[OT] Private Banking o Consulente indipendente?

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Ho un consiglio da porre a chi ha più esperienza di me per cercare di sbagliare il meno possibile.
Da più di un’anno sono in pensione e mi trovo a gestire il capitale di famiglia che ultimamente si è arricchito grazie ad un’eredità.
Le spese sono sostenute in quanto ho una figlia che va ancora all’università e inoltre devo provvedere a mia madre molto anziana.
Ho dovuto assumere per questa una badante che convive con lei.
Questa situazione, se non peggiorerà, si potrebbe protrarre a lungo e le spese sono tali che i soli proventi dello stipendio di mia moglie e la mia pensione rischiano di non essere sufficienti alle necessità.
Tre anni fa ho pian piano convertito l’assetto dei risparmi in modo da avere un flusso cedolare distribuito nell’anno.
Ho investito al 90% in obbligazioni a tasso fisso scegliendo emittenti con rating tra la AA e BBB.
Le scadenze, oggi, sono distribuite tra un’anno e dieci anni.
I risultati si sono fatti sentire e per un po’ sono stato soddisfatto delle mie scelte.
Adesso però la cifra in gioco è più alta e la paura di sbagliare è aumentata.
Il pf della mia banca online non gode della mia massima fiducia e allora sto pensando di smettere col “fai da te” e di fare una scelta.
E qui chiedo un vostro parere.
E’ meglio affidarsi ad una Private Banking oppure stare con quella che ho e affidarsi ad un consulente indipendente?
Grazie per le risposte.
 
Ho un consiglio da porre a chi ha più esperienza di me per cercare di sbagliare il meno possibile.
Da più di un’anno sono in pensione e mi trovo a gestire il capitale di famiglia che ultimamente si è arricchito grazie ad un’eredità.
Le spese sono sostenute in quanto ho una figlia che va ancora all’università e inoltre devo provvedere a mia madre molto anziana.
Ho dovuto assumere per questa una badante che convive con lei.
Questa situazione, se non peggiorerà, si potrebbe protrarre a lungo e le spese sono tali che i soli proventi dello stipendio di mia moglie e la mia pensione rischiano di non essere sufficienti alle necessità.
Tre anni fa ho pian piano convertito l’assetto dei risparmi in modo da avere un flusso cedolare distribuito nell’anno.
Ho investito al 90% in obbligazioni a tasso fisso scegliendo emittenti con rating tra la AA e BBB.
Le scadenze, oggi, sono distribuite tra un’anno e dieci anni.
I risultati si sono fatti sentire e per un po’ sono stato soddisfatto delle mie scelte.
Adesso però la cifra in gioco è più alta e la paura di sbagliare è aumentata.
Il pf della mia banca online non gode della mia massima fiducia e allora sto pensando di smettere col “fai da te” e di fare una scelta.
E qui chiedo un vostro parere.
E’ meglio affidarsi ad una Private Banking oppure stare con quella che ho e affidarsi ad un consulente indipendente?
Grazie per le risposte.

:confused: ....Se pensi di smettere con il "fai da te", non capisco allora che ruolo abbia avuto sino ad ora il tuo pf........:confused:

.....non solo, se ritieni davvero di possedere i numeri (sul conto) per essere classificato come "PRIVATE" dovresti in prima battuta farlo presente al tuo pf .....e vedere se cambia atteggiamento.....:D
 
