Richiedere assegno per persona con Alzheimer

Duedispade

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Buongiorno,
mio padre ha il morbo di Alzheimer e ora la malattia comincia ad essere in una fase abbastanza avanzata. Vorrei capire come muovermi nel chiedere quanto previsto come aiuto dallo stato. In questa fase mio padre ha la malattia ed esistono vari certificati medici sul suo stato di salute, ma non esiste un atto ufficiale con cui è stata chiesto un amministratore di sostegno ad un giudice tutelare. Questo sia per ragioni personali per evitare che mio padre ci rimanga male, sia per motivi pratici perché finché la malattia era ancora meno grave la procedura su molte decisioni avrebbe complicato le cose a mia madre, che è la persona che di fatto se ne occupa e prende le decisioni.
Mi è stato detto che è possibile fare domanda per avere degli assegni di sostegno, e che la cosa non comporta dei limiti di reddito. Vorrei capire se comporta che venga dichiarato incapace di intendere e di volere. In generale mi possono essere utili dei consigli su come comportarmi sia a livello legale che a livello pratico vista la malattia di mio padre.
Non so se mio padre abbia fatto testamento, credo di no, in teoria sarebbe utile farlo adesso per evitare eventuali litigi tra eredi più avanti. Però anche su questo non ho mai voluto parlarne con lui per ragioni che anche qui capite per un fatto di rispetto nei suoi confronti
 
mi spiace per tuo padre. nella mia esperienza (conta che è mia madre che ha seguito + da vicino anche la burocrazia della cosa)
1) tuo padre ha diritto ad assegno di accompagnamento, il medico di base deve rilasciare certificato medico e la richiesta va compilata online sul sito INPS
2) tu/i tuoi fratelli sorelle etc lavoratori dipendenti avete diritto a 3 giorni retribuiti di permesso mensile frazionabili per assisterlo (legge 104) fino a quando non sarà ricoverato a tempo pieno in una struttura. consulta Permessi lavorativi Legge 104/1992: Servizio di risposta automatica - HandyLex.org per vademecum
3) un amministratore di sostegno è utile in caso ci siano beni immobili, oppure automibili, intestati a tuo padre e di cui volete disporre liberamente (vendere, affittare) nei prossimi anni. altrimenti potete benissimo farne a meno ***. quanto ad una interdizione per incapacità di intendere e volere, molto più semplice nella maggioranza dei casi tenerlo d'occhio e non fargli firmare ca**ate.
4) se pensi di avere a che fare con coeredi litigiosi e che tuo padre sia incapace di intendere mi sembra troppo tardi già adesso per fargli fare testamento, che potrebbero sempre contestare. non potete dividere tutto per quote di legittima e bon?
5) non è mai troppo presto per mettersi in lista d'attesa in un istituto (anche se l'idea ti sembra folle e assolutamente prematura). le attese sono lunghissime e quando non ce la farete più sarà troppo tardi per mettersi in coda
6) vi suggerisco di parlare fin da ora su quali sono le procedure mediche a cui volete sottoporlo (eventuale sondino per nutrizione, PEG, tracheotomia etc) soprattutto in caso ve la sentiate ancora di seguire le indicazioni che lui può fornirvi adesso
7) credo che a seconda del tuo comune/regione/ASL potrebbero esserci varie agevolazioni (assistenza domiciliare, co-pagamento di retta di ricovero etc). informati.

*** edit: ovviamente potete farne a meno in presenza di beni mobili (liquidità, titoli etc) se qualcuno ha il potere di firma disgiunto, e cmq soggetto ad eventuali rogne in caso di più eredi che potrebbero contestare i movimenti fatti. nel mio caso siamo solo io e mia madre e per soldi non si litiga. (sul resto però sì, vedi punto 6).
 
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Grazie di cuore, sono consigli veramente preziosi sia dal punto di vista giuridico che dal punto di vista dell'esperienza
 
[QUOTE essendo l'alzheimer una patologia del ssn è possibile chiedere un contributo ?, Grazie[/QUOTE]

è obbligatorio-determinante come prima cosa che l'inps accerti-certifichi l'invalidità....
solo dopo è possibile richiedere l'indennità di accompagnamento...difficile che venga valutata nello stesso momento (non impossibile) ma....
ricordarsi che l'indennità di accompagnamento NON viene erogata quando l'invalido è ricoverato-assistito in strutture mediche...
nel tuo caso informati presso la stessa casa di riposo dove è ricoverata tua mamma...
 
