Partita iva - da lordo a netto

ale_fon

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Buongiorno a tutti. Sto cercando di capire se per un nuovo lavoro mi possa convenire la partita iva o un contratto tradizionale. Sebbene riesca facilmente a trovare come calcolare il reddito annuo netto partendo dal lordo nel caso di lavoratore dipendente, non ho la stessa fortuna con il calcolo lordo-netto avendo una partita iva.
La mia domanda è: se conosco il lordo riesco a calcolare il netto annuo in caso di P.IVA? Vorrei avere il caso peggiore, cioè senza alcuna detrazione, deduzione o figli/famigliari a carico.
Spero di poter trovare un aiuto qui.
Vi ringrazio in anticipo
Alessandro
 
Se non ricordo male con il regime forfettario si fa questa operazione: ricavi/compensi * una cifra in % individuata in base all'attività (varia anche di molto, è un modo forfettario per stabilire i costi dell'attività)- costi previdenziali. Tassa al 5% per i primi 5 anni, sennò 15%.
Esempio:
1) ricavi/compensi 20mila annui (principio di cassa).
2) % individuata nel 78% (ad esempio professionisti come avvocati, ecc.).
3) 20mila * 0.78% = 15.600 (base imponibile lorda)
4) 1000 contributi previdenziali.
5) 15.600 - 1000 = 14.600 (base imponibile al netto delle deduzioni: questa somma verrà tassata al 5% o al 15%).

Se non si è in regime forfettario il discorso cambia ed è il caso che risponda qualcun altro..!
 
Ultima modifica:
Grazie per la risposta, ma non è regime forfettatio.
Il lordo potrebbe essere maggiore di 80000 euro
Grazie
Alessandro
 
Io andrei su un contratto tradizionale senza se e senza ma.:cool:
 
L'idea potrebbe essere quella, ma vorrei capire se, facendomi corrispondere il costo azienda, potrei avere un netto piu' alto.
Il problema è che non trovo una risposta alla domanda.
Da lordo a netto, non considerando alcuna detrazione, come lo calcolo?
Ciao e grazie
 
Dipende tutto da quanti costi avrai da scaricare. E la variabilità è altissima.
 
Io vorrei capire quale sarebbe il caso peggiore. Ipotizzando di non avere costi quanto sarebbe il netto? Da li poi è tutto di piu'.
 
Io vorrei capire quale sarebbe il caso peggiore. Ipotizzando di non avere costi quanto sarebbe il netto? Da li poi è tutto di piu'.

Lordo - INPS dovuta

ottieni la base imponibile Irpef

Edit: dipende anche se hai una cassa previdenziale prevista per la tua professione. In quel caso hai quel costo in deduzione

Base imponibile irpef - imposta = netto

Fine

Il problema è ricavare il lordo. Da quanto fatturi devi togliere le spese intenti l’attività secondo la percentuale concessa. Ad esempio la prima cosa da togliere sono le spese del commercialista (stai sui 1000 euro all’anno) che deduci al 100% qualunque sia la tua attività.
 
Ultima modifica di un moderatore:
Lordo - INPS dovuta

ottieni la base imponibile Irpef

Edit: dipende anche se hai una cassa previdenziale prevista per la tua professione. In quel caso hai quel costo in deduzione

Base imponibile irpef - imposta = netto

Fine

Il problema è ricavare il lordo. Da quanto fatturi devi togliere le spese intenti l’attività secondo la percentuale concessa. Ad esempio la prima cosa da togliere sono le spese del commercialista (stai sui 1000 euro all’anno) che deduci al 100% qualunque sia la tua attività.

Grazie mille.
Per l'INPS come la calcolo?
Il fatturato lo concorderei a inizio anno, quindi è certo.
Grazie
Ale
 
Io vorrei capire quale sarebbe il caso peggiore. Ipotizzando di non avere costi quanto sarebbe il netto? Da li poi è tutto di piu'.

Pagherai il 25,72% sul lordo come contributi, ipotizzando che tu sia un autonomo senza cassa.

Sul resto pagherai l'irpef a scaglioni.

A conti fatti probabilmente arriverai a cifre vicine a quelle che percepiresti come dipendente.

Faccio comunque alcune considerazioni.

