Adesso comincio veramente a non capirci più nulla.
Più di un avvocato mi ha detto che una raccomandata scritta da me, è sufficiente da sola a interrompere l' usucapione.
Inoltre ho trovato un articolo del Gruppo Editoriale L'Espresso Spa, dal titolo: "Interrompere il possesso per evitare l'Usucapione » IL NOTAIO RISPONDE – Blog", nel quale il 17 febbraio 2014 il notaio Carmelo Di Marco risponde quanto segue:
"Non c’è un modello uniforme da usare per la comunicazione con cui si interrompe il termine di maturazione dell’usucapione.
Trovano applicazione le norme dettate per l’interruzione della prescrizione: secondo l’art. 2943 cod. civ., oltre alla notifica di un atto con cui il proprietario intenta un giudizio nei confronti del possessore per ottenere la restituzione dell’immobile, è sufficiente qualsiasi atto sufficiente a costituire in mora il debitore. Pertanto, come prevede l’art. 1219, è sufficiente una intimazione o
una richiesta fatta per iscritto, nella quale deve essere esplicitamente e chiaramente affermato il proprio diritto e deve essere chiesta la restituzione del bene.
Per essere sicuri (e per poter provare) che la comunicazione sia stata ricevuta dal possessore, è necessario che l’intimazione
venga inviata a mezzo di raccomandata a.r. o notificata mediante ufficiale giudiziario"