Piano di accumulo per sfruttare le correzioni del mercato

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Date un'occhiata a questa semplice ma efficace strategia per sfruttare i crash del mercato e allo stesso tempo investire senza troppi pensieri What I Plan to Do When the Market Crashes -- The Motley Fool in sostanza il metodo in questione si basa sull'entrare grossomodo nel mercato gradualmente ad ogni correzione.

La mia idea :

Gran parte della liquidità rimane in conti deposito, che mediamente rendono 1-2% sopra l'inflazione. Mano a mano che si riescono ad accantonare risparmi questi vengono prima spediti sul CD in attesa di essere investiti nel mercato. Poco importa quale conto in particolare, basta che abbia un rendimento sopra l'inflazione e vincoli bassi o nulli.

Come indicato nell'articolo, poi si investe mano a mano che il mercato scende ad ogni discesa dei prezzi:

Correzione ----- % di liquidità a disposizione che si investe ----- Frequenza storica del calo indicato

-10% ----- 10% ----- 11 mesi
-15% ----- 20% ----- 24 mesi
-20% ----- 30% ----- 4 anni
-30% ----- 15% ----- 10 anni
-40% ----- 12% ----- 20-30 anni
-50% ----- 12% ----- 2-3 volte ogni 100 anni

Mano a mano che il mercato scende, si investe la liquidità parcheggiata sui CD nel mercato azionario come indicato sopra.

A differenza di un piano di accumulo diretto sul mercato, si mantiene massima semplicità ma si evita di entrare nel mercato a ridosso dei picchi. Si accumula capitale per periodi brevi-medi e si entra a scaglioni ogniqualvolta i prezzi sono a sconto.

In cosa investire? Propongo un paniere di ETF globali in base alle proprie preferenze, con costi bassi e ottima liquidità.

Esempio classico ACWI ETF: Free Real-time Quotes, Ratings, Holdings | ETF.com

Alcune domande:

1) In che modo sarebbe possibile migliorare questo metodo senza complicare troppo il tutto?
2) Per questa strategia è fondamentale avere liquidità disponibile, e per questo i CD sembrano ottimi. Quali alternative considerare?
 
Buongiorno, finalmente una questione interessante, faccio i complimenti a chi ha avviato la discussione. Però ci sono dei difetti anche nel ragionamento ; perchè si parte dall' idea che uno storno del 50 % rappresenti il massimo del ribasso. Mi sembra che sia nel ribasso del 2000 che nel 2008, dal punto massimo il ritracciamento sia stato nell'ordine del 60-70 % per i fondi più attivi, e quindi avendo messo tutto al 50 % si rimarrebbe sguarniti per la rimanente perdita.
Poi c'è ancora da dire, una volta eseguita tutta la manovra azionaria, come dovrei rientrare sulla liquidità, visto che si potrebbero poi ripresentare altri ribassi e non ho più cartucce per mediare? Se Reta mi potesse replicare per capire totalmente la strategia perchè così si capisce solo il travaso dalla liquidità all'azionario, e non credo che basti. Per la verità ha ragione anche l'amico Lucantoni, perchè mettete una situazione come questa che i mercati non vogliono scendere, voi " liquidisti " state sempre alla finestra a guardare. Per cui serve sia una strategia per poi cavalcare il rialzo, oltre che cavalcare il ribasso e poi mi sa che qualcosa dovete tenere in tutti i periodi perchè non sapete quando questo rialzo può andare avanti.
Mi fa piacere che mi rispondete un pò a questo mio intervento , magari con 2 strategie : una per i ribassi e una per i rialzi , grazie
Qualcuno sa pure come W. Buffet gestisce i rialzi, che non è mica semplice.
 
Ultima modifica:
Gran parte della liquidità rimane in conti deposito, che mediamente rendono 1-2% sopra l'inflazione.


