Versamento contributi per riscatto anni laurea

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

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Sono un neolaureato di 26 anni e non ho ancora iniziato alcuna attività lavorativa.

A legge vigente mi ritrovo la possibilità di riscattare 5 anni del corso di laurea pagando i contributi da inoccupato, ovvero circa 5200 euro per ogni anno da riscattare. A conti fatti il costo si aggirerebbe sui 26.000 euro.

Tale cifra corrisponde a una quota inferiore al 20% del mio patrimonio.

Date le condizioni attuali e la più probabile tendenza futura del sistema pensionistico italiano, secondo voi si tratta di un investimento a ritorno positivo?
 
È un versamento contributivo
Quando andrai in pensione te lo restituiranno tra 44 anni circa, mensilmente vedi un po' tu....
Altra cosa invece se questi anni concorrono alla pensione anticipata dopo 42 anni e 6 mesi che diventano 42 e 10 mesi dall'anno prossimo
Ma ormai tra poco la pensione anticipata, cioe' l'anzianità, andrà' a scomparire...
Io ho riscattato l'università e questo mi ha fatto andare in pensione 5 anni prima,
Per me se è solo per incrementare la pensione retributiva tra 44 anni non ne vale la pena
Mio figlio non l'ha fatto
 
Non ne vale la pena. Ti restituiscono quanto hai versato. Dov'è starebbe l'affare?
 
Bisogna anche tener presente il risparmio fiscale sulle somme versate per il riscatto degli anni di Università.
 
Etabeta hai ragione, risparmio su qualcosa restituito tra 44 anni....roba limette se sei ancora a carico il risparmio potrebbe averlo tuo padre, magari paghi tutto in un botto e la cifra riarmiate dal padre potrebbe essere consistente, non mi ricordo più bene come è' praticabile questa cosa
Ma risparmiare su qualcosa che ti verrà' restituito a rate tra 4 decenni e' semplicemente ridicolo
 
Concordo con tutto, stavo cercando di capire se ci fosse qualche vantaggio che mi era sfuggito.

Non sono interessato tanto all'aumento dell'assegno perché l'utilità di avere 26k in più oggi è molto maggiore che di riaverli restituiti a rate con rivalutazione inps tra 40+ anni. La cosa che mi farebbe propendere per il versamento sarebbe più che altro la possibilità di uscita anticipata (2-3 anni guadagnati magari), ma dai miei calcoli non è un'opzione.

Mi informerò su questo aspetto della deducibilità (si, risulto ancora a carico).

Grazie per le risposte :)
 
ho fatto qualche ricerca in proposito anch'io, per valutare la convenienza per i figli.
Anche focalizzandosi sull'opportunità di uscita anticipata probabilmente non conviene.
Trovi una buona analisi della opzione in questo articolo. Se un tuo genitore partecipa
a un piano di previdenza integrativa puoi vedere se ti può includere nel piano come familiare
a carico, con versamenti a tuo favore (il limite posto alla deducibilità rimarrebbe invariato).
 
gran convenienza sicuramente non c'è

però se uno lavora (l'ottimo sarebbe iniziare a lavorare subito dopo l'autorizzazione INPS calcolata da inoccupato) deduce (e non detrae!) in genere in area aliquota 23% (da 15k fino a 28k)

la cosa dovrebbe divenire più interessante dal 2018 quando (purtroppo) diminuiranno gli scaglioni (si dice no tax area fino a 8k, poi 27,5% fino a 15k, poi 31,5% fino a 28k, e 43% oltre i 28k)

infatti se le aliquote e gli scaglioni dovessero essere quelli qui sopra poter dedurre sarebbe una piccola manna
 

Allegati

  • IRPEF aliquote & scaglioni 2015-16.pdf
    45,2 KB · Visite: 926
per me conviene se puoi dedurre fiscalmente l'importo .

Vantaggi :

andare in pensione prima
avere un capitale che si rivaluta nel tempo legato al PIL
rateizzare in 10 anni senza interessi
dedurre gli importi dall'imponibile

Svantaggi .

non disporre della somma subito

per i miei figli aspetto che lavorino poi lo faro' senz'altro
 
Belanda
Sono versamenti contributivi che si rivaluteranno in base a decisioni altrui
Ma perché la chiamate rateizzazione , non state acquistando nulla, pagate tra 39 e 44 anni prima di avere il ritorno...
Sono soldi messi li' e non usufruibili da nessuno che andranno persi nel caso di decesso, o recuperati in minima parte con la reversibilità
Quindi:
Non è un investimento
In buona percentuale è una spesa a fondo perso
Sono soldi non disponibile
Diverso era quando servivano per andare in pensione prima
Se riuscite a farmi capire che invece è una cosa valida, lunedì vado a versare 25.000 euro per mio figlio....
 
