Pimco Emerging Markets Advantage Local Bond Index Source Ucits ETF IE00BH3X8336

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

cricket72

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in quotazione su borsa italiana dal 5 ottobre 2016 questo nuovo etf obbligazionario su emissioni statali paesi emergenti in valuta locale
etf a replica fisica a distribuzione mensile dei proventi


Pimco Emerging Markets Advantage Local Bond Index Source Ucits ETF
IE00BH3X8336
 

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Altre info:

Il Benchmark di riferimento è proprietario di Pimco (PIMCO | Index Data)

Ciascun paese per essere incluso nell' indice deve presentare le seguenti caratteristiche:

i) essere classificato come avente un basso o medio reddito pro capite in base alla media del reddito nazionale lordo pro capite pubblicato dalla Word Bank per i cinque anni precedenti
ii) deve avere un rating minimo di BB-
iii) rappresentare piu del 0,3% del PIL mondiale per i cinque anni precedenti
iv) non essere soggetto a sanzioni UE o US
v) avere pricing giornalieri
vi) essere accessibili ad investitori stranieri.

Alla data di revisione mensile, per essere inclusa nell' indice, una obbligazione deve avere:
una scadenza non inferiore ad un anno
scadenza minima dall' emissione di 18 mesi
un outstanding minimo diverso a seconda del paese.

L' indice prevede che i titoli appartenenti ai paesi con un PIL piu alto avranno un peso maggiore.
L' esposizione massima per ciascun paese e del 15%.
 
Era molto tempo che lo seguo su Londra, senza poterlo acquistare con la mia piattaforma.


Estimated YTM 6.84%
Distribution yield 5.67%

PIMCO EM Advantage Local Bond Index ETF (dist.) | Trading information

E' buona la distribuzione dei dividendi per chi cerca un flusso costante, peccato essere impelagato nell' omologo SEML.
Ipotizzo la stessa fine visto che le valute sono le stesse TRY RAND RUB ecc tutta roba soggetta a grandi svalutazioni.

Comunque messo in WL.
Ringrazio della segnalazione.
 
Ultima modifica:
E' buona la distribuzione dei dividendi per chi cerca un flusso costante, peccato essere impelagato nell' omologo SEML.

Comunque messo in WL.
Ringrazio della segnalazione.

non è un poco rischioso ci si espone alle valute locali che in caso di risalita dei tassi e del dollaro potrebbero crollare in cambio di un misero 1% in più di interesse
?????????????????
 
non è un poco rischioso ci si espone alle valute locali che in caso di risalita dei tassi e del dollaro potrebbero crollare in cambio di un misero 1% in più di interesse
?????????????????

E' rischioso è rischioso, rischio tassi più la costante svalutazione delle valute contro dollaro.
 
Si vediamo se finisce questa tarantella sui tassi, poi si potrebbe iniziare ad accumulare qualche quota.
E' comunque fondamentale il prezzo d'ingresso una volta entrato alto hai voglia a comprare quote per abbassare pmc.
Ho etf dal 2008 ed ancora non sono riuscito ad andare in pari nonostante continui ad acquistare sulle debolezze.
Purtroppo nel 2008 era tutto ai massimi storici e l' Euro Stoxx Select Dividend 30 ad esempio quotava 40.
Oggi sono arrivato a 22, xx ma sono passati 8 anni.
Così come per SEML acquistato in grandi quantità in unico blocco in un momento in cui era ai massimi e tra l'altro valori mai più lontanamente rivisti.
Quindi fondamentale per quella che è la mia esperienza, il primo prezzo di ingresso e acquistare con un piano di accumulo.
Sono cose che ora appaiono scontate ma non le misi in pratica ed ecco il profondo loss.
Anche se questo in ETF può considerarsi il mio fondo pensionistico non è piacevole vedere tanta perdita in conto capitale.
Questo del thread tra l'altro quota 75 che è la quota max raggiunta da SEML all'inizio della immissione sul mercato, insomma ci ritrovo tante analogie quindi ora ci vado cauto ad entusiasmarmi per un D/Y che è di tutto rispetto nell'attuale momento storico.
 
Ultima modifica:
Secondo Pimco , la ripresa è diventata strutturale . I tassi Usa stavolta non impatteranno in maniera significativa.





Mercati emergenti: più che uno sprint
Viewpoints -Joachim Fels

I tassi d'interesse negativi, la Brexit e la Fed, hanno di recente preoccupato gli investitori. Potrebbe tuttavia essere il momento giusto per spostare l'attenzione e adottare un'ottica a più lungo termine: nel corso degli ultimi anni, i mercati emergenti (ME) sono stati sommessamente interessati da cambiamenti fondamentali positivi che, a nostro avviso, dovrebbero incrementare il valore della classe di attivo.

