Carico pendente e assunzione tempo indet. in banca?

Giovanni85

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Buongiorno a tutti mi chiamo Giovanni ed ho 27 anni. Sto per essere assunto presso la filiale italiana di un istituto di credito estero a Roma. Ho un grosso dilemma: avendo un procedimento penale in corso, questo potrà precludere la mia assunzione?

Potranno richiedermi il certificato dei carichi pendenti? Su di esso cosa risulterà?

Grazie...
 
Buongiorno a tutti mi chiamo Giovanni ed ho 27 anni. Sto per essere assunto presso la filiale italiana di un istituto di credito estero a Roma. Ho un grosso dilemma: avendo un procedimento penale in corso, questo potrà precludere la mia assunzione?

Potranno richiedermi il certificato dei carichi pendenti? Su di esso cosa risulterà?

Grazie...


I certificati del Casellario (generale, penale, civile) attestano l’esistenza o meno di condanne passate in giudicato.
Il Certificato dei Carichi Pendenti attesta invece l’esistenza di procedimenti penali in corso.

Le assunzioni, generalmente, sono subordinate alla verifica della documentazione in oggetto, se ci sono macchie sono 'azzi...
Nella tua situazione se ti chiedono solo il certificato del casellario potrebbe andarti bene, certamente in caso buttasse male e e venissi condannato non potresti non informare il datore di lavoro...
 
Ultima modifica:
I certificati del Casellario (generale, penale, civile) attestano l’esistenza o meno di condanne passate in giudicato.
Il Certificato dei Carichi Pendenti attesta invece l’esistenza di procedimenti penali in corso.

Le assunzioni, generalmente, sono subordinate alla verifica della documentazione in oggetto, se ci sono macchie sono 'azzi...
Nella tua situazione se ti chiedono solo il certificato del casellario potrebbe andarti bene, certamente in caso buttasse male e e venissi condannato non potresti non informare il datore di lavoro...

grazie,

il procedimento è per un presidio non autorizzato dalle forze dell'ordine. Quel che temo non è il casellario giudiziale, son convinto che verrò assolto, ma il carico pendente e la lentezza della giustizia..

Quindi se mi richiedono il certificato dei carichi pendenti ho poche speranze di essere assunto.. anche se speravo che la presunzione di innocenza potesse essermi di aiuto.

Secondo te come devo comportarmi? Grazie... Scusatemi sono disperato. Dopo anni di lavoretti saltuari e malpagati è l'unica possibilità concreta che ho :(
 
Possono chiedertelo? Si.
Lo faranno? Non necessariamente.
Potrebbero anche chiederti solo il certificato penale, nel qual caso saresti a posto.
Per esperienza non sono in moltissimi a chiederli, specialmente per lavori non sensibili in termini di security.
Certo se dovessi lavorare per dire in aeroporto con accesso ad aree sensibili ci sarebbe quasi la certezza che te lo richiedano, ma anche lì non è matematico.

Puoi solo aspettare e sperare che non te lo chiedano, nient'altro.
 
Possono chiedertelo? Si.
Lo faranno? Non necessariamente.
Potrebbero anche chiederti solo il certificato penale, nel qual caso saresti a posto.
Per esperienza non sono in moltissimi a chiederli, specialmente per lavori non sensibili in termini di security.
Certo se dovessi lavorare per dire in aeroporto con accesso ad aree sensibili ci sarebbe quasi la certezza che te lo richiedano, ma anche lì non è matematico.

Puoi solo aspettare e sperare che non te lo chiedano, nient'altro.

Il posto sarebbe in banca.

A riguardo ho trovato che nel CCNL ABI del credito e dei bancari si menziona solo questo:

Articolo 34 DOVERI E DIRITTI DEL PERSONALE PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI - Obblighi delle Parti

"9. Per l’assunzione l’impresa può chiedere all’interessato il certificato generale del casellario giudiziale di data non anteriore a 3 mesi ed il certificato dei carichi pendenti."



Ma poi se lo chiedono e risulta qualcosa che cosa succede? Sono fregato?

Grazie a tutti per le risposte..
 
Se hai degli esseri umani davanti puoi spiegargli la situazione, dato che non sei in processo per reati gravi potrebbero anche capire e ignorare la cosa.
Nel dubbio chiedi il certificato ora, se sei fortunato non risulta ancora nulla, in caso contrario puoi già preparare una "linea difensiva" da usare con il potenziale datore di lavoro...
 