  • gli 80K lordi devono intendersi 80K + 22%IVA nel caso di partita IVA.
  • sarai pagato a giorni se non a ore, per andare a 'pari' con un dipendente gli 80K + IVA devono essere rapportati a 210 (approssimativamente) giorni, così vai a pari con i circa 30 giorni che un lavoratore dipendente ha tra ferie e permessi.
  • contrariamente ad un dipendente se non lavori causa malattia non verrai pagato.
  • il datore di lavoro può farti erogare meno giorni di quanti 'previsti' dal contratto oppure salutarti dall'oggi al domani e tu ti arrangi.
  • come lavoratore dipendente in caso di licenziamento hai diritto alla NASPI, almeno per un certo periodo e al TFR quest'ulyimo anche in caso di dimissioni volontarie e si tratta di circa una mensilità all'anno.
  • se sei un dipendente a tempo indeterminato se vai in banca a chiedere un mutuo forse te lo danno se sei UNA PIVA ti fanno una pernacchia.

Oltretutto come PIVA non 'forfettaria' hai una barca di adempimenti fiscali, compreso il regime IVA che richiederanno un commercialista.

Ripeto, vai con il contratto normale.:yes::yes:
 
Pagherai il 25,72% sul lordo come contributi, ipotizzando che tu sia un autonomo senza cassa.

Sul resto pagherai l'irpef a scaglioni.

A conti fatti probabilmente arriverai a cifre vicine a quelle che percepiresti come dipendente.

Faccio comunque alcune considerazioni.

  • gli 80K lordi devono intendersi 80K + 22%IVA nel caso di partita IVA.
  • sarai pagato a giorni se non a ore, per andare a 'pari' con un dipendente gli 80K + IVA devono essere rapportati a 210 (approssimativamente) giorni, così vai a pari con i circa 30 giorni che un lavoratore dipendente ha tra ferie e permessi.
  • contrariamente ad un dipendente se non lavori causa malattia non verrai pagato.
  • il datore di lavoro può farti erogare meno giorni di quanti 'previsti' dal contratto oppure salutarti dall'oggi al domani e tu ti arrangi.
  • come lavoratore dipendente in caso di licenziamento hai diritto alla NASPI, almeno per un certo periodo e al TFR quest'ulyimo anche in caso di dimissioni volontarie e si tratta di circa una mensilità all'anno.
  • se sei un dipendente a tempo indeterminato se vai in banca a chiedere un mutuo forse te lo danno se sei UNA PIVA ti fanno una pernacchia.

Oltretutto come PIVA non 'forfettaria' hai una barca di adempimenti fiscali, compreso il regime IVA che richiederanno un commercialista.

Ripeto, vai con il contratto normale.:yes::yes:

Tutto molto giusto.

Forse avrai qualcosa in più in busta paga dato dal fatto che:
1 percepiresti il tfr immediatamente invece che a fine rappoto
2 L'aliquota previdenziale è più bassa rispetto a quella da dipendente (che si aggira al 40% circa)

In pratica a lungo andare incassi redditi futuri (TFR) e comprometti abbastanza la possibilità (già remota) di una pensione decente....

Inoltre dovresti concordare una cifra mensile fissa di fatturazione indipendentemente dai giorni lavorati, proprio per ammortizzare i giorni di ferie, permesso e malattia....
 
Tutto molto giusto.

Forse avrai qualcosa in più in busta paga dato dal fatto che:
1 percepiresti il tfr immediatamente invece che a fine rappoto
2 L'aliquota previdenziale è più bassa rispetto a quella da dipendente (che si aggira al 40% circa)

In pratica a lungo andare incassi redditi futuri (TFR) e comprometti abbastanza la possibilità (già remota) di una pensione decente....

Inoltre dovresti concordare una cifra mensile fissa di fatturazione indipendentemente dai giorni lavorati, proprio per ammortizzare i giorni di ferie, permesso e malattia....

L'aliquota INPS però la paga in larga parte il datore di lavoro.

In ogni caso, se abbassi l'aliquota INPS come PIVA si alza l'imponibile quindi pagherai complessivamente di più di IRPEF.

Rimane sempre il fatto che, a parità di lordo, il vantaggio è quasi del tutto a vantaggio del datore di lavoro.

Vediamo se indovino, la proposta di andare in PIVA l'ha fatta il datore di lavoro 'suggerendo' che si avrebbe avuto un netto maggiore?:o
 
Premesso che fra le due soluzioni è meglio quella da dipendente per i motivi sopraelencati...
SE E SOLTANTO SE dal prossimo anno si alzassero i forfettari a 100.000 €, così come annunciato dai governanti, potrebbe aver senso agire con P.IVA.

Così ti eviti:
- IRPEF a scaglioni (pagheresti il forfettone al 15% sul 78% del fatturato - i costi... cioè molto poco)
- IVA su fatture da versare trimestralmente (la versi pure se ti pagano in ritardo...)
- CONTABILITA' COMPLESSA (devi tenere quasi niente = meno sbattimento e meno costi commercialista)

Il problema però sarebbe l'eventuale durata di questo regime agevolato...
 