Ho un consiglio da porre a chi ha più esperienza di me per cercare di sbagliare il meno possibile.
Da più di un’anno sono in pensione e mi trovo a gestire il capitale di famiglia che ultimamente si è arricchito grazie ad un’eredità.
Le spese sono sostenute in quanto ho una figlia che va ancora all’università e inoltre devo provvedere a mia madre molto anziana.
Ho dovuto assumere per questa una badante che convive con lei.
Questa situazione, se non peggiorerà, si potrebbe protrarre a lungo e le spese sono tali che i soli proventi dello stipendio di mia moglie e la mia pensione rischiano di non essere sufficienti alle necessità.
Tre anni fa ho pian piano convertito l’assetto dei risparmi in modo da avere un flusso cedolare distribuito nell’anno.
Ho investito al 90% in obbligazioni a tasso fisso scegliendo emittenti con rating tra la AA e BBB.
Le scadenze, oggi, sono distribuite tra un’anno e dieci anni.
I risultati si sono fatti sentire e per un po’ sono stato soddisfatto delle mie scelte.
Adesso però la cifra in gioco è più alta e la paura di sbagliare è aumentata.
Il pf della mia banca online non gode della mia massima fiducia e allora sto pensando di smettere col “fai da te” e di fare una scelta.
E qui chiedo un vostro parere.
E’ meglio affidarsi ad una Private Banking oppure stare con quella che ho e affidarsi ad un consulente indipendente?
Grazie per le risposte.

Ti suggerisco di partire da questo semplice assunto di base: il promotore o il private sono dipendenti di una banca, la quale ha come primario interesse collocare i propri prodotti. Il promotore o il private guadagnano indipendentemente dal tuo guadagno perchè remunerati dalla banca ed hanno diritto a bonus se raggiungono gli obiettivi (budget) che la banca prefigge loro, quindi punteranno a collocarti i prodotti più remunerativi per loro, specie se i propri budget sono molto elevati ed i target difficili da raggiungere.

Il consulente indipendente dovrebbe essere privo di conflitti di interesse ed ha a cuore il tuo guadagno visto che la sua parcella (molte volte) è legata anche a questo. In ogni caso, anche se non lo fosse, un buon consulente deve "coltivare" il cliente per poter vivere anche l'anno successivo. A volte capita che la cupidigia di alcuni consulenti, la cui parcella è legata anche alle performance del cliente, esponga a richi eccessivi il cliente pur di cercare di spremere qualche punto percentuale in più di performance.

Riassumendo:
i promotori/private vendono prodotti
i consulenti tendono a "vendere performance"

Il tutto IMHO ;)
 
Grazie per le risposte.
Se mi rivolgo ad un consulente indipendente, non eviterò comunque di far guadagnare anche il promotore, in quanto questo avrà sicuramente percentuali sulle commissioni delle compravendite o sull'acquisto di prodotti finanziari.
Mi seccherebbe pagarne due.

Per quello che riguarda le Private, non so che benefici possono dare al cliente in più del solito rapporto promotore/cliente fatto su cifre superiori.
Se qualcuno li conosce potrebbe descrivermeli?
 
Grazie per le risposte.
Se mi rivolgo ad un consulente indipendente, non eviterò comunque di far guadagnare anche il promotore, in quanto questo avrà sicuramente percentuali sulle commissioni delle compravendite o sull'acquisto di prodotti finanziari.
Mi seccherebbe pagarne due.

Per quello che riguarda le Private, non so che benefici possono dare al cliente in più del solito rapporto promotore/cliente fatto su cifre superiori.
Se qualcuno li conosce potrebbe descrivermeli?

se hai il consulente il promotore non ti serve. Lo elimini.
Private Banking in Italia significa solo che ti stendono il tappetto rosso e ti danno un cioccolatino mentre ti infilano un cetriolone più grosso nel di dietro, scusa l'immagine un po' volgare, ma la realtà è questa. Ti consiglio di informarti un po' in giro e sceglierti un bravo consulente indipendente.
 
Grazie Rainbow,
avevo il sospetto che fosse così, ma volevo la conferma.
Adesso cerco un consulente indipendente, vedo che condizioni mi fa e poi se decido di andare per questa strada provo di fare a meno del promotore, anche se mi sembra impossibile.
 
Lascia stare le banche (che non hanno interesse a far guadagnare i propri clienti) e vai sui consulenti indipendenti.
Inoltre controlla che siano anche trader privati oltre che consulenti e chiedigli di farti vedere le loro performance reali. Un consulente indipendente che non riesce a guadagnare sul proprio conto fa un po' ridere...
 
Lascia stare le banche (che non hanno interesse a far guadagnare i propri clienti) e vai sui consulenti indipendenti.
Inoltre controlla che siano anche trader privati oltre che consulenti e chiedigli di farti vedere le loro performance reali. Un consulente indipendente che non riesce a guadagnare sul proprio conto fa un po' ridere...

Presentagli Ezio :D
 
Presentagli Ezio :D

Un consulente che vuole smettere per fare il trader full time perchè mediamente negli anni guadagna più soldi col trading che con la consulenza è un mito a prescindere dalla performance di quest'anno :D
Ezio ormai è irraggiungibile, neanche se lo ricopri d'oro.
Un Giovanni però è un buon esempio di trader/consulente independente, capace e poco avverso al rischio.
Ma Ezio rimarrà il mio mito, per sempre :bow::bow::bow:
 
Grazie per le risposte.
Se mi rivolgo ad un consulente indipendente, non eviterò comunque di far guadagnare anche il promotore, in quanto questo avrà sicuramente percentuali sulle commissioni delle compravendite o sull'acquisto di prodotti finanziari.
Mi seccherebbe pagarne due.

Per quello che riguarda le Private, non so che benefici possono dare al cliente in più del solito rapporto promotore/cliente fatto su cifre superiori.
Se qualcuno li conosce potrebbe descrivermeli?

Ciao,
Il consiglio che ti dò è questo: vai dal consulente e spiegagli le tue esigenze e senti cosa ti propone, poi vai dal promotore (se non ti fidi di quello che hai vai da un'altro) e fai altrettanto. Monitorizza i rendimenti che ottieni per il tempo che decidi tu: 6mesi 9 mesi 1anno 2anni quello che pare a te e poi guarda se il rendimento del consulente al netto della sua parcella è inferiore o superiore al rendimento che avresti ottenuto con il promotore, da quel momento in poi fai la scelta promotore o consulente indipendente.
Chi ti dice che il consulente indipendente è l'angelo e il pf il diavolo o non si è posto mai seriamente il problema e parla per sentito dire o ha interesse a dire così.
Ti racconto la mia esperienza visto che a breve ho fatto la scelta di attività se promotore o consulente indipendente e quindi ho valutato i vantaggi e gli svantaggi. La mia prima idea era il consulente indipendente per i motivi che tutti raccontano cioè che non si lavora per una banca, ma esclusivamente per il cliente e quindi sembrava la scelta migliore, dico sembrava perchè:
Un consulente deve pagarsi, affitto dello studio, arredamento e attrezzature per il lavoro (computer, fotocopiatrice, ecc...), tutte le varie bollette, e i vari costi relativi all'esercizio di un'attività e per chi inizia dato che si è da soli non si ha nessun incentivo da nessuno, quindi i costi sono molto più alti rispetto a quelli che sostiene un promotore. La ricerca della clientela è ancora più difficile in quanto devi puntare solo a persone di alto medio livello (perchè chi ha poca disponibilità economica, vorrà giustamente non rischiare molto quindi chiederà prodotti che danno un basso rendimento e che costano poco, quindi il prezzo di una consulenza rischierà di rendere i costi superiori a quelli che spenderebbe direttamente con la banca (i costi di commissione, diritti fissi ecc... il cliente dovrà comunque pagargli alla sua banca), inoltre i clienti saranno sempre a rischio perchè per qualsiasi disguido (un mancato accredito, problemi con il bancomat ecc...), il cliente dovrà rivolgersi alla sua banca che gli proporrà direttamente i suoi investimenti.
Morale della storia: un consulente avrà rispetto a un promotore maggiori costi e più difficoltà a ottenere ricavi: quindi per tirare avanti 6 sicuro che insieme al prodotto più a basso costo, non ti farà pagare una parcella salata che alla fine ti fa avere un rendimento inferiore a quello che avresti avuto comprando un prodotto direttamente dalla banca?
Inoltre anche se non si sa ancora fino a quando il promotore non possono farlo tutti perchè è necessario essere iscritti a un'albo e mediamente solo 1/3 passa Seconda sessione d'esame: i risultati della prova a Bari, Firenze e Milano - Saranno Promotori, che l'esame non c'entri nulla o poco con la capacità di far guadagnare il cliente è vero, ma almeno hai la certezza che sappia qualclosa di finanza. il consulente finanziario invece (per il momento, visto che da quel che ho capito adesso è stato regolamentato, ma non è ancora entrata in vigore la direttiva), lo può fare chiunque.
Inoltre il pf non è un impiegato della banca. Se un cliente cambia banca l'impiegato percepisce lo stesso lo stipendio, il promotore invece no, quindi nonostante a leggere i forum sembra il contrario, un pf ha più interesse a trattarti bene rispetto a un'impiegato perchè così negli anni gli porterai guadagno e parlerai bene di lui e magari gli porterai anche altre persone, mentre se te ne vai non avrà nulla o dovrà cercarsi sempre nuovi clienti (a mio giudizio la parte più stressante del lavoro)
 
