Età pensionamento, anni di contributi, cumulo

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Zan*

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Una persona si trova nella seguente situazione:
- Anno di nascita: 1955 (eta': 62 anni)
- Laurea (non riscattata): 1974 - 1980 (medicina, finita nei tempi giusti): 6 anni
- Specialita' (non riscattata): 1980 - 1984: 4 anni
- Lavoro come medico di base con versamenti ENPAM (ossia la acssa professionale dei medici): 1982 – 1990: 8 anni
- Lavoro come medico ospedaliero: dal 1990 ad oggi: 27 anni

A 65 anni di eta' la persona in questione vorrebbe valutare di andare in pensione, ma in base alle informazioni attualmente reperite non vi potra' andare ne' per vecchiaia (ossia a 67 anni), ne' per anzianita' (in quanto a 65 anni avra' 30 anni di contributi INPS + 8 ENPAM)
Per poter andare in pensione a questa eta' dovrebbe ricongiungere/cumulare gli 8 anni di ENPAM ai 30 (prospettici) di INPS, oltre a riscattare 4 anni di laurea o specialita' per arrivare a 42 anni

Quanto sopra secondo voi e' corretto?


Secondo punto

La ricongiunzione dovrebbe essere molto costosa, mentre il cumulo da quest'anno gratuito, tuttavia negli anni della contribuzione all'ENPAM (in base alle leggi in vigore a quel tempo) quest'ultima e' stata molto limitata e quindi questo cumulo dovrebbe avere l'effetto di fare "guadagnare anzianita' contributiva", pur tuttavia avendo un limitato impatto (incrementativo) sull'assegno (in quanto quest'ultimo verrebe determinato su base contributiva e non retributiva)

Vi risulta anche questo?


Terzo punto

La persona in questione ha solo 8 anni di contributi ENPAM e 5 di contributi INPS (per un totale di 13) alla data del 1995

Leggo dal sito INPS che "Il sistema retributivo si applica alle anzianità contributive maturate fino al 31 dicembre 2011 dai lavoratori con almeno 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995"

Il riscatto laurea/specialita' conterebbe ai fini delle "anzianità contributive maturate fino al 31 dicembre 2011" di cui sopra?

Se si' potrebbe aver senso riscattare per cercare di raggiungere i 18 anni al 31 dicembre 1995?


Ringrazio in anticipo chi vorra' darmi una mano a capirci qualcosa in piu'
 
Secondo me -lo ha fatto uno che conosco- riscattando periodi ante 1995 e raggiungendo i 18 anni di versamenti prima del 95, ricalcoli tutta la pensione fino al 2011 retributivamente e dunque andresti a prendere un assegno molto più alto che forse, in parte, mitigherà il costo del riscatto.
Certo che li potevi riscattare negli anni 80 questi periodi!
 
Una persona si trova nella seguente situazione:
- Anno di nascita: 1955 (eta': 62 anni)
- Laurea (non riscattata): 1974 - 1980 (medicina, finita nei tempi giusti): 6 anni
- Specialita' (non riscattata): 1980 - 1984: 4 anni
- Lavoro come medico di base con versamenti ENPAM (ossia la acssa professionale dei medici): 1982 – 1990: 8 anni
- Lavoro come medico ospedaliero: dal 1990 ad oggi: 27 anni

A 65 anni di eta' la persona in questione vorrebbe valutare di andare in pensione, ma in base alle informazioni attualmente reperite non vi potra' andare ne' per vecchiaia (ossia a 67 anni), ne' per anzianita' (in quanto a 65 anni avra' 30 anni di contributi INPS + 8 ENPAM)
Per poter andare in pensione a questa eta' dovrebbe ricongiungere/cumulare gli 8 anni di ENPAM ai 30 (prospettici) di INPS, oltre a riscattare 4 anni di laurea o specialita' per arrivare a 42 anni

Rifacciamo i conti ad oggi 8enpam + 27inps = 35 per arrivare alla pensione anticipata ne occorrono 43 e dunque ne mancano 8.Il periodo di riscatto laurea ammesso è 6 e ne mancano 2 .Quindi oltre al riscatto occorrono altri 2 anni di inps.Pensione anticipata e vecchiaia coincidono.Poichè alla data del dic 2011 il soggetto aveva maturato i canonici 18 di retributivo nulla cambia.

