà....teorie, studi, convinzioni, confronti...poi al primo stormir di fronde uno se la fa in mano e la scimmia che abbiamo nel cervello vuole scappare da una qualche parte.
Se s studiasse un po' meno i mercati e un po' di più la finanza comportamentale non si farebbe una cosa sbagliata....inutile studiare il mltore e l'aerodinamjca d un'auto se poi non sai chi la guida.
 
dico la mia che esula un po da quanto sopra

avere un multicurrency?

cosi puoi creare anche minusvalenze e tenere gli stessi dollari sul conto al momento della vendita
poi si cambia in euro al momento opportuno o per necessità
 
Grazie a tutti per le risposte. Per la verità ci sono diverse opinioni sulla convenienza a lungo termine di strumenti non-hedged. E anche in questa discussione sembrano esserci più scuole di pensiero. Tornassi indietro, effettivamente sceglierei solo ETF hedged. Quindi è consigliabile cominciare a spostarsi verso gli hedged, da quel che leggo. Almeno, la maggioranza di voi sembra concordare con quest'idea. Il problema è che in tal modo, genererò minusvalenze, che come sappiamo è un macello recuperare. Di certo è una operazione rischiosa, che va fatta molto gradualmente, non certo nell'arco di un solo mese. Non trovate?

Comunque dal grafico euro dollaro sembrerebbe che negli ultimi anni, abbia sempre seguito un ciclo, e in periodi dell'anno come questo, mi sembra sia sempre stato sui massimi relativi o comunque valori elevati. Spero ancora che questo ciclo si ripeta, almeno in parte. In modo da avere vie d'uscita, senza generare minus. Dite che può accadere?

Ad esempio le tensioni politiche, e le paure per la disgregazione dell'europa a seguito delle ormai prossime elezioni italiane, potrebbero portare l'euro giù, come spero? Grazie.
 
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Se il portafoglio lo cambi in euro-hedged diventa meno diversificato e quindi piu' rischioso, oggi viviamo in un mondo globale.
 
Le fluttuazioni dei cambi sono continue e nel medio periodo vengono riassorbite dalle speculari fluttuazioni dovute ai tassi locali e inflazione locale.
Se hai scelto una allocazione di medio periodo non hai nulla di cui preoccuparti.
Ogni volta che ripeto ai faidatè che un conto è la teoria e un conto la pratica...et voilà....teorie, studi, convinzioni, confronti...poi al primo stormir di fronde uno se la fa in mano e la scimmia che abbiamo nel cervello vuole scappare da una qualche parte.
Se s studiasse un po' meno i mercati e un po' di più la finanza comportamentale non si farebbe una cosa sbagliata....inutile studiare il mltore e l'aerodinamjca d un'auto se poi non sai chi la guida.

Premesso che io ad oggi non toccherei l'obbligazionario nemmeno con un bastone (euro, usa, emergenti ecc), non posso non quotare cataflic.

chiediti:
perché hai comprato obbligazioni in usd?
se quei motivi valgono ancora, tienile e tieni duro.
se i motivi sono venuti meno, vendi, perdici ed impara: tutti facciamo degli sbagli, l'importante è imparare da questi e non ripetere eventuali errori.
 
Sono del parere che se hai investito in fondi per il lungo periodo non devi preoccuparti più di tanto, gli scenari macro-economici cambiano in modo così repentino. Qualche mese fa era il dollaro che si rafforzava adesso è l'euro e fra qualche mese che succederà? Io lascerei tutto così, ma è solo un'opinione personale. Anche la quotazione dei miei fondi ne sta risentendo maio li considero investimenti di lungo periodo e quindi lascio tutto invariato, io ho investito in fondi globali e ho lo stesso problema.
 
Grazie mille per le risposte. In effetti è vero: la diversificazione valutaria è anch'essa importante. A chi mi chiede perchè ho investito in obbligazioni USA, la risposta è che ho investito in ETF globali, per avere il massimo di diversificazione. Non potevo investire solo in europa.

In ogni caso, è vero che sul domani non c'è certezza. Potrei vendere e coprire il cambio, e magari immediatamente il dollaro si rafforza. Per questo dovrei al limite fare solo piccoli aggiustamenti, e molto dilazionati nel tempo.

Secondo voi qual'è la giusta percentuale di portafoglio complessiva da esporre al rischio di cambio?
Grazie.
 
la percentuale del portafoglio da esporre al rischio cambio dipende ... dalla tua propensione al rischio, sembra banale però devi considerare questo aspetto.
Io non andrei comunque oltre al 50%. E come ha già detto davide978 ridurrei in modo particolare l'esposizione agli obbligazionari globali.
 