È noto che i ME rappresentano una classe di attivo eterogenea con al suo interno diverse specificità a livello di Paese, e la transizione nelle economie emergenti non è ancora completa. I ME tuttavia appaiono sempre più interessanti, soprattutto in confronto a numerosi paesi e mercati sviluppati. Di seguito ne riporto le ragioni in maniera sintetica
(per la versione integrale si veda il Viewpoint dei miei colleghi: https://media.pimco.com/ITDocuments...tructiveCaseEmergingMarkets_August2016_IT.pdf):

Innanzitutto, in numerosi Paesi emergenti vi è un'incoraggiante tendenza ad adottare riforme più strutturali e politiche meno populiste, in un momento in cui il populismo prende piede in diverse economie avanzate. In Argentina e in Brasile si sono di recente avuti cambiamenti a livello di governo che promettono riforme maggiormente orientate al mercato. In India inoltre, agli inizi di agosto, sono stati compiuti grandi passi avanti verso una riforma fiscale storica. Il miglioramento della governance e delle politiche è un prerequisito importante per la riduzione del premio al rischio sugli attivi dei ME.

Il progresso in termini di riforme strutturali è altamente significativo. Negli ultimi quattro anni, come molti, non ho ravvisato un grande valore nei mercati emergenti dal punto di vista dei fondamentali. Nel 2012, in una ricerca intitolata The Broken EM Growth Model (Il modello di crescita emergente che non funziona) Manoj Pradhan ed io abbiamo constatato che: "Sta emergendo una questione strutturale più profonda: il tradizionale modello di crescita dei ME si è inceppato e la transizione verso un nuovo modello - un ribilanciamento delle economie emergenti - non conduce da nessuna parte... un passaggio efficace verso un nuovo modello di espansione necessita di riforme strutturali serie".

Un contesto migliore per i mercati emergenti

Con il ciclo rialzista dell'USD ormai alle nostre spalle dopo l'accordo informale di cooperazione con Shanghai di febbraio e la stabilizzazione generale dei prezzi delle materie prime, anche il contesto esterno è diventato meno ostile per i ME, consentendo a molte banche centrali di adottare misure espansive. Ciò depone a favore di una qualche ripresa ciclica, soprattutto in paesi come il Brasile e la Russia che sono impantanati in una recessione.

Inoltre, mentre le apprensioni nei mercati sviluppati (MS) riguardano l'esaurimento delle risorse della politica monetaria, la maggior parte degli istituti di emissione dei ME presentano ampi margini di allentamento se necessario, poiché l'inflazione è inferiore all'obiettivo oppure, laddove questo non è il caso, ha raggiunto un picco e si sta riducendo.

Infine, molti attivi di rischio dei MS sono costosi e gli investitori devono affrontare un contesto di tassi "più bassi più a lungo" nei MS. Questo, unitamente al miglioramento dei fondamentali in corso nei ME, mi fa pensare che il rally innescatosi nell'area all'inizio dell'anno sia destinato a perdurare.


pimco-previsioni-2017.png
 
FinanciaLounge 11 ottobre 2016
Valute ad alto rendimento, prosegue il sostegno dei fondamentali


Le valute emergenti ad alto rendimento (dal real brasiliano al rublo russo, dal rand sudafricano al peso messicano) continuano a beneficiare di solidi fondamentali.

Se si osserva la variazione media rispetto all’euro delle 20 principali valute emergenti da inizio anno si potrebbe giungere alla conclusione che non ci siano state grandi escursioni di prezzo. Infatti la variazione media si attesta a +0,2%. Tuttavia se si entra nel dettaglio si scopre che emergono profonde differenze tra alcune divise in grande evidenza e altre cadute nella polvere.
Tra le prime il real brasiliano (+17,7% sull’euro), il rublo russo (+12%), il rand sudafricano (+8,9%) e il peso colombiano (+6,5%). Tra le divise che invece hanno registrato le maggiori contrazioni di valore rispetto all’euro da inizio anno figurano il peso argentino (-18%), il peso messicano (-13,7%), il peso filippino (-6,2%), la lira turca (-6%) e il renminbi cinese (-5,9%).

Ma cosa potrebbe succedere nei prossimi mesi?
È piuttosto probabile che i mercati tendano a focalizzarsi sulle elezioni presidenziali statunitensi previste per il prossimo 8 novembre e, di conseguenza, temporanee situazioni di volatilità devono essere messe in conto anche sul versante delle divise dei paesi emergenti.
“Tuttavia, guardando al quadro complessivo di sostegno per le valute a rendimento elevato nei prossimi mesi, reputiamo che si tratterà di episodi temporanei” commenta Marcus Hettinger, Head of Foreign Exchange Strategy di Credit Suisse secondo il quale il quadro tecnico resta positivo per le valute emergenti e offre un sostanziale supporto alle valutazioni.