Quanto sopra secondo voi e' corretto?

Sostanzialmente si


Secondo punto

La ricongiunzione dovrebbe essere molto costosa, mentre il cumulo da quest'anno gratuito, tuttavia negli anni della contribuzione all'ENPAM (in base alle leggi in vigore a quel tempo) quest'ultima e' stata molto limitata e quindi questo cumulo dovrebbe avere l'effetto di fare "guadagnare anzianita' contributiva", pur tuttavia avendo un limitato impatto (incrementativo) sull'assegno (in quanto quest'ultimo verrebe determinato su base contributiva e non retributiva)

Secondo me va chiesta a prescindere per le estensioni che l'inps ha e che l'enpam non ha


Vi risulta anche questo?

Si


Terzo punto

La persona in questione ha solo 8 anni di contributi ENPAM e 5 di contributi INPS (per un totale di 13) alla data del 1995

Leggo dal sito INPS che "Il sistema retributivo si applica alle anzianità contributive maturate fino al 31 dicembre 2011 dai lavoratori con almeno 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995"

Il riscatto laurea/specialita' conterebbe ai fini delle "anzianità contributive maturate fino al 31 dicembre 2011" di cui sopra?

Se si' potrebbe aver senso riscattare per cercare di raggiungere i 18 anni al 31 dicembre 1995?

A mio avviso c'è solo da richiedere la ricongiunzione,ed utilizzare i fondi del riscatto per un fondo pensione complementare che consentirà il recupero fiscale inteso come deduzione ai fini irpef fino a 5164 eu annui anche da pensionato.
Ringrazio in anticipo chi vorra' darmi una mano a capirci qualcosa in piu'

Prego
 

sicuramente tu ne sai più di me... però mi sembra di aver letto che il medico, oltre ad avere 13 anni "veri" versati prima del 1995 (8 di Empam + 5 di Inps) può riscattarne 10 e cioè 6 di laurea e 4 di specializzazione (perchè non ci sia anche il militare che era obbligatorio... mi sfugge...). Questo porterebbe gli anni di contribuzione ante 1995 ad un valore superiore a 18 -per la precisione a 23- e consentirebbe al medico, oltre ad aumentare il monte dei contributi, di applicare alla pensione un calcolo completamente retributivo anche per la parte di contributi versati dopo il 1995 e fino al 2011 (dopo il calcolo è comunque contributivo). Ciò aumenterebbe di moltissimo l'assegno pensionistico
Senza considerare che, dopo il riscatto di quei 10 anni già oggi si troverebbe ad avere la bellezza di 43 anni di contributi e forse sarebbe quasi pensionabile senza dover arrivare a 65 anni
 
sicuramente tu ne sai più di me... però mi sembra di aver letto che il medico, oltre ad avere 13 anni "veri" versati prima del 1995 (8 di Empam + 5 di Inps) può riscattarne 10 e cioè 6 di laurea e 4 di specializzazione (perchè non ci sia anche il militare che era obbligatorio... mi sfugge...). Questo porterebbe gli anni di contribuzione ante 1995 ad un valore superiore a 18 -per la precisione a 23- e consentirebbe al medico, oltre ad aumentare il monte dei contributi, di applicare alla pensione un calcolo completamente retributivo anche per la parte di contributi versati dopo il 1995 e fino al 2011 (dopo il calcolo è comunque contributivo). Ciò aumenterebbe di moltissimo l'assegno pensionistico
Senza considerare che, dopo il riscatto di quei 10 anni già oggi si troverebbe ad avere la bellezza di 43 anni di contributi e forse sarebbe quasi pensionabile senza dover arrivare a 65 anni

