Destinazione TFR

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

kurtcobain85

Nuovo Utente
Registrato
7/8/14
Messaggi
8
Punti reazioni
0
ragazzi buongiorno,
sono un nuovo iscritto e vi seguo da un po, trovo questo forum molto utile in quanto le informazioni presenti sono vaste e utili.
Vi espongo il mio problema facendo una piccola premessa: Io di finanza non capisco proprio nulla :p, come non capisco molto di contributi, tasse, irpef ecc ecc.
Da 2 mesi ho un contratto a tempo determinato (terzo livello contratto commercio) e mi sto un po informando sui vari aspetti dove sono carente. In questi giorno sto valutando dove destinare il mio TFR. Per ora è in azienda (azienda con 30 dipendenti) ma vorrei destinare il mio TFR in un fondo che me lo custodisca.
La mia priorità non è di far aumentare il mio TFR ma è la sicurezza. Non mi interessa avere 20'000 euro in più ma preferisco che la probabilità di perderlo sia prossima a zero.
Dato che lasciarlo in azienda non è il massimo in quanto 1) non mi fido e 2) ci sono stati degli episodi negativi in passato.
cosa mi consigliate?
vi chiedo solo di essere semplici nelle risposte :P e di non utilizzare troppi termini tecnici :D
Grazie a tutti!
 
Che vuol dire episodi negativi?
 
Che vuol dire episodi negativi?

prima la mia azienda si chiamava pincopallino, ed era una s.r.l. con capitale sociale di 10000 euro. la pincopallino è fallita e molti dipendenti non sono riusciti a recuperare il TFR. Non vorrei fare lo stesso :)
 
A 29 anni è obbligatorio prendere in considerazione l'ipotesi di iscriversi ad un fondo pensione.

Il TFR accoppiato alla pensione INPS quando tu andrai in pensione non sarà più sufficiente a garantirti una vecchiaia serena.
 
prima la mia azienda si chiamava pincopallino, ed era una s.r.l. con capitale sociale di 10000 euro. la pincopallino è fallita e molti dipendenti non sono riusciti a recuperare il TFR. Non vorrei fare lo stesso :)

una volta c'era un fondo di garanzia sul tfr, credo che ci sia ancora :mmmm:

INPS - Informazioni
 
ragazzi grazie,
ho dato un occhiata al fondo di garanzia dell'INPS ma non mi è chiaro se è possibile aderire anche in caso di un'azienda con un numero minore di 50 dipendenti.

Inoltre, che ne pensate del fondo Fonte?
 
c'è un thread recente apposta sul Fon.Te, cercalo.
 
ragazzi grazie,
ho dato un occhiata al fondo di garanzia dell'INPS ma non mi è chiaro se è possibile aderire anche in caso di un'azienda con un numero minore di 50 dipendenti.

Inoltre, che ne pensate del fondo Fonte?

Attenzione quella è la tesoreria ed è una cosa diversa, non è che puoi decidere o meno se aderire. Per le aziende con più di 50 dipendenti al 31/12/2006 si è deciso di far versare il TFR maturato mensilmente all'INPS che poi eroga le prestazioni di conseguenza: una sorta di "cassa" che probabilmente volevano estendere a tutti ma che per il momento li è rimasta.

Quello a cui faceva riferimento tuareg63 è il fondo di garanzia che interviene (o almeno dovrebbe) in caso di fallimento ed eroga il TFR maturato al posto dell'azienda.

Esiste poi anche il FONDINPS che invece è un vero fondo di previdenza complementare (gestito dall'INPS)

Dai un occhiata come ti è stato suggerito al Fon.Te: il vantaggio dei fondi di categoria è che versando anche un contributo (oltre al TFR) obblighi l'azienda a fare altrettanto..
 
