Separazione o comunione dei beni: scelta obbligatoria?

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Ciao a tutti,
fra un mese mi sposerò, con rito civile.
Io non voglio scegliere ne separazione dei beni, ne comunione dei beni, perché non voglio render conto allo stato di come voglio gestire il mio patrimonio.
Come posso fare?
Grazie
 
Curioso. In che senso non vuoi scegliere nessuno dei due? Credo che legalmente sia obbligatorio...

Se posso chiedere, perchè questa volontà?
 
Ciao a tutti,
fra un mese mi sposerò, con rito civile.
Io non voglio scegliere ne separazione dei beni, ne comunione dei beni, perché non voglio render conto allo stato di come voglio gestire il mio patrimonio.
Come posso fare?
Grazie

Per quanto ne so devi scegliere o l'una o l'altra, non esiste una terza via.;);)
 
se non scegli è annotata in automatico la comunione. Il regime può essere modificato con atto successivo e l'accordo tra le parti.
 
Curioso. In che senso non vuoi scegliere nessuno dei due? Credo che legalmente sia obbligatorio...

Se posso chiedere, perchè questa volontà?


Non c'è nessun modo per evitare la decisione?
Io credo che questa scelta serva principalmente a spartire i beni della coppia in fase di separazione.
Non mi sembra giusto iniziare un matrimonio pensando alla tutela dei propri beni in caso di separazione, ne tanto meno mi sembra bello dargli un'impronta così materiale ed economica.
Non voglio dichiarare in che modo gestirò i miei beni.
Non c'è nessun modo di evitare questa scelta?

Grazie a tutti per le risposte
 
Non voglio dichiarare in che modo gestirò i miei beni.
Scegliere un regime patrimoniale non è dichiarare come gestirai i tuoi beni.

E poi, c'è un modo semplice per non dare un'impronta materiale ed economica al matrimonio, accettare la comunione che è il regime di default.
Quel che è tuo è mio, almeno con riferimento ai beni che si acquistano dopo il matrimonio. Il romanticismo è salvo.

non voglio render conto allo stato di come voglio gestire il mio patrimonio.

Lo Stato non è il tuo vicino di casa impiccione. La convivenza civile ordinata prevede che i rapporti patrimoniali vengano regolati, e non solo fra i coniugi.
 
Non è un'informazione utile solo allo stato o in fase di separazione... Lo è anche per i creditori :rolleyes:
 
Come c'è da dire che nulla vieta di scegliere la separazione patrimoniale e successivamente interestarsi i beni con quota 1/2 ciascuno.

Avrei un quesito per i più esperti: in caso di separazione patrimoniale ipotizzando
- soggetto A proprietario di x immobili;
- soggetto B proprietario di y immobili;
E' possibile inserire all'interno di fondo patrimoniale solo alcuni (o tutti) beni del soggetto A, solo alcuni beni (o tutti) del soggetto B oppure sia quelli di A che quelli di B?
 
Ciao a tutti,
fra un mese mi sposerò, con rito civile.
Io non voglio scegliere ne separazione dei beni, ne comunione dei beni, perché non voglio render conto allo stato di come voglio gestire il mio patrimonio.
Come posso fare?
Grazie

Purtroppo per te (e per tutti) lo stato sa già come è allocato, a quanto ammonta il patrimonio personale e come viene gestito da quando ha infilato il grande spione dentro banche e sim. Comunione o separazione non aggiungono o tolgono nulla per la privacy individuale.


Non mi sembra giusto iniziare un matrimonio pensando alla tutela dei propri beni in caso di separazione, ne tanto meno mi sembra bello dargli un'impronta così materiale ed economica.

Tutti partono sempre con ottime intenzioni, poi qualcuno finisce per ritrovarsi con una mano davanti e una dietro, quindi pensarci prima è opportuno. Ma ognuno è libero di rischiare come crede...
Inoltre c'è l'aspetto da non sottovalutare scritto qui:

Non è un'informazione utile solo allo stato o in fase di separazione... Lo è anche per i creditori :rolleyes:
 
Ciao a tutti,
fra un mese mi sposerò, con rito civile.
Io non voglio scegliere ne separazione dei beni, ne comunione dei beni, perché non voglio render conto allo stato di come voglio gestire il mio patrimonio.
Come posso fare?
Grazie

La cosa più semplice è non sposarsi con uno dei riti che lo stato poi trascrive.
Ad esempio, puoi aderire ai pastafariani :)
 
Oppure semplicemente convivere SENZA sposarsi :D
 
Ciao a tutti,
fra un mese mi sposerò, con rito civile.
Io non voglio scegliere ne separazione dei beni, ne comunione dei beni, perché non voglio render conto allo stato di come voglio gestire il mio patrimonio.
In riferimento al grassetto anche sposarsi vuol dire rendere conto allo stato e sancire un contratto con esso con tutto ciò che ne consegue, per cui beni in comune e separati sono solo una piccola parte del puzzle che il contratto prevede :)

La tua futura moglie che dice in proposito? Se vi doveste un giorno (ipotesi ovviamente) separarvi e divorziare come vi regolate? Vorresti eludere la questione allo Stato ma fra voi due come vi regolereste??
 
Ok, riformulo la domanda:
"il tuo futuro marito che dice in proposito?":)
 
Ok, riformulo la domanda:
"il tuo futuro marito che dice in proposito?":)

E' proprio lui che ha tirato fuori la questione.
Io credo che il matrimonio sia una volta sola. Una volta che ci si sposa, si deve fare di tutto e di più per restare insieme, e pensare in anticipo all'eventuale divorzio mi sembra una cosa insensata e materialista.

Ma questa scelta serve anche nel caso in cui uno dei due coniugi resti vedovo?
Grazie a tutti per le risposte
 
Vi chiedo un ulteriore chiarimento:
- cosa cambia in termini di tasse se si sceglie l'una o l'altra forma di regime patrimoniale?
- il fatto che dopo il matrimonio andrò a vivere in Svizzera, cambia le carte in tavola?

Grazie nuovamente a tutti
 
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