Ho letto qualcosa sul riscatto della laurea è ho affinato meglio qualcosa che già sapevo e cioè sul suo costo.
Si sa che il riscatto va chiesto quando sei giovane e hai uno stipendio basso perchè costa meno. Io infatti lo richiesi appena laureato e con una busta paga di 800mila lire legata a un lavoretto da cameriere. Quello che immaginavo, ma non sapevo nel dettaglio è che più si ritarda il riscatto e più il coefficiente che ne determina l'entità cresce.
Per cui, se un lavoratore riscatta la laurea a 30 anni paga una cifra, se lo fa a 65 anche con il medesimo reddito, la cifra più che raddoppia.
Quindi temo che un anno di riscatto della laurea in medicina, fatto a 62 anni, possa costare cifre tra i 40 e i 50mila euro (a spanne ovviamente, magari sono "solo" 32mila...) per cui 6 anni (e figuriamoci 10) raggiungerebbero valori veramente considerevoli al punto da pensare ad investimenti alternativi per integrare la pensione che comunque arriverà a 67 anni.
Detto ciò, fossi il medico, passerei la giornata in maniera Tafazziana, a darmi martellate sui genitali chiedendomi perchè non ho riscattato il riscattabile quando potevo!!!
 
sicuramente tu ne sai più di me... però mi sembra di aver letto che il medico, oltre ad avere 13 anni "veri" versati prima del 1995 (8 di Empam + 5 di Inps) può riscattarne 10 e cioè 6 di laurea e 4 di specializzazione (perchè non ci sia anche il militare che era obbligatorio... mi sfugge...).

Puo' riscattare solo la durata del corso accademico,6 anni in questo caso,se c'è di mezzo il militare nello stesso periodo la differenza fra i 2 periodi che corrisponderanno sempre a 6


Questo porterebbe gli anni di contribuzione ante 1995 ad un valore superiore a 18 -per la precisione a 23- e consentirebbe al medico, oltre ad aumentare il monte dei contributi, di applicare alla pensione un calcolo completamente retributivo anche per la parte di contributi versati dopo il 1995 e fino al 2011 (dopo il calcolo è comunque contributivo). Ciò aumenterebbe di moltissimo l'assegno pensionistico

Avrebbe in più il calcolo retributivo fino al 2011,pagando in cambio l'intera riserva matematica attualizzata ossia una barca di soldi senza un corrispettivo adeguato

Senza considerare che, dopo il riscatto di quei 10 anni già oggi si troverebbe ad avere la bellezza di 43 anni di contributi e forse sarebbe quasi pensionabile senza dover arrivare a 65 anni


Non è cosi
 
Citazione Originariamente Scritto da Zan* Visualizza Messaggio

Una persona si trova nella seguente situazione:
- Anno di nascita: 1955 (eta': 62 anni)
- Laurea (non riscattata): 1974 - 1980 (medicina, finita nei tempi giusti): 6 anni
- Specialita' (non riscattata): 1980 - 1984: 4 anni
- Lavoro come medico di base con versamenti ENPAM (ossia la acssa professionale dei medici): 1982 – 1990: 8 anni
- Lavoro come medico ospedaliero: dal 1990 ad oggi: 27 anni

A 65 anni di eta' la persona in questione vorrebbe valutare di andare in pensione, ma in base alle informazioni attualmente reperite non vi potra' andare ne' per vecchiaia (ossia a 67 anni), ne' per anzianita' (in quanto a 65 anni avra' 30 anni di contributi INPS + 8 ENPAM)
Per poter andare in pensione a questa eta' dovrebbe ricongiungere/cumulare gli 8 anni di ENPAM ai 30 (prospettici) di INPS, oltre a riscattare 4 anni di laurea o specialita' per arrivare a 42 anni

Rifacciamo i conti ad oggi 8enpam + 27inps = 35 per arrivare alla pensione anticipata ne occorrono 43 e dunque ne mancano 8.Il periodo di riscatto laurea ammesso è 6 e ne mancano 2 .Quindi oltre al riscatto occorrono altri 2 anni di inps.Pensione anticipata e vecchiaia coincidono.Poichè alla data del dic 2011 il soggetto aveva maturato i canonici 18 di retributivo nulla cambia.

