Eredità Estera

Ironpuzza

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Faccio una domanda difficile, a cui neanche l'Agenzia delle Entrate, da me contattata personalmente, ha saputo rispondere.
Mia moglie è nata all'estero, in un paese dell' Unione Europea. A inizio anno è morta sua nonna che le ha lasciato una cospicua cifra in contanti, risparmi di una vita lasciati nel materasso (letteralmente). Abbiamo pagato le spese di successione nel paese di origine.
Ora la mia domanda è, se svuoto il materasso, porto i soldi in Italia e li verso sul mio conto corrente, cosa succede? Rischio di trovarmi l' Agenzia delle Entrate che mi chiede la provenienza e di pagare nuovamente tasse in Italia?
Grazie a chi mi risponderà
 
Non ho capito perchè dovresti portare i soldi in Italia e perchè dovresti versarli sul tuo conto personale se non è roba tua. Tua moglie si apra un conto bancario in Polonia/Romania e li tenga là.
 
Non ho capito perchè dovresti portare i soldi in Italia e perchè dovresti versarli sul tuo conto personale se non è roba tua. Tua moglie si apra un conto bancario in Polonia/Romania e li tenga là.

forse perchè mia moglie abita in Italia e la spesa la fa in Italia e non all'estero
 
Tua moglie si fa un bonifico da un conto suo nel paese X ad un conto suo in Italia e se chiedono qualcosa mostra i relativi atti eredità. Non vedo il problema, sono soldi tassati regolarmente da altro paese, non ti possono chiedere nulla se hai tutti i documenti in regola.

Eviterei di metterli in un conto tuo, al massimo cointestato se le cifre non sono esorbitanti.
 
Secondo me non rischiano nulla, la provenienza è dimostrabile e ci saranno documenti a dimostrarlo.

Ma perchè versarlo in banca ? nel dubbio che qui le leggi si interpretano alla bisogna, portate i contanti e metteteli in un cassetto/materasso/cassaforte casalinga, li spendete quando ne avete bisogno. Quel che non si vede non può essere tassato, avete la fortuna di avere denaro liquido sfruttatela.
 
Secondo me non rischiano nulla, la provenienza è dimostrabile e ci saranno documenti a dimostrarlo.

Ma perchè versarlo in banca ? nel dubbio che qui le leggi si interpretano alla bisogna, portate i contanti e metteteli in un cassetto/materasso/cassaforte casalinga, li spendete quando ne avete bisogno. Quel che non si vede non può essere tassato, avete la fortuna di avere denaro liquido sfruttatela.

sopra i 10K di trasporto per persona andrebbero dichiarati, se sono legittimi e già tassati tanto vale non rischiare sanzioni/ladri e metterli in conto corrente. Capisco fosse nero allora si li lasci liberi. Sui soldi puliti per me non vale la pena rischiare.
 
La moglie dopo la separazione potrebbe voler ritornare in patria, sarebbe comodo per lei avere un conto già aperto e bello pienotto.
 
Faccio una domanda difficile, a cui neanche l'Agenzia delle Entrate, da me contattata personalmente, ha saputo rispondere.
Mia moglie è nata all'estero, in un paese dell' Unione Europea. A inizio anno è morta sua nonna che le ha lasciato una cospicua cifra in contanti, risparmi di una vita lasciati nel materasso (letteralmente). Abbiamo pagato le spese di successione nel paese di origine.
Ora la mia domanda è, se svuoto il materasso, porto i soldi in Italia e li verso sul mio conto corrente, cosa succede? Rischio di trovarmi l' Agenzia delle Entrate che mi chiede la provenienza e di pagare nuovamente tasse in Italia?
Grazie a chi mi risponderà

Scusa ma aveva una cospicua cifra in EURO nel materasso?
 
Mi fa ridere che neanche l'AdE ha saputo rispondere. :D

Non resta che tentare con la GdF. :rotfl:
 
Mi occuperei, se il soggetto che ha ereditato è *residente* in Italia, di regolarizzare fiscalmente la detenzione dei suoi quattrini tuttora detenuti all'estero, dal momento della eredità (che anno?) fino ad oggi. C'è, se eventualmente fosse necessaria, la procedura "voluntary disclosure" e l'obbligo di redazione di certi quadri nella dichiarazione dei redditi. Fatta questa regolarizzazione i soldi possono essere detenuti all'estero (con faticose incombenze fiscali annuali), o riportati in Italia. Direi.
 
Mi occuperei, se il soggetto che ha ereditato è *residente* in Italia, di regolarizzare fiscalmente la detenzione dei suoi quattrini tuttora detenuti all'estero, dal momento della eredità (che anno?) fino ad oggi. C'è, se eventualmente fosse necessaria, la procedura "voluntary disclosure" e l'obbligo di redazione di certi quadri nella dichiarazione dei redditi. Fatta questa regolarizzazione i soldi possono essere detenuti all'estero (con faticose incombenze fiscali annuali), o riportati in Italia. Direi.

grazie per la risposta seria, l'unica coerente con la richiesta. Pensavo anche io lo stesso, ne parlo con un commercialista per risolvere la questione.
 
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