Iniziative di welfare aziendale

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Tra qualche settimana nell'azienda in cui lavoro partirà una iniziativa di welfare aziendale, in collaborazione con questa società di consulenza:

Willis Towers Watson

Alla base ci sono le novità della legge di stabilità 2017 recentemente approvata.

Qualcuno sta sperimentando analoghe iniziative?
 
Purtroppo io non lavoro in una multinazionale e guadagno di gran lunga meno di 80000 euro all'anno...
 
adesso va di moda non dare soldi in busta paga ma riempirsi la bocca di "welfare"...
ma queste società di intermediazione lavorano gratis? e a Natale quanti panettoni mandano ai manager di turno? mah
 
Purtroppo io non lavoro in una multinazionale e guadagno di gran lunga meno di 80000 euro all'anno...

adesso va di moda non dare soldi in busta paga ma riempirsi la bocca di "welfare"...
ma queste società di intermediazione lavorano gratis? e a Natale quanti panettoni mandano ai manager di turno? mah

Questi difatti sono più o meno i principali commenti a caldo che chiunque farebbe.

Però c'è di più.

In pratica, con questi interventi si va ad aggredire... vabbè, diciamo a scalfire il cuneo fiscale.
Quindi l'azienda risparmia tasse e contributi ed il lavoratore risparmia le tasse sulla cifra erogata.

Aspetto altri commenti, ma preferirei averli da chi sta sperimentando la cosa.
 
Questi difatti sono più o meno i principali commenti a caldo che chiunque farebbe.

Però c'è di più.

In pratica, con questi interventi si va ad aggredire... vabbè, diciamo a scalfire il cuneo fiscale.
Quindi l'azienda risparmia tasse e contributi ed il lavoratore risparmia le tasse sulla cifra erogata.

Aspetto altri commenti, ma preferirei averli da chi sta sperimentando la cosa.

Considerando quello che ci ha detto ieri l'Istat e cioè che solo il 5% degli italiani dichiara redditi per più di 50mila euro, direi che se hai questo tipo di problemi sei parte di una larghissima minoranza nel paese e dunque, mettendomi nei tuoi panni, capisco pure il desiderio di ricevere commenti da chi ha più o meno lo stesso "problema", ma io, per contro mi auguro che questo tipo di commento sia molto raro... altrimenti la mia autostima subirebbe un serio contraccolpo!

In ogni caso è vero che pagare stipendi attraverso benefit può dare un vantaggio nel cuneo fiscale, ma è altrettanto vero che il lavoratore perde contributi e quota tfr che invece avrebbe se, al posto del benefit percepisse l'equivalente in denaro nella busta paga.
Io per esempio ho l'auto aziendale... ma se al posto di quella avessi 1000 euro lordi in più in busta paga, ne guadagnerebbe la mia pensione contributiva e il mio accantonamento del tfr.
E poi, tutto sommato, studiare modi per diminuire il cuneo fiscale a chi già guadagna 80000 euro l'anno, anzichè scervellarsi per capire come portare a 50000 euro lo stipendio di chi oggi ne prende 30000, o a 30000 quello di chi ne prende 15000, mi sembra un insulto etico assolutamente indegno di un governo di sinistra!
 
Considerando quello che ci ha detto ieri l'Istat e cioè che solo il 5% degli italiani dichiara redditi per più di 50mila euro, direi che se hai questo tipo di problemi sei parte di una larghissima minoranza nel paese e dunque, mettendomi nei tuoi panni, capisco pure il desiderio di ricevere commenti da chi ha più o meno lo stesso "problema", ma io, per contro mi auguro che questo tipo di commento sia molto raro... altrimenti la mia autostima subirebbe un serio contraccolpo!

In ogni caso è vero che pagare stipendi attraverso benefit può dare un vantaggio nel cuneo fiscale, ma è altrettanto vero che il lavoratore perde contributi e quota tfr che invece avrebbe se, al posto del benefit percepisse l'equivalente in denaro nella busta paga.
Io per esempio ho l'auto aziendale... ma se al posto di quella avessi 1000 euro lordi in più in busta paga, ne guadagnerebbe la mia pensione contributiva e il mio accantonamento del tfr.
E poi, tutto sommato, studiare modi per diminuire il cuneo fiscale a chi già guadagna 80000 euro l'anno, anzichè scervellarsi per capire come portare a 50000 euro lo stipendio di chi oggi ne prende 30000, o a 30000 quello di chi ne prende 15000, mi sembra un insulto etico assolutamente indegno di un governo di sinistra!