Se hai degli esseri umani davanti puoi spiegargli la situazione, dato che non sei in processo per reati gravi potrebbero anche capire e ignorare la cosa.
Nel dubbio chiedi il certificato ora, se sei fortunato non risulta ancora nulla, in caso contrario puoi già preparare una "linea difensiva" da usare con il potenziale datore di lavoro...

Ti ringrazio OK! Provvedo subito a chiedere il certificato, anche perché, da quel che capisco io leggendo il CCNL sembrerebbe che solo il casellario giudiziale deve essere di massimo 3 mesi prima. E comunque sempre se non ho inteso male il carico pendente arriva nel momento in cui si ha la prima udienza giusto? (Sarà tra 2 mesi)
 
I certificati del Casellario (generale, penale, civile) attestano l’esistenza o meno di condanne passate in giudicato.
Il Certificato dei Carichi Pendenti attesta invece l’esistenza di procedimenti penali in corso.

Le assunzioni, generalmente, sono subordinate alla verifica della documentazione in oggetto, se ci sono macchie sono 'azzi...
Nella tua situazione se ti chiedono solo il certificato del casellario potrebbe andarti bene, certamente in caso buttasse male e e venissi condannato non potresti non informare il datore di lavoro...


ho serissimi dubbi sul "dovere" di informare il datore di lavoro di fatti tuoi personalissimi come una condanna giudiziaria una volta assunti, se non a richiesta scritta e motivata (e anche lì se ne può parlare) dello stesso ovviamente :yes:
 
esperienza personale

Ciao Mojito,da mia esperienza personale (mps), chiedono sia il cert.carichi pendenti che il casellario giudiziario, mi pareva poi andasse oltre i tre mesi...
ciao
 
Ciao Mojito,da mia esperienza personale (mps), chiedono sia il cert.carichi pendenti che il casellario giudiziario, mi pareva poi andasse oltre i tre mesi...
ciao

che chiedano carichi e casellario per l'assunzione siamo d'accordo (e comunque quanto riportato è soggetto a valutazioni nel merito, un conto è carichi pendenti per rapina o furto e simili, un conto è una querela ricevuta da qualche pìrla per chissà quale min.kiata), io commentavo l'informare il datore di lavoro di successive variazioni intercorse ;)
 
ho serissimi dubbi sul "dovere" di informare il datore di lavoro di fatti tuoi personalissimi come una condanna giudiziaria una volta assunti, se non a richiesta scritta e motivata (e anche lì se ne può parlare) dello stesso ovviamente :yes:

che chiedano carichi e casellario per l'assunzione siamo d'accordo (e comunque quanto riportato è soggetto a valutazioni nel merito, un conto è carichi pendenti per rapina o furto e simili, un conto è una querela ricevuta da qualche pìrla per chissà quale min.kiata), io commentavo l'informare il datore di lavoro di successive variazioni intercorse ;)

Io ragionavo "a sentimento"; dopo il tuo post mi sono andato a leggere cosa dice il CCNL dei bancari e all'articolo 37 ho trovato quanto segue; sarebbe interessante sapere cosa prevede il CCNL di altri settori.

Articolo 37 CCNL - Banche | nuova ricerca
DOVERI E DIRITTI DEL PERSONALE PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI - Lavoratore/lavoratrice sottoposto a procedimento penale