Attenzione quella è la tesoreria ed è una cosa diversa, non è che puoi decidere o meno se aderire. Per le aziende con più di 50 dipendenti al 31/12/2006 si è deciso di far versare il TFR maturato mensilmente all'INPS che poi eroga le prestazioni di conseguenza: una sorta di "cassa" che probabilmente volevano estendere a tutti ma che per il momento li è rimasta.

Quello a cui faceva riferimento tuareg63 è il fondo di garanzia che interviene (o almeno dovrebbe) in caso di fallimento ed eroga il TFR maturato al posto dell'azienda.

Esiste poi anche il FONDINPS che invece è un vero fondo di previdenza complementare (gestito dall'INPS)

Dai un occhiata come ti è stato suggerito al Fon.Te: il vantaggio dei fondi di categoria è che versando anche un contributo (oltre al TFR) obblighi l'azienda a fare altrettanto..

Però in generale conviene, se l'azienda è solida, rimanere il TFR in azienda. Cioè questi sono i consigli di Beppe Scienza. Se poi sia una stupidata o meno non lo so. Io sono della teoria che bisogna mantenerlo in azienda. Però chissà chi ha ragione. Dice che i fondi pensioni sono una roulette e che è bene starne alla larga.
 
ragazzi buongiorno,
sono un nuovo iscritto e vi seguo da un po, trovo questo forum molto utile in quanto le informazioni presenti sono vaste e utili.
Vi espongo il mio problema facendo una piccola premessa: Io di finanza non capisco proprio nulla :p, come non capisco molto di contributi, tasse, irpef ecc ecc.
Da 2 mesi ho un contratto a tempo determinato (terzo livello contratto commercio) e mi sto un po informando sui vari aspetti dove sono carente. In questi giorno sto valutando dove destinare il mio TFR. Per ora è in azienda (azienda con 30 dipendenti) ma vorrei destinare il mio TFR in un fondo che me lo custodisca.
La mia priorità non è di far aumentare il mio TFR ma è la sicurezza. Non mi interessa avere 20'000 euro in più ma preferisco che la probabilità di perderlo sia prossima a zero.
Dato che lasciarlo in azienda non è il massimo in quanto 1) non mi fido e 2) ci sono stati degli episodi negativi in passato.
cosa mi consigliate?
vi chiedo solo di essere semplici nelle risposte :P e di non utilizzare troppi termini tecnici :D
Grazie a tutti!

Lascialo in azienda o se siete piu di 50 dipendenti al fondo tesoseria INPS

Io con questa scelta i soldi li ho sempre visti ad ogni fine rapporto e li ho buttati in borsa :D poi se segli il fondo pensione non puoi + cambiare e i soldi li vedrai quando andrai in pensione :rolleyes: .... In bocca al lupo.
 
Però in generale conviene, se l'azienda è solida, rimanere il TFR in azienda. Cioè questi sono i consigli di Beppe Scienza. Se poi sia una stupidata o meno non lo so. Io sono della teoria che bisogna mantenerlo in azienda. Però chissà chi ha ragione. Dice che i fondi pensioni sono una roulette e che è bene starne alla larga.

Io in un fondo pensione ci sono dentro dal 2000 e finora ne sono ben contento.
 
Ultima modifica:
Ragazzo scappa... il fondo pensione è per sempre ed pieno di costi. Lo sai che il tuo stipendio si riduce con l'adesione?
Lo sai che dovrai campare, con i tuoi soldi che verserai assemblee dei delegati, Consigli di amministrazione, gestori, banca depositaria, collegi dei sindaci e via?
Lo sai che dopo tutti questi passaggi, i tuoi soldi, per darti la tanto sospirata pensione, verranno affidati ad un ulteriore soggetto (di solito compagnia assicuratrice) la quale ti tratterrà anche lei le sue spettanze.
Di fatto o hai uno stipendio da manager o le speranze sono di rivedere (forse) quello che hai versato.. il che considerando il periodo così lungo quasi sicuramente l'inflazione avrà ridicolizzato...
 
