Salve,vi scrivo perchè vorrei aver più chiara la questione che sto per esporre; descriverò tale situazione in base alle conoscenze in mio possesso; qualsiasi appunto,smentita, correzione è benvenuta:
Genitore X
Genitore Y
Figlio A
Figlio B
muore Genitore Y (non è importante ai fini della spiegazione per le quote di eredità (credo))
Genitore X ha un patrimonio ATTUALE di 10'000
Genitore X DONA 5'000 a Figlio A
ora Genitore X ha un patrimonio di 5'000
muore Genitore X
il patrimonio di Genitore X, 5'000, si ripartisce 1/2 a Figlio A (2'500), ed 1/2 a Figlio B (2'500)
Figlio A ha in totale 7'500
Figlio B ha in totale 2'500
Figlio B sa della DONAZIONE di 5'000 effettuata da Genitore X a Figlio A, dunque, con un ATTO DI RIDUZIONE, per COLLAZIONE, fa valere il proprio diritto di includere(per una più equa distribuzione dell'eredità) i 5'000 donati da Genitore X a Figlio A, nel calcolo della quota di eredità, che allora risulterebbe di (5'000 DONATI al Figlio A + 5'000 patrimonio-eredità da Genitore X)/2 a Figlio, ovvero 5'000 ad entrambi;
Figlio A ha in totale 5'000
Figlio B ha in totale 5'000
Il Figlio A viene a sapere che 5 anni prima il patrimonio di Genitore X era di 20'000, e che Genitore X aveva DONATO a Figlio B 10'000;
Figlio A ha in totale 5'000
Figlio B ha in totale 15'000
Ora quello che mi chiedo è se Figlio A può rivendicare lo stesso diritto rivendicato dal Figlio B in precedenza (per arrivare così ad una situazione di 10'000 a testa ( (5'000 eredità + 5'000 DONAZIONE Figlio A + 10'000 DONAZIONE Figlio B)/2 );
Se potesse farlo, vorrei sapere fin dove si può spingere questa rivendicazione di DONAZIONI effettuate dai Genitori ad entrambi i Figli (in misura evidentemente disuguale); se tale rivendicazione non avesse limiti temporali, allora, per calcolare con esattezza le GIUSTE quote di eredità, occorrerebbe mettere sul piatto il valore in denaro di tutti(passato e presente) i beni DONATI dai Genitori ad entrambi i figli, e dividere in due tale somma.
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Volendo citare un caso più concreto, diciamo che c'è un Genitore, vedovo, che possiede una casa, intestata solo a lui; decide di venderla, e DONARE la somma di denaro solo ad uno dei due figli; può farlo, ma al monento della sua morte, l'altro figlio può rivendicare (atto di riduzione, collazione) tale donazione per il calcolo della quota di eredità; ora il figlio che ha ricevuto la donazione potrebbe rivendicare la stessa cosa, affermando che in passato il Genitore (o i Genitori, non importa) aveva donato all'altro figlio determinati beni ?
Quello che mi sfugge nel significato di atto di riduzione e collazione, è il fatto che non sia chiaro a quali beni è possibile applicarlo (se dovessi ragionare per logica, direi che si dovrebbero considerare tutte le donazioni effettuate in passato e nel presente, ad entrambi i figli, PRIMA DI AVANZARE UNA TALE RIVENDICAZIONE)
Vi ringrazio
Genitore X
Genitore Y
Figlio A
Figlio B
muore Genitore Y (non è importante ai fini della spiegazione per le quote di eredità (credo))
Genitore X ha un patrimonio ATTUALE di 10'000
Genitore X DONA 5'000 a Figlio A
ora Genitore X ha un patrimonio di 5'000
muore Genitore X
il patrimonio di Genitore X, 5'000, si ripartisce 1/2 a Figlio A (2'500), ed 1/2 a Figlio B (2'500)
Figlio A ha in totale 7'500
Figlio B ha in totale 2'500
Figlio B sa della DONAZIONE di 5'000 effettuata da Genitore X a Figlio A, dunque, con un ATTO DI RIDUZIONE, per COLLAZIONE, fa valere il proprio diritto di includere(per una più equa distribuzione dell'eredità) i 5'000 donati da Genitore X a Figlio A, nel calcolo della quota di eredità, che allora risulterebbe di (5'000 DONATI al Figlio A + 5'000 patrimonio-eredità da Genitore X)/2 a Figlio, ovvero 5'000 ad entrambi;
Figlio A ha in totale 5'000
Figlio B ha in totale 5'000
Il Figlio A viene a sapere che 5 anni prima il patrimonio di Genitore X era di 20'000, e che Genitore X aveva DONATO a Figlio B 10'000;
Figlio A ha in totale 5'000
Figlio B ha in totale 15'000
Ora quello che mi chiedo è se Figlio A può rivendicare lo stesso diritto rivendicato dal Figlio B in precedenza (per arrivare così ad una situazione di 10'000 a testa ( (5'000 eredità + 5'000 DONAZIONE Figlio A + 10'000 DONAZIONE Figlio B)/2 );
Se potesse farlo, vorrei sapere fin dove si può spingere questa rivendicazione di DONAZIONI effettuate dai Genitori ad entrambi i Figli (in misura evidentemente disuguale); se tale rivendicazione non avesse limiti temporali, allora, per calcolare con esattezza le GIUSTE quote di eredità, occorrerebbe mettere sul piatto il valore in denaro di tutti(passato e presente) i beni DONATI dai Genitori ad entrambi i figli, e dividere in due tale somma.
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Volendo citare un caso più concreto, diciamo che c'è un Genitore, vedovo, che possiede una casa, intestata solo a lui; decide di venderla, e DONARE la somma di denaro solo ad uno dei due figli; può farlo, ma al monento della sua morte, l'altro figlio può rivendicare (atto di riduzione, collazione) tale donazione per il calcolo della quota di eredità; ora il figlio che ha ricevuto la donazione potrebbe rivendicare la stessa cosa, affermando che in passato il Genitore (o i Genitori, non importa) aveva donato all'altro figlio determinati beni ?
Quello che mi sfugge nel significato di atto di riduzione e collazione, è il fatto che non sia chiaro a quali beni è possibile applicarlo (se dovessi ragionare per logica, direi che si dovrebbero considerare tutte le donazioni effettuate in passato e nel presente, ad entrambi i figli, PRIMA DI AVANZARE UNA TALE RIVENDICAZIONE)
Vi ringrazio