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Ma quando mai
 
Scusa, mettiamo che uno ha investito in un fondo azionario a fine 2009 quando l'azionario ha cominciato a correre e si è quindi trovato sempre da allora in plusvalenza, nonostante una piccola correzione del 2011, quando investi i tuoi soldi, li avresti tenuti in conto deposito in tutti questi anni? E che senso ha?
Allora in alternativa io proporrei questo: investire con un PAC per 5 anni con rate mensili, poi alla fine del quinto anno valuto la situazione ovvero il valore della quota del fondo e se sono in plusvalenza da quel momento quel fondo lo lascio andare così oppure disinvesto se ritengo che la plusvalenza sia soddisfacente oppure trasferisco tutto in un fondo obbligazionario o comunque in un fondo meno volatile. Se invece sono in minusvalenza posso decidere di continuare il PAC per 6 mesi oppure un anno.....
Ovviamente se alla fine del quinto sono in plusvalenza nel fondo in cui avevo investito posso decidere di continuare ad investire sempre con un PAC in un'altro fondo azionario internazionale e così di seguito....
 
Buongiorno, finalmente una questione interessante, faccio i complimenti a chi ha avviato la discussione. Però ci sono dei difetti anche nel ragionamento ; perchè si parte dall' idea che uno storno del 50 % rappresenti il massimo del ribasso. Mi sembra che sia nel ribasso del 2000 che nel 2008, dal punto massimo il ritracciamento sia stato nell'ordine del 60-70 % per i fondi più attivi, e quindi avendo messo tutto al 50 % si rimarrebbe sguarniti per la rimanente perdita.
Poi c'è ancora da dire, una volta eseguita tutta la manovra azionaria, come dovrei rientrare sulla liquidità, visto che si potrebbero poi ripresentare altri ribassi e non ho più cartucce per mediare? Se Reta mi potesse replicare per capire totalmente la strategia perchè così si capisce solo il travaso dalla liquidità all'azionario, e non credo che basti. Per la verità ha ragione anche l'amico Lucantoni, perchè mettete una situazione come questa che i mercati non vogliono scendere, voi " liquidisti " state sempre alla finestra a guardare. Per cui serve sia una strategia per poi cavalcare il rialzo, oltre che cavalcare il ribasso e poi mi sa che qualcosa dovete tenere in tutti i periodi perchè non sapete quando questo rialzo può andare avanti.
Mi fa piacere che mi rispondete un pò a questo mio intervento , magari con 2 strategie : una per i ribassi e una per i rialzi , grazie
Qualcuno sa pure come W. Buffet gestisce i rialzi, che non è mica semplice.

Questa non è certamente una strategia di trading ma è un modo leggermente più efficiente per allocare un accumulo nel tempo. Usiamo un esempio pratico. Mettiamo che io metta da parte 500 euro ogni mese per investimenti, questi vengono innanzitutto dirottati su un conto deposito con un po' di interesse, in attesa di essere utilizzati per comprare quote di fondi nel momento in cui si ha una correzione.

Se dopo 10 mesi ho accumulato 5000 euro, e avviene una correzione nel mercato del 10%, comprerò circa 500 euro di fondi (il 10% di 5000). Il saldo sul CD è ora di 4500 euro.

Dopo 5 mesi (in cui intanto abbiamo accantonato altri risparmi), il mercato raggiunge -15%, quindi seguendo le regole impostate andremo ad investire ( ( 4500 + (500x5) ) /100 ) * 15 = 1050 euro.

Dopo appena 1 mese il mercato ha un crollo veloce e si piazza a -40%, a questo punto decidiamo di comprare massicciamente investendo il 55% del nostro rimanente capitale (si sommano le percentuali di 30%, 15% e 12%), che ora sarà di circa 6500 euro: compriamo per circa 3600 euro.

E così via.

Dopo 16 mesi di investimenti abbiamo comprato:

500 euro a -10%
1050 euro a -15%
3600 euro a -40%
E avrò ancora rimanenti circa 3000 euro in CD.

Il fatto che il mercato faccia più del -50% è un evento molto molto raro, almeno a livello di mercati globali, quindi non lo prendiamo in considerazione.

Rispetto all'accumulo semplice stile PAC in cui vado a comprare mese dopo mese 500 euro di fondi, ho il vantaggio che vado a comprare a mano a mano che il mercato scende. Concettualmente preferisco questo metodo di accumulo perché è più conservativo e permette di avere sempre liquidità disponibile per approfittare dei cali che prima o poi si presentano.

Se il mercato non fa mai una correzione > -10% in teoria non dovremmo mai entrare, ma è anche vero che un mercato del genere non esiste (nulla può salire all'infinito senza una correzione nei prezzi).