Premesso che fra le due soluzioni è meglio quella da dipendente per i motivi sopraelencati...
SE E SOLTANTO SE dal prossimo anno si alzassero i forfettari a 100.000 €, così come annunciato dai governanti, potrebbe aver senso agire con P.IVA.

Così ti eviti:
- IRPEF a scaglioni (pagheresti il forfettone al 15% sul 78% del fatturato - i costi... cioè molto poco)
- IVA su fatture da versare trimestralmente (la versi pure se ti pagano in ritardo...)
- CONTABILITA' COMPLESSA (devi tenere quasi niente = meno sbattimento e meno costi commercialista)

Il problema però sarebbe l'eventuale durata di questo regime agevolato...

Vero.

Se cambiano le regole potrebbe essere conveniente andare in PIVA almeno fino a che le regole non cambiano di nuovo.
OK!
 
L'aliquota INPS però la paga in larga parte il datore di lavoro.

In ogni caso, se abbassi l'aliquota INPS come PIVA si alza l'imponibile quindi pagherai complessivamente di più di IRPEF.

Rimane sempre il fatto che, a parità di lordo, il vantaggio è quasi del tutto a vantaggio del datore di lavoro.

Vediamo se indovino, la proposta di andare in PIVA l'ha fatta il datore di lavoro 'suggerendo' che si avrebbe avuto un netto maggiore?:o

Lui parlava di "costo azienda" e non di lordo.

Il lordo non recepisce nemmeno il TFR, il costo azienda si, anzi a ben vedere il costo azienda per come lo intendo io recepisce anche ferie e permessi....
 
ciao sono luigi, come fai a dire che i contributi previdenziali ammontano a 1000 euro? io dovrò iniziare una collaborazione e non ho ancora capito quanto sarà il mio netto. il lordo è 24.000. mi sapreste dare una mano? grazie
 
Se non ricordo male con il regime forfettario si fa questa operazione: ricavi/compensi * una cifra in % individuata in base all'attività (varia anche di molto, è un modo forfettario per stabilire i costi dell'attività)- costi previdenziali. Tassa al 5% per i primi 5 anni, sennò 15%.
Esempio:
1) ricavi/compensi 20mila annui (principio di cassa).
2) % individuata nel 78% (ad esempio professionisti come avvocati, ecc.).
3) 20mila * 0.78% = 15.600 (base imponibile lorda)
4) 1000 contributi previdenziali.
5) 15.600 - 1000 = 14.600 (base imponibile al netto delle deduzioni: questa somma verrà tassata al 5% o al 15%).

Se non si è in regime forfettario il discorso cambia ed è il caso che risponda qualcun altro..!

ciao Blanko, come fai a dire che i contributi ammontano a 1000 euro? a me hanno proposto una collaborazione professionale e il lordo è 24000; quanto sarà il netto? ti riporto quanto mi hanno detto:" All’incaricato verrà corrisposto un compenso lordo pari ad €. 24.000,00, comprensivo di oneri fiscali, al lordo di ritenute fiscali e contributive a carico del prestatore e di ogni spesa sostenuta per lo svolgimento dell’incarico.
L’incarico potrà essere riparametrato nel compenso e negli impegni previsti in relazione alle disponibilità del bilancio dell’Ente."
vale il conto che hai fatto tu sopra? e i 1000 euro di contributi?
Grazie mille :-) attendo riscontro
 
I 1000 euro di contributi previdenziali erano una cifra inventata solo per spiegare il calcolo...
 
Credo si sia dimenticata una cosa fondamentale , un libero professionista nn ha un solo cliente, se parti da questo presupposto credo che sia meglio ti faccia assumere come dipendente.
 
Buongiorno a tutti. Sto cercando di capire se per un nuovo lavoro mi possa convenire la partita iva o un contratto tradizionale. Sebbene riesca facilmente a trovare come calcolare il reddito annuo netto partendo dal lordo nel caso di lavoratore dipendente, non ho la stessa fortuna con il calcolo lordo-netto avendo una partita iva.
La mia domanda è: se conosco il lordo riesco a calcolare il netto annuo in caso di P.IVA? Vorrei avere il caso peggiore, cioè senza alcuna detrazione, deduzione o figli/famigliari a carico.
Spero di poter trovare un aiuto qui.
Vi ringrazio in anticipo
Alessandro

Se ti metti a fare i conti in partita iva, cambi subito idea e resti dipendente.
 
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