“Nell’ultimo mese le monete di America Latina ed Europa, Medio Oriente e Africa (EMEA) hanno messo in luce performance superiori alle divise asiatiche. Una eccezione di rilievo è stata quella del peso messicano che ha subito la pressione degli investitori a seguito degli accresciuti rischi politici correlati alle elezioni statunitensi” fa sapere Marcus Hettinger che è convinto che le valute asiatiche continuino a mostrare un minore potenziale rispetto alle divise delle altre regioni emergenti per tre ragioni: minori rendimenti offerti, valutazione piuttosto tirate e un tendenziale indebolimento del renminbi cinese.

“Il surplus commerciale, l’atteggiamento prudente in tema di rialzo dei tassi USA da parte della Fed, la stabilizzazione degli indicatori di crescita, e, soprattutto, i rendimenti interessanti rafforzano la nostra preferenza nei confronti del real brasiliano, del rublo russo, del rand sudafricano e del peso messicano: quest’ultimo, in particolare, è molto sottovalutato, ma dovrebbe restare volatile nel breve termine” conclude Marcus Hettinger.
 
A chi interessa i dettagli, sotto riporto l'analisi di portafoglio sui tre principali Etf governativi in valuta locale.
Come potete vedere l'EMLI sovrappesa paesi che gli altri due sottopesano e viceversa.
In particolare EMLI investe in Cina e India dove gli altri due non sono presenti e sovrappesa Brasile e Russia.


(Quota %)Pimco EMLIiShares SEMLSpdr EMLD
Brasile15,179,9310,20
India14,97
Indonesia9,2810,018,72
Cina14,62
Messico8,9210,2110,03
Russia15,365,253,2
Turchia6,968,985,75
Colombia3,216,924,25
Malesia2,79,939,37
Thailandia3,269,847,41
SudAfrica3,388,876,13
Polonia9,947,75
Ungheria4,883,05
Romania2,421,62
Peru1,751,13
Filippine2,123,68
CoreaSud9,87
Rep.Ceca3,21
Israele4,5
Cile0,1
Altri0,061,080,01
 
Confronto grafico
 

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J.P. Morgan consiglia Russia ( peso 15% del ptf ) in vista del recupero del petrolio



October 18, 2016, 10:53 A.M. ET
3 Reasons J.P. Morgan Upgraded Russia: Oil, Yield & Valuation
By Dimitra DeFotis

Strategists at J.P. Morgan raised their recommended Russia portfolio weighting Tuesday and there’s one main reason: oil.

With the Russian economy expected to recover from recession in 2017 – and oil prices rebounding over the past year – the VanEck Vectors Russia exchange-traded fund (RSX) is up 26% in 2016, including a 1% rise Tuesday. The United States Oil Fund (USO) is up 3% this year, while the international Brent price of oil is up nearly 37% this year to a recent price of $51.31 per barrel.

J.P. Morgan upgraded Russia to overweight from neutral in its bullish emerging market outlook report released Tuesday, writing that “a potentially higher oil price range is the catalyst for upgrading Russia. Among J.P. Morgan’s top-10 emerging market stock picks is Lukoil (LUKOY), the Russian oil producer and refiner. Last month, Russian Finance Minister Anton Siluanov warned that Russia’s budget deficit and borrowing needs are increasing.

J.P. Morgan strategists write:

“We estimate that the energy sector is pricing $45 per barrel Brent, not the current $50 per barrel. Beyond oil, our economists forecast 150 basis point of easing with an accelerating economy. The recovery is from -0.6% [year on year GDP] contraction in 2016E to 1.1% oya expansion in GDP in 2017E.

Valuations in Russia are, as usual, cheap. As the world continues to search for yield, Russia’s 5.1% 2017E dividend yield (IBES) is the highest of any major EM and nearly twice EM’s average of 2.8%. Finance Minister Siluanov has also talked about pushing for higher dividends from state-owned companies which could boost names like Sberbank (SBRCY), Gazprom (OGZPY) and Rosneft (ROSN.UK), the three biggest market cap companies. Russia also trades below its 10-year average on a P/E basis, one of the few emerging markets to do so.

Valuations remain undemanding in the energy sector. Aside from the trailing 5%+ dividend yield, the sector is pricing in $45 per barrel Brent versus the current price of $50 – this is based on a simple regression of oil prices to Bloomberg consensus 12-month forward earnings. The regression yields a R-Squared of 97%, implying that Russian energy analysts should think a lot more about oil prices and a lot less about sector fundamentals. The coefficient is 1.95 (standard error of 0.02), implying that a 1% move in oil, pushes earnings up 2%.”
 
