"Euro Index", per misurare il valore internazionale della vs paga, casa, etc.

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

P.A.T.

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"Euro Index", per misurare il valore internazionale della vs paga, casa, etc.

Come immagino sappiate, per un cittadino americano esiste da decine di anni un indice che si

chiama Dollar Index

US dollar index - Wikipedia

che misura giornalmente la variazione del valore della sua moneta locale in relazione ad un paniere di valute internazionali.

Dalla formula di Wikipedia della media geometrica ponderata abbiamo che

Dollar Index =radice quadrata di (0,576 €)^2 + (a seguire tutte le valute descritte da Wikipedia)

Un lavoratore americano, convertendo la sua retribuzione (patrimonio, etc.) in dollari in dollar index, conosce il suo potere d'acquisto internazionale.

Esempio: 1000 dollari = 1200 dollar index

Mi chiedo se un italiano possa fare altrettanto derivando una formula dollar index anche per l'Euro, poiche' il corrispettivo Euro index non esiste, a quanto ne so io.

L' "Euro Index" sarebbe utile in svariati casi ad un europeo, ad esempio a chi

- chi vuole il rendimento del suo patrimonio in "Euro index" anziche in Euro come lo calcoliamo tutti noi, per tenere
conto della fortissima svalutazione del dollaro di quest'anno in cui e' investita gran parte del suo patrimonio.
- chi vuole accumulare un patrimonio per andare a vivere di rendita all'estero
- chi affitta appartamenti a clienti internazionali ed intende adeguare l'affitto al potere d'acquisto effettivo per tenere conto del recente apprezzamento dell'Euro sui valori simulati sulla base dell'Euro Index, indice sintetico, che sia cosi' rappresentativo come lo e' il Dollar Index per gli americani.
- chi vuole calcolare il prezzo reale internazionale di merci importate/esportate extra Ue, a prescindere dalla calmierazione che viene effettuata in Euro
etc.

Immagino che quest'anno per la prima volta molti che hanno diversificato investimenti all'estero sono in performance negativa come risultato da inizio anno, benche'
largamente positiva se la performance venisse calcolata in "Euro index"

Proposte, critiche, commenti ben accetti.
 
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ciao :)

mi pare ottima idea OK!

aggiungo, in particolare, che sarebbe di grande utilità per chi investe collezionando opere d'arte
in quanto, soprattutto per opere di valore elevato, il relativo mercato secondario (battute in asta) è regolato attualmente in dollari USA e sterlina GB, e in prospettiva futura, potrebbe esserlo anche in rubli e in valuta cinese
e questo mercato delle aste è l'unico pubblico, costituisce quindi il parametro principale per stimare il valore di un'opera, e anche, di conseguenza della propria collezione...

si tratta di un mercato scarsamente evoluto, e quindi in asta, un po' paradossalmente, le transazioni in € sono una piccola minoranza del totale (per le opere di alto valore)

non mi avventuro :D in ipotesi di calcolo di un possibile euro index,
lasciando il campo ai più esperti, che ne avessero voglia
 
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Come immagino sappiate, per un cittadino americano esiste da decine di anni un indice che si chiama Dollar Index che misura giornalmente la variazione del valore della sua moneta locale in relazione ad un paniere di valute internazionali.

Il paniere di valute del dollar index e i rispettivi pesi non sono mai stati modificati dal 1973.
L'indice che misura la forza del dollaro rispetto alle valute dei principali partner commerciali è il Trade-weighted US dollar index - Wikipedia

Trade-weighted_US_dollar_index.png



Mi chiedo se un italiano possa fare altrettanto derivando una formula dollar index anche per l'Euro, poiche' il corrispettivo Euro index non esiste, a quanto ne so io.

Basta vedere quali sono i principali partner commerciali dell'unione europea (da cui la GB uscirà a breve) e attribuire dei pesi alle prime tre o quattro (contando la sterlina) valute.

List of the largest trading partners of the European Union - Wikipedia
 
Confesso la mia assoluta ignoranza sul dollar index pesato, di cui non conoscevo l'esistenza.