Belanda
Sono versamenti contributivi che si rivaluteranno in base a decisioni altrui
Ma perché la chiamate rateizzazione , non state acquistando nulla, pagate tra 39 e 44 anni prima di avere il ritorno...
Sono soldi messi li' e non usufruibili da nessuno che andranno persi nel caso di decesso, o recuperati in minima parte con la reversibilità
Quindi:
Non è un investimento
In buona percentuale è una spesa a fondo perso
Sono soldi non disponibile
Diverso era quando servivano per andare in pensione prima
Se riuscite a farmi capire che invece è una cosa valida, lunedì vado a versare 25.000 euro per mio figlio....
ma se non ti va non farlo

a noi proprio non interessa :no:
 
Andrea
Preferirei un contributo piuttosto che un commento inutile
 
Belanda
Sono versamenti contributivi che si rivaluteranno in base a decisioni altrui
si rivalutano in base al PIL REALE cioe' inflazione + aumento prodotto lordo
Ma perché la chiamate rateizzazione , non state acquistando nulla, pagate tra 39 e 44 anni prima di avere il ritorno...
tu stai pagando contributi inerenti al passato , ti permettono di non versarli subito ma in 10 anni , in media di 5 anni ,guadagni interessi ...e se parte l'inflazione paghi la stessa cifra nominale
Sono soldi messi li' e non usufruibili da nessuno che andranno persi nel caso di decesso, o recuperati in minima parte con la reversibilità
Quindi:
Non è un investimento
In buona percentuale è una spesa a fondo perso
Sono soldi non disponibile
Diverso era quando servivano per andare in pensione primaanche adesso potrai andare in pensione prima
Se riuscite a farmi capire che invece è una cosa valida, lunedì vado a versare 25.000 euro per mio figlio..solo 2500 euro l'anno anzi 210 euro al mese..

Io la trovo valida . I fondi privati ci mangiano sopra e non mi piacciono molto
 
In un sistema contributivo puro, nell'ipotesi in cui il riscatto non anticipi la data in cui si passa da contribuente a percipiente, direi che non ha nessun senso versare contributi aggiuntivi all'INPS.
Gli svantaggi mi paiono superare di gran lunga i vantaggi.
Svantaggi:
  1. I patti con cui versi i tuoi contributi oggi sono soggetti a continua revisione politica (7 riforme* negli ultimi 23 anni, continuando di questo passo mi aspetto altre 14 riforme nei prossimi 46 anni)
  2. Non è affatto detto che esista una "pensione anticipata" fra 40-45 anni a cui accedere grazie al riscatto della laurea
  3. INPS è sostanzialmente uno schema Ponzi, e gli entranti contribuiscono sempre meno. Già attualmente la fiscalità generale deve ogni anno ripianare lo squilibrio per alcuni miliardi
  4. INPS non è un fondo: i contributi sono solo nominalmente intestati, ma vengono immediatamente fagocitati per pagare le pensioni in essere
  5. Metteresti i tuoi soldi in una struttura così: L'Inps perderà 12 miliardi nel 2014. I giovani e lo Stato coprono il buco pensionistico. Ecco come - Il Sole 24 ORE

grafico-inps-672.jpg


Vantaggi:
  1. Se esiste qualche prestazione previdenziale a cui si può accedere in base al numero di anni di contribuzione, tale accesso può essere anticipato. Es.: numero minimo di anni di versamento per indennità per morte, oppure pensione anticipata - nel caso dovesse esistere ancora in futuro
  2. Eventuali vantaggi introdotti dal legislatore in futuro.

Io ho 40 anni, sono laureato, ho oltre 14 anni di contributi e ho sempre tenuto estremamente sconveniente il riscatto (da quando ho iniziato ad avere il lume della ragione il cantiere pensionistico ha sfornato riforme pensionistiche ai miei danni a getto continuo) e penso che l'unico momento in cui valuterò l'opzione sarà quando arriverò a 5 anni dall'età presunta di pensione (il servizio INPS la stima attualmente a 69 anni, dovessi riuscire a lavorare sino ad allora).