In generale per J.P. Morgan è il momento di rientrare pesante in questo segmento, la fase di mercato orso durata 5 anni è finita !!!!
Cina , Brasile e Indonesia (sono preferiti) oltre che alla Russia (vedi articolo sopra).......tutti ben in sovrappeso in questo Etf.



October 18, 2016, 10:01 A.M. ET

10 Emerging Market Stock Picks: Russia vs Philippines
By Dimitra DeFotis

If the risks facing emerging markets pressure stocks, J.P. Morgan thinks investors should be buyers for three reasons: its the end of the five-year bear market, the BRICs are back and there is room for rate cuts in countries including India and Indonesia.

In a fresh report on emerging market countries and stock strategy, JPM strategists Adrian Mowat, Pedro Martins Jr., David Aserkoff, Rajiv Batra, Sanaya Tavaria and Kevyn H. Kadakia raised Russia to Overweight in portfolio allocation, alongside its overweight ratings on China, Brazil and Indonesia. But the EM strategists downgraded the Philippines to underweight, saying it “is an expensive growth market where economic policy is leading to earnings-per-share downgrades.” They added:

“With Samsung (005930.SouthKorea) troubles, we are flipping Korea to underweight and Taiwan to neutral. … The possibility of an OPEC agreement changes the center of the oil price range from mid-$40s to $50 per barrel. This change drives the closing of our underweights in Malaysia and the Middle East/North Africa region because they see oil prices rising from averages in the $40-per-barrel range to $50 with the possibility of an OPEC oil production agreement in late November. We debated downgrading South Africa on higher political risk but predicting the next event is difficult and if we are correct that inflows into EM accelerate post the US elections, the market and the South African rand (ZAR) may recover.”

The issues, according to the report:

“EM is facing some headwinds post 3Q16’s rally. Issues include: China property policy, the South African finance minister’s arrest, higher oil, the U.S. dollar index (DXY) and bond yields rising. Our view is these issues offer an opportunity to add rather than present a fundamental threat to the broad EM rally. We believe that EM equities will rally if Trump loses the election as another procrastination reason is removed. … The risks to our strategy include Trump victory leading to trade wars, dollar breaking its trading range and China growth faltering.
 
Il valore medio delle valute emergenti è ancora sotto la media a tre , cinque e dieci anni. Nonostante il recupero da inizio anno.
Per il principio dell'elastico (ovvero tutte le oscillazioni di prezzo tornano sempre sulla media nel lungo termine) ,
il margine di apprezzamento è ancora elevato.


Looking to Local-Currency Emerging Market Bonds for Opportunities
By VanEck - | Oct 24, 2016
Emerging Markets Local Currencies Still Cheap?

To get a better sense of emerging markets more broadly, the chart below represents a weighted average of the countries currently represented in the J.P. Morgan GBI-EM Core Index (the “Index”), using country weights of the Index as of August 31, 2016. Despite recent strength beginning in February of this year, emerging markets REERs are still well below the levels experienced in the past decade and are still approximately at the level following the financial crisis in 2009. One possible conclusion is that emerging markets local currencies were, on average, oversold following the taper tantrum and the collapse in commodity prices and may still have room to appreciate before trading at more normalized levels. Rate hikes in the U.S. may provide a headwind, but lower rates for longer still appear likely and the U.S. dollar has already strengthened significantly over the past three years. Additionally, improving fundamentals, generally low inflation, and a stabilization in commodity prices may continue to be a tailwind to emerging markets local currency appreciation.

Emerging markets local currency bonds provide investors with two distinct sources of return: local bond yields and potential currency appreciation.


In today’s context, emerging market bonds (IGEM) look like good opportunities for investors. With investors continuing to seek out income in the presence of low yields in the developed world, fixed income in emerging markets (EMAG) looks to be a good investment bet. Persistently low yields in the developed world (as you can see in the graph above), strengthening emerging market currencies, and attractive valuations relative to the developed world remain tailwinds for emerging market bonds.

According to data from BlackRock, emerging market bond ETFs (EMB) (PCY) attracted a record $5.8 billion in net inflows in Q3 2016. This total marks the largest quarterly monetary inflow on record (Sources: Thomas Hale, the Financial Times; NASDAQ). Emerging market bonds have attracted $12.7 billion in inflows year-to-date.

Strengthening emerging market currencies or a weakening US dollar (UUP) should continue to bolster returns from local-currency emerging market bond ETFs.

emb-em-average-real-exchange-rate-2016-10-05-1-1-1.jpg

EMLC.png
 
Entrato con un cippettino a 78.
 
Il riferimento è alla media mobile, che può avere sempre la stessa direzione.

Grazie per la precisazione, ma nell'articolo si intendeva un ritorno al valore medio storico dell'indice , non alla media mobile.
Vedi linee tratteggiate sul grafico.

emb-em-average-real-exchange-rate-2016-10-05-1-1-1.jpg
 
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