Ultima modifica:
a proposito di fondo Fonte un link per riflettere:

http://www.italiasalva.it/2014/07/fondo-fonte-i-risultati-2013.htm

e le cose sono andate bene... ma che costi.. ricordati quando vanno male i costi rimangano e un a cosa da non sottovalutare: i rendimenti non si sommano si moltiplicano. Il che nel lungo periodo fa la differenza. Mi spiego: se nel primo anno perdi l'1% e quello successivo guadagni l'1% non sei andato pari ma hai perso!
 
Ragazzo scappa... il fondo pensione è per sempre ed pieno di costi. Lo sai che il tuo stipendio si riduce con l'adesione?
Lo sai che dovrai campare, con i tuoi soldi che verserai assemblee dei delegati, Consigli di amministrazione, gestori, banca depositaria, collegi dei sindaci e via?
Lo sai che dopo tutti questi passaggi, i tuoi soldi, per darti la tanto sospirata pensione, verranno affidati ad un ulteriore soggetto (di solito compagnia assicuratrice) la quale ti tratterrà anche lei le sue spettanze.
Di fatto o hai uno stipendio da manager o le speranze sono di rivedere (forse) quello che hai versato.. il che considerando il periodo così lungo quasi sicuramente l'inflazione avrà ridicolizzato...

Ma, a parte gli slogan, qualche numero no, vero? :no:
Non sia mai che i duri numeri smentiscano i discorsi da bar sport... :rolleyes:

I costi, almeno per i fondi pensione negoziali come FonTe sono ridicoli rispetto ad altri strumenti di gestione del risparmio. Inoltre, stai sottacendo i numerosi vantaggi dei fondi pensione (dal contributo datoriale ai vantaggi fiscali). Dal che ne deduco che: o non ne sai una cippa, o hai una legittima ma irrazionale avversione di principio allo strumento. In entrambi i casi, sarebbe meglio parlare di quel che si conosce... :no:

a proposito di fondo Fonte un link per riflettere:

http://www.italiasalva.it/2014/07/fondo-fonte-i-risultati-2013.htm

e le cose sono andate bene... ma che costi.. ricordati quando vanno male i costi rimangano e un a cosa da non sottovalutare: i rendimenti non si sommano si moltiplicano. Il che nel lungo periodo fa la differenza. Mi spiego: se nel primo anno perdi l'1% e quello successivo guadagni l'1% non sei andato pari ma hai perso!

A me il tuo link non funziona, perciò lo riposto:
Italia Salva: Fondo Fonte: I risultati 2013

Quelli di ItaliaSalva mi piacciono, cercano di fare una informazione corretta, con dei dati e dei ragionamenti equilibrati senza tifoserie.
E non è proprio il caso di sintetizzare l'articolo sul Fonte con l'ennesimo slogan.

Comunque chi ha aperto il thread per ora si è dileguato, quindi finché non torna non sapremo che ne pensa...
Lui in ogni caso ha dichiarato all'inizio di non voler tenere il TFR in azienda con una motivazione che non gli possiamo contestare: lo sa solo lui se è fondata.
Quindi continuare a dire che lo deve tenere in azienda non credo che lo aiuti molto... :rolleyes:


P.S. per i rendimenti si parla di interesse composto ma comunque - essendo la struttura del fondo pensione paragonabile a quella di un PAC - anche il calcolo dell'interesse composto perde un pò di significato applicata al rendimento pluriennale di un fondo pensione.
 