Quanto sopra secondo voi e' corretto?

Sostanzialmente si

Secondo punto

La ricongiunzione dovrebbe essere molto costosa, mentre il cumulo da quest'anno gratuito, tuttavia negli anni della contribuzione all'ENPAM (in base alle leggi in vigore a quel tempo) quest'ultima e' stata molto limitata e quindi questo cumulo dovrebbe avere l'effetto di fare "guadagnare anzianita' contributiva", pur tuttavia avendo un limitato impatto (incrementativo) sull'assegno (in quanto quest'ultimo verrebe determinato su base contributiva e non retributiva)

Secondo me va chiesta a prescindere per le estensioni che l'inps ha e che l'enpam non ha

Vi risulta anche questo?

Si


Terzo punto


La persona in questione ha solo 8 anni di contributi ENPAM e 5 di contributi INPS (per un totale di 13) alla data del 1995

Leggo dal sito INPS che "Il sistema retributivo si applica alle anzianità contributive maturate fino al 31 dicembre 2011 dai lavoratori con almeno 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995"

Il riscatto laurea/specialita' conterebbe ai fini delle "anzianità contributive maturate fino al 31 dicembre 2011" di cui sopra?

Se si' potrebbe aver senso riscattare per cercare di raggiungere i 18 anni al 31 dicembre 1995?

A mio avviso c'è solo da richiedere la ricongiunzione,ed utilizzare i fondi del riscatto per un fondo pensione complementare che consentirà il recupero fiscale inteso come deduzione ai fini irpef fino a 5164 eu annui anche da pensionato.

Ringrazio in anticipo chi vorra' darmi una mano a capirci qualcosa in piu'

Prego

Grazie ad entrambi

cerco di fornire alcuni dettagli aggiuntivi che rispondano ai vari punti sollevati

- Confermo quanto correttamente anticipato da Big: i medici possono riscattare fino a 10 anni (6 di laurea e 4 di specialita') e lo informo anche che la persona in questione e' una donna (mia madre) e quindi non ha fatto il servizio militare

- Come Big ha intuito e' scontato che il costo del riscatto sia elevato, per cui l'obiettivo qui e' capire come ottimizzare la situazione

Il primo obiettivo e' capire se e come si puo' andare in pensione a 65 anni

Il secondo obiettivo e' capire quanti anni (MINIMO) di riscatto servono per raggiungere l'obiettivo di cui sopra

Il terzo e' capire se riscattando (un certo numero o tutti gli anni di laurea e specialita') si riesce anche a ricadere nel retributivo


- Mander puoi spiegarmi cosa intendi quando dici (in risposta al mio secondo punto) "Secondo me va chiesta a prescindere per le estensioni che l'inps ha e che l'enpam non ha" ? Cosa sono le estensioni?

- Mander in risposta al mio terzo punto mi scrivi "A mio avviso c'è solo da richiedere la ricongiunzione,ed utilizzare i fondi del riscatto per un fondo pensione complementare che consentirà il recupero fiscale inteso come deduzione ai fini irpef fino a 5164 eu annui anche da pensionato"

Non capisco se stai confermando o meno il fatto che sia possibile/sensato cecrare di raggiungere i 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995 attraverso il riscatto di un certo numero di anni di laurea/specialita'

Non capisco poi cosa c'entri il discorso della complementare. Non mi sembra rilevante ai fini del quesito, ma aggiungo che la persona in questione sta versando da circa 8 anni la cifra di € 5.165 ad un fondo pensione

ps: Big per tua informazione il costo del riscatto non aumenta per via del coefficiente, ma per il fatto che normalmente la retribuzione cresce col tempo e quindi il coefficiente viene applicato ad un montante superiore. Come scritto prima comunque non vorrei ora entrare in questa discussione (pro o contro riscatto), almeno non prima di aver chiarito i punti di cui al post principale

Grazie
 
Ho letto qualcosa sul riscatto della laurea è ho affinato meglio qualcosa che già sapevo e cioè sul suo costo.
Si sa che il riscatto va chiesto quando sei giovane e hai uno stipendio basso perchè costa meno. Io infatti lo richiesi appena laureato e con una busta paga di 800mila lire legata a un lavoretto da cameriere. Quello che immaginavo, ma non sapevo nel dettaglio è che più si ritarda il riscatto e più il coefficiente che ne determina l'entità cresce.