Coprireil rischio la cosa piu economica è usare il forex , li meglio che fai nella sezione opportuna ...

Anche io sono un po sovraesposto in dollari anche se il grosso era comprato fra 1.4 e 1.25 di cambio...

Oramai da 10 anno che seguo i mercati ho capito che non deve spaventare piu di tanto il cambio euro usd

1 è molto ciclico e generalmente il dollaro di deprezza lentamente per periodi lunghi 1 - 3 anni e poi si rivaluta bruscamente nel giro di poichi mesi.

Quando il dollaro si apprezza ok noi ci guadagnamo... Ma se si vedono i bond in usd specie gli emergenti scendono perche per loro sara piu esoso rimborsare con la loro valuta locale.

Le aziende multinazionali vedranno peggiorare i bilanci che sono in usd poiche non possono adeguare immediatamente i prezzi. Non è che se il dollaro eraad 1.4 ed ora ad 1 che ti possono aunentare del 30% il prezzo della coca cola.

E ne soffrono in borsa.


Al contrario quando si deprezza i debitori vedono che piu facilmente rimborseranno e le multinazionali miglioreranno il loro bilancio in usd perche i 50 centesimi di euro della lattina di coca cola varranno di piu per il bilancio espresso in dollari.

Quindi niente patemi d'animo... Generalmente è meglio comprare con il cambio vantaggioso ... Ma l'effetto del cambio è smorzato dai fattori che ho descritto.
 
Che tipo di obbligazionario hai comprato ? COrporate, T-Bond ?
Considera che su obbligazioni privi di rischio (es. Treasury e Bund) sul lungo periodo le fluttuazioni del cambio neutralizzano quelle dei rendimenti. In pratica si suppone che il differenziale di tasso nominale sia completamente assorbito dalle diverse aspettative di inflazione.
Quindi comprare Treasury e Bund è del tutto equivalente.
Nel breve periodo, considerando che a gennaio tale differenziale aveva raggiunto i 200bps, si era in una situazione molto anomala dei mercati. Quindi penso che la variazione del cambio tenderà a compensare tale differenziale di rendimento.

Gli hedged li vedo male, specie con tassi di interesse così bassi. La cosa migliore per l'obbligazionario è comprare in valuta € anche inflation linked o tasso variabile.

L'unica cosa da comprare in dollari sono obbligazioni sugli emergenti, in cui tendenzialmente l'offerta in valuta € è scarsa (in ottica differenziazione). C'è da dire che anche qui i rendimenti si sono molto ridotti e forse non è il momento giusto per entrare.
 
Comunque il grosso del portafoglio meglio sia in euro visto che è la moneta con cui mangi ... Al rischio cambio eviterei di espormi per oltre il 30%

Obbligazionario c'è il bellissimo embe sugli emergenti hedged che è un eccellente strumento per prendere emergenti che ancora rendono bene e non rischiare sul cambio.

Gli emergenti in generale emettono in dollari salvo alcuni paesi dell'est europa tipo albania macedonia montenegro...

Poi quando il cambio è vantaggioso puoi vendere in blocco embe e prendere iemb che è lo stesso ma non hedged

Ishares. Con questi 2 strumenti per me ha risolto un bella fetta di problemi .

Anche metterci fino al 20% del portafoglio per me ci puo stare...

Ora sono a circa il 5% ma via via accumulo ... La cedola mensile poi tassata circa il 17% è abbastanza comoda.
 
Grazie mille a tutti per le risposte. Ma secondo voi il dollaro potrà continuare almeno parzialmente il ciclo degli ultimi 2 anni? Nel senso che osservando il grafico si nota che questo picco c'è già stato sia l'anno scorso, sia due anni fa e sempre in estate. Poi nel periodo autunnale o invernale invece si sono raggiunti i minimi. Può riaccadere, visto che è già successo? Grazie.
 
Guarda, si potrebbe fare una previsione, che avrebbe circa il 50% di chance di essere corretta.
Chiunque ti dice che sa cosa farà il cambio è un imbroglione o uno scemo.
 
Su usd gbp cad chf e aud (o anche nzd) una certa esposizione non fa male...

Non ci sono strumenti se no anche sgd.

Personalmente invece evito di espormi su valute emergenti...

Anche se dopo anni di discesa seml l'etf bond in valuta locale sembra aver iniziato un certo recupero
 
Su usd gbp cad chf e aud (o anche nzd) una certa esposizione non fa male...

Non ci sono strumenti se no anche sgd.

Personalmente invece evito di espormi su valute emergenti...

Anche se dopo anni di discesa seml l'etf bond in valuta locale sembra aver iniziato un certo recupero

ciao johnny, hai dimenticato di proposito JPY?
 
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