Donazione di terreni edificabili...qualcuno pratico di che costi potrebbe avere?

Attento che le donazioni genitore figli vanno fatte in parti uguali o compensate, altrimenti uno dei due potrebbe invalidare l'atto
 
Attento che le donazioni genitore figli vanno fatte in parti uguali o compensate, altrimenti uno dei due potrebbe invalidare l'atto

Si diciamo che a me quei terreni non interessano e compenseremmo a grandi linee facendo terreni a lei e casa a me.

Piu che altro pensavamo alla donazione perchè su quei terreni mia madre paga qualcosa come 1300 euro di imu+tasi ogni anno.

Visto che ricadono nel terreno dove ora ha la casa mia sorella in questo modo ci leveremmo questo balzello.
 
Bisogna vedere se il fine giustifica effettivamente la donazione. Non saprei. Poi, a donazione fatta, nessuno pagherebbe più IMU-TASI su quel terreno edificabile? E perchè mai? Perchè c'è una casa vicino? Bisogna allora vedere se quel terreno edificabile può essere considerato pertinenza della casa. La donazione poi produce effetti al momento nel quale il soggetto che ha riceuto la donazione vuole rivendere (plusvalenza, le banche non fanno mutuo all'acquirente, eccetera).
 
Bisogna vedere se il fine giustifica effettivamente la donazione. Non saprei. Poi, a donazione fatta, nessuno pagherebbe più IMU-TASI su quel terreno edificabile? E perchè mai? Perchè c'è una casa vicino? Bisogna allora vedere se quel terreno edificabile può essere considerato pertinenza della casa. La donazione poi produce effetti al momento nel quale il soggetto che ha riceuto la donazione vuole rivendere (plusvalenza, le banche non fanno mutuo all'acquirente, eccetera).

Il fatto che ricadano in un rettangolo recintato insieme alla casa non li fa diventare automaticamente pertinenze?
 
Il fatto che ricadano in un rettangolo recintato insieme alla casa non li fa diventare automaticamente pertinenze?

La Amministrazione Finanziaria si è occupata più volte di questo problema, perchè a volte il valore della area edificabile supera il valore della casa. E' una questione tecnico-giuridica complessa. Perchè un’area edificabile sia pertinenza è necessario che intervenga un’oggettiva e funzionale modificazione dello stato dei luoghi che sterilizzi in concreto e stabilmente lo ius edificandi e che non si risolva, quindi, in un mero collegamento materiale, rimovibile ad libitum. Inoltre (ma non sono un geometra) una pertinenza di una casa in catasto deve apparire come "graffata".

Quindi chi ricevesse in donazione l'area edificabile dovrebbe trasformarla a giardino pertinenziale della abitazione, farla accatastare come pertinenza "graffata", fare una dichiarazione IMU nella quale spiega che l'area non è più edificabile ma è un giardino pertinenziale della abitazione. E il Comune deve accettare questa tesi, il che non è detto che avvenga.

Vale allora la pena fare tutto ciò? Vale la pena rinunciare alla edificabilità per non pagare l'IMU?
 
La Amministrazione Finanziaria si è occupata più volte di questo problema, perchè a volte il valore della area edificabile supera il valore della casa. E' una questione tecnico-giuridica complessa. Perchè un’area edificabile sia pertinenza è necessario che intervenga un’oggettiva e funzionale modificazione dello stato dei luoghi che sterilizzi in concreto e stabilmente lo ius edificandi e che non si risolva, quindi, in un mero collegamento materiale, rimovibile ad libitum. Inoltre (ma non sono un geometra) una pertinenza di una casa in catasto deve apparire come "graffata".

Quindi chi ricevesse in donazione l'area edificabile dovrebbe trasformarla a giardino pertinenziale della abitazione, farla accatastare come pertinenza "graffata", fare una dichiarazione IMU nella quale spiega che l'area non è più edificabile ma è un giardino pertinenziale della abitazione. E il Comune deve accettare questa tesi, il che non è detto che avvenga.

Vale allora la pena fare tutto ciò? Vale la pena rinunciare alla edificabilità per non pagare l'IMU?

No non è quello lo scopo...anzi il contrario magari in futuro edificare le case per i figli.
 
Togliendo di mezzo la questione dell'IMU, resta pur sempre da valutare se una donazione di area edificabile da genitore (anziano) a figlio (o a figli) sia conveniente. La donazione infatti espone al rischio che, in caso di una successiva rivendita a terzi dell'area edificabile, possano nascere problemi di difficile soluzione. Ad esempio le banche non finanziano gli acquirenti temendo eventuali azioni da parte di fantomatici pretendenti all'eredità del soggetto donante, e devono quindi trascorrere 10 anni dalla apertura della successione (morte del donante). Come anche, in caso di rivendita, possono nascere problemi per il calcolo della plusvalenza (ottenuta nella rivendita dell'area edificabile).

Art. 68 TUIR "Per gli immobili di cui alla lettera b) del comma 1 dell'articolo 67 acquisiti per donazione si assume come prezzo di acquisto o costo di costruzione quello sostenuto dal donante."
 
Una bella giungla insomma...:rolleyes:
 
Bisogna vedere se il fine giustifica effettivamente la donazione. Non saprei. Poi, a donazione fatta, nessuno pagherebbe più IMU-TASI su quel terreno edificabile? E perchè mai? Perchè c'è una casa vicino? Bisogna allora vedere se quel terreno edificabile può essere considerato pertinenza della casa. La donazione poi produce effetti al momento nel quale il soggetto che ha riceuto la donazione vuole rivendere (plusvalenza, le banche non fanno mutuo all'acquirente, eccetera).

Vissuto in prima persona:avevo fatto la donazione di una casa alla mia (unica figlia) la quale ha poi deciso di venderla. Morale, per poter vendere ho dovuto rientrare in possesso, annullando la precedente donazione. Ergo 7000 euro per due notai letteralmente buttati nel c..so.
Consulta un notaio per valutare, in un solo atto, la cessione con permuta : tu ti intesti la casa e tua sorella si prende il terreno + eventuale conguaglio, in questo modo regolarizzi il tutto anche dal punto di vista catastale. In pratica fai una divisione dei beni immobili tra te e tua sorella.

Alla mamma lascia la N_uda proprietà della casa o l'usufrutto, sempre da valutare con il notaio.

ps ho scritto N_uda perchè "Catone il censore" mi dava 4 asterischi . :mmmm:
 
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Vissuto in prima persona:avevo fatto la donazione di una casa alla mia (unica figlia) la quale ha poi deciso di venderla. Morale, per poter vendere ho dovuto rientrare in possesso, annullando la precedente donazione. Ergo 7000 euro per due notai letteralmente buttati nel c..so.

Per completezza, il governo si sta occupando di questa questione in queste settimane ("semplificazione amministrativa") come raccomandato da notai. Inoltre mi risulta che esistano delle coperture assicurative "ad hoc" che in qualche modo tranquillizzino acquirenti terzi (di beni immobili donati) e forse anche le banche. Ma sono poco diffuse e non sempre accettate.
 
Ma sono poco diffuse e non sempre accettate.
Soprattutto se ci sono di mezzo le agenzie di compravendita !!! sai quale è stata l'obiezione che mi hanno fatto ? Che, entro 20 anni dalla donazione, potrebbe presentarsi un mio figlio legittimo a richiedere la sua quota di spettanza del bene venduto. KO!
 
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