L'autore dell'articolo che ho postato ricorda comunque che questa è una strategia di massima, e che per esempio lui avrebbe ignorato un calo del -10% su un mercato in bolla come quello del 2000, avrebbe quindi aspettato ulteriori cali per entrare più in basso (perché era chiaro che ulteriori cali sarebbero arrivati in poco tempo).
 
Questa non è certamente una strategia di trading ma è un modo leggermente più efficiente per allocare un accumulo nel tempo. Usiamo un esempio pratico. Mettiamo che io metta da parte 500 euro ogni mese per investimenti, questi vengono innanzitutto dirottati su un conto deposito con un po' di interesse, in attesa di essere utilizzati per comprare quote di fondi nel momento in cui si ha una correzione.

Se dopo 10 mesi ho accumulato 5000 euro, e avviene una correzione nel mercato del 10%, comprerò circa 500 euro di fondi (il 10% di 5000). Il saldo sul CD è ora di 4500 euro.

Dopo 5 mesi (in cui intanto abbiamo accantonato altri risparmi), il mercato raggiunge -15%, quindi seguendo le regole impostate andremo ad investire ( ( 4500 + (500x5) ) /100 ) * 15 = 1050 euro.

Dopo appena 1 mese il mercato ha un crollo veloce e si piazza a -40%, a questo punto decidiamo di comprare massicciamente investendo il 55% del nostro rimanente capitale (si sommano le percentuali di 30%, 15% e 12%), che ora sarà di circa 6500 euro: compriamo per circa 3600 euro.

E così via.

Dopo 16 mesi di investimenti abbiamo comprato:

500 euro a -10%
1050 euro a -15%
3600 euro a -40%
E avrò ancora rimanenti circa 3000 euro in CD.

Il fatto che il mercato faccia più del -50% è un evento molto molto raro, almeno a livello di mercati globali, quindi non lo prendiamo in considerazione.

Rispetto all'accumulo semplice stile PAC in cui vado a comprare mese dopo mese 500 euro di fondi, ho il vantaggio che vado a comprare a mano a mano che il mercato scende. Concettualmente preferisco questo metodo di accumulo perché è più conservativo e permette di avere sempre liquidità disponibile per approfittare dei cali che prima o poi si presentano.

Se il mercato non fa mai una correzione > -10% in teoria non dovremmo mai entrare, ma è anche vero che un mercato del genere non esiste (nulla può salire all'infinito senza una correzione nei prezzi).

L'autore dell'articolo che ho postato ricorda comunque che questa è una strategia di massima, e che per esempio lui avrebbe ignorato un calo del -10% su un mercato in bolla come quello del 2000, avrebbe quindi aspettato ulteriori cali per entrare più in basso (perché era chiaro che ulteriori cali sarebbero arrivati in poco tempo).

Noto un peggioramento dal 1- 2 sopra l'inflazione siamo passati a:

Mettiamo che io metta da parte 500 euro ogni mese per investimenti, questi vengono innanzitutto dirottati su un conto deposito con un po' di interesse,
 
Scusa, mettiamo che uno ha investito in un fondo azionario a fine 2009 quando l'azionario ha cominciato a correre e si è quindi trovato sempre da allora in plusvalenza, nonostante una piccola correzione del 2011, quando investi i tuoi soldi, li avresti tenuti in conto deposito in tutti questi anni? E che senso ha?
Allora in alternativa io proporrei questo: investire con un PAC per 5 anni con rate mensili, poi alla fine del quinto anno valuto la situazione ovvero il valore della quota del fondo e se sono in plusvalenza da quel momento quel fondo lo lascio andare così oppure disinvesto se ritengo che la plusvalenza sia soddisfacente oppure trasferisco tutto in un fondo obbligazionario o comunque in un fondo meno volatile. Se invece sono in minusvalenza posso decidere di continuare il PAC per 6 mesi oppure un anno.....
Ovviamente se alla fine del quinto sono in plusvalenza nel fondo in cui avevo investito posso decidere di continuare ad investire sempre con un PAC in un'altro fondo azionario internazionale e così di seguito....

Nel tuo esempio saresti entrato massicciamente nel 2008 con una quota di capitale accumulata negli anni/mesi precedenti, in più ad ogni piccola correzione successiva saresti entrato (ad esempio quella del 2011 saresti entrato con il 15% del capitale disponibile post-2008).

quando investi i tuoi soldi, li avresti tenuti in conto deposito in tutti questi anni? E che senso ha?