Guarda che non devi guadagnare 80.000€, ma fino a 80.000€.
La cosa riguarda tutti i dipendenti, anche l'operaio da 1200€ al mese ed è comunque su base volontaria.

Condivido in ogni caso molte tue considerazioni.
 
nella mia categoria,secondo il nuovo ccnl, agli iscritti al negoziale,verrà versato un contributo di 90€ l'anno (oltre il 2%) e sarà aperta automaticamente una posizione a chi non è iscritto, dove verranno versati i soli 90€ (questione al momento molto discussa).

Il nuovo ccnl ha "promosso" più la parte previdenziale che altro......ma in futuro sarà sempre così credo....si tenderà a dedicarsi più al welfare che di reddito in busta paga
 
nella mia categoria,secondo il nuovo ccnl, agli iscritti al negoziale,verrà versato un contributo di 90€ l'anno (oltre il 2%) e sarà aperta automaticamente una posizione a chi non è iscritto, dove verranno versati i soli 90€ (questione al momento molto discussa).

Il nuovo ccnl ha "promosso" più la parte previdenziale che altro......ma in futuro sarà sempre così credo....si tenderà a dedicarsi più al welfare che di reddito in busta paga

Mi ricordi il CCNL, @Didol? Abbi pazienza...
 
in realtà c'è anche una parte di contributo per quanto riguarda l'assistenza medica (10€) in totale 100€ a lavoratore......

al momento in azienda c'è silenzio assoluto .....vedremo dopo luglio i risvolti
 
nella mia categoria,secondo il nuovo ccnl, agli iscritti al negoziale,verrà versato un contributo di 90€ l'anno (oltre il 2%) e sarà aperta automaticamente una posizione a chi non è iscritto, dove verranno versati i soli 90€ (questione al momento molto discussa).

Il nuovo ccnl ha "promosso" più la parte previdenziale che altro......ma in futuro sarà sempre così credo....si tenderà a dedicarsi più al welfare che di reddito in busta paga

di fatto,se dividiamo il 90€ x 14 mensilità, è come se l'azienda anzichè dare il 2% ....dia 2,5% circa......che ricordo nel mio caso, si basa su 3 o 4 voci fisse della retribuzione e non sul reddito soggetto a tfr......come in alcuni fondi ......ci sono pro e contro ovviamente su questa cosa......io avrei preferito sul reddito mensile e non su reddito tabellare.........
 
La tendenza è più welfare aziendale meno soldi in busta,anche nel pubblico impiego con i trasporti urbani,convenzioni sanitarie e dopolavoristiche estese anche alla famiglia
 
Il welfare aziendale è un beneficio di entrambe le parti. La vedo positiva.
 
La tendenza è più welfare aziendale meno soldi in busta,anche nel pubblico impiego con i trasporti urbani,convenzioni sanitarie e dopolavoristiche estese anche alla famiglia

OK!


trattasi comunque di una cosa positiva e molto favorevole per ogni lavoratore.


Sarei curioso di sapere,e magari chiedo a te @mander, il perchè scegliere la percentuale datoriale in base a retribuzione tabellare (2 o 3 voci fisse - quindi di fatto quota sempre fissa e uguale tutti i mesi) piuttosto che in base a retribuzione mensile come in altri fondi negoziali........

la mia risposta è che nel primo modo l'azienda versa di meno.....potrebbe essere questa la risposta corretta? oltre che a scelte sindacali di settore?
 
Ho giusto raccolto ieri le lamentele di un amico (con contratto dei chimici) la cui azienda ha indirizzato premi presenza e produttività verso un gestore di servizi di welfare che dovrebbe fornire l'equivalente in servizi da scegliersi tra un panel di proposte.

Il problema è che le proposte riguardano essenzialmente servizi legati alla sanità (ma lui ha già Faschim :yes:), servizi alle famiglie con bambini quali asili, attività e corsi di lingue per bimbi, etc.. (ma lui non ha figli), abbonamento in palestra (che non gli interessa) e sconti vari su pacchetti viaggi (di partenza più costosi di quelli che si seleziona da solo).

Considerando che l'ammontare di questi premi presenza e produttività, se non usufruito in servizi entro l'anno, è perso, potete immaginare i commenti che ho sentito. :rolleyes:

Una domanda per chi ne sa di più: la selezione dei servizi è operata dall'azienda? :confused:
 
Ho giusto raccolto ieri le lamentele di un amico (con contratto dei chimici) la cui azienda ha indirizzato premi presenza e produttività verso un gestore di servizi di welfare che dovrebbe fornire l'equivalente in servizi da scegliersi tra un panel di proposte.