ahahah.. max ma se sei te che parli sempre a slogan senza far vedere i numeri..
I numerosi vantaggi.. di fatto sono quei due basta.. e il secondo su un ottica di 35/40 anni non lo riterrei tanto sicuro...
Basta vedere il governo Renzi che ha ridotto (anche se di poco) il mitico vantaggio fiscale..
Purtroppo sono proprio i numeri che condannano la previdenza integrativa, che di fatto si regge in piedi solo grazie al sussidio statale (i mitici vantaggi fiscali).
Comunque tranquillo non sono cosi sprovveduto sulla previdenza come dici tu...
A tal proposito ti vorrei raccontare una cosa che pochi sanno, o che pochi ricordano.
In Italia, fino al 1945, le pensioni erano calcolate con il sistema a capitalizzazione e il sistema aveva retto abbastanza bene. Dal 1945 l'Italia cambiò. Scelse il sistema a ripartizione. Colpa di politici ladroni. Data la situazione dell'epoca non direi. L'inflazione che la guerra aveva portato di fatto aveva reso poca cosa le pensioni e inutile il sistema previdenziale. Dirai si ma è roba di 70 anni fà!!!
Peccato che un ragazzo sui 20 anni ha una prospettiva di dover lavorare almeno 42 anni, più (fortunatamente) un altra venticinquina di percettore di pensione.. To ma si arriva a 70 anni...
Io parlo per slogan?.. tu nelle tue risposte hai chiesto l'eta?.. hai chiesto quanto percepisce?.. hai mai parlato dei costi di adesione? quelli visibili e quelli invisibili? mi sembri piuttosto te, molto, leggerino nel dispensare consigli.

p.s.
Sempre disponibile a parlare di numeri anche perchè io non ho la sfera di cristallo.. ne la verità assoluta.. e vai tranquillo non ho la pretesa di azzeccarle tutte. Anche io prendo le mie brave cantonate.
 
Ultima modifica:
No, non ho chiesto l'età a kurtcobain85 perché immagino che l'età sia nel nickname scelto...

Comunque, nell'attesa che lui si rifaccia vivo ti dico questo: su questo forum io mi ritrovo a fare il difensore dei fondi pensione non perché li abbia particolarmente in simpatia e faccia il tifoso ma perché gli attacchi che leggo fare sono quasi sempre pretestuosi (i sindacati, eccetera) e "di principio" quando invece ci sarebbero da fare delle critiche di merito.

Ne vuoi sapere una? Recentemente la COVIP sta spingendo i fondi pensione ad andare verso investimenti su strumenti alternativi (immobiliare, fondi hedge, etc.).
A mio parere - non sono un addetto ai lavori, ma leggo che la critica arriva anche da addetti ai lavori - questa è una strxxxata, e bisognerebbe spingere i fondi a dotarsi di un minimo di ufficio finanziario e portarli ad investire in strumenti passivi (etf) che costano molto meno delle gestioni attive proposte dai gestori finanziari (con tutta la serie di costi spesso occulti di cui parli pure tu).

Ne vuoi sapere un'altra? I PIP erano stati concepiti per chi non è lavoratore dipendente ma autonomo. Invece fanno manbassa di adesioni e sono mediamente un cattivo affare per chi vi aderisce (quelli sì con dei costi molto alti rispetto a FPN e FPA).
Ma hanno una marcia in più: le compagnie assicurative e bancarie hanno persone pagate apposta per accalappiare la clientela. Mentre non trovi nessuno che parli bene dei negoziali. Il risultato qual'è? Che da alcuni anni gli aderenti ai PIP hanno superato gli aderenti ai FPN e la maggior parte sono lavoratori dipendenti che avrebbero un vantaggio invece dall'aderire al loro FP negoziale, ma sono stati convinti da gente pagata per quello ad iscriversi ad un PIP.
Sarebbe opportuno che il legislatore attraverso la COVIP si decidesse a fare qualcosa per limitare questo drenaggio di aderenti senza fine...

I fondi pensione esistono da ormai un secolo in molti Paesi, in Italia sono nati da vent'anni circa, ma parlarne come se fossero una invenzione italiana per fregare i lavoratori è per me una solenne cavolata.
Non c'è Paese al mondo in cui non si stia passando da una gestione del sistema pensionistico totalmente pubblica ad un sistema pubblico-privato, e mettere in discussione questo significa non aver capito dove stiamo andando.