Basta vedere quali sono i principali partner commerciali dell'unione europea (da cui la GB uscirà a breve) e attribuire dei pesi alle prime tre o quattro (contando la sterlina) valute.

List of the largest trading partners of the European Union - Wikipedia

L'idea di usare i rapporti commerciali di scambio (al posto del panino Mc Donalds.... :) )e' certamente sensata, ma sarebbe difficile una ricostruzione del "Trade weighted Euro Index" per il passato, in quanto non sono dati di immediato accesso per il passato.

Mi chiedo sempre come mai nessuno abbia mai pensato di fare per l'Euro cio' che gli americani dal 1973 fanno per il dollaro.

Eppure l'Euro anagraficamente non e' un ragazzino, è gia' quasi maggiorenne ... :D
 
L'idea di usare i rapporti commerciali di scambio (al posto del panino Mc Donalds.... :) )e' certamente sensata, ma sarebbe difficile una ricostruzione del "Trade weighted Euro Index" per il passato, in quanto non sono dati di immediato accesso per il passato.
In ambito econometrico viene spontaneo chiedersi perchè, in luogo di fissare i pesi, non si usa semplicemente la prima componente principale di tutti i cambi in cui è coinvolto l'euro.

Il risultato finale sarà comunque una media ponderata, ma almeno spiega la maggior parte della varianza dell'euro nei confronti delle altre divise.
 
Non sono piu' tanto fresco di ricordi di econometria, ma se ho capito bene tu penseresti di calcolare la prima componente principale sui cambi:

poniamo allora per semplificare le sole prime 4 valute (cross valutari) della tabella proposta da Blacksmith basata sugli scambi commerciali

1) euro vs. dollaro
2) euro vs. remimbi Cina
3) euro vs. franco svizzero
4) euro vs. .. (lasciamo stare il rublo ...) yen

a quel punto calcolo la pappardella delle matrici di autovettori e autovalori ed ottengo le 4 componenti principali;

CP1, CP2, CP3 e CP4 = 1

di cui la prima componente princiale CP1

Ipotizzando che CP1 nel calcolo venga fuori un risultato "k" (esempio 0,5 la prima componente principale "spiega" il 50%) poi come arrivo a fare una media ponderata delle rispettive 4 valute su cui vorrei calcolare il "Euro Index" finale ? :mmmm:
 
Ipotizzando che CP1 nel calcolo venga fuori un risultato "k" (esempio 0,5 la prima componente principale "spiega" il 50%) poi come arrivo a fare una media ponderata delle rispettive 4 valute su cui vorrei calcolare il "Euro Index" finale ? :mmmm:
In realtà così la prendi dal fondo: il risultato della tua PCA sono proprio i "pesi", ovvero quei numerini che consentono di massimizzare la varianza totale dei dati osservati quando ci fai la somma pesata.

La PC1 esce facendo la somma pesata delle osservazioni originali: ottieni una nuova serie storica data dalla media ponderata dei quattro FX che hai utilizzato; ovviamente non è un tasso di cambio in senso stretto che puoi negoziare, tuttavia spiega la maggior parte della variabilità delle quattro divise contro euro.

Qualunque altro peso usassi per fare questa media ponderata (ad es. pesi proporzionali alle merci scambiate tra Paesi) spiegherebbe meno varianza rispetto ai pesi che ti dice la PCA.
 
Ok, ho capito: provero' a simulare cosa viene fuori.
Ciao
 
Sembra che qualcuno ci abbia gia' pensato...
 

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Interessante....
Peccato, pero': c'e' da commentare, tristemente, che il servizio di calcolo dell'indice Eurx e' "discontinued",

FinData: Share Price for NYBOT, EX - Euro Index

perché - presumo - non ci sono abbastanza gamblers scommettitori sul Forex.

Comunque la sua composizione statica come il Dollar Index non mi piaceva, perché nel 2006 quando fu costituito non teneva in alcun conto la forza economica del remimbi, come si sarebbe poi manifestata nel decennio successivo.
 
Come in tutti i quiz econometrici, la risposta ha vari sbocchi. Che te serve?
Se non chiarisci prima sopravviene quasi sempre il Cretinetti Bancario con seghe mentali elettroniche monetaristiche (rapporti di cambio storici).
Che voi sape'?