1. Il lavoratore/lavoratrice il quale venga a conoscenza, per atto dell'autorità giudiziaria (Pubblico ministero o altro magistrato competente), che nei suoi confronti sono svolte indagini preliminari ovvero è stata esercitata l'azione penale per reato che comporti l'applicazione di pena detentiva anche in alternativa a pena pecuniaria, deve darne immediata notizia all'impresa. Analogo obbligo incombe sul lavoratore/lavoratrice che abbia soltanto ricevuto informazione di garanzia.
2. Qualora l'impresa in relazione a quanto previsto dall'art. 71, lett. e) e d) intenda rinviare alle risultanze anche non definitive del procedimento penale la valutazione dei fatti che hanno dato luogo al procedimento stesso, deve dare di ciò comunicazione per i-scritto al lavoratore/lavoratrice interessato.
3. L'impresa può anche disporre, in ogni fase del procedimento penale in atto, l'allontanamento dal servizio del lavoratore/lavoratrice interessato per motivi cautelari.
4. L'allontanamento dal servizio per motivi cautelari viene reso noto per iscritto al lavoratore/lavoratrice interessato e può essere mantenuto dall'impresa per il tempo dalla medesima ritenuto necessario ma non oltre il momento in cui sia divenuta irrevocabile la decisione del giudice penale.
5. La circostanza che il lavoratore/lavoratrice allontanato dal servizio per motivi cautelari, vi venga poi riammesso dall'impresa, pendenti le indagini preliminari o le successive fasi di cui al primo comma, lascia immutati gli effetti della comunicazione prevista dal comma 2.
6. Il lavoratore/lavoratrice allontanato dal servizio, ai sensi dei comma che precedono, conserva, per il periodo relativo, il diritto all'intero trattamento economico ed il periodo stesso viene considerato di servizio attivo per ogni altro effetto previsto dal presente contratto collettivo di lavoro.
7. Anche durante il periodo di allontanamento del lavoratore/lavoratrice dal servizio per motivi cautelari, restano ferme, così per l'impresa che per il lavoratore/lavoratrice medesimo, le facoltà di recesso dal rapporto di cui all'art. 71.

Quando si firma il contratto si richiama esplica temente il CCNL, per l'autore del thread la vedo grigia, forse conviene tirare fuori il problema subito, pero' non vorrei che si desse la classica zappa sul piede da solo, potresti provare a sentire qualcuno del sindacato e/o un avvocato del lavoro (?).
 
Io ragionavo "a sentimento"; dopo il tuo post mi sono andato a leggere cosa dice il CCNL dei bancari e all'articolo 37 ho trovato quanto segue; sarebbe interessante sapere cosa prevede il CCNL di altri settori.



Quando si firma il contratto si richiama esplica temente il CCNL, per l'autore del thread la vedo grigia, forse conviene tirare fuori il problema subito, pero' non vorrei che si desse la classica zappa sul piede da solo, potresti provare a sentire qualcuno del sindacato e/o un avvocato del lavoro (?).


l'autore del thread deve ancora essere assunto, ergo deve presentare quanto richiesto e non ci sono discussioni

in caso di condanne successive all'assunzione ho forti dubbi in merito al dover comunicare alcunchè, anche se riportato nel CCNL... e poi comunicare a quali fini? e quali sanzioni ci sono se non comunichi? e se il dipendente ottiene la non menzione, cosa devi comunicare??? :mmmm: mi sembra una cosa strana
 
l'autore del thread deve ancora essere assunto, ergo deve presentare quanto richiesto e non ci sono discussioni

in caso di condanne successive all'assunzione ho forti dubbi in merito al dover comunicare alcunchè, anche se riportato nel CCNL... e poi comunicare a quali fini? e quali sanzioni ci sono se non comunichi? e se il dipendente ottiene la non menzione, cosa devi comunicare??? :mmmm: mi sembra una cosa strana

Presumo che se non comunichi e quindi infrangi il contratto ci possa essere il licenziamento per giusta causa (?), la butto lì nè.
 
Ma in definitiva secondo voi a cosa andrò incontro? E' sufficiente un procedimento in corso per presidio non autorizzato per non poter essere assunto in una banca? E l'art. 27 della Costituzione sulla presunzione d'innocenza dell'imputato in un processo? Son comunque fregato? :'(:(

Grazie a tutti per il sostegno. Sono convinto che verrò assolto. In ogni caso spero che la non gravità del reato per cui sono imputato non mi precluda di lavorare. Sarebbe una punizione ben maggiore dei 103€ di ammenda previsti....
 
Ultima modifica:
Ciao Mojito,da mia esperienza personale (mps), chiedono sia il cert.carichi pendenti che il casellario giudiziario, mi pareva poi andasse oltre i tre mesi...
ciao

Immagino che in mps condanne multiple per furto fossero considerate un requisito necessario in fase di colloquio.

