Fondo Nordea stable return fund - LU0255639139

Mr Smith

Nuovo Utente
Registrato
5/1/12
Messaggi
35
Punti reazioni
1
Sono alla ricerca di fondi bilanciati. Controllando fra le varie proposte ho trovato il fondo in oggetto.

Ho controllato la composizione e ho visto che nel fact sheet è indicata un esposizione di circa il 40% in istituti ipotecari, probabilmente danesi dato che i primi 3 titoli in portafoglio sono "Realkredit Danmark".

Poco tempo fa ho letto degli articoli allarmati sul settore immobiliare danese e questo non mi fa ben sperare su questo fondo.

Ho ragione o sono palesemente in errore? :confused::confused:



Ho trovato i seguenti articoli:


I nuovi campioni della diversificazione - Corriere della Sera


Grande Nord
«Cerchiamo aziende stabili nel generare flussi di cassa e profitti e che pagano elevati dividendi - spiega il team di gestione -. L’approccio quantitativo aiuta a fare uno screening delle società più stabili al mondo: a fine settembre il portafoglio si componeva di circa 250 titoli azionari a livello globale, la maggior parte dei quali di aziende dei mercati sviluppati e solo una piccola porzione di società dei mercati emergenti», fanno sapere da Nordea Investment funds.

Tra le società che al momento hanno i pesi maggiori in portafoglio troviamo Microsoft, Johnson&Johnson e Wal-Mart mentre Eni e Snam Rete Gas sono gli unici titoli italiani.

Per quanto attiene invece al comparto a reddito fisso al momento sono presenti in portafoglio circa 20 titoli di obbligazioni ipotecarie danesi. Questa asset class, considerata sicura alla stregua di titoli obbligazionari governativi, offre uno yield più elevato. Ciascuna emissione è coperta da un prestito ipotecario che grazie al principio della parità di bilancio ha protetto gli investitori negli oltre 200 anni di storia di esistenza di questi strumenti.


Infatti, da allora non ci sono mai stati default. Da qui la tripla A di questi strumenti di investimento, spesso poco conosciuti agli investitori internazionali, ma non a Nordea, leader finanziario delle regioni nordiche europee.

Francesca Monti
14 novembre 2011 12:58




Danimarca, la bolla del mattone mette a rischio un'economia modello: Fmi lancia l'allarme sui "mutui a soli interessi" - Il Sole 24 ORE

Danimarca, la bolla del mattone mette a rischio un'economia modello: Fmi lancia l'allarme sui "mutui a soli interessi"


È una delle pochissime triple A dell'Unione europea. E paga per finanziare il debito a 10 anni l'1,49%, poco più della Germania con il suo Bund (1,28%). Ha un tasso di disoccupazione pressoché fisiologico (4,6%) e un rapporto debito/Pil del 45,6 per cento. L'inflazione a marzo si è attestata all'1,2 per cento. La Danimarca, numeri alla mano, è un'economia modello.

I dati macro più eclatanti, però, nascondono l'ombra di un mercato immobiliare in tensione. Nel 2008 è scoppiata una bolla del mattone che ha fatto scendere il valore delle case del 20% (-2,1% annuo nel quarto trimestre del 2012). A questo problema si aggiunge quello dei numerosi mutui concessi con la formula del preammortamento finanziario, i cosiddetti mutui "interest-only". Di che cosa si tratta? Prestiti che prevedono per i primi anni il pagamento dei soli interessi, rinviando il momento in cui iniziare ad ammortare il capitale. Per questo motivo vanno bene in tutte le fasi, comprese quelle recessive, in quanto consentono anche a categorie meno abbienti di sobbarcarsi il peso di un mutuo (perlomeno nei primi anni). Non a caso la diffusione di questo prodotto - il cui boom è iniziato nel 2003 - ha contribuito all'impennata del debito privato in Danimarca che oggi è pari al 322% del reddito delle famiglie.

Il problema? Le rate nei primi anni sono molto più basse rispetto a quelle successive (quando scatta il piano di ammortamento in cui alla quota interessi si aggiunge la quota capitale). Con il rischio che poi, quando la rata si normalizza, non sia più sostenibile. Motivo per cui questi mutui sono considerati "fuori legge" in molti Paesi.

L'allarme sul rischio mutui in Danimarca arriva direttamente dal Fondo monetario internazionale, che si aggiunge alle critiche già avanzate dalla Banca centrale e dall'agenzia di rating S&Poor's sui pericoli dei "mutui interest-only" che oggi costituiscono il 56% del monte-mutui concesso, un mercato da 500 miliardi di dollari. A questo punto si è aperto il dibattito sul vietare o meno questa formula di contratti. Secondo Yingin Xiao, senior economist dell'Fmi «sarebbe più prudente porre fine a questa tipologia di prestiti con gradualità» perché «non è realistico chiedere alle banche di vietarli all'improvviso».