Ultima modifica:
Questo articolo in parte ha a che fare coll' argomento del thread

Lun, 04/10/2010 -

....

Secondo l’ultima stima AIPB sul mercato potenziale, in Italia le famiglie Private sono oltre 600.000 di cui quasi il 70% rientra nella fascia patrimoniale compresa tra i 500.000 e 1mln di Euro, percentuale che sale al 95% se si considerano come soglia patrimoniale 5mln di Euro. E in termini di volumi la fascia compresa tra i 500.000 e 5mln di Euro rappresenta quasi il 70% della ricchezza Private in Italia.

Questi dati confermano come il contesto domestico si caratterizzi per una clientela Private distribuita in fasce patrimoniali più basse rispetto a quella europea.

Nel complesso, i clienti private hanno affrontato adeguatamente la crisi: nei momenti peggiori hanno saputo valutare correttamente la situazione, avvalendosi della consulenza del proprio banker, senza cedere all’emotività. Il valore stimato dei loro portafogli è infatti oggi in linea con i valori pre-crisi del 2007.

La clientela private è costituita in buona misura da imprenditori e professionisti, che oggi percepiscono il rischio in modo diverso e più esteso. Prediligono portafogli diversificati ma contenenti prodotti non particolarmente sofisticati, di cui ritengono di poter valutare la rischiosità.

Naturalmente continuano a detenere una componente azionaria, ma alle elevate performance preferiscono la tutela del capitale nel lungo periodo, allo scopo di poter preservare la ricchezza per le generazioni future o in favore dell’impresa di famiglia
....

I Numeri del Private Banking in Italia: il Punto sulla Situazione del PB in Italia e VI Forum Annuale sul Private Banking | Business Time
 
...E’ meglio affidarsi ad una Private Banking oppure stare con quella che ho e affidarsi ad un consulente indipendente?
Grazie per le risposte.
Promotore finanziario, private banker, consulente finanziario ... quale sarà la scelta da fare ? :mmmm:

ti dò un paio di consigli ...
1) lascia perdere le qualifiche professionali :mad: ... è importante che tu riesca a trovare un interlocutore che tu ritieni valido (sul COME trovarlo puoi far sbizzarrire la tua fantasia...:cool:) non è importante che qualifica abbia. La gestione del risparmio in tutti i suoi aspetti è tuttora materia approfondita poco e male (purtroppo :'( ).
2) una volta che hai trovato qualcuno di cui ritieni di poterti fidare ... fidati sempre nella "giusta misura" (=mai ciecamente :cool:)

Ah dimenticavo ... fai attenzione a ciò che ho scritto ... sono un promotore finanziario :eek: :'( :D ... e non sono dipendente di banca (visto che oltre alle tante caz.zate che leggo sull'argomento ... ho letto anche questa ... :rolleyes:)

Ciao :)
 
sono un promotore finanziario :eek: :'( :D ... e non sono dipendente di banca (visto che oltre alle tante caz.zate che leggo sull'argomento ... ho letto anche questa ... :rolleyes:)

Ciao :)

Forse non sei dipendente di una banca ma DA una banca, nel senso che collocando prodotti, dipendi da una banca/sim per il tuo compenso (provvigione/retrocessione). E' una questione di lana caprina ma il succo non cambia: prendi soldi se vendi, o no? ;)
 
ti suggerisco di partire da questo semplice assunto di base: Il promotore o il private sono dipendenti di una banca, la quale ha come primario interesse collocare i propri prodotti. Il promotore o il private guadagnano indipendentemente dal tuo guadagno perchè remunerati dalla banca ed hanno diritto a bonus se raggiungono gli obiettivi (budget) che la banca prefigge loro, quindi punteranno a collocarti i prodotti più remunerativi per loro, specie se i propri budget sono molto elevati ed i target difficili da raggiungere.