Ultima modifica:
[QUOTE essendo l'alzheimer una patologia del ssn è possibile chiedere un contributo ?, Grazie

è obbligatorio-determinante come prima cosa che l'inps accerti-certifichi l'invalidità....
solo dopo è possibile richiedere l'indennità di accompagnamento...difficile che venga valutata nello stesso momento (non impossibile) ma....
ricordarsi che l'indennità di accompagnamento NON viene erogata quando l'invalido è ricoverato-assistito in strutture mediche...
nel tuo caso informati presso la stessa casa di riposo dove è ricoverata tua mamma...[/QUOTE]

Grazie 8888 sei molto gentile, il problema è che mia mamma ha già la pensione di accompagnamento, ed è stata riconosciuta malata dal centro Unita valutazione alzheimer, solo che con la sua pensione in toto, tra un pò quando saranno finiti i risparmi non riusciremo piu a pagare la quota, e viste alcune sentenze della corte di cassazione che imponeva l'obbligo al ssn di pagare le somme derivanti dalla malattia, alcuni hanno fatto ricorso ed hanno ottenuto la restituzione delle somme pagate in eccesso, non intendo fare nessun ricorso, mi chiedevo solo se secondo la legge italiana esistesse questa possibilita, P.S. alcuni hanno riavuto tutto, altri solo le spese mediche ?
 
ricordarsi che l'indennità di accompagnamento NON viene erogata quando l'invalido è ricoverato-assistito in strutture mediche...
nel tuo caso informati presso la stessa casa di riposo dove è ricoverata tua mamma...
L'indennità non viene erogata se il ricovero è a titolo gratuito.

Invece la persona paga 1600 euro mese a maggior ragione ha diritto a riceverla.
 
Volevo dare un suggerimento pratico oltre a quanto già detto sopra. Stiamo seguendo la pratica che è adesso è passata al patronato e al medico di base. L'indennità di accompagnamento sembra che tenga conto non solo del morbo di Alzheimer ma della condizione generale di salute. Per esempio mio padre come tutte le persone anziane aveva già anche alcuni altri problemi, tra cui, come è credo sia normale a quella età, qualche problema di prostata. Il medico di famiglia se ne ricordava e ha detto di raccogliere tutta la documentazione precedente, anche quella su questi problemi minori, perché quando l'INPS valuta giudica complessivamente e tiene conto anche di queste cose, e in generale di qualsiasi problema di salute non solo l'Alzheimer
Per il resto le cose si sono svolte come detto dagli altri sopra che ringrazio ancora dei loro consigli
 
Torno a parlare di questo argomento. Mi hanno detto che per i parenti stretti, tra cui anche il figlio, esiste la possibilità di ottenere i benefici della legge 104. Questa legge prevede la possibilità di permessi premio e altre cose per aiutare le persone che si occupano di chi ha invalidità e problemi di vario genere. Mi è stato detto che si applica anche al caso di mio padre, che purtroppo sta peggiorando. Che cosa dite è vero secondo voi che si può avere accesso ai vantaggi di questa legge?
Grazie
 
mi auto-quoto: sì è assolutamente vero, vedi sotto. ti consiglio vivamente il link perchè la procedura per il riconoscimento dei permessi della 104 è articolata.
io ne ho beneficiato anni fa diciamo quando papà era al 50% della malattia: ovvero, da guardare a vista h24 ma ancora non ricoverato in struttura a tempo pieno.

2) tu/i tuoi fratelli sorelle etc lavoratori dipendenti avete diritto a 3 giorni retribuiti di permesso mensile frazionabili per assisterlo (legge 104) fino a quando non sarà ricoverato a tempo pieno in una struttura. consulta Permessi lavorativi Legge 104/1992: Servizio di risposta automatica - HandyLex.org per vademecum

edit: vedo che il link non è più valido, peccato c'era un utilissimo risponditore automatico che ti guidava nel percorso.
il sito di handylex è cmq utile. inizia a guardare da qui:I permessi lavorativi Legge 104 e il certificato di handicap
 
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è obbligatorio-determinante come prima cosa che l'inps accerti-certifichi l'invalidità....
solo dopo è possibile richiedere l'indennità di accompagnamento
...difficile che venga valutata nello stesso momento (non impossibile) ma....
ricordarsi che l'indennità di accompagnamento NON viene erogata quando l'invalido è ricoverato-assistito in strutture mediche...
nel tuo caso informati presso la stessa casa di riposo dove è ricoverata tua mamma...

questo è da non dimenticare !!
 
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