E' un metodo conservativo il cui obbiettivo è appunto non comprare sull'azionario come farebbe un cieco ma solo in posizioni di sconto, se le posizioni di sconto non si presentano si ignora il mercato investendo eventualmente in altri strumenti (volendo puoi applicare la stessa strategia in mercati più specifici con i soldi rimanenti).

Volendo uno potrebbe anche investire un 50% ogni mese in ogni caso e poi applicare al restante 50% la strategia riportata sopra. Ad esempio: ogni mese ho da investire 500 euro, 250 li investo comunque ogni fine mese, e 250 li accumulo in CD per quando ci saranno i crolli.

In questo momento il mercato è secondo me in bolla e guardando adesso il grafico sembra che i prezzi non possano che salire, ritengo che in questa fase del mercato sia molto meglio rimanere in disparte aspettando una correzione (e nel frattempo prendere l'1% sopra l'inflazione in un CD senza rischi) piuttosto che entrare gradualmente e poi rimanere scottati da una eventuale correzione.

Attenzione perché molte strategie ad accumulo semplice nel mercato globale, sopratutto USA, si basano sul fatto che il mercato alla fine sale sempre. In linea generale è stato dimostrato che se investiamo nel mercato globale facciamo bene perché negli ultimi 100-200 anni i mercati sono sempre saliti, ma ci sono stati periodi in cui il mercato ha avuto correzioni anche forti e in base ai punti di ingresso è possibile rimanere scottati per lunghi periodi.
 
Noto un peggioramento dal 1- 2 sopra l'inflazione siamo passati a:

Mettiamo che io metta da parte 500 euro ogni mese per investimenti, questi vengono innanzitutto dirottati su un conto deposito con un po' di interesse,

In base alle condizioni di mercato, si cerca di ottenere un rendimento sopra l'inflazione ma conservando un rischio molto basso.
 
Questa non è certamente una strategia di trading ma è un modo leggermente più efficiente per allocare un accumulo nel tempo. Usiamo un esempio pratico. Mettiamo che io metta da parte 500 euro ogni mese per investimenti, questi vengono innanzitutto dirottati su un conto deposito con un po' di interesse, in attesa di essere utilizzati per comprare quote di fondi nel momento in cui si ha una correzione.

Se dopo 10 mesi ho accumulato 5000 euro, e avviene una correzione nel mercato del 10%, comprerò circa 500 euro di fondi (il 10% di 5000). Il saldo sul CD è ora di 4500 euro.

Dopo 5 mesi (in cui intanto abbiamo accantonato altri risparmi), il mercato raggiunge -15%, quindi seguendo le regole impostate andremo ad investire ( ( 4500 + (500x5) ) /100 ) * 15 = 1050 euro.

Dopo appena 1 mese il mercato ha un crollo veloce e si piazza a -40%, a questo punto decidiamo di comprare massicciamente investendo il 55% del nostro rimanente capitale (si sommano le percentuali di 30%, 15% e 12%), che ora sarà di circa 6500 euro: compriamo per circa 3600 euro.

E così via.

Dopo 16 mesi di investimenti abbiamo comprato:

500 euro a -10%
1050 euro a -15%
3600 euro a -40%
E avrò ancora rimanenti circa 3000 euro in CD.

Il fatto che il mercato faccia più del -50% è un evento molto molto raro, almeno a livello di mercati globali, quindi non lo prendiamo in considerazione.

Rispetto all'accumulo semplice stile PAC in cui vado a comprare mese dopo mese 500 euro di fondi, ho il vantaggio che vado a comprare a mano a mano che il mercato scende. Concettualmente preferisco questo metodo di accumulo perché è più conservativo e permette di avere sempre liquidità disponibile per approfittare dei cali che prima o poi si presentano.

Se il mercato non fa mai una correzione > -10% in teoria non dovremmo mai entrare, ma è anche vero che un mercato del genere non esiste (nulla può salire all'infinito senza una correzione nei prezzi).

L'autore dell'articolo che ho postato ricorda comunque che questa è una strategia di massima, e che per esempio lui avrebbe ignorato un calo del -10% su un mercato in bolla come quello del 2000, avrebbe quindi aspettato ulteriori cali per entrare più in basso (perché era chiaro che ulteriori cali sarebbero arrivati in poco tempo).