Il problema è che le proposte riguardano essenzialmente servizi legati alla sanità (ma lui ha già Faschim :yes:), servizi alle famiglie con bambini quali asili, attività e corsi di lingue per bimbi, etc.. (ma lui non ha figli), abbonamento in palestra (che non gli interessa) e sconti vari su pacchetti viaggi (di partenza più costosi di quelli che si seleziona da solo).

Considerando che l'ammontare di questi premi presenza e produttività, se non usufruito in servizi entro l'anno, è perso, potete immaginare i commenti che ho sentito. :rolleyes:

Ma infatti,in un altro post dove abbiamo discusso questa cosa, si parlava del perchè non diano la possibilità di scelta al lavoratore di come vuole "spendere/distribuire" il welfare del ccnl......

Ovvio che è più economico per l'azienda stipulare convenzioni dove può detrarre i costi (vedasi contribuzione su fondo pensione)

ma l'argomento è molto complesso...
 
[...]Ovvio che è più economico per l'azienda stipulare convenzioni dove può detrarre i costi (vedasi contribuzione su fondo pensione)[...]
Questo è pacifico :yes:

Il dubbio è (se le condizioni sono quelle che mi hanno descritto) se ci sia convenienza dall'altro lato.
Inoltre, le cifre non usufruite che fine fanno? :confused:
 
Ho giusto raccolto ieri le lamentele di un amico (con contratto dei chimici) la cui azienda ha indirizzato premi presenza e produttività verso un gestore di servizi di welfare che dovrebbe fornire l'equivalente in servizi da scegliersi tra un panel di proposte.
Il problema è che le proposte riguardano essenzialmente servizi legati alla sanità (ma lui ha già Faschim :yes:), servizi alle famiglie con bambini quali asili, attività e corsi di lingue per bimbi, etc.. (ma lui non ha figli), abbonamento in palestra (che non gli interessa) e sconti vari su pacchetti viaggi (di partenza più costosi di quelli che si seleziona da solo).
Considerando che l'ammontare di questi premi presenza e produttività, se non usufruito in servizi entro l'anno, è perso, potete immaginare i commenti che ho sentito. :rolleyes:
Una domanda per chi ne sa di più: la selezione dei servizi è operata dall'azienda? :confused:
In pratica stai descrivendo la situazione in cui mi trovo io, con qualche piccolo dettaglio migliorativo.

CCNL: chimico-farmaceutico
Gestore di servizi di welfare che fornisce un panel di servizi tra cui scegliere (vedi post #1)
Quel che non è usufruito nel primo anno può essere però usufruito nel secondo (il che rende la novità molto più accessibile).

Tra i servizi fruibili ci sono sia servizi a rimborso (prima paghi e poi ti rimborsano la spesa) sia servizi a convenzionamento diretto. Esempio:
- il fondo pensione (anche superando il massimale, resta come quota deducibile, quindi si può fruire della deduzione anche sforando il famoso limite di 5.164€).
- servizi legati alla sanità con rimborso TOTALE di visite, esami, persino scontrini di acquisto medicinali.
- interessi sul mutuo: rimborso al 75%
- servizi alle famiglie (acquisto libri, rette asili, palestre e piscine, corsi di lingue, tasse universitarie)
- una serie di beni e servizi di partner affiliati da acquistare (negozi anche on-line, siti di viaggi, biglietti per cinema e concerti, distributori di carburante…)

Di fatto, puoi scegliere tu come utilizzare questi soldi.
 
Se non ci fosse convenienza per l'azienda non proporrebbe un bel nulla.
 
Le mie due domande, cui non sono state date risposte (e lo capisco eh :p, l'argomento è una novità per tutti :yes:) sono tutt'altro che una semplice curiosità.

Chi si prende il "non usufruito alla scadenza" e chi "seleziona i servizi" è importante da determinare.
Se le due (o più) entità coincidessero (o fossero in accordo tra loro) si intravederebbe un certo conflitto di interessi.
Sarebbe mica conveniente selezionare servizi e relative condizioni in modo che, statisticamente, ci sia sempre del "non usufruito"?

Faccio un esempio di come quanto proposto 'sulla carta' presenti limitazioni che, nei fatti, ne sfavoriscono la fruibilità.
Con il mio amico abbiamo fatto una simulazione di acquisto di volo aereo sulla piattaforma del suo gestore di welfare.
L'interfaccia permetteva di selezionare andata il giorno X e ritorno non più in là di due settimane (X+14).
Impossibile prenotare il volo per le vacanze estive.
 
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