Mi pare tu abbia scoperto che il vapore espanso produce condensa.Si tratta di attualizzare un capitale pari alla riserva matetatica in rendita

Per cui, se un lavoratore riscatta la laurea a 30 anni paga una cifra, se lo fa a 65 anche con il medesimo reddito, la cifra più che raddoppia.
Quindi temo che un anno di riscatto della laurea in medicina, fatto a 62 anni, possa costare cifre tra i 40 e i 50mila euro (a spanne ovviamente, magari sono "solo" 32mila...) per cui 6 anni (e figuriamoci 10) raggiungerebbero valori veramente considerevoli al punto da pensare ad investimenti alternativi per integrare la pensione che comunque arriverà a 67 anni.
Detto ciò, fossi il medico, passerei la giornata in maniera Tafazziana, a darmi martellate sui genitali chiedendomi perchè non ho riscattato il riscattabile quando potevo!!!

Tu pensa a lavorare ed a produrre,questa insistenza sulla pensione,è fuori luogo devi lavorare,non c'è speranza di vita che tenga.

I sindacati hanno, chiesto un incontro urgente a Poletti per chiedere l'avvio della fase 2. ovvero congelare la speranza di vita almeno per i lavori meno qualificati.Insomma anche loro hanno scoperto l'acqua calda: i laureati campano mediamente 5 anni in più dei salariati
 
Mio padre (medico classe 1958) ha dovuto riscattare alcuni anni di specialità (non li aveva riscattati in passato dietro consigli errati) ed ha pagato un multiplo rispetto a ciò che avrebbe dovuto pagare qualora li avesse riscattati in precedenza ma risulta comunque conveniente (assegno pensionistico più elevato(-->quota retributiva) e puoi rateizzare l'importo in 10 anni a tasso 0 e detrarlo-->al 43%, visto che guadagna più di 75000 euro lordi/anno)

Se non erro ha riscattati 3 anni, pagando 50-60k (ma detrai il 43% e rateizzi a tasso 0, dunque l'esborso effettivo è modesto, qualcosa attorno ai 200-250 euro/mese, con le detrazioni irpef)-->assegno si rivaluta per un importo maggiore rispetto a ciò che versa e va in pensione più di 3 anni prima....

con i riscatti rientra giusto giusto a 18 anni di contributi al 1995
 
grazie ad entrambi

cerco di fornire alcuni dettagli aggiuntivi che rispondano ai vari punti sollevati

- confermo quanto correttamente anticipato da big: I medici possono riscattare fino a 10 anni (6 di laurea e 4 di specialita') e lo informo anche che la persona in questione e' una donna (mia madre) e quindi non ha fatto il servizio militare

a me risulta quanto dice d.comegna nel prontuario che pubblica annualmente.non mi ritengo essere un previdenzialista,ma un conto è il riscatto laurea altro e la ricongiunzione per corsi di specializzazione
.

- come big ha intuito e' scontato che il costo del riscatto sia elevato, per cui l'obiettivo qui e' capire come ottimizzare la situazione

il primo obiettivo e' capire se e come si puo' andare in pensione a 65 anni.se l'obiettivo è questo meglio aspettare la vecchiaia o vedere l'opzione donna.