Ma intanto la tensione del mattone a Copenaghen e dintorni si sta riversando anche sui bilanci delle banche. Il calo dei prezzi delle case ha infatti già costretto le banche danesi specializzate nei mutui a fornire dal 2007 131 miliardi di corone come garanzia supplementare per soddisfare i requisiti normativi, e altri 107 miliardi di corone per soddisfare le richieste degli investitori.

E l'allarme non finisce qui. Secondo uno studio di febbraio della University of Southern Denmark - rilanciato da Bloomberg - 100mila mutuatari a breve potrebbero risultare insolventi e aver bisogno di un aiuto. Per evitare il pignoramento della propria casa.
 
Ultima modifica:
Sono alla ricerca di fondi bilanciati. Controllando fra le varie proposte ho trovato il fondo in oggetto.

Controllato la composizione e ho visto che nel fact sheet è indicata un esposizione di circa il 40% in istituti ipotecari, probabilmente danesi dato che i primi 3 titoli in portafoglio sono "Realkredit Danmark".

Poco tempo fa ho letto degli articoli allarmati sul settore immobiliare danese e questo non mi fa ben sperare su questo fondo.

Ho ragione o sono palesemente in errore?
Io so di difficoltà nel settore immobiliare olandese.Cerchiamo di chiarire perchè sono anch'io interessata a questo fondo.
 
Sono alla ricerca di fondi bilanciati. Controllando fra le varie proposte ho trovato il fondo in oggetto.

Controllato la composizione e ho visto che nel fact sheet è indicata un esposizione di circa il 40% in istituti ipotecari, probabilmente danesi dato che i primi 3 titoli in portafoglio sono "Realkredit Danmark".

Poco tempo fa ho letto degli articoli allarmati sul settore immobiliare danese e questo non mi fa ben sperare su questo fondo.

Ho ragione o sono palesemente in errore?

Se ti può essere utlile, sono tutti strumenti a breve termine.
 
Sono alla ricerca di fondi bilanciati. Controllando fra le varie proposte ho trovato il fondo in oggetto.

Ho controllato la composizione e ho visto che nel fact sheet è indicata un esposizione di circa il 40% in istituti ipotecari, probabilmente danesi dato che i primi 3 titoli in portafoglio sono "Realkredit Danmark".

Poco tempo fa ho letto degli articoli allarmati sul settore immobiliare danese e questo non mi fa ben sperare su questo fondo.

Ho ragione o sono palesemente in errore? :confused::confused:



Ho trovato i seguenti articoli:


I nuovi campioni della diversificazione - Corriere della Sera


Grande Nord
«Cerchiamo aziende stabili nel generare flussi di cassa e profitti e che pagano elevati dividendi - spiega il team di gestione -. L’approccio quantitativo aiuta a fare uno screening delle società più stabili al mondo: a fine settembre il portafoglio si componeva di circa 250 titoli azionari a livello globale, la maggior parte dei quali di aziende dei mercati sviluppati e solo una piccola porzione di società dei mercati emergenti», fanno sapere da Nordea Investment funds.

Tra le società che al momento hanno i pesi maggiori in portafoglio troviamo Microsoft, Johnson&Johnson e Wal-Mart mentre Eni e Snam Rete Gas sono gli unici titoli italiani.

Per quanto attiene invece al comparto a reddito fisso al momento sono presenti in portafoglio circa 20 titoli di obbligazioni ipotecarie danesi. Questa asset class, considerata sicura alla stregua di titoli obbligazionari governativi, offre uno yield più elevato. Ciascuna emissione è coperta da un prestito ipotecario che grazie al principio della parità di bilancio ha protetto gli investitori negli oltre 200 anni di storia di esistenza di questi strumenti.


Infatti, da allora non ci sono mai stati default. Da qui la tripla A di questi strumenti di investimento, spesso poco conosciuti agli investitori internazionali, ma non a Nordea, leader finanziario delle regioni nordiche europee.

Francesca Monti
14 novembre 2011 12:58




Danimarca, la bolla del mattone mette a rischio un'economia modello: Fmi lancia l'allarme sui "mutui a soli interessi" - Il Sole 24 ORE

Danimarca, la bolla del mattone mette a rischio un'economia modello: Fmi lancia l'allarme sui "mutui a soli interessi"


È una delle pochissime triple A dell'Unione europea. E paga per finanziare il debito a 10 anni l'1,49%, poco più della Germania con il suo Bund (1,28%). Ha un tasso di disoccupazione pressoché fisiologico (4,6%) e un rapporto debito/Pil del 45,6 per cento. L'inflazione a marzo si è attestata all'1,2 per cento. La Danimarca, numeri alla mano, è un'economia modello.

