Moneyfarm portafogli in ETF Vol. II

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A domande del genere se mai può rispondere qualche consulente finanziario autonomo che a volte scrive in questo forum.
 
Se riuscissi ad ottenere la qualifica di Chartered Financial Analyst saresti anche altamente qualificato per svolgere l' attività di consulente finanziario autonomo, ma avresti il problema di procurarti una clientela, invece un ex promotore o un ex bancario magari avrebbe già parecchi contatti.
Raggiunta la qualifica di Chartered Financial Analyst potresti preferire altre attività nell' ambito finanziario.

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Come Diventare Analista Finanziario: 5 Passaggi

Mah,da non professionista della finanza mi pare di capire che questo CFA sia un qualcosa di più rispetto ad un operatore che lavora nel settore della consulenza.Una persona può essere anche un consulente finanziario quindi lavorare nel campo con laurea in economia,o specializzazione anche senza essere un CFA.Mi pare inoltre che questa certificazione sia veramente di alto livello dati i requisiti stringenti che richiede e che abbia come target di lavoro l'amministrazione di grandi patrimomi.Non mi pare che la mancanza di questa certificazione sia di per se un indice di poca serietà,sia da parte di moneyfarm che di qualunque altro...d'altronde giustamente moneyfarm ti faceva osservare che:

Non vorrei entrare in un discorso polemico e quanto mai sterile ma dico solo che l'avere un albo non è necessariamente sinonimo di professionalità ma è più che altro una certificazione (per intenderci, non occorre neanche essere laureati).

Purtroppo il problema delle certificazioni nelle professioni non regolamentate è ricorrente ed è estendibile a tutte quelle in cui non esiste un albo e di cui la legge non impone limiti con il paradossale implicazione che chiunque si può autodefinire consulente,anche il paninaro sotto casa tua.D'altronde premere buy or sell su una tastiera dopo avere appreso i fondamentali che regolano i mercati finanziari non è certo necessaria una preparazione che presuppone anni di studi accademici che il più delle volte sono incentrati sulla trattazione teorica ma non operativa della tematica in oggetto.
 
Ultima modifica:
State sviando e entrambi non capisco se siate informati o no. L'argomento è stato trattato da laleggepertutti.it in maniera estesa e se non lo sapete il paninaro diplomato, o anche lo stigghiolaro o chi pare a te purché diplomato, può autodefinirsi consulente finanziario autonomo ed esercitare non contravvenendo ad alcuna legge (purché provvisto di assicurazione professionale). Spero di non dovere ritornare più sul tema.
 
Mah,da non professionista della finanza mi pare di capire che questo CFA sia un qualcosa di più rispetto ad un operatore che lavora nel settore della consulenza.Una persona può essere anche un consulente finanziario quindi lavorare nel campo con laurea in economia,o specializzazione anche senza essere un CFA.Mi pare inoltre che questa certificazione sia veramente di alto livello dati i requisiti stringenti che richiede e che abbia come target di lavoro l'amministrazione di grandi patrimomi.Non mi pare che la mancanza di questa certificazione sia di per se un indice di poca serietà,sia da parte di moneyfarm che di qualunque altro...d’altronde giustamente moneyfarm ti faceva osservare che:

Non è questione di poca serietà ma di preparazione Come Diventare Analista Finanziario: 5 Passaggi

In fondo gli diamo solo la responsabilità di gestire i nostri soldi tanti o pochi che siano . Tu andresti a farti operare da uno che non ha la certificazione di chirurgo che non sai se conosce perfettamente l’anatomia umana, una certificazione ti dice che questa persona è molto preparata e merita di fare questo lavoro perché si è sacrificato e ha una laurea.


Purtroppo il problema delle certificazioni nelle professioni non regolamentate è ricorrente ed è estendibile a tutte quelle in cui non esiste un albo e di cui la legge non impone limiti con il paradossale implicazione che chiunque si può autodefinire consulente,anche il paninaro sotto casa tua.D'altronde premere buy or sell su una tastiera dopo avere appreso i fondamentali che regolano i mercati finanziari non è certo necessaria una preparazione che presuppone anni di studi accademici che il più delle volte sono incentrati sulla trattazione teorica ma non operativa della tematica in oggetto.
A chi preme sulla tastiera buy or sell, ha poca importanza, ne ha molta invece chi da questo ordine sulla base di uno studio approfondito del mercato nel suo insieme.
Io mi sentirei più tranquilla se dietro ci fosse un laureato con una certificazione massima che gli riconosce le capacità di analisi.
 