Battuta pessima, scusate. :)
 
Non so se mi riguardi ma ho trovato anche questo:

Fonti normative: Statuto dei Lavoratori, Legge 300 del 20 maggio 1970
Art. 8. - Divieto di indagini sulle opinioni. – E’ fatto divieto al datore di lavoro, al fini dell'assunzione, come nel corso dello svolgimento del rapporto di lavoro, di effettuare indagini, anche a mezzo di terzi, sulle opinioni politiche, religiose o sindacali del lavoratore, nonché su fatti non rilevanti ai fini della valutazione dell'attitudine professionale del lavoro.

I criteri per l'accesso agli impieghi civili delle pubbliche amministrazioni sono disciplinati dal D.P.R. 9/5/1984 n. 487. Tale normativa, all'art. 2 (requisiti generali) vieta l'accesso al pubblico impiego "a coloro che sono esclusi dall'elettorato politico attivo, nonché coloro che siano stati destituiti o dispensati dall'impiego presso una pubblica amministrazione per insufficiente rendimento, ovvero siano stati dichiarati decaduti da un impiego statale, ai sensi dell'art. 127 primo comma, lettera d) del testo unico delle disposizioni
concernenti lo statuto degli impiegati civili dello Stato, approvato con D.P.R. 10/1/19557 n. 3" .
La Pubblica Amministrazione ha l'interesse a richiedere il certificato del casellario giudiziario e dei carichi pendenti, per effettuare le proprie valutazioni in merito alla sussistenza delle succitate condizioni di legge per
l'accesso al pubblico impiego, utilizzando, inoltre, anche le dichiarazioni sostitutive dell'interessato.
L'esistenza dei carichi pendenti può essere quindi valutata da parte dell'Amministrazione al solo fine di conoscere la tipologia dei reati per i quali è in corso un procedimento penale a carico dell'interessato, nell'ipotesi in cui si abbia una sentenza di condanna prima del perfezionamento degli atti necessari all'assunzione in ruolo. Infatti, la sola esistenza di carichi pendenti non può pregiudicarne l'assunzione, in quanto non esiste alcuna norma di legge che faccia esplicito riferimento a tale condizione preclusiva. Solo a seguito dell'avvenuta condanna ed in relazione alla tipologia di reato, l'Amministrazione adotterà gli atti conseguenti secondo le vigenti disposizioni di legge e contrattuali. (L. 97/2001 - rapporto tra procedimento penale e disciplinare). Inoltre, la valutazione delle eventuali condanne penali a carico dell'interessato potranno essere valutati autonomamente dall'amministrazione "i fatti posti a base della sentenza, onde desumerne il giudizio circa l'idoneità morale e l'attitudine ad espletare l'attività di pubblico impiegato, a nulla rilevando, a tale effetto, che i fatti di cui sopra integrino un reato per il quale, ai sensi dell'art. 85 t.u. imp. civ.
St., è prevista la sanzione disciplinare della destituzione dall'impiego o ne è impedita l'assunzione" (Cons.
Stato Sez.VI 27 dicembre 2000, n. 6883)


http://www.agesol.it/documenti_upload/assunzione personale.pdf


Il problema è che questo riguarda la Pubblica Amministrazione... Nel privato (e in banca) come funziona? :rolleyes:
 
Il problema è che questo riguarda la Pubblica Amministrazione... Nel privato (e in banca) come funziona? :rolleyes:


si decide sempre con criteri discrezionali, scendendo nel merito del "reato" menzionato... :yes:

a lume di naso direi che non devi preoccuparti eccessivamente, non parliamo di una rapina o altre cose che possono minare il rapporto di fiducia fra datore di lavoro e dipendente
 
si decide sempre con criteri discrezionali, scendendo nel merito del "reato" menzionato... :yes:

a lume di naso direi che non devi preoccuparti eccessivamente, non parliamo di una rapina o altre cose che possono minare il rapporto di fiducia fra datore di lavoro e dipendente

Ti ringrazio. Quindi in barba alla presunzione di innocenza dell'art.21 della Costituzione un datore di lavoro potrebbe optare in modo diverso..? :confused: :(
 
Ti ringrazio. Quindi in barba alla presunzione di innocenza dell'art.21 della Costituzione un datore di lavoro potrebbe optare in modo diverso..? :confused: :(

teoricamente si, ma non credo sia la prassi se non per specifiche situazioni (es. un candidato portavalori con carichi pendenti per furto, un candidato affidatario di minori con carichi pendenti per pedofilia e simili...)
 
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