* Nella comunicazione tali riforme vengono fastidiosamente, dal mio punto di vista, chiamate "Riforme delle pensioni". Ma non si è mai trattato, fin qui, di riforme dei trattamenti pensionistici in essere, ma sempre di riforme del lavoro sulle regole per l'accesso alla pensione.
 
Camallosospetto
Quindi dipende solo dal momento e da quello che succede nel frattempo
Io a 40 anni, avendo recupato 5 anni di politecnico, avevo gia' 21 anni di anzianità' lavorativa ed allora si andava in pensione con i 35 anni di anzianità ....
Poi le cose sono cambiate e sono andato con quella che chiamano pensione anticipata con 42 anni e 6 mesi di anzianità contributiva, quindi mi è andato bene pagare 5 milioni di lire 30 anni fa per andare in pensione più' o meno 4 anni prima
Quindi ho avuto benefici non indifferenti, anche perché non ho perso un giorno di contributi dal giorno di iscrizione all'università ,
Ma tra qualche anno la pensione anticipata non ci sarà più ....
 
Camallosospetto
Quindi dipende solo dal momento e da quello che succede nel frattempo
Io a 40 anni, avendo recupato 5 anni di politecnico, avevo gia' 21 anni di anzianità' lavorativa ed allora si andava in pensione con i 35 anni di anzianità ....
Poi le cose sono cambiate e sono andato con quella che chiamano pensione anticipata con 42 anni e 6 mesi di anzianità contributiva, quindi mi è andato bene pagare 5 milioni di lire 30 anni fa per andare in pensione più' o meno 4 anni prima
Quindi ho avuto benefici non indifferenti, anche perché non ho perso un giorno di contributi dal giorno di iscrizione all'università ,
Ma tra qualche anno la pensione anticipata non ci sarà più ....

Certo, dipende dal contesto, in particolare dal contesto legislativo che è totalmente impredicibile sulla materia pensionistica.
Se avevi 21 anni di anzianità a 40 anni e sei andato in pensione con 42,5 anni di anzianità contributiva, significa che sei andato in pensione a 62,5 anni (probabilmente da pochi mesi, visto il 53 nel tuo nickname che immagino alluda al tuo anno di nascita).

Se non sbaglio - correggimi tu - la tua "carriera previdenziale pubblica" è stata questa:
* Nato nel 1953
* Laurea e inizio versamenti nel 1977 (complimenti)
* Riscatto di laurea nel 1985
* Al 31 dicembre 1995 almeno 18 anni di contribuzione (pensione totalmente retributiva secondo la riforma Dini, non pro quota)
* Applicazione del contributivo pro quota solo con la riforma Fornero solo per gli ultimi 3 anni
* Pensionamento nel 2015 con una quota retributiva calcolata sui primi 39 anni, contributiva per gli ultimi 3
* Cessazione della prestazione prevista per il 2036 (Tavole di mortalità - Serie storica per ripartizione/regione/provincia, ho guardato la speranza di vita per un maschio 62enne. Ovviamente ti auguro di campare fino e oltre i 100 anni :D)

Probabilmente se tu non avessi riscattato 30 anni fa (a 32 anni), avresti comunque trovato conveniente il riscatto pochi mesi fa, perché:
  • ti avrebbe permesso il ritiro immediato
  • avendo tu contributi pre-Dini, una quota estremamente rilevante della tua pensione viene calcolata con sistema retributivo, quindi attuarialmente vantaggioso per te
  • Gli anni riscattati si piazzavano nel periodo pre-Dini, quindi l'importo del riscatto avrebbe comunque "partecipato" alla tua pensione per la quota retributiva

Hai fatto una "scommessa" forse inconsapevole 30 anni fa (nel 1985, prima che iniziasse la sarabanda delle riforme sull'età di uscita dal lavoro) e l'hai parzialmente vinta:
* Presumevi di poter andare in pensione con 35 anni di contribuzione (30 reali e 5 da riscatto), all'età di 54 anni
* Sei andato in pensione a 62,5 anni, 8 anni dopo la tua previsione dell'85 ma comunque prima dei 66,5 anni previsti (e in aumento) attualmente per la "pensione di vecchiaia".

