Donazione Prestito o qualche altra opzione

issidingo

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Questa e' la situazione.

Io e la mia compagna italiana vorremmo comprare un appartamente a meta' nel paese comunitario in cui lei vive (iscritta AIRE quindi fiscalmente li'). Io pur passando molto tempo li' avendo attivita' principale in Italia sono rimasto residente italiano.

Vorremmo mettere 150K ciascuno, il problema e' che io vorrei farle avere 150k nel suo conto corrente. Come fare?

Donazione e pagare 8% che sarebbe uno sproposito (e non so se poi anche l'altro stato reclamerebbe il suo essendo quasi peggio dell'italia come AdE), prestito e scrittura privata (di che tipo) rischiando pero' mille accertamenti in due paesi anche dovessi inviare vari bonifici. Aggiungo che vivo spesso li' e non vorrei che iniziassero a reclamarmi cose come soggetto passivo (hanno leggi assurde in quel senso e conosco persone che sono finite nel mirono pur pagando tutte le loro tasse in italia).

Soluzione migliore per trasferire i soldi e rimanere fuori dalla malafede di due paesi?
 
Se la donazione viene fatta in Italia è soggetta alle norme italiane e, in particolare, è soggetta - a pena di nullità - alla forma pubblica-notarile e alla accettazione di chi riceve la donazione. In questo caso l'imposta di donazione (se non coperta dalla franchigia di legge, prevista in certi casi) è dovuta. Fare una donazione "nulla", senza atto notarile, comporta che - in via di diritto - la somma donata appartiene, ancora, al soggetto che ha donato. E quindi l'Ammin. Finanziaria non dovrebbe poter richiedere il pagamento di imposte di donazione (ma a volte lo fa, eccependo l'esistenza di una donazione cd "indiretta"). Formalizzare un contratto di prestito implica che questo prestito debba essere restituito, prima o poi. A meno che chi dovrebbe ricevere indietro la somma prestata non rinunci alla restituzione. Ma questa rinuncia deve esser fatta formalmente e l'Ammin. Finanziaria potrebbe sottoporre a tassazione questo atto di rinuncia alla restituzione. Per avere qualche notizia in più La donazione con bonifico senza notaio è nulla - Il Sole 24 ORE
 
La butto lì: aprire un conto cointestato e versare i 150k a testa su quel conto, e poi da quello pagare la casa?
 
grazie ad entrambi per il contributo.

Il problema di un conto cointestato è che quella somma attirerebbe l'attenzione dell'agenzia entrate dell'altro paese che è noto per reclamare soldi a chiunque viva almeno 183 da giorni da loro anche se formalmente non produce reddito li'. Inoltre hanno una odiosa patrimoniale anche per soggetti passivi....per quelle somme si muovono temo, tutti i bonifici sopra i 3000 mila euro vengono automaticamente segnalati.

Conviene mi pare pagare la tassa donazione in italia e poi lei si fa un bonifico tra conti suoi personali e balla finita. Anche se mi scoccia regalare quelle cifre allo stato italiano ma mi pare il minore dei due mali.
 
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