Eredità da ripartire secondo testamento

donatogargianti

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Salve, vorrei chiedere un vostro consiglio sul da farsi per una questione di eredità.
Mettiamo il caso di una madre vedova e di quattro figli che hanno già ricevuto in eredità i beni del genitore defunto. Si tratta di un piccolo appartamento non utilizzato e di una casa più grande in cui vive la madre con due figli. Uno dei figli conviventi è in una posizione economica di netto svantaggio rispetto agli altri essendo disoccupato e si prende cura della madre. La madre vorrebbe che dopo la sua morte almeno l’appartamento inutilizzato vada totalmente a questo figlio. Gli altri figli però non sono d’accordo. Il figlio da “privilegiare” è disposto a rinunciare alla sua quota della casa in cui oggi vive con la madre ed il fratello per rispettare le quote di legittima. Da non trascurare il fatto che i fratelli possiedono già una piccola quota di proprietà di entrambre le case ricevuta in eredità alla morte del padre. Con un testamento si potrebbero stabilire oggi le quote di eredità in modo che uno dei figli diventi proprietario al 100% dell’appartamento?
 
Senza conoscere il grado di difficoltà del fratello e cosa vuol dire prendersi cura della madre è difficile dare una risposta. Però io come prima cosa valuterei l'ammontare del patrimonio. Poi cercherei l'accordo tra fratelli insieme con la madre, facendo in modo che, alla morte di lei, il più debole dei fratelli abbia la casa più piccola, mentre gli altri fratelli si spartiscono il controvalore di quella più grande; se non si trovasse l'accordo, la madre ha sempre la possibilità di riservare la quota disponibile (mi pare che sia un terzo dell'asse ereditario) al fratello in difficoltà. Basta metterlo nel testamento.
 
Senza conoscere il grado di difficoltà del fratello e cosa vuol dire prendersi cura della madre è difficile dare una risposta. Però io come prima cosa valuterei l'ammontare del patrimonio. Poi cercherei l'accordo tra fratelli insieme con la madre, facendo in modo che, alla morte di lei, il più debole dei fratelli abbia la casa più piccola, mentre gli altri fratelli si spartiscono il controvalore di quella più grande; se non si trovasse l'accordo, la madre ha sempre la possibilità di riservare la quota disponibile (mi pare che sia un terzo dell'asse ereditario) al fratello in difficoltà. Basta metterlo nel testamento.

Tutti i fratelli posseggono oggi una piccola quota sia della casa grande sia della casa piccola, quota ereditata alla morte del padre, mentre la madre ovviamente possiede la restante parte. Come hai detto la madre potrebbe fare un testamento e destinare la sua quota disponibile di 1/3 al figlio in difficoltà che si aggiunge all'altra quota di legittima che gli spetta ed a quella già in suo possesso. Facendo i calcoli, il fratello a cui è andata la quota disponibile verrebbe in possesso del 41% circa di entrambi gli immobili. Si dovrebbero poi fare delle compravendite per fare in modo che i tre fratelli passino la loro quota della casa piccola al quarto fratello e, viceversa, il quarto fratello passi la sua quota della casa grande agli altri fratelli. In questo modo, tenendo conto del valore degli immobili, le percentuali verrebbero rispettate senza ledere nessuno. L'altra ipotesi che hai suggerito è quella di stabilire, sempre tramite testamento, che ai tre fratelli vadano tutte le quote della casa grande ed al quarto fratello quelle della casa piccola. Resta però il problema che i tre fratelli rimangono in possesso di una piccola quota della casa piccola avendola ricevuta, come già detto, in eredità alla morte del padre così come anche il quarto fratello rimarrebbe in possesso di una quota della casa grande. Insomma, alla fine credo che, anche in questo caso, bisogna ricorrere ad una compravendita per separare completamente le quote di possesso? Ritengo tra l'altro che stabilire con il testamento che al quarto fratello, il più debole, non vada la quota della casa più grande ma solo di quella più piccola, lo svantaggerebbe. Meglio a questo punto la prima soluzione. Ci sono altre possibilità?
 
La seconda ipotesi che ho fatto serve solo a indurre i fratelli riottosi ad accettare la prima ipotesi: la volontà della mamma e' quella di venire incontro ai bisogni del figlio in difficoltà e la legge (oltreché il buon senso) gliene da il diritto, perciò accettate la prima ipotesi. Una volta accettata la prima ipotesi i fratelli potrebbero accordarsi per un concambio delle quote della casa piu grande, dal fratello in difficolta agli altri fratelli, contro le quote della casa piu piccola. A quel punto la madre potrebbe impegnarsi tramite testamento a lasciare la quota della casa più grande ai tre fratelli benestanti e la quota della casa più piccola al quarto fratello. Ma tutto questo andrebbe verificato con un notaio, una volta trovato l'accordo tra fratelli.
 
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