Faccio il caso di un americano che ha un appartamento in affitto a Miami.
Gli appartamenti in affitto sono quasi tutti destinati ad europei.

Interesse dell'americano e' stabilire un prezzo di affitto - in dollari - che sia stabile rispetto al potere d'acquisto del cliente europeo. Quindi l'americano dovra' calcolare un prezzo d'affitto che sara' pari all'Euro Index espresso (oggetto di divisione matematica) in dollari.

Nel caso dell'arte, io voglio comprare un quadro di De Chirico ad un'asta di Londra.
Quanto mi costa ?
Non posso calcolarlo in Euro, perché i prezzi a Londra sono espressi in sterline.

Vorrei allora trasformare il prezzo in sterline in Euro Index,per essere certo che il prezzo che andro' a sostenere per l'acquisto sia in sintonia con il potere d'acquisto internazionale della mia valuta.

Poi faccio il mio caso vero, questi erano esempi.
 
Il caso di mio specifico interesse e' il caso piu' comune a tutti.

Abitudinariamente investo: 50% Euro 50% resto del mondo (legge di Occam).
Ammettiamo di aver perso il 5%, quest'anno, principalmente perché il dollaro ha perso piu' del 10 % (sceso da 1,05 a 1,20).

Se io non cambio l'asset allocation ogni anno, mi considero bravo egualmente, nonostante la perdita di portafoglio e di patrimonio ?

Che debbo dire di me agli amici ??! :mmmm: Sono bravo o sfigato ?

Posso dire tre cose:

A) Ho perso il 5% in Euro.
B) Ho guadagnato il 10%, se fossi un americano a Roma ed il mio portafoglio espresso in dollari
C) Ho guadagnato x % se il mio portafoglio fosse espresso in termini imparziali, stabiliti dal giudice "Euro Index"

Oggi come oggi mi esprimo con A)
La mia speranza e' di potermi esprimere in futuro con C)
 

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Abitudinariamente investo: 50% Euro 50% resto del mondo.

Se io non cambio l'asset allocation ogni anno, mi considero bravo egualmente, nonostante la perdita di portafoglio e di patrimonio ?

Posso dire tre cose:
A) Ho perso il 5% in Euro.
B) Ho guadagnato il 10%, se fossi un americano a Roma ed il mio portafoglio espresso in dollari
C) Ho guadagnato x % se il mio portafoglio fosse espresso in termini imparziali, stabiliti dal giudice "Euro Index"

Queste argomentazioni mi ricordano qualcosa... The Active Vs. Passive Debate :D
Se sei un gestore, ti inventi un benchmark di fantasia per poter sempre dire di essere stato bravo... ;)

Se sei un investitore privato, devi valutare i tuoi guadagni rispetto alle valute che usi per fare acquisti. FrankB docet. Se fai acquisti solo in euro, devi considerare solo l'euro. Se fai acquisti al 50% in euro e al 50% in altre valute, valuterai il tuo PATindex.

Se fai acquisti solo in euro e hai un ptf 50% euro e 50% altre valute ti stai assumendo un rischio cambio. Il cambio è solo uno degli innumerevoli fattori di rischio a cui si può scegliere di esporsi alla ricerca di rendimento.

Valuterai se la performance è buona o meno facendo un confronto con un benchmark appropriato, che tenga conto di tutti i fattori di rischio verso cui hai preso esposizione.



Visto che siamo nella sezione Econometria, vi chiedo un'opinione sulla regressione multifattoriale Fama/French che evidenzia l'esposizione di un portafoglio ai principali fattori di rischio.
 
Visto che siamo nella sezione Econometria, vi chiedo un'opinione sulla regressione multifattoriale Fama/French che evidenzia l'esposizione di un portafoglio ai principali fattori di rischio.
A 5 o 3 fattori?
 
Visto che siamo nella sezione Econometria, vi chiedo un'opinione sulla regressione multifattoriale Fama/French che evidenzia l'esposizione di un portafoglio ai principali fattori di rischio.