I dati macro più eclatanti, però, nascondono l'ombra di un mercato immobiliare in tensione. Nel 2008 è scoppiata una bolla del mattone che ha fatto scendere il valore delle case del 20% (-2,1% annuo nel quarto trimestre del 2012). A questo problema si aggiunge quello dei numerosi mutui concessi con la formula del preammortamento finanziario, i cosiddetti mutui "interest-only". Di che cosa si tratta? Prestiti che prevedono per i primi anni il pagamento dei soli interessi, rinviando il momento in cui iniziare ad ammortare il capitale. Per questo motivo vanno bene in tutte le fasi, comprese quelle recessive, in quanto consentono anche a categorie meno abbienti di sobbarcarsi il peso di un mutuo (perlomeno nei primi anni). Non a caso la diffusione di questo prodotto - il cui boom è iniziato nel 2003 - ha contribuito all'impennata del debito privato in Danimarca che oggi è pari al 322% del reddito delle famiglie.

Il problema? Le rate nei primi anni sono molto più basse rispetto a quelle successive (quando scatta il piano di ammortamento in cui alla quota interessi si aggiunge la quota capitale). Con il rischio che poi, quando la rata si normalizza, non sia più sostenibile. Motivo per cui questi mutui sono considerati "fuori legge" in molti Paesi.

L'allarme sul rischio mutui in Danimarca arriva direttamente dal Fondo monetario internazionale, che si aggiunge alle critiche già avanzate dalla Banca centrale e dall'agenzia di rating S&Poor's sui pericoli dei "mutui interest-only" che oggi costituiscono il 56% del monte-mutui concesso, un mercato da 500 miliardi di dollari. A questo punto si è aperto il dibattito sul vietare o meno questa formula di contratti. Secondo Yingin Xiao, senior economist dell'Fmi «sarebbe più prudente porre fine a questa tipologia di prestiti con gradualità» perché «non è realistico chiedere alle banche di vietarli all'improvviso».

Ma intanto la tensione del mattone a Copenaghen e dintorni si sta riversando anche sui bilanci delle banche. Il calo dei prezzi delle case ha infatti già costretto le banche danesi specializzate nei mutui a fornire dal 2007 131 miliardi di corone come garanzia supplementare per soddisfare i requisiti normativi, e altri 107 miliardi di corone per soddisfare le richieste degli investitori.

E l'allarme non finisce qui. Secondo uno studio di febbraio della University of Southern Denmark - rilanciato da Bloomberg - 100mila mutuatari a breve potrebbero risultare insolventi e aver bisogno di un aiuto. Per evitare il pignoramento della propria casa.
Il fondo non è niente male, potrebbe trovar posto in un portafoglio ben variegato, ma è buona regolare non dimenticare che i modelli quantitativi non sono infallibili e che i gestori spesso sbagliano stratetegia. Detto ciò, dai un'occhiata almeno settimanale al NAV del fondo e se cola a picco (come è accaduto per tanti fondi gestiti attivamente nel 2008) converti le quote su un comparto flat e resta in attesa di tempi migliori.
 
Il fondo non è niente male, potrebbe trovar posto in un portafoglio ben variegato, ma è buona regolare non dimenticare che i modelli quantitativi non sono infallibili e che i gestori spesso sbagliano stratetegia. Detto ciò, dai un'occhiata almeno settimanale al NAV del fondo e se cola a picco (come è accaduto per tanti fondi gestiti attivamente nel 2008) converti le quote su un comparto flat e resta in attesa di tempi migliori.
Grazie per l'informazione.Per ora rimando l'acquisto
 
Alla fine quindi questo fondo è più rischioso di quanto non faccia credere?
 
Il fondo non è niente male, potrebbe trovar posto in un portafoglio ben variegato, ma è buona regolare non dimenticare che i modelli quantitativi non sono infallibili e che i gestori spesso sbagliano stratetegia. Detto ciò, dai un'occhiata almeno settimanale al NAV del fondo e se cola a picco (come è accaduto per tanti fondi gestiti attivamente nel 2008) converti le quote su un comparto flat e resta in attesa di tempi migliori.

Questo nel 2008 si è comportato bene !
 
