Bitcoin tassa

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

stefan89

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Buongiorno,

l'ultimo anno ho fatto una plusvalenza di ca. 6000 Euro con Bitcoin. Non lo so attualmente se devo dichiarire questa somma o no.

Ci sono le multe se non pago le tasse sulla plusvalenza? Esiste una legge che descrive la tassazione delle cryptovalute?

Grazie!
 
Ovviamente devi dichiararli. Non ho mai approfondito ma credo che tu possa inserirli sotto "redditi diversi". Se non li dichiari e non paghi le tasse sei un evasore.

Sfortunatamente non esiste una legge ma solo domande fatte all'AdE (nel dubbio scrivigli direttamente per un chiarimento).
 
Ultima modifica:
Sono considerati come valuta estera quindi va dichiarato solo se il conto eccede i 51.645,69 euro

Se la giacenza media annuale supera i 5000 euro allora va pagato il bollo tramite la dichiarazione dei redditi

Se durante L anno si supera la cifra di 15.000 va dichiarato per ottemperare alle norme per L antiriclaggio.
 
Grazie per le risposte. Che cosa può succedere se non dichiarisco la plusvalenza? Ci esistono multe severe?
Come può sapere, lo stato italiano, che ho fatto una plusvalenza con Bitcoin?
 
Grazie per le risposte. Che cosa può succedere se non dichiarisco la plusvalenza? Ci esistono multe alte?
Come può sapere, lo stato italiano, che ho fatto una plusvalenza con Bitcoin?

Non si pone la domanda, semplicemente vede che hai ricevuto X€ da Malta (dove magari ha sede l'exchange su cui li hai venduti) e ti chiede le tasse su quella cifra anziché sul guadagno.
Io nel dubbio scriverei all'AdE. Non seguo BTC dal 2015 ma ero rimasto alla dichiarazione in redditi diversi (come da risposta dell'AdE stessa a molti utenti di btctalk che si erano posti la domanda).
 
mi ripeto

tassazione Bitcoin persone fisiche
Il discorso invece cambia per i privati cittadini.
Infatti un privato cittadino che non svolge attività finanziaria finalizzata all’ottenimento di plusvalenze non deve pagare alcuna imposta, nemmeno qualora riesca a tutti gli effetti a realizzarne. Come per il discorso precedente Bitcoin è considerato alla stregua di una valuta estera, pertanto valgono le stesse regole che valgono ad esempio per il cambio Euro/Dollaro.
Ma, attenzione! Se, durante il corso di un anno, per almeno 7 giorni consecutivi si supera la soglia di possesso di Bitcoin per un controvalore pari a 100 milioni delle vecchie Lire (ovvero circa 51.000 Euro), allora l’Agenzia delle Entrate considera l’attività del privato un’attività speculativa e quindi chiede il pagamento delle tasse sulle eventuali plusvalenze.
Vale comunque sempre il ragionamento precedente: le plusvalenze vengono rilevate solo al momento della vendita dei Bitcoin (nel caso dei privati non c’è chiusura di bilancio), pertanto le tasse si devono pagare solo sulle plusvalenze, e solo nel momento in cui li si dovesse vendere generando una plusvalenza (sempre che si superi la soglia di possesso di cui sopra).
Ricordiamo che l’aliquota con cui si tassano le plusvalenze finanziarie è del 26%, e che queste vanno inserite in dichiarazione dei redditi negli appositi spazi dedicati proprio alle plusvalenze derivanti da attività finanziarie.


Bitcoin e Tasse in Italia: Le ultime dall'Agenzia delle Entrate


Lo scambio di “moneta virtuale” (c.d. bitcoin) rappresenta un’operazione fiscale esente Iva, soggetta a tassazione ordinaria per Ires - Irap.
La Direzione Centrale Normativa dell’Agenzia delle Entrate, con la Risoluzione n° 72/E del 2 settembre 2016, ha così risposto ad un interpello di un contribuente, in materia di tassazione diretta ed indiretta, relativo alle “operazioni di acquisto/vendita di bitcoin”.
Il Ministero delle Finanze, in via preliminare, ha chiarito l’area operativa e nozionistica proprio della c.d. moneta virtuale (“cripto valuta”), adoperata come conio alternativo alla valuta tradizionale, avente corso legale emesso da un’Autorità monetaria

http://www.altalex.com/documents/news/2016/09/07/bitcoin-moneta-virtuale-risoluzione-agenzia-entrate
 
Ma, attenzione! Se, durante il corso di un anno, per almeno 7 giorni consecutivi si supera la soglia di possesso di Bitcoin per un controvalore pari a 100 milioni delle vecchie Lire (ovvero circa 51.000 Euro), allora l’Agenzia delle Entrate considera l’attività del privato un’attività speculativa e quindi chiede il pagamento delle tasse sulle eventuali plusvalenze.

Essendo valuta estera, qual è il tasso ufficiale di cambio definito dall'ex Ufficio Italiano Cambi presso Bankitalia?
E se non c'è tasso ufficiale di cambio, come faccio a sapere se supero la soglia di 100 milioni di anziane lire?
 
Interessa anche a me. E non ci ho capito molto. Io per ora ho solo comprato. Anzi essendo un holder di lungo periodo prima di 10 anni penso proprio che non vendo niente. Rimane che ho inviato bonifici a kraken e qualche acquisto con carta di credito. I bonifici sono stati su conto estero (kraken in Germania) dunque