Insomma, il cambiamento delle carte in tavola ti ha portato a un errore di stima di 8 anni (su una carriera di 37,5 + 5 di riscatto). Non sono pochi, e sono tutti dettati dalle variazioni legislative.
Sicuramente se al 31 dicembre '95 un assicurato avesse avuto tra i 13 e i 18 anni di contribuzione, sarebbe stato per lui immensamente conveniente riscattare, poiché avrebbe beneficiato del trattamento retributivo su tutti gli anni dal 1996 (Dini) al 2012 (Fornero). In media dal punto di vista attuariale il retributivo assicura un paio di decine di punti percentuali in più di rendita (la recente stima di Boeri parla di un "regalo implicito" nelle regole retributive del passato rispetto all'equità attuariale del contributivo pari al 25%)
 
@ Camallo

quello che dici è pienamente condivisibile ... beh diciamo al 99,99%

l'unica certezza che spinge a riscattare è il risparmio fiscale, attuale e futuro e (quasi) certo

per il resto il futuro è nelle mani di allah, ed è quasi impossibile fare previsioni serie
 
Cosa ne sappiamo di quello che avverra' tra 20 /30 anni ???

Affermare adesso che questa contribuzione non permettera' di andare in pensione prima , allo stato attuale delle cose è un falso .

Per capire se è un buon " investimento " occorrerebbe un esperto in calcoli di questo tipo .

Ci sono diversi fattori pro e contro .

PRO sicuramente la deduzione fiscale la rateizzazione e l'ancoraggio al PIL .

CONTRO il possibile uso di questi soldi per spese che nulla hanno a che vedere con la tua pensione come CIG indennita' disoccupazione maternita' e cosi' via .

Questione molto aperta.Occorerebbe confrontare il riscatto con un'altra alternativa tipo fondi pensione ma credo sia piuttosto complicato
 
Ultima modifica:
Cosa ne sappiamo di quello che avverra' tra 20 /30 anni ???

Affermare adesso che questa contribuzione non permettera' di andare in pensione prima , allo stato attuale delle cose è un falso .

Per capire se è un buon " investimento " occorrerebbe un esperto in calcoli di questo tipo .

Ci sono diversi fattori pro e contro .

PRO sicuramente la deduzione fiscale la rateizzazione e l'ancoraggio al PIL .

CONTRO il possibile uso di questi soldi per spese che nulla hanno a che vedere con la tua pensione come CIG indennita' disoccupazione maternita' e cosi' via .

Questione molto aperta.Occorerebbe confrontare il riscatto con un'altra alternativa tipo fondi pensione ma credo sia piuttosto complicato
se uno guadagna pochino, diciamo non più di un 20k €/anno -come accade in genere per chi inizia a lavorare- il risparmio fiscale consente di pagare in realtà e in pratica il 72,5% di quello versato coi mav, cioè meno dei 3/4 di quanto gli verrà "accreditato / riconosciuto"

se porteranno gli scaglioni irpef a 4 come detto si pagherà realmente solo il 68,5% di quanto versato (grazie ai rimborsi irpef l'anno successivo ai versamenti), cioè poco più dei 2/3

se poi uno ha la fortuna di avere rapido incremento delle entrate le suddette percentuali diminuiscono ulteriormente

purtroppo il risparmio fiscale è l'unico vantaggio quasi certo

è da considerare anche che i tassi attivi attualmente sono irrisori

PS - se uno ha la sfortuna di rimanere senza lavoro / entrate per anni, oppure ha la fortuna di poter evadere l'irpef il vantaggio della deduzione fiscale scema o si volatilizza
 
Ultima modifica:
Camallo, mi hai fatto uno screening troppo preciso..
Addirittura penso di essere il primo nato nel 1953 con laurea quinquennale ad andare in pensione.
A questo punto ti dico anche cosa ho sbagliato (a posteriori)
Ho iniziato i versamenti in una gestione autonoma e dopo 2,5 anni sono passato inps come dipendente
quindi ho una pensione calcolata come segue:
2,5 anni da gestione autonoma
37,5 anni da dipendente
Pur avendo un'anzianità contributiva di 42.5 anni di cui 40 da dipendente
Booh, probabilmente avrei dovuto fare qualcosa ....
 
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