Riuppo questa discussione, per sapere chi ce l'ha, dato che sembra tenere bene la tempesta degli ultimi giorni. Indicate anche quale classe avete, grazie.
 
Ultimamente ho anche incrementato la mia posizione; spero di non aver sbagliato.
Ho preso la classe BP che mi sembra quella con il TER migliore (esclusa quella per istituzionali).

Pare dia il meglio di se quando -c'è da difendere il capitale con il coltello tra i denti- penso d'aver fatto una buona scelta e se l'attuale calo dei mercati dovesse continuare incrementerò certamente ancora.

Nordea sembra avere diversi prodotti buoni.
 
1/5 del portafoglio è costituito da Tresuries Usa, poi 2% di J&J, 2% IBM, 2% cisco at&T, visa... praticamente 1/3 dei titoli DowJones 30 a basso beta + qualche titoli di stato danese, qualche utility gas...
fatelo voi un portafoglio così .. non ci vuole molto e non pagate commissioni!
 
1/5 del portafoglio è costituito da Tresuries Usa, poi 2% di J&J, 2% IBM, 2% cisco at&T, visa... praticamente 1/3 dei titoli DowJones 30 a basso beta + qualche titoli di stato danese, qualche utility gas...
fatelo voi un portafoglio così .. non ci vuole molto e non pagate commissioni!

Non possiamo fare tutto noi anche perchè il fondo per me è una parte del portafoglio e non intendo mettermi a gestire singoli titoli.

Comprato a metà 2011 e ora segna un +16%..versione BP.
Credo della stessa casa sia molto valido anche il long short internazionale.
 
Non capisco la differenza tra AP e BP, qualcuno la sa?
Isin: LU0255639139 e LU0227384020

Nonostante abbia parecchio azionario dimostra di tenere molto bene e "mantenere la promessa" che sta nel nome. Nonostante abbia quasi 9 anni di vita con buoni risultati, ha in gestione masse non esagerate e forse questo permette al gestore di lavorare bene.
 
Non capisco la differenza tra AP e BP, qualcuno la sa?
Isin: LU0255639139 e LU0227384020

Nonostante abbia parecchio azionario dimostra di tenere molto bene e "mantenere la promessa" che sta nel nome. Nonostante abbia quasi 9 anni di vita con buoni risultati, ha in gestione masse non esagerate e forse questo permette al gestore di lavorare bene.


Uno è ad accumulazione (BP) , l'altro a distribuzione.
 
Non possiamo fare tutto noi anche perchè il fondo per me è una parte del portafoglio e non intendo mettermi a gestire singoli titoli.

Comprato a metà 2011 e ora segna un +16%..versione BP.
Credo della stessa casa sia molto valido anche il long short internazionale.
Sempre di questa casa l'hai analizzato il NORDEA EMERG.MARKETS?
LU0602539867
Non mi sembra male.
 
Sempre di questa casa l'hai analizzato il NORDEA EMERG.MARKETS?
LU0602539867
Non mi sembra male.

Sì mi sembra un ottimo fondo. Come alternative si possono avere:
First State Global Emerging Markets Leaders Fund ...|GB00B2PDTP51
Fidelity Funds - Emerging Markets Fund A-USD|LU0048575426
Aberdeen Global - Emerging Markets Equity Fund A2...|LU0132412106
Morgan Stanley Investment Funds Emerging Leaders ...|LU0815263628

il top forse è first state 8da capire come acquistarlo) poi fidelity e nordea
 
Posso acquistarli tutti tranne il first state.Ora guardo il fidelity.Grazie
 
devo dire che il fidelity si è comportato bene solo l'anno scorso battendo l'etf.

Prova anche a vedere il Vontobel.
Altrimenti se la cifra non eccessiva io resterei su un etf (es. XMEM)
 
devo dire che il fidelity si è comportato bene solo l'anno scorso battendo l'etf.

Prova anche a vedere il Vontobel.
Altrimenti se la cifra non eccessiva io resterei su un etf (es. XMEM)

Il vontobel emerging markets sembra ormai chiuso a nuove sottoscrizioni; in poco più di un anno è passato da 1 a quasi 6 mld di patrimonio gestito
 
LU0102238812 notate qualche somiglianza?!?! :D:D:D:D:D
 
devo dire che il fidelity si è comportato bene solo l'anno scorso battendo l'etf.

Prova anche a vedere il Vontobel.
Altrimenti se la cifra non eccessiva io resterei su un etf (es. XMEM)
Ho deciso per un piccolo investimento sul Nordea:mi è sembrato il meno volatile.
Lo tengo sotto osservazione,poi eventualmente incremento
Come etf EMDV?
 
Indietro