Il secondo obiettivo e' capire quanti anni (minimo) di riscatto servono per raggiungere l'obiettivo di cui sopra.

se gli anni lavorati sono attualmente 35 + i 3 mancanti per arrivare a 65 fanno 38,ne mancherebbero 4 se donna

il terzo e' capire se riscattando (un certo numero o tutti gli anni di laurea e specialita') si riesce anche a ricadere nel retributivo[/b

per ricadere nel retributivo fino al prorata del 2011 ne occorrrono almeno 18 fino a dic 95,

- mander puoi spiegarmi cosa intendi quando dici (in risposta al mio secondo punto) "secondo me va chiesta a prescindere per le estensioni che l'inps ha e che l'enpam non ha" ? Cosa sono le estensioni?

per esempio la reversibilita',il coefficiente di trasformazione inps più alto rispetto all'enpam,

- mander in risposta al mio terzo punto mi scrivi "a mio avviso c'è solo da richiedere la ricongiunzione,ed utilizzare i fondi del riscatto per un fondo pensione complementare che consentirà il recupero fiscale inteso come deduzione ai fini irpef fino a 5164 eu annui anche da pensionato"

Si certo,un qualsiasi aiuto ospedaliaro ha una aliquota irpef marginale del 43%,sicche'aprendo ora o mai più,un fondo complementare,può avere per il tempo che vuole un recupero fiscale consistente oltre alla rivalutazione finanziaria delle somme versate.


non capisco se stai confermando o meno il fatto che sia possibile/sensato cecrare di raggiungere i 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995 attraverso il riscatto di un certo numero di anni di laurea/specialita.

Ho già risposto,con il pro rata della fornero non conviene,a sto punto arrivato conviene aspettare la vecchiaia o soluzioni economiche alternative.


non capisco poi cosa c'entri il discorso della complementare. Non mi sembra rilevante ai fini del quesito, ma aggiungo che la persona in questione sta versando da circa 8 anni la cifra di € 5.165 ad un fondo pensione

Infatti non è funzionale rispetto al quesito,ma è funzionale rispetto alla tasca


ps: Big per tua informazione il costo del riscatto non aumenta per via del coefficiente, ma per il fatto che normalmente la retribuzione cresce col tempo e quindi il coefficiente viene applicato ad un montante superiore. Come scritto prima comunque non vorrei ora entrare in questa discussione (pro o contro riscatto), almeno non prima di aver chiarito i punti di cui al post principale

grazie


Prego
 
Ultima modifica:

Scusa Mander, non capisco una cosa: continui a ripetere che non conviene riscattare per cercare di arrivare ai 18 anni al 31.12.1995 (che richiederebbe il riscatto di circa 6 anni nel caso di specie) MA poi mi dici che per andare in pensione a 65 anni (obiettivo che io sopra ho definito come primario), "ne mancherebbero 4 se donna" (ossia ne andrebbero riscattati 4)

In altre parole mi sembra di capire che se mia madre riscatta 4 anni puo' andare in pensione a 65 INTERAMENTE con il sistema contributivo, mentre se ne riscatta 6 puo' andarci alla stessa data, ma utilizzando il calcolo misto (con retributivo fino al 2011), presumibilmente molto piu' conveniente

Viste cosi' le cose non capisco come (soli) 2 anni di differenza non facciano propendere per il riscatto di tuti e 6 gli anni, ma probabilmente c'e' qualcosa che non capisco io
 
Mio padre (medico classe 1958) ha dovuto riscattare alcuni anni di specialità (non li aveva riscattati in passato dietro consigli errati) ed ha pagato un multiplo rispetto a ciò che avrebbe dovuto pagare qualora li avesse riscattati in precedenza ma risulta comunque conveniente (assegno pensionistico più elevato(-->quota retributiva) e puoi rateizzare l'importo in 10 anni a tasso 0 e detrarlo-->al 43%, visto che guadagna più di 75000 euro lordi/anno)

Se non erro ha riscattati 3 anni, pagando 50-60k (ma detrai il 43% e rateizzi a tasso 0, dunque l'esborso effettivo è modesto, qualcosa attorno ai 200-250 euro/mese, con le detrazioni irpef)-->assegno si rivaluta per un importo maggiore rispetto a ciò che versa e va in pensione più di 3 anni prima....

