Detrazioni ristrutturazione e lavoro estero

Zan*

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Ciao,

vorrei porvi il seguente quesito: un soggetto che ha effettuato dei lavori di ristrutturazione nel recente passato usufruendo delle detrazioni (50% e 65%), come puo' non perdere il diritto alla detrazione qualora andasse a lavorare (e risidere) all'estero?
In altre parole, venendo meno il reddito da lavoro italiano, si potrebbero usare altri redditi (es. locazioni NON in cedolare secc, altri?) per continuare a sfruttare le quote di detrazioni spettanti?
 
In altre parole, venendo meno il reddito da lavoro italiano, si potrebbero usare altri redditi (es. locazioni NON in cedolare secc, altri?) per continuare a sfruttare le quote di detrazioni spettanti?

Sì, ma il reddito prodotto in Italia andrebbe comunque dichiarato anche all'estero, usufruendo del credito di imposta per le eventuali imposte pagate in Italia.
 
Sì, ma il reddito prodotto in Italia andrebbe comunque dichiarato anche all'estero, usufruendo del credito di imposta per le eventuali imposte pagate in Italia.

Facendo un caso pratico (ovviamente di fantasia):

A e' residente estero

A ha un reddito IRPEF italiano di 100 (oltre ovviamente ad altri redditi nell'altro paese dove e' residente)

Tax rate italiano ipotizzato: 30%

Imposte pagate in Italia: 30

Credito di imposta da utilizzare nel paese estero: 30

Sulla base di quanto sopra, se A "possiede" una quota di detrazione derivante da precedenti lavori edilizi (diciamo 10), non puo' utilizzarla per chiedere un rimborso di imposta (o alternativamente per usarla in compensazione di altri tributi come l'IMU)?

In caso affermativo il credito di imposta per le imposte per quanto pagato in Italia verrebbe quindi ridotto da 30 a 20?
 
Sì, il credito di imposta diverrebbe 20. A seconda delle aliquote nei due paesi le detrazioni per ristrutturazione potrebbero essere sfruttate, ma bisognerebbe fare calcoli precisi conoscendo tutte le variabili.
 
Sì, il credito di imposta diverrebbe 20. A seconda delle aliquote nei due paesi le detrazioni per ristrutturazione potrebbero essere sfruttate, ma bisognerebbe fare calcoli precisi conoscendo tutte le variabili.

Grazie per il chiarimento

Posso chiederti solo di farmi almeno un esempio di una situazione "soggettiva" in cui il credito di imposta potrebbe risultare utilizzabile?

Te lo chiedo perche' ragionandoci non mi viene in mente. Nel senso che se il credito di imposta italiano > quanto dovuto nel paese estero il maggior importo dovrebbe essere "perso", mentre in caso contrario vi sara' da pagare una differenza nel paese estero
Ma non mi sembra che in nessuno dei due casi vi possa essere utilita' nell'utilizzare la detrazione spettante da predenti lavori edilizi
 
Ad esempio, se all'estero devi pagare 25 e in Italia 30 senza detrazioni, paghi in totale 30. Se invece hai le detrazioni e l'imposta dovuta in Italia è 20, paghi 25 in totale.
 
Ad esempio, se all'estero devi pagare 25 e in Italia 30 senza detrazioni, paghi in totale 30. Se invece hai le detrazioni e l'imposta dovuta in Italia è 20, paghi 25 in totale.

Ok chiaro

E mi confermi che per poter utilizzare la detrazione di cui sopra (lavori edilizi) e' sufficiente avere capienza IRPEF (ossia possono essere redditi da lavoro dipendente, autonomo, fondiari/da fabbricati, di capitale, diversi, ecc)?
In altrea parole, non e' necessario che siano specificamente redditi da lavoro, ma e' sufficiente che non siano soggetti a tassazione separata (es cedolare secca, imposta sul capital gain, ecc), giusto?
 
Grazie 1000, gentilissimo!
 
mi aggancio a questo 3d essendo la mia situazione identica.

ho detrazioni in italia ancora per 8 anni per circa totali 6000euro 750euro anno.

comprassi casa A in italia a 70k, affitto 500mese=6000euro anno
in teoria a quelli pagherei tasse in italia per circa 25%, quindi diciamo 1500 di tasse a cui andrei a scalare i 750. quindi solo 750 euro di tasse in italia.
ora nel caso dell'irlanda essendo la tassazione al 40%, andreai a pagare altri 40%-25% = 15% di tasse sui 6000euro? giusto?
o sbaglio ragionamento?
 
Non credo, o, almeno, se funziona come in Italia per i redditi sottoposti a tassazione anche all'estero, andresti a pagare 2.400 (cioè il 40%) - 750 euro (cioè quanto hai pagato in Italia, al netto delle detrazioni).
 
Non credo, o, almeno, se funziona come in Italia per i redditi sottoposti a tassazione anche all'estero, andresti a pagare 2.400 (cioè il 40%) - 750 euro (cioè quanto hai pagato in Italia, al netto delle detrazioni).

ed allora detrazioni o non detrazioni, andrei a pagare lo stesso... diciamo che e' inutile averle se si risiede all'estero.
 
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