Cosa fare se Italia =default ?

ExGianca53

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Ciao a tutti.
Senza entrare nel merito politico ovvero se le scelte fatte nel Def siano APPROPRIATE - CORRETTE E SOSTENIBILI, rilevo però dalla stampa estera e dall'andamento della borsa italiana, evidente unanime parere negativo sul futuro piu o meno a breve dell'economia italiana. Quanto sopra premesso, sperando vivamente di sbagliarmi, vorrei comunque cautelare e tutelare i i mie risparmi frutto di una vita intera di lavoro.

Quindi sono a chiedervi, ipotizzando un possibile default dell'Italia e conseguente uscita dall'euro, come fare per mettere al sicuro, in modo lecito, i miei risparmi.
E' una cosa seria sulla quale riflettere che potrebbe interessare molti se non tutti coloro che scrivono sul forum.Astenersi bontemponi con proposte di fantasia .
Grazie

In buona sostanza è un invito a fare proposte, le stesse che magari avete applicato/ che vorreste applicare per voi stessi
 
Che poi oggi siamo a 286pb, mi sembra tutt'altro che una salita vertiginosa.

Beh diciamo che in questi gg è salito più del normale, a parte ieri e oggi, in più ci si mettono anche i media che paventano i soliti scenari da olocausto e chi è debole di nervi si caca sotto e pensa subito all'irrimediabile come ad esempio nei primissimi giorni dell'attuale governo.

Aspettiamo anche fine ottobre con il (pare) probabile downgrade delle agenzie di rating :o
 
Per passate esperienze (lavorative) posso garantire che non c'è niente di peggio dei " dilettanti allo sbaraglio" . In qualsiasi settore tu li metti, se non debitamente frenati, sono sempre guai o danni. E qui di "freni" non ne vedo, anzi vedo che spesso parlano a vanvera contraddicendosi l'un l'altro. E anche a prestar loro fiducia, vedo che le borse sono fortemente "depresse " senza ombra alcuna di reazione. In tutta sincerità è ques'ultimo aspetto che mi preoccupa; per mia fortuna non ho la necessità immediata di smobilitare titoli o altro, altrimenti sarebbero guai.

I tread sopra citati li ho letti, ma ho trovato molte più domande che risposte, e talune delle risposte erano comunque aleatorie - senza certezze- per il semplice fatto che nessuno ha modo di sapere come verrà gestita ( e da chi) l'eventuale uscita dall'euro.

Comunque preferisco pensare al peggio, ipotizzando scenari negativi, che trovarmi "seduto a terra" per eccesso di faciloneria..

Aggiungo che nella passata turbolenza dello spread non mi ero preoccupato più di tanto, anzi avevo fatto dei buoni acquisti, ma questa volta il bastone di comando non mi sembra in buone mani, anzi ... non voglio dire che Mont.i e Fo..nero fossero il meglio, però era diverso il clima al contorno.
 
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L'argomento mi interessa, anche perchè non sono un esperto. Penso che alla fine, il bene rifugio che da una garanzia possa essere l'oro. Ma, premesso che non ho voglia di imboscarmi il lingotto in banca o sotto il letto, altre opzioni?
 
liquidi in Svizzera
solidi in vendita
gassosi alla suocera
 
L'argomento mi interessa, anche perchè non sono un esperto. Penso che alla fine, il bene rifugio che da una garanzia possa essere l'oro. Ma, premesso che non ho voglia di imboscarmi il lingotto in banca o sotto il letto, altre opzioni?

Ho considerato sia l'acquisto di oro fisico oppure ETF in oro, allego tabella di questi ultimi (*), da tempo ne ho un paio in portafoglio, forse è il caso di rafforzare la posizione.:confused:
Il problema che ci vedo, come per tutti gli acquisti su ETF commodities, è il momento di ingresso, attualmente è in una situazione intermedia vedi grafico ORO/USD .

(*) è un file 2017, ma gli ISIN sono ancora validi, come pure il ragionamento.
 

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liquidi in Svizzera

Settimana prossima prendo appuntamento x una visita a BancaStato, scopo valutare costi di un CC .Magari lo tengo < a 5000 euro, quindi senza dichiarazione su unico e no tasse, solo per ogni evenienza.
Altre ipotesi ?
 
Porta tutto in svizzera ! Però devi avere un bel gruzzolo se nò non serve a niente.
 
Settimana prossima prendo appuntamento x una visita a BancaStato, scopo valutare costi di un CC .Magari lo tengo < a 5000 euro, quindi senza dichiarazione su unico e no tasse, solo per ogni evenienza.
Altre ipotesi ?

Più che ipotesi,si tratta di valutare le cause che determinerebbero il default,non potendo la montagna andare da Maometto.

Per montagna intendendo metaforicamente la ricchezza degli Italiani pari a 9000 miliardi equamente divisa fra beni mobili ed immobili,fa oltre 4 volte il PIL.

Per cause invece la vittoria dei populisti del nord e del sud,costruita con le promesse elettorali e si consolida oggi con un consenso maggiore rispetto a quello ottenuto il 4 marzo.

Come uscirne e salvare capre e cavoli dipende da chi il problema l'ha determinato,rinsavendo.Solo i populisti per caso o per protesta possono fermare lo spread,il calo della borsa,non c'entra la UE l'UEM ,i mercati o il Padreterno.