con i riscatti rientra giusto giusto a 18 anni di contributi al 1995

Si' piu' o meno i conti mi tornano
La rateizzazione sicuramente e' utile, ma (maggiormente) se fatta entro i 10 anni restanti di lavoro (poiche' e' ragionevole pensare che una volta in pensione il reddito sia piu' basso e non si arrivi quindi piu' ad un'aliquota del 43%, "penalizzando" la deducibilita' degli ultimi anni, se questi cadono nel periodo gia' di pensionamento)
 
Si' piu' o meno i conti mi tornano
La rateizzazione sicuramente e' utile, ma (maggiormente) se fatta entro i 10 anni restanti di lavoro (poiche' e' ragionevole pensare che una volta in pensione il reddito sia piu' basso e non si arrivi quindi piu' ad un'aliquota del 43%, "penalizzando" la deducibilita' degli ultimi anni, se questi cadono nel periodo gia' di pensionamento)

Qui dipende dal caso singolo (potresti avere una pensione lorda superiore a 75000 euro e/o continuare a svolgere attività privata), però conviene sempre (al massimo detrai con aliquota del 41% anzichè 43-->praticamente tutti i medici hanno una pensione lordo>55000 euro)...

Comunque conviene sempre a chi è vicino alla pensione, visto che vai prima in pensione e l'assegno è più elevato (su una pensione elevata sono parecchi soldi in più)
 
Scusa Mander, non capisco una cosa: continui a ripetere che non conviene riscattare per cercare di arrivare ai 18 anni al 31.12.1995 (che richiederebbe il riscatto di circa 6 anni nel caso di specie) MA poi mi dici che per andare in pensione a 65 anni (obiettivo che io sopra ho definito come primario), "ne mancherebbero 4 se donna" (ossia ne andrebbero riscattati 4)

In altre parole mi sembra di capire che se mia madre riscatta 4 anni puo' andare in pensione a 65 INTERAMENTE con il sistema contributivo, mentre se ne riscatta 6 puo' andarci alla stessa data, ma utilizzando il calcolo misto (con retributivo fino al 2011), presumibilmente molto piu' conveniente

Viste cosi' le cose non capisco come (soli) 2 anni di differenza non facciano propendere per il riscatto di tuti e 6 gli anni, ma probabilmente c'e' qualcosa che non capisco io

Ripetiamo la mamma al momento ha 62 anni e 35 anni di contributi 8 + 27,volendo può ricongiungere gli 8 anni di enpam ed andare gia' in pensione con opzione donna fino a quando è rinnovata.Non ha dunque un problema di accesso.

La mamma al momento ha solo 7 anni di retributivo ne mancano dunque 11 per arrivare a 18,al di fuori della opzione donna occorono 42 anni di contributi o 66anni e 7 mesi

Ora se mi spieghi meglio se per voi è prevalente l'accesso o l'importo possiamo passare dalla teoria alla pratica,nei limiti consentiti.
 
Vedi sotto

Ripetiamo la mamma al momento ha 62 anni e 35 anni di contributi 8 + 27,volendo può ricongiungere gli 8 anni di enpam ed andare gia' in pensione con opzione donna fino a quando è rinnovata.Non ha dunque un problema di accesso.

La mamma al momento ha solo 7 anni di retributivo ne mancano dunque 11 per arrivare a 18, al di fuori della opzione donna occorono 42 anni di contributi o 66anni e 7 mesi

Qui mi sa che c'e' un equivoco (o forse non capisco bene io): mia madre al 31.12.1995 ha maturato 5 anni INPS e 8 ENPAM. Se cumulati gratuitamente in base alla nuove legge immagino dovremmo essere a 13 e dovrebbero quindi mancarne "solo" 5

Per quanto riguarda l'opzione donna non ho ancora capito bene quanto sia "penalizzante" dal punto di vista dell'importo e quindi ho difficolta' a esprimermi in merito


Ora se mi spieghi meglio se per voi è prevalente l'accesso o l'importo possiamo passare dalla teoria alla pratica,nei limiti consentiti.

Qui e' difficile darti una risposta perche' bisognerebbe avere davanti un prospetto chiaro di costi (ossia i riscatti deli anni di laurea/specialita') e benefici (ossia incremento della pensione e/o possibilita' di anticipare la stessa). Ma se riesco a chiarirmi bene le diverse alternative a monte, poi chiedo a INPS/ENPAM i numeri precisi e li' allora ne discutiamo nel concreto. Purtroppo mi sa che in questo momento non risuciamo ad arrivare fino a quel punto
 
.Ho sbagliato io sono 8 di enpam, 27 di inps con 5 di retributivo
.Gli 8 anni di enpam sono in enpam non all'inps,travasarli in inps gratuitamente è possibile ma pro quota,ovvero enpam trasferisce la quota spettante e l'inps la somma alla propria.

Se invece utilizzo la legge 47/90 e voglio la pensione utilizzando il criterio retributivo la ricongiunzione è onerosa.In pratica si calcola la pensione teorica inps ed enpam si vede quante la differenza e pago l'attualizzazione della rendita.Da notare che mentre artigiani commercianti e coltivatori pagano il 50 i liberi professionisti pagano fino all'ultimo cent.
 
In teoria sono 2 pensioni differenti...non so se mi sbaglio, ma mio padre dovrà ricevere 2 pensioni, una inps ed una enpam

non credo che si sommino gli anni inps( ex indpap) + enpam...sono 2 gestioni separate
 
.Ho sbagliato io sono 8 di enpam, 27 di inps con 5 di retributivo
.Gli 8 anni di enpam sono in enpam non all'inps,travasarli in inps gratuitamente è possibile ma pro quota,ovvero enpam trasferisce la quota spettante e l'inps la somma alla propria.

Se invece utilizzo la legge 47/90 e voglio la pensione utilizzando il criterio retributivo la ricongiunzione è onerosa.In pratica si calcola la pensione teorica inps ed enpam si vede quante la differenza e pago l'attualizzazione della rendita.Da notare che mentre artigiani commercianti e coltivatori pagano il 50 i liberi professionisti pagano fino all'ultimo cent.

... il solito ginepraio all'italiana... ma che schifo.
Comunque quando dai le informazioni sei quasi... omertoso! :D
Se le cose, come sembra, le sai, dovresti essere più didattico e dire CHIARAMENTE:
Caso A => ti succederebbe così e così, andresti in pensione a questa data e con questa cifra spendendo tanto
Caso B => ti succederebbe questìaltro e andresti in pensione più tardi o più presto e con più soldi meno soldi...
Concludendo con un parere / consiglio personale: Io al posto tuo farei così...
Partendo però dal presupposto che:
1) la gente non vuole regalare nulla a nessuno e men che meno all'inps
2) desiderio di tutti è andare in pensione il più presto possibile con l'assegno il più alto possibile
 
PS: e possibilmente le informazioni andrebbero date sempre (lo dico anche per gli addetti ai lavori che le devono dare per mestiere) in maniera:
semplice = usando per esempio un italiano corrente, scevro da abbreviazioni, tecnicalità, riferimenti criptati a codici, circolari e disposizioni
comprensibile = facendo esempi e casi guida, simulazioni
esaustiva = non trascurando né tralasciando nulla che possa essere utile come per esempio leggi poco conosciute che potrebbero offrire scorciatoie legali, azioni che se fatte potrebbero avere conseguenze favorevoli...
non omertosa = non nascondendo nulla tra le possibilità in campo

Purtroppo mi accorgo spesso che moltissimi impiegati non seguono mai questi criteri e per loro l'obiettivo diventa spesso togliersi di mezzo il rompiballe che domanda loro le cose...
 
In teoria sono 2 pensioni differenti...non so se mi sbaglio, ma mio padre dovrà ricevere 2 pensioni, una inps ed una enpam

non credo che si sommino gli anni inps( ex indpap) + enpam...sono 2 gestioni separate

Enrico rischiamo di fare confusione,si tratta di capire se tuo padre è enpam, ex impdap o inps a secondo le eta' di ingresso.Ad ogni buon conto la ricongiunzione se richiesta implica una sola pensione.
 
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