Suddivisione eredità se tutti gli eredi testamentari sono deceduti

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jaz

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E' recentemente deceduta una anziana cugina di mia madre.
Oltre 20 anni fa essa aveva redatto un testamento. In tale data le sue parenti viventi pù prossime erano 4 cugine, una delle quali mia madre.
Nel testamento aveva lasciato tutti i suoi beni a solo 2 delle 4 cugine, 50% ciascuna, una delle 2 eredi testamentarie era mia madre.
Alla data di decesso della testamentaria (il mese scorso) tutte le 4 cugine risultano già decedute da anni, ma ciascuna delle 4 ha lasciato 1 figlio vivente (tra questi, io).
Il notaio ci ha chiesto tempo per definire come procedere.
Mi pare di capire che non vale il principio di rappresentazione, per cui la quota di mia madre (50%) non passa a me.
Quindi cosa succede ?
Passa tutto allo stato ?!
Oppure il tutto viene ripartito per capi tra i 4 parenti viventi - figli di cugini ?
Grazie
 
Io credo che i successori delle due cugine beneficiarie subentrino nei diritti.
 
Le quattro persone che citi hanno grado di parentela 5 rispetto alla de cuius, quindi l'eredità non andrà allo stato.

Probabilmente il notaio cercherà di stabilire se erediteranno tutti e quattro (cosa che credo più probabile, applicando la successione legittima), o solo i due figli delle persone nominate nel testamento: la cosa potrebbe dipendere da come è stato redatto parola per parola il testamento.

Il post è interessante perché ci ricorda che si può anche prevedere, nel proprio testamento, che cosa debba succedere nel caso in cui il nominato non possa o non voglia accettare l'eredità.
 
Io credo che i successori delle due cugine beneficiarie subentrino nei diritti.

No Frank, il diritto di rappresentazione non vige per i cugini.
Come dicevano altri, se il testamente prevede il caso di premorienza delle due eredi designate, si segue il testamento; in caso contrario, l'eredità va a tutti e soltanto a quei parenti che condividono il grado di parentela più prossimo col de cuius.

Allego una tabella esplicativa dei gradi di parentela meno prossimi.
 

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Io la penso come FrankB, solo nel caso che il testamento sia nullo allora l'eredità andrebbe a tutti e soltanto a quei parenti che condividono il grado di parentela più prossimo col de cuius
 
Io la penso come FrankB, solo nel caso che il testamento sia nullo allora l'eredità andrebbe a tutti e soltanto a quei parenti che condividono il grado di parentela più prossimo col de cuius

Ti esorto allora a smettere da oggi di pensarla come chichessia. La legge è molto chiara su questo punto:

Articolo 468. Soggetti.

La rappresentazione ha luogo, nella linea retta, a favore dei discendenti dei figli legittimi, legittimati e adottivi, nonché dei discendenti dei figli naturali del defunto, e, nella linea collaterale, a favore dei discendenti dei fratelli e delle sorelle del defunto.
I discendenti possono succedere per rappresentazione anche se hanno rinunziato all'eredità della persona in luogo della quale subentrano , o sono incapaci o indegni di succedere rispetto a questa.

(L'articolo è stato dichiarato costituzionalmente illegittimo con sentenza n. 79 del 1969 «limitatamente alla parte in cui esclude dalla rappresentazione il figlio naturale di chi, figlio o fratello del de cuius, non potendo o non volendo accettare, non lasci o non abbia discendenti legittimi»).

Quindi, nel caso di specie (cugini) non vige la rappresentazione. Discorso chiuso.
 
Esattamente!
La rappresentazione vale solo se il primo chiamato che non può o non vuole accettare è figlio o fratello del de cuius.

Prima si vede se c'è "sostituzione" ossia se il cuius ha previsto qualcosa in caso di premorienza dell'erede. Ma ti non ne parli.
Poi si vede se c'è "rappresentazione", ma nel tuo caso non c'è.
Infine di passa all'accrescimento delle quote degli altri eredi.

Se ho ben compreso però qui sono morti prima del de cuius tutti i soggetti indicati nel testamento, giusto?
Se è così si devolve per legge al parente più vicino.
Nel caso di specie siete tutti alla pari.
 
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