Visto che siamo nella sezione Econometria, vi chiedo un'opinione sui nuovi effetti di microstagionalita', che vanno a sostituire i vecchi classici
- Turn of Month
- January effect
- Overnight
etc...

che mostrano da anni un sempre piu' marcato calo dell' ACF (1)

I nuovi (anzi il nuovo, ne ho scoperto al momento solo uno) sono:

- calendario delle festivita' della Repubbliche Popolari & Democratiche

Ad esempio, si puo' reperire su Bloomberg un calendario annuale degli anniversari, delle ricorrenze e dei genetliaci del nonno, dello zio, del cugino di Kim ?

La strategia econometrica conseguente potrebbe essere:

A) compra Vix il giorno prima di qualche anniversario (oppure short Il MSCI World)
B) vendi il giorno dopo alla notizia del lancio del nuovo missile

P.S. Si scherza, spero abbiate capito....... (ma mica tanto..)
 
A 5 o 3 fattori?

E' lì la mia perplessità. Aumentare il numero dei fattori di rischio inseriti nella regressione accresce o fa diminuire l'affidabilità di questi studi?

Su Seeking Alpha vengono periodicamente pubblicati degli studi basati sui modelli multifattoriali Fama/French che puntualmente smontano anche la fama dei pochissimi gestori superfichi sopravvissuti all'inevitabile destino che coinvolge i più.

Considerate attendibili questi studi?
 
E' lì la mia perplessità. Aumentare il numero dei fattori di rischio inseriti nella regressione accresce o fa diminuire l'affidabilità di questi studi?

Su Seeking Alpha vengono periodicamente pubblicati degli studi basati sui modelli multifattoriali Fama/French che puntualmente smontano anche la fama dei pochissimi gestori superfichi sopravvissuti all'inevitabile destino che coinvolge i più.

Considerate attendibili questi studi?
Premesso che non ho mai approfondito a dovere il tema, l'opinione che mi sono formato leggendo è che il modello Fama-French - sia a 3 sia a 5 fattori - abbia perso il potere predittivo che aveva prima della pubblicazione dello studio e negli anni immediatamente successivi.

Il che ha ovviamente senso: se il modello ha inizialmente successo, le variabili usate iniziano ad essere osservate da un numero crescente di investitori; se questi investitori muovono il mercato sulla base di esse, l'anomalia descritta dal modello finisce per sparire; credo di aver letto l'anno scorso uno studio che mostrava il declino vistoso di performance a seguito della pubblicazione dello studio.

Quindi diffido di gestori che ritengono di generare stabilmente ritorni sopra il mercato usando questo modello, in entrambe le varianti.

Oggi a quanto ne so la rilevanza del modello è più nello studio e nell'interpretazione di come variano nel tempo i loading factor (i coefficienti) che non nel suo potere predittivo; ad es. notare che nell'ultimo trimestre la rilevanza del fattore legato alla differenza di capitalizzazione è esplosa che indicazioni ci dà? Da cosa nasce? In pratica questo riduce il modello ad un framework esclusivamente teorico (come il CAPM) dove l'importanza è più in ciò che sfugge che non in ciò che aderisce.
 
diffido di gestori che ritengono di generare stabilmente ritorni sopra il mercato

L'argomento di fondo è quello che in inglese è definito improper benchmarking.

La scelta del metro di paragone più corretto per valutare le performance di una qualsiasi gestione è fondamentale.

Magari qui se ne può anche parlare solo per gioco, ma farsi pagare a percentuale sulle somme gestite per ottenere risultati opinabili è una delle truffe meglio riuscite della storia.
 
L'argomento di fondo è quello che in inglese è definito improper benchmarking.

La scelta del metro di paragone più corretto per valutare le performance di una qualsiasi gestione è fondamentale.
Una delle cose mostrate da un utente professionale diverso tempo fa su queste pagine (ovviamente ripresa e condensata da diversa letteratura tecnica in materia) riguardava proprio la misurazione dell'"alpha" di una gestione rispetto al proprio benchmark mediante filtro di Kalman: penso che, se ti sta a cuore l'argomento, sia una applicazione di tuo interesse ;)
 
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