Il consulente indipendente dovrebbe essere privo di conflitti di interesse ed ha a cuore il tuo guadagno visto che la sua parcella (molte volte) è legata anche a questo. In ogni caso, anche se non lo fosse, un buon consulente deve "coltivare" il cliente per poter vivere anche l'anno successivo. A volte capita che la cupidigia di alcuni consulenti, la cui parcella è legata anche alle performance del cliente, esponga a richi eccessivi il cliente pur di cercare di spremere qualche punto percentuale in più di performance.

Riassumendo:
I promotori/private vendono prodotti
i consulenti tendono a "vendere performance"

il tutto imho ;)

credo che la tua ignioranza in materia raggiunga i massimi livelli......
 
chiedo umilmente scusa per l'errore di battitura....

Allora umilmente spieghi la sua idea senza dare giudizi sulle idee degli altri.
Il suo intervento fino ad ora è poco costruttivo, si migliori anche su questo.
 
Il consulente indipendente è la figura più etica in un mondo che di etico non ha nulla.....
Sicuramente un pezzo di carta non fa un genio ma chi si improvvisa tale e non ha manco un pezzo di carta meglio stia a casa e giocare con i soldi del monopoli piuttosto che gestire patrimoni (direttamente o indirettamente) di terzi.

Come hanno detto molti sicuramente un consulente indipendete è la figura più oppirtuna ....
importante è la verifica dei titoli (che come dicevono non sono una garanzia di ottimalità ma una buon indizio sicuramente).

Tralasciando da parte il "trader" verifica che questo consulente sia compentente e che abbia almeno conseguito una L.M. nel campo Finanziario e del risk management.

In questo campo i titoli non sono indice di ottimalità ma di competenza sicuramente!
 
Il consulente indipendente è la figura più etica in un mondo che di etico non ha nulla.....
Sicuramente un pezzo di carta non fa un genio ma chi si improvvisa tale e non ha manco un pezzo di carta meglio stia a casa e giocare con i soldi del monopoli piuttosto che gestire patrimoni (direttamente o indirettamente) di terzi.

Come hanno detto molti sicuramente un consulente indipendete è la figura più oppirtuna ....
importante è la verifica dei titoli (che come dicevono non sono una garanzia di ottimalità ma una buon indizio sicuramente).

Tralasciando da parte il "trader" verifica che questo consulente sia compentente e che abbia almeno conseguito una L.M. nel campo Finanziario e del risk management.

In questo campo i titoli non sono indice di ottimalità ma di competenza sicuramente!
Come ho scritto precentemente in teoria si nella pratica: non so quanto si rimanga etici con un mucchio di spese sul groppone per portare avanti l'attività, e sopratutto che margine hai per il pagamento di una consulenza, mantenendo un rendimento vantaggioso quando il 90% dei clienti vuole prodotti sicuri e quindi a rendimento basso.
 
Come ho scritto precentemente in teoria si nella pratica: non so quanto si rimanga etici con un mucchio di spese sul groppone per portare avanti l'attività, e sopratutto che margine hai per il pagamento di una consulenza, mantenendo un rendimento vantaggioso quando il 90% dei clienti vuole prodotti sicuri e quindi a rendimento basso.
ma perche i commercialisti come vanno avanti?
il principio è lo stesso parcelle in base ad un tariffario e ai servizi svolti.
Da più parti (e sono sicuramente voci importanti del settore) si ritiene il consulente indipendente la professione del futuro in ambito finanziario dato che la gente è stufa di banche sim promotori etc etc che fanno i propri interessi e non quelli del cliente.
 
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