...e nemmeno è il caso di dire lasciamoli provare,perchè questa non è una manovra di crescita è una manovra dissennata che si vuole vendere come crescita,essa stessa origine del problema.

... tranne qualche mammalucco o ammammaluccuto nessuno crede che gli asini possano volare.
 
Ultima modifica:
Anche io vorrei fare delle domande...sarebbe interessante se ci fosse qualcuno esperto della materia.


Cosa prevede esattamente la legge in caso di default? Se Tizio ha denaro presso una filiale di Unicredit perde tutto, mentre se è presso la filiale di Deusche Bank è preservato? Oppure è collegato alla cittadinanza?



Cosa succede agli investimenti in fondi e sicav europei/internazionali in euro?



Immagino non sia sufficiente andare presso una filiale di Bank of America sotto casa, aprire al computer un conto e farsi 2-3 bonifici per trasferire tutto il proprio denaro lì. Sembra troppo facile, ma non capisco gli strumenti che ha lo Stato per aggredire, convertire o mettere la mani su questo denaro...sicuramente salvarsi così facilmente non è possibile, eppure non capisco il perchè... qualcuno riesce a spiegarmi?

grazie
 
Mander, condivido e aggiungo che la manovra contenuta nel def ha tutti i crismi per essere quanto stabilito nel programma di governo, ma anche una propaganda elettorale a futura memoria. Poco conta che il debito aumenti notevolmente tanto resta, ovviamente, sulle spalle degli italiani presenti e futuri.
 
Anche io vorrei fare delle domande...sarebbe interessante se ci fosse qualcuno esperto della materia.


Cosa prevede esattamente la legge in caso di default? Se Tizio ha denaro presso una filiale di Unicredit perde tutto, mentre se è presso la filiale di Deusche Bank è preservato? Oppure è collegato alla cittadinanza?

Secondo me, ma non sono un esperto, quasiasi banca che è ubicata su territorio nazionale deve sottostare alle leggi italiane. Ergo se a Roma, via decreto, dovessero scrivere "che tutti i valori mobiliari, nessuno escluso, detenuti in euro su territorio italiano a far data da XXXXXX saranno convertiti nella Neolira al cambio di YYYY " tutto ciò che sta in Italia dovrà seguire questo destino.
Mentre cio che avrei in Austria o Germania, ancora in euro, potrebbe seguire due percorsi : 1) conversione in NeoLira al cambio dato, oppure 2) restare in euro.
A mio parere il fattore discriminante e determinante a questo punto è il cambio : ricordate 1 Euro = 1936 lire; resta da definire la successiva svalutazione immediata stimata da taluni intorno al 30 % ( Corriere del 5/10/2018).
L'unica alternativa utile che si intravvede sono i conti in valuta estera, per questi conti non potendo imporre la conversione, potranno imporre "solo" una tassa su quanto dichiarato nel modello unico. Ma almeno ci si salva dalla svalutazione.
 

IO direi invece che prevenire e meglio che curare finchè il male è curabile.Se sei malato o temi di ammalarti e conosci la eziologia la combatti.

Se temo le cippe e apprezzo la stabilità che l'euro garantisce, scarto le cippe prima che abbiano corso .A parte il resto di considerazioni culturali, etiche, politiche.

A primavera abbiamo un dilemma da affrontare: decidere con chi stare con questi e con l'europa dell'est,o riprendere la strada percorsa in questi 70 anni di CECA,CEE,UE, UEM.
 
I forum e i tread ivi contenuti, li ho sempre interpretati come una sorta di brain storming, ovvero idee a ruota libera; a volte mi è pure capitato di osservare che tra tante freg..cce sono state dette anche idee brillanti se non geniali. Forzaaa... lo scopo palese #1 è trovare una strategia vincente al fine di cautelare i propri interessi... mica noccioline...eh :cool:
 
IO direi invece che prevenire e meglio che curare finchè il male è curabile.Se sei malato o temi di ammalarti e conosci la eziologia la combatti.

Ergo speriamo che il parlamento riesca a mitigare i difetti e a migliorare tutto l'impianto fin qui proposto, e che noi si stia a fare "solo" un po' di accademia .
 
Giusto per fare una ipotesi, che sembrava funzionare, ho fatto il seguente ragionamento :

1) si supponga di volere mettere in sicurezza un capitale di 50 K disponibile su CC ,
2) di attivare una carta prepagata estera con Iban sulla quale depositare i ns 50 K ,
3) di avere a disposizione un CC presso banca USA o Svizzera,
4) nel caso le cose si mettesero male completare il trasferimento dalla prepagata verso il Cc estero; se invece tutto si risolve per il meglio rientro sul CC italiano.

Bellissimo progetto, peccato che anche le carte prepagate con IBAN sono equiparate ai CC, almeno quelle italiane e UE, quindi rientrano nel novero di ciò che viene censito e monitorato dal Fisco.

Non mi è ben chiaro se trattasi di un monitoraggio inizio-fine anno o puntuale ad ogni operazione da e per. Il punto 2, verificata la frequenza di monitoraggio potrebbe rappresentare una sorta di "limbo" temporaneo con durata max 11 mesi, forse. Utile parere di un bancario
 
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