Tu parli del 1945 ma io vivo nel 2014 e andrò in pensione tra 20-25 anni ancora, guardare a quello che era il nostro Paese 70 anni fa può essere interessante a livello storico ma a livello pratico non serve proprio a nulla. Occorre guardare il mondo com'è oggi e attrezzarsi al meglio per fronteggiare i problemi di oggi senza guardare troppo al passato, cosa che in Italia è lo sport nazionale.

Le leggi istitutive (d.lgs. n. 124/1993 e d.lgs. n. 252/2005) dei fondi pensione - forse perché fatta da gente che ne capiva all'epoca (oggi rabbrividisco all'idea che una Boschi o una Madia o un Alfano o un Lupi, per intenderci, mettano mano ad una riforma simile) - ha creato un sistema abbastanza solido anche se cervellotico - fondi pensione, banche depositarie, gestori finanziari e compagnie assicurative - per far sì che i soldi degli aderenti siano "al sicuro" e questa cosa finora ha funzionato abbastanza bene. Prova ne sia il fatto che gli unici scandali di malversazioni e truffe varie riguardano le casse previdenziali istituite in base a leggi precedenti ma non i fondi pensione.

Per quello mi incavolo, perché con questi discorsi un pò scontati si rischia di buttare il bambino con l'acqua sporca, di far passare l'idea che siano una truffa quando invece non è affatto vero.
Poi tutto è migliorabile, quando nel 2008 il fondo Fonchim Moneta perse in 6 mesi più del 10% fece giustamente notizia perchè non è ammissibile che una linea garantita faccia questo. Garantito 'ddechè?
Però poi cambiarono il gestore finanziario.
Ma attenzione: nessuno scappò con la cassa. Furono fatte scelte di investimento sbagliate. E' un'altra cosa.

Venendo al nostro amico che chiede del fondo Fon.Te. il mio parere è che se lui ha titolo per aderire fa una buona scelta. Se lui ha una propensione al rischio pressoché nulla c'è un comparto garantito che può fare al caso suo.

Qui i risultati da morningstar:
Performance del Fondo |Rendimenti Annuali, Cumulati e Trimestrali |Fonte Garantito|ISIN:

Io - data la sua giovane età - gli consiglierei piuttosto il comparto bilanciato (con un 20% di azionario).
Qui i risultati da morningstar:
Life and Pension Fund Performance and Total Returns|Fonte Bilanciato|ISIN:

Ma alla fine la scelta è la sua.
Il vantaggio del contributo del datore di lavoro ed i vantaggi fiscali (deduzione IRPEF dei contributi e tassazione agevolata di rendimenti e montante finale) su un lungo periodo di tempo fanno la differenza.

Nel thread sui fondi pensione ho postato varie volte delle simulazioni di costruzione della rendita comparando i diversi tipi di investimento (se hai voglia di cercarli) e in tutti i casi risulta vincente il fondo pensione.
Ma non è una sorpresa: sono costruiti così apposta.

Poi certo, possono cambiare le leggi, le agevolazioni possono diminuire, la tassazione può essere cambiata.
Ma non è davvero il caso di bollare i fondi pensione con il marchio "ragazzo scappa..."!

Il fondo pensione è per sempre? E ti credo, sennò non si chiamerebbe fondo pensione ma conto deposito! Ma kurtcobain85 deve sapere che è possibile prendere degli anticipi dal fondo meglio che dal tfr in azienda (questa è informazione corretta).
Per gravi motivi di salute fino al 75% sempre, dopo 8 anni dall'adesione fino al 75% per acquisto prima casa o ristrutturazione e fino al 30% senza motivazione.
E questo può essere fatto anche più di una volta. E se anni dopo si vuole, si possono anche reintegrare le somme prese a prestito e ti rendono le tasse che hai pagato.
Prova a fare tutto ciò con il TFR in azienda. Quando ci riesci, citofonami pure...
Ciao
 
