i miei genitori hanno acquistato a inizi anni 90 un trilocale (che fa parte di un grande complesso residenziale costruito a inizio anni 70), in cui vivono tutt'ora. All'acquisto non c'era il certificato di abitabilita' ( non c'era per l'intero complesso residenziale, ma all'epoca era normale), nel rogito c'e' scritto:
"la parte venditrice ha dichiarato che l'immobile trasferito e' stato edificato a seguito di regolare concessione edilizia rilasciata dal comune di xxxx in data yyyy n.zzzz e di cui e' stata richiesta l'abitabilita' in data xx/xx/xxxx e tuttora inevasa che allo stesso non sono state apportate modifiche soggette a condono"
al rogito e' allegata una piantina che corrisponde perfettamente all'appartamento
qualche mese fa l'amministratore, su richiesta di alcuni condomini, ha deciso di richiedere l'agibilita' al comune per tutti gli appartamenti i cui proprietari erano interessati. Siccome la cifra era poca cosa hanno aderito tutti. Per la maggior parte degli appartamenti e' andato tutto liscio, ma per alcuni no. Per l'appartamento dei miei il comune ha rilevato una discrepanza con la piantina catastale (un angolo della cucina sulla piantina catastale era chiuso da un muro a formare un ripostiglio di poco meno di 1 mq) e ora sembra ce sia necessario:
1) pagare una multa
2) far fare un progetto ad un architetto
3) far depositare il progetto in comune e sperare che sia sufficiente
l'amministratore ha quantificato 4000 euro per l'intera operazione
possibile?? i miei genitori erano in buona fede quando hanno acquistato, il notaio non avrebbe dovuto accorgersi? ora sono passati 25 anni dall'acquisto, non c'e' modo di rivalersi su qualcuno?
e se non pagano e non fanno la trafila a cosa vanno incontro?
"la parte venditrice ha dichiarato che l'immobile trasferito e' stato edificato a seguito di regolare concessione edilizia rilasciata dal comune di xxxx in data yyyy n.zzzz e di cui e' stata richiesta l'abitabilita' in data xx/xx/xxxx e tuttora inevasa che allo stesso non sono state apportate modifiche soggette a condono"
al rogito e' allegata una piantina che corrisponde perfettamente all'appartamento
qualche mese fa l'amministratore, su richiesta di alcuni condomini, ha deciso di richiedere l'agibilita' al comune per tutti gli appartamenti i cui proprietari erano interessati. Siccome la cifra era poca cosa hanno aderito tutti. Per la maggior parte degli appartamenti e' andato tutto liscio, ma per alcuni no. Per l'appartamento dei miei il comune ha rilevato una discrepanza con la piantina catastale (un angolo della cucina sulla piantina catastale era chiuso da un muro a formare un ripostiglio di poco meno di 1 mq) e ora sembra ce sia necessario:
1) pagare una multa
2) far fare un progetto ad un architetto
3) far depositare il progetto in comune e sperare che sia sufficiente
l'amministratore ha quantificato 4000 euro per l'intera operazione
possibile?? i miei genitori erano in buona fede quando hanno acquistato, il notaio non avrebbe dovuto accorgersi? ora sono passati 25 anni dall'acquisto, non c'e' modo di rivalersi su qualcuno?
e se non pagano e non fanno la trafila a cosa vanno incontro?
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