No , vedi schema di ciò che compensabile nella tabella allegata.
Come si può notare dalla tabella, purtroppo non tutti i prodotti finanziari sono tra di loro compensabili ! Il fisco italiano fa una distinzione tra prodotti finanziari che producono “redditi di capitale” e quelli che producono “redditi diversi“.
Questa differenza non è solo nozionistica, ma incide direttamente sul tema fiscale, dal momento che le minusvalenze possono essere prodotte attraverso tutti gli strumenti finanziari. Al contrario, possono essere compensate solo con gli strumenti che producono “redditi diversi”.
Generano “redditi di capitale” e quindi non possono compensare minusvalenze:
gli ETF;
i fondi comuni di investimento;
le cedole delle obbligazioni;
i dividendi delle azioni.
Generano “redditi diversi” e quindi permettono di recuperare minusvalenze:
le azioni;
le obbligazioni;
gli Etc;
i Certificates;
i Derivati (opzioni e futures)
Quanto sopra è trattato in borsa.
L’imposta sulla plusvalenza maturata sulla polizza vita viene invece calcolata dal fisco in base alle seguenti aliquote:
12,5% fino al 31 dicembre 2011
20% dal 1 luglio 2012 al 30 giugno 2014
26% dal 1 luglio 2014.
Se, però, una parte della plusvalenza deriva da un titolo di stato, BTP etc, l’aliquota da applicare su questa specifica “fetta” di introito resta sempre del 12,5%, quindi l'aliquota di tassazione potrà diminuire dal 26 % a quota minore in ragione del "peso" dei titoli di stato detenuti.
Se hai altri dubbi una ricerca su google ti aiuterà di sicuro.
ciao