Hai fatto delle simulazioni testandolo su una serie storica lunga?
Cosa useresti per i cd dal momento che non si possono sapere i tassi reali passati accessibili? Un bot? Euribor+ x, lo yield a 5y?
Su quale periodo di investimento pensi sia utile questo metodo?...3 anni, 5, 7, 10? Cioè su quale time frame lo confronteresti con altra roba e teorie?
 
Scusa Reta, ho capito il tuo ragionamento fino ad un certo punto, soprattutto che ritieni che questo sistema sia nettamente superiore ad un Pac che in un momento come questo non serve a niente perché si va a comprare a prezzi sempre più alti. Allora chiusa questa questione a tuo favore, poi come si dovrebbe proseguire ? Cioè , ho fatto i miei acquisti di azionario sulla correzione, ho un portafoglio da 90 % ed oltre di azionario , quindi sbilanciatissimo , come dovrei fare a ridurlo ? Mi sembra che manca una strategia di rientro alla liquidità . Se puoi completare il ragionamento in tal senso ? Ti ringrazio
 
I casi di scuola funzionano sempre. A scuola però (cioè in teoria).
Metterli in pratica è un'altra cosa...
 
Io farei così:
PAC su fondo o etf azionario a piccole cifre mensili. Raddoppio della cifra se nel mese trascorso c'è stato un calo di almeno il 3%. Cifra triplicata per un calo oltre il 10%.

E' un'idea che mi è venuta adesso, leggendo quello che si è scritto.
Potrebbe essere un azionario globale compresi emergenti e ben ripartito, cioè non sbilanciato azioni USA. Oppure per chi ci crede azioni europa.

Oggi inizio.
 
Io farei così:
PAC su fondo o etf azionario a piccole cifre mensili. Raddoppio della cifra se nel mese trascorso c'è stato un calo di almeno il 3%. Cifra triplicata per un calo oltre il 10%.

E' un'idea che mi è venuta adesso, leggendo quello che si è scritto.
Potrebbe essere un azionario globale compresi emergenti e ben ripartito, cioè non sbilanciato azioni USA. Oppure per chi ci crede azioni europa.

Oggi inizio.

D' accordo anche con te, caro amico, tutti parlate di " inseguire " il ribasso andando a comprare sulla correzione, ma una volta che sono carico di azioni, ci vuole un piano di " rientro " altrimenti rischierei di perdere tutto il guadagno. Nessuno ha parlato minimamente di questo. E' da tempo che ci penso pure io, mi sembra come ci sia un piano per andare su Marte, ma poi non c'è il piano per ritornare sulla terra
 
D' accordo anche con te, caro amico, tutti parlate di " inseguire " il ribasso andando a comprare sulla correzione, ma una volta che sono carico di azioni, ci vuole un piano di " rientro " altrimenti rischierei di perdere tutto il guadagno. Nessuno ha parlato minimamente di questo. E' da tempo che ci penso pure io, mi sembra come ci sia un piano per andare su Marte, ma poi non c'è il piano per ritornare sulla terra

Una soluzione potrebbe essere quella di diminuire i versamenti nel caso di aumento mensile delle quote (es. 5-10%) e se l'aumento supera una certa quota (es 20%) , liquidare una parte e comprare quote di un ETF obligazionario
 
La questione viene riassunta decidendo qual è l'esposizione azionaria desiderata, nelle diverse condizioni di mercato.

Ci sarà una composizione di portafoglio minima ed una massima che forniranno un rischio considerato accettabile.

In alcune condizioni di mercato si preferirà incrementare l'esposizione azionaria fino ai massimi e in altre condizioni di mercato si preferirà alleggerire l'esposizione azionaria fino ai minimi.
 
La questione viene riassunta decidendo qual è l'esposizione azionaria desiderata, nelle diverse condizioni di mercato.

Ci sarà una composizione di portafoglio minima ed una massima che forniranno un rischio considerato accettabile.

In alcune condizioni di mercato si preferirà incrementare l'esposizione azionaria fino ai massimi e in altre condizioni di mercato si preferirà alleggerire l'esposizione azionaria fino ai minimi.