Mitico max.. un po' meno boria... tranquillo non ti citofono, ma a proposito del motivo per cui ti dovevo citofonare, ti volevo far notare una cosa:

INPS - Informazioni

Dopo almeno 8 anni di servizio presso lo stesso datore di lavoro i lavoratori possono chiedere al datore di lavoro un'anticipazione fino al 70% del TFR maturato alla data della richiesta. La domanda deve essere giustificata da uno dei seguenti motivi:

spese sanitarie di carattere straordinario;
acquisto della prima casa di abitazione (per il richiedente o per i figli);
spese da sostenere durante i congedi per maternità o per formazione.

L'anticipazione può essere ottenuta una sola volta nel corso del rapporto di lavoro.

Il TFR viene pagato al momento della cessazione del rapporto di lavoro dal datore di lavoro

Allora per ottenere un 5% in piu rispetto al TFR maturato rinuncio, mediamente, all'1% della mia retribuzione (cioè a circa il 15% del Tfr) tutti i mesi. E l'anticipazione del 30% senza motivazione stessi costi... non mi sembra un gran guadagno (su questa terza ipotesi un guadagnino c'è, ma a che costo?)
La matematica non è un opinione, è come dirmi che se vengo a fare la spesa nel tuo negozio, con solo un euro in più mi regali un fantastico accendino tutto colorato!!!
Complimenti.. davvero eccezzionale se il TFR lo lascio in azienda quei soldi in più li ho già in tasca, anche più.
Tranquillo non ti vengo a citofonare, non è il caso.. ahahahahah

E ricordati io spero che oltre i 25 che ti mancano per la pensione tu viva anche a lungo per godertela.. Ma attento perchè l'inflazione su periodi così lunghi è una brutta bestia, per questo o fatto l'esempio del 1945. E' quella che, a mio avviso va vista.
E se ti fa voglia leggi i miei post dove analizzo i numeri e parlo dei rendimenti dei fondi pensioni.. analizzando i dati che fornisce Mornigstar dove si vede che la maggioranza dei fondi pensione fatica a star dietro all'inflazione (p.s. e questi rendimenti neanche tengono conto del costo di adesione).
Numeri non discorsi da bar!!
 
Ascolta, tbtcot, sarà che di mestiere ti occupi di previdenza in un ente locale. Ma per me fai discorsi che sono viziati da preconcetti: metti insieme paragoni con il 1945, l'inflazione (brutta bestia) e costi impliciti, pur di arrivare a concludere che bisogna stare alla larga dai fondi pensione.

Parli di rinuncia all'1% della retribuzione (penso che ti riferisci a quel che si versa al fondo): non è che rinunci, li metti nel fondo quei soldi per riprenderli quando vai in pensione. E ce li mette anche il datore di lavoro, se sei in un fondo negoziale, soldi che altrimenti non avresti. E' cosa ben diversa, ma dicendo "rinunci all'1%" fa più effetto...

Insomma: non stai informando, stai facendo propaganda. Come i politici che chiamano gli inceneritori "termovalorizzatori". Pari pari, la stessa cosa.
Se servisse alla causa, accuseresti i fondi pensione anche dei disordini in Medio Oriente.

L'inflazione media nell'ultimo decennio sta sul 2-2,1%, il TFR ha reso nello stesso periodo il 2,6% e per i rendimenti dei fondi, si veda la tabella COVIP (l'ultima colonna contiene i rendimenti medi annualizzati come dato aggregato): singolarmente poi c'è chi ha fatto meglio e chi ha fatto peggio, naturalmente.

rendimenti aggiornati 2014.jpg

A parte poi c'è il discorso vantaggi fiscali, che ci sono e pesano checché tu ne dica.

Facciamo così: siccome io non devo convincere nessuno, tanto meno te, ognuno resti della sua opinione e andiamo avanti.
Non mi interessa alimentare polemiche e la chiudo qui.
 
Indietro