massimiliano b
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è la prima volta che intervengo in questo forum
Vorrei porre alcune domande in merito ad un accertamento dell'Agenzia delle Entrate.
Abbiamo venduto un suolo edificabile facendo precedere alla vendita una perizia giurata. ora l'AdE invia un accertamento con rettifica e liquidazione ipitizzando, sulla base di una stima dell'A. del Territorio, un valore doppio a quello effettivo di vendita.
Ho trovato più di 10 prove concrete dell'enorme errore fatto, con delibere ICI, atti di compravendita trascritti, valutazione della damanda immobiliare, agenzie immobiliari e soprattutto errori tecnici nella determinazione del "Valore di Trasformazione".
Abbiamo presentato, congiuntamente all'acquirente, istanza di autotutela, che spero porti ad un nuovo coinvolgimento dell'AdT. però queta autotutale non blocca i termini. Per avere maggior tempo affinche il catasto risponda all'AdE vorremmo presentare istanza di "Accertamento con Adesione" nella forma ma rigettando nei contenuti la loro valutazione.
Questo passaggio può avere affetti negativi in un eventuale ricorso, visto che l'adesione presuppone la possibilità di un accordo?
Vista la legge 88/2009 per la parte inerente le prove certe, qualora, ad un certo punto l'acquirente si stancasse e preferisse pagare piuttosto che avviare un iter giudiziario, questa sua eventuale accettazione potrebbe costituire una prova per l'eventuale plusvalenza?
grazie
saluti
Vorrei porre alcune domande in merito ad un accertamento dell'Agenzia delle Entrate.
Abbiamo venduto un suolo edificabile facendo precedere alla vendita una perizia giurata. ora l'AdE invia un accertamento con rettifica e liquidazione ipitizzando, sulla base di una stima dell'A. del Territorio, un valore doppio a quello effettivo di vendita.
Ho trovato più di 10 prove concrete dell'enorme errore fatto, con delibere ICI, atti di compravendita trascritti, valutazione della damanda immobiliare, agenzie immobiliari e soprattutto errori tecnici nella determinazione del "Valore di Trasformazione".
Abbiamo presentato, congiuntamente all'acquirente, istanza di autotutela, che spero porti ad un nuovo coinvolgimento dell'AdT. però queta autotutale non blocca i termini. Per avere maggior tempo affinche il catasto risponda all'AdE vorremmo presentare istanza di "Accertamento con Adesione" nella forma ma rigettando nei contenuti la loro valutazione.
Questo passaggio può avere affetti negativi in un eventuale ricorso, visto che l'adesione presuppone la possibilità di un accordo?
Vista la legge 88/2009 per la parte inerente le prove certe, qualora, ad un certo punto l'acquirente si stancasse e preferisse pagare piuttosto che avviare un iter giudiziario, questa sua eventuale accettazione potrebbe costituire una prova per l'eventuale plusvalenza?
grazie
saluti