Forse così va bene. Quindi e ' necessario anche un programma di smobilizzo, oltre che di investimento
 
Forse così va bene. Quindi e ' necessario anche un programma di smobilizzo, oltre che di investimento

Volendo si può vendere anche a tempo; ad esempio si vende tutto dopo 10 anni. Oppure ad es. dopo 10 anni si vende il 10% e poi ogni anno un ulteriore 10%.
Es. al 10° anno si vende il 10%
al 11° un altro 10%, totale 20%
al 12° un altro 10% totale 30% ecc.

Tra 10 anni, forse, le obbligazioni avranno un rendimento decente..................

Ma volendo si può iniziare a vendere dopo 20 anni..............si può decidere in base a come va il PAC
 
Mi inserisco nella discussione e riporto quanto già scritto in altra discussione.

E' un po' di tempo che sto pensando di investire buona parte dei risparmi periodici su indici azionari utilizzando un metodo semipigro e senza stress.
Lo strumento ideale che avrei individuato è il seguente:
- iShares Core MSCI World USD Acc EUR | SWDA

La strategia che sto pensando di utilizzare è la seguente ed è da utilizzare a partire da quando il valore dell'etf è inferiore alla sma200:
1) dividere il capitale da investire per 24 e comprare 1/24 in un giorno del mese prestabilito;
2) a partire dal secondo mese e nei successivi, sempre nello stesso giorno prestabilito, SE PREZZO < SMA200, ALLORA, se il prezzo è inferiore al valore del momento dell'acquisto del mese precedente comprare 1/24+5%, altrimenti 1/24. ALTRIMENTI (prezzo > sma200) COMPRARE CON TUTTO IL CAPITALE RIMASTO;
3) gli acquisti terminano quando si finisce il capitale o quando prezzo > sma200;
4) si disinveste il 50% del capitale quando prezzo < sma100;
5) si disinveste restante 50% del capitale quando prezzo < sma200;
6) si riparte dal punto 1.

Varie.
- Se ho risparmi mensili li inserisco in aggiunta, mese per mese, anche se prezzo > sma200.
- Copertura sul cambio non ha senso per via dei costi maggiori e per il fatto che la copertura sarebbe solo su USD e non sulle altre valute. Alla lunga non lo ritengo un vantaggio.
- Orizzonte temporale superiore ai 15 anni.
- Il dilemma che mi attanaglia maggiormente è l'attendere o meno che il prezzo sfori al ribasso la sma200 per iniziare. Al momento non sono ancora partito.
- La liquidità verrà parcheggiata su CD con rendimento pari o superiore all'inflazione.
- In futuro valuterò l'inserimento del REIT.

Probabilmente è più facile da fare che da spiegare.

Se avete pareri, consigli o osservazioni, sono ben accetti.
 
Scusa Reta, ho capito il tuo ragionamento fino ad un certo punto, soprattutto che ritieni che questo sistema sia nettamente superiore ad un Pac che in un momento come questo non serve a niente perché si va a comprare a prezzi sempre più alti. Allora chiusa questa questione a tuo favore, poi come si dovrebbe proseguire ? Cioè , ho fatto i miei acquisti di azionario sulla correzione, ho un portafoglio da 90 % ed oltre di azionario , quindi sbilanciatissimo , come dovrei fare a ridurlo ? Mi sembra che manca una strategia di rientro alla liquidità . Se puoi completare il ragionamento in tal senso ? Ti ringrazio

Il metodo proposto è un'alternativa al piano di accumulo di lungo periodo classico che viene proposto tramite PAC (stessa cifra ogni mese).

Quindi anziché entrare nel mercato ciecamente ogni mese, puntiamo ad entrare solo in presenza di cali consistenti. Tutto qua.

L'exit strategy è in questi casi molto soggettiva, cioè dipende dagli obbiettivi personali, dalle tempistiche e dalle convinzioni personali macro che si possono avere. Volendo potremmo impostare una exit strategy semplice che comprende vendere una % del capitale ogni tot anni.

Da notare che comunque sia questa strategia che l'accumulo tramite PAC non hanno lo scopo di fare "trading" ma di "investire". Ovvero si basano sul presupposto che crediamo che l'azionario globale salirà nei prossimi anni e decenni, se questa convinzione dovesse venire meno si può uscire dall'investimento a scaglioni come in qualunque altro strumento.

Volendo possiamo anche discutere trading system un attimo più complessi...
 
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