cheliardo90
Nuovo Utente
- Registrato
- 5/12/14
- Messaggi
- 15
- Punti reazioni
- 0
Scusate, vi sottopongo questa mia vicissitudine:
Nel 2015 alcuni miei amici, soci insieme a me di una "srl capogruppo" (di cui un socio è anche amministratore unico) mi fanno vendere (o meglio mi fanno pressione per vendere) le quote che ho nella srl capogruppo in quanto socio di minoranza ad un certo prezzo, e mi fanno comprare una delle società srl partecipate facendomi spendere X.
A tale prezzo dello scambio ci arrivano perché mi dicono che la mia partecipazione nella srl capogruppo valeva poco in confronto del 100% dell’alta società che avrei acquistato.
Accetto.
Pochissimi mesi dopo però vengo a scoprire che la srl capogruppo da cui sono uscito compra un’altra società, e quindi che il valore delle quote di quella srl (fatta ora di loro come soci) è schizzato alle stelle, ma che, soprattutto, la mia partecipazione non valeva così quanto da loro paventato (secondo un mio conto, per acquistare il 100% dell’altra srl e vendere la mia partecipazione, avrei dovuto io ricevere un conguaglio in denaro di circa Y).
Sono ovviamente convinto che l'amministratore (che mi ha celato 2.000 cose) sapesse già che il valore delle quote della capogruppo era molto più alto, e che sapeva già che l'operazione di acquisizione era a buon punto.
Cosa fare? Ci vedete qualche tipo di reato di false comunicazioni sociali, omissioni di comunicazioni conflitti di interesse? Od anche un’annullabilità della cessione per dolo? (ho letto il caso di berlusconi/de benedetti, che anche se diverso parla di responsabilità precontrattuale per violazione della buona fede nelle trattative nonostante un contratto valido).
Nel 2015 alcuni miei amici, soci insieme a me di una "srl capogruppo" (di cui un socio è anche amministratore unico) mi fanno vendere (o meglio mi fanno pressione per vendere) le quote che ho nella srl capogruppo in quanto socio di minoranza ad un certo prezzo, e mi fanno comprare una delle società srl partecipate facendomi spendere X.
A tale prezzo dello scambio ci arrivano perché mi dicono che la mia partecipazione nella srl capogruppo valeva poco in confronto del 100% dell’alta società che avrei acquistato.
Accetto.
Pochissimi mesi dopo però vengo a scoprire che la srl capogruppo da cui sono uscito compra un’altra società, e quindi che il valore delle quote di quella srl (fatta ora di loro come soci) è schizzato alle stelle, ma che, soprattutto, la mia partecipazione non valeva così quanto da loro paventato (secondo un mio conto, per acquistare il 100% dell’altra srl e vendere la mia partecipazione, avrei dovuto io ricevere un conguaglio in denaro di circa Y).
Sono ovviamente convinto che l'amministratore (che mi ha celato 2.000 cose) sapesse già che il valore delle quote della capogruppo era molto più alto, e che sapeva già che l'operazione di acquisizione era a buon punto.
Cosa fare? Ci vedete qualche tipo di reato di false comunicazioni sociali, omissioni di comunicazioni conflitti di interesse? Od anche un’annullabilità della cessione per dolo? (ho letto il caso di berlusconi/de benedetti, che anche se diverso parla di responsabilità precontrattuale per violazione della buona fede nelle trattative nonostante un contratto valido).
Ultima modifica: