Detrazioni per lavori tra il 2017 e il 2018. Limiti di spesa, percentuali e fatture

sweetprince

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29/10/14
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Ciao a tutti,
e Buona Pasqua!

Siccome forse ho trovato una casa interessante da acquistare, su cui dovrei fare molti lavori di ristrutturazione e risparmio energetico, vi chiedo in base anche alle vostre esperienze se avete una risposta ai dubbi che mi sono venuti.
Poichè finchè viene fatto l'accordo sul prezzo, il compromesso e poi il rogito potrebbero passare mesi, e poi bisogna considerare anche le pratiche edilizie al comune per inizio lavori di ristrutturazione, temo di non riuscire a concludere i lavori entro il 2017 e per questo vi chiedo:
1) Se inizio i lavori a fine 2017, posso con fatture di acconto pagare il più possibile nel 2017 in modo da usufruire della detrazione del 50%, che dovrebbe diventare 36% nel 2018?
2) La ditta che eseguirà i lavori è mio padre, nel senso che ha una piccola impresa artigiana che si occupa di effettuare lavori edili. L'agenzia delle entrate consente che la ditta che fa i lavori sia un parente, spero, giusto?
3) Per quanto riguarda i limiti massimi, nel 2017 il limite è di 96.000 euro per i lavori di ristrutturazione, mentre nel 2018 scenderà a 48.000. Ora, se io spendessi 50.000 euro di lavori nel 2017, nel 2018 non avrei più possibilità di detrarre nulla (poichè avrei già superato i 48.000) oppure viene considerato 96.000 - 50.000 e quindi potrei ancora detrarre 46.000 al max?
4) Per quanto riguarda i lavori per il risparmio energetico (ho intenzione di fare il cappotto, il riscaldamento nuovo a pavimento, cambiare le finestre e le tapparelle) questi come vengono conteggiati nel totale, visto che andrebbero al 65%? Mi spiego, se spendo in totale 30.000 tra riscaldamento a pavimento e costo per rifare il pavimento nuovo, la spesa dell'impianto a pavimento andrebbe detratta al 65% mentre il costo di rifacimento del pavimento sopra andrebbe al 50% (ristrutturazione, sposteremo anche dei tramezzi), come si fa a distinguere questi due? Vanno distinti alla fine dei lavori, visto che io farei delle fatture di acconto "per tutto" all'inizio e non so quale è la percentuale di lavori che va al 50% e quella al 65%?
5) Le detrazioni di risparmio energetico per il 2018, se non venissero prorogate, sarebbero assimilate a quelle di ristrutturazione e quindi se avessi già speso nel 2017 almeno 48.000 euro non potrei più detrarre nulla?
6) Siccome nella casa farò anche un piccolo ampliamento, da quel che ho capito i costi che avrò per l'ampliamento e per mettere gli impianti in quelle stanze non saranno conteggiati nelle detrazioni, ma (soprattutto per quanto riguarda il cappotto) le detrazioni saranno da conteggiare in percentuale su quanti lavori effettivamente sono stati fatti sulla "vecchia" superficie. E' corretto?

Vi ringrazio in anticipo per i vostri commenti od osservazioni, queste informazioni ci sono utili per capire quanto riusciamo a recuperare e quindi se ne vale la pena a prendere una casa da ristrutturare e mettersi in una impresa del genere... dai miei conti conviene giusto per i benefici delle detrazioni!
 
1) sì
2) sì
3) non potresti più detrarre nulla
4) secondo me dovrebbe andare tutto al 65%, ma andrebbeverificato se c'è qualche circolare specifica
5) per il risparmio energetico ci sono limiti di spesa specifici per ogni tipologia di intervento, vedi la guida sul sito dell'Agenzia
6) sì

Per quanto riguarda il 2018 alla fine potrebbero confermare gli attuali limiti di spesa e percentuale di detrazione, quindi potrebbe andarti meglio di quello che prevedi, ma ovviamente è una scommessa...
 
Ciao,
grazie per il tuo riscontro!
Se confermeranno gli incentivi a fine anno sicuramente sarebbe molto ma molto meglio, tuttavia non si possono fare i conti senza l'oste e bisogna pensare a cosa può succedere nel caso peggiore... per avere una stima...

Il punto 3 infatti è quello più dolente, perchè alla fine è come se bloccasse il limite a 48.000 euro anche per il 2017, a meno di non fare tante fatture acconto che superino i 48.000.
C'è però una cosa: attualmente le unità immobiliari sono 2, ovvero sono due appartamentini piccoli (nella stessa casa indipendente) che noi dovremo fondere in una unica unità immobiliare (lo scriveremo nel rogito, per avere i benefici prima casa). Dovremo infatti chiudere la scala esterna (da qui l'ampliamento) e fare diventare il locale che contiene la scala un locale interno alla casa. In questo caso, FORSE, se l'accorpamento delle unità lo facessi solo alla fine dei lavori, all'inizio dei lavori e durante gli stessi le unità sarebbero 2 e in teoria sarebbe detraibile un limite doppio (anche se il proprietario sarei sempre io). Sbaglio? E' una situazione un po' borderline e sono ben accetti consigli!
 
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