State sviando e entrambi non capisco se siate informati o no. L'argomento è stato trattato da laleggepertutti.it in maniera estesa e se non lo sapete il paninaro diplomato, o anche lo stigghiolaro o chi pare a te purché diplomato, può autodefinirsi consulente finanziario autonomo ed esercitare non contravvenendo ad alcuna legge (purché provvisto di assicurazione professionale). Spero di non dovere ritornare più sul tema.
Purtroppo è cosi
 
State sviando e entrambi non capisco se siate informati o no. L'argomento è stato trattato da laleggepertutti.it in maniera estesa e se non lo sapete il paninaro diplomato, o anche lo stigghiolaro o chi pare a te purché diplomato, può autodefinirsi consulente finanziario autonomo ed esercitare non contravvenendo ad alcuna legge (purché provvisto di assicurazione professionale). Spero di non dovere ritornare più sul tema.

Certo che chiunque può esercitare,è già stato detto nel mio messaggio precedente.

Il discorso ruota attorno alla normativa che regola le professioni non regolamentate,ovvero quelle professioni che non avendo un albo o un ordine come per i medici,avvocati,ingegneri...etc.non prevedono alcun requisito di sorta per esercitare.
Ce ne sono una miriade;il ministero recependo la direttiva europea 2005/36/CE pubblica periodicamente a questo indirizzo le associazioni che dovrebbero regolare gli appartenenti a queste professioni (quello del consulente finanziario sembra non esserci per ora) https://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_1_24.wp

Fino a che non sarà pubblicato in elenco tale professione ovviamente l'unico requisito sarà dato dal curriculum e/o certificazioni private come il CFA.

Molte delle professioni non regolamentate non possono essere esercitate per evidenti questioni di competenza;non si può prendere l'uomo della strada e e fargli fare l'archeologo,l'interprete o l'amministratore di condominio senza un adeguata formazione e/o esperienza.Nel caso del consulente finanziario purtroppo,consigliare quali titoli acquistare e quali no non è un'attività che di per se richieda grande formazione accademica.
 
Ultima modifica:
Sta per cambiare qualcosa anche se non ancora per i Consulenti Finanziari autonomi e non ancora per società di consulenza,



10/03/2016

di Francesco D'Arco

Dite addio al vecchio APF. A partire dal mese di aprile l'acronimo che in questi anni ha caratterizzato l'Organismo per la tenuta dell'Albo dei Promotori Finanziari andrà in soffitta per lasciare spazio alla nuova sigla OCF.

Questo l'acronimo che sintetizzerà il nome del futuro albo degli ormai ex-promotori finanziari: Organismo di Vigilanza e Tenuta dell'Albo Unico dei Consulenti Finanziari. Un cambio che ufficialmente avverrà entro Pasqua, giusto il tempo di depositare il cambio di statuto, e che metterà definitivamente in soffitta il termine "promotori finanziari".

Il cambio da APF a OCF, secondo quanto risulta ad Advisoronline, non comporterà al momento modifiche in termini di governance e rappresentatività. E non prevede cambi in termini di operatività. Su quel fronte si aspettano ancora le delibere della Consob.

Non solo. Al momento l'OCF non potrà ancora prendere in considerazione la documentazione inviata dai consulenti finanziari autonomi e dalle società di consulenza, e non avvierà l'attività di vigilanza. Ma è sicuramente un altro passo importante di un iter che dovrebbe portare a inizio 2017 all'avvio ufficiale dell'operatività dell'Albo Unico dei Consulenti Finanziari e, soprattutto, mette definitivamente in soffitta il nome "promotore finanziario".

http://www.advisoronline.it/albo/al...con-sorpresa-per-i-promotori-apf-addio.action
 
CFA (Chartered financial analyst) non va confuso con la sigla per Consulente Finanziario Autonomo, che comunque in quanto autonomo non lavorerebbe come dipendente per una società di consulenza

In realtà, il suffisso "autonomo" è riferito all'indipendenza relativa ai prodotti che il consulente consiglia... per intenderci è autonomo colui che nel fornire una consulenza finanziaria non riceve dalle case prodotto un ritorno sulla vendita fondi consigliati ai propri clienti.

In quest'ottica, il consulente può comunque far parte di una società di consulenza dove anche la società agisce in piena autonomia secondo la definizione di cui sopra.
 
Ok vorrei fare il CFA (consulente). Sono di Palermo. O di Milano o di Roma o dove pare a te. Dimmi, dove faccio l'esame? In quale sito risulta l'albo con il mio nome scritto?

Ripropongo una domanda rimasta senza risposta in precedenza: perché tutto questo accento sull'albo? Mi sembra giusto un baluardo dietro al quale si trincerano gli appartenenti all'albo stesso i quali, tra l'altro sono i primi che hanno più osteggiato l'albo degli indipendenti nel corso del tempo.
 
Per me un albo o un esame o una certificazione data dall'essere laureato con una certa specializzazione dovrebbe essere obbligatorio nel momento in cui una persona inizia a fare consulenza a pagamento.
 
Non è questione di poca serietà ma di preparazione Come Diventare Analista Finanziario: 5 Passaggi

In fondo gli diamo solo la responsabilità di gestire i nostri soldi tanti o pochi che siano . Tu andresti a farti operare da uno che non ha la certificazione di chirurgo che non sai se conosce perfettamente l’anatomia umana, una certificazione ti dice che questa persona è molto preparata e merita di fare questo lavoro perché si è sacrificato e ha una laurea.


A chi preme sulla tastiera buy or sell, ha poca importanza, ne ha molta invece chi da questo ordine sulla base di uno studio approfondito del mercato nel suo insieme.
Io mi sentirei più tranquilla se dietro ci fosse un laureato con una certificazione massima che gli riconosce le capacità di analisi.

Gentile Plum,
non hai però capito il senso del mio intervento.
Non stavo dicendo che sia giusto che chiunque possa fare il consulente finanziario ma che la certificazione CFA non è un requisito fondamentale per poter operare in quanto è una certificazione aggiuntiva a quella di base che deve avere ogni operatore professionista della finanza laureato e con esperienza.D'altronde anche wikihow afferma che per poter sostenere CFA devi avere già esperienza operativa e che quindi devi aver già fatto il consulente.

Per analogia siccome facevi l'esempio del chirurgo è come se un chirurgo laureato in Italia non avesse la certificazione in chirurgia rilasciata dall'organizzazione mondiale della Sanità o l'istituto americano per la sanità,non mi pare che questo impedisca a qualsiasi chirurgo italiano di operare ne sia ragione di demerito.

Se anche tu come me sei laureata,saprai inoltre che normalmente gli studi accademici sono incentrati sugli aspetti teorici e non operativi delle discipline oggetto di studio e che quindi avere un titolo non è di per se una garanzia sull'operatività ma solo di competenza e professionalità di chi opera.Trovo quindi più che mai giusta la citazione di moneyfarm

Non vorrei entrare in un discorso polemico e quanto mai sterile ma dico solo che l'avere un albo non è necessariamente sinonimo di professionalità ma è più che altro una certificazione (per intenderci, non occorre neanche essere laureati).
 
Ultima modifica:
Ripropongo una domanda rimasta senza risposta in precedenza: perché tutto questo accento sull'albo? Mi sembra giusto un baluardo dietro al quale si trincerano gli appartenenti all'albo stesso i quali, tra l'altro sono i primi che hanno più osteggiato l'albo degli indipendenti nel corso del tempo.

Mah da quanto ho capito CFA è una certificazione aggiuntiva e tra l'altro fortemente elitaria visto che è particolarmente selettiva.Non mi pare che non averla precluda il poter operare con professionalità nel settore.
 
In realtà, il suffisso "autonomo" è riferito all'indipendenza relativa ai prodotti che il consulente consiglia... per intenderci è autonomo colui che nel fornire una consulenza finanziaria non riceve dalle case prodotto un ritorno sulla vendita fondi consigliati ai propri clienti.

In quest'ottica, il consulente può comunque far parte di una società di consulenza dove anche la società agisce in piena autonomia secondo la definizione di cui sopra.
I commi 35 -41 dell’art. unico della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - legge di stabilità 2016), recano alcune importanti novità in materia di promotori finanziari e consulenti finanziari.
Si prevede, infatti,
- l’unificazione, nell’albo dei promotori finanziari di cui all’art. 31, comma 4, del d.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (T.U.F.), dell’albo dei consulenti finanziari di cui agli artt. 18-bis e 18-ter, T.U.F.. L’albo dei promotori assume quindi la denominazione di albo unico dei consulenti finanziari (art. unico, comma 37, legge 208/2015);
- e l’unificazione dell’organismo per la tenuta dell’albo, che assume la denominazione di «organismo di vigilanza e tenuta dell'albo unico dei consulenti finanziari» (art. unico, comma 36, legge 208/2015).

Nell'albo sono iscritti, in tre distinte sezioni, i consulenti finanziari abilitati all'offerta fuori sede, i consulenti finanziari autonomi e le società di consulenza finanziaria (art. unico, comma 37, legge 208/2015).

I promotori finanziari di cui all'articolo 31 T.U.F. assumono la denominazione di «consulenti finanziari abilitati all'offerta fuori sede», con conseguente sostituzione della relativa dicitura agli articoli 30, 31, 55, 166, 187-quater, 191 e 196, T.U.F. (art. unico, comma 39, legge 208/2015)
Possono peraltro richiedere l’iscrizione nella sezione dei consulenti finanziari abilitati all'offerta fuori sede anche gli agenti di assicurazione persone fisiche iscritti nel Registro unico degli intermediari assicurativi e riassicurativi (RUI), Sezione A, purché in possesso dei medesimi requisiti di onorabilità e professionalità previsti per i consulenti finanziari abilitati all'offerta fuori sede e a seguito di prova valutativa semplificata il cui contenuto verrà definito con delibera dall’organismo di vigilanza e tenuta dell'albo unico dei consulenti finanziari. In tal caso, si applica il regime di vigilanza e le regole di condotta previsti per i consulenti finanziari abilitati all'offerta fuori sede (art. unico, comma 38, legge 208/2015).

I consulenti finanziari di cui all’art. 18-bis T.U.F. assumono la denominazione di «consulenti finanziari autonomi» (art. unico, comma 39, legge 208/2015).

La terza sezione dell’albo è quella delle Società di consulenza finanziaria disciplinate dall’art. 18-ter, T.U.F.

...

https://sites.google.com/site/ogget...iari-e-consulenti-finanziari-albo-e-3-sezioni


I «consulenti finanziari autonomi» e le società di consulenza saranno in sezioni diversi dell' Albo Unico previsto dalla recente legislazione.

Se qualcuno in quanto dipendente di una società di consulenza deve consigliare portafogli scelti nell' ambito di quelli predisposti dalla società di consulenza e non può consigliare altro , mi pare evidente che non sia autonomo.

E nell' ambito di MoneyFarm coloro che interagiscono con i clienti sono dipendenti? Hanno un contratto da lavoratori dipendenti? Con quali tutele? A tempo indeterminato?
Hanno uno stipendio fisso o in tutto o in parte legato all' ammontare investito dai clienti che seguono personalmente?
 
Se qualcuno in quanto dipendente di una società di consulenza deve consigliare portafogli scelti nell' ambito di quelli predisposti dalla società di consulenza e non può consigliare altro , mi pare evidente che non sia autonomo.

E nell' ambito di MoneyFarm coloro che interagiscono con i clienti sono dipendenti? Hanno un contratto da lavoratori dipendenti? Con quali tutele? A tempo indeterminato?
Hanno uno stipendio fisso o in tutto o in parte legato all' ammontare investito dai clienti che seguono personalmente?

Il consulente finanziario indipendente, in questo caso, è la società (ie MoneyFarm) il cui comitato investimenti elabora le strategie di investimento e le asset allocation in totale autonomia (nel senso di cui sopra).

I consulenti MoneyFarm (che non hanno nulla a che vedere con l'albo o le definizioni sopra riportate) sono dei consulenti finanziari qualificati che supportano il cliente MoneyFarm... per intenderci, non sono dei "venditori" (o promotori) che devono piazzare un prodotto piuttosto che un altro.

Il punto di MoneyFarm è proprio l'aver disintermediato la distribuzione uscendo dalle logiche tipiche del mercato con reti di promotori/venditori... è anche questo il motivo per cui i prezzi sono decisamente diversi.

In riferimento alla nota finale, MoneyFarm è una Spa e rispetta le regole previste dal diritto civile italiano e dai contratti collettivi. Nel dettaglio i consulenti sono dipendenti a tempo indeterminato con tutte le tutele del caso e nessuna remunerazione legata alle provvigioni (dato che, ribadisco, sono consulenti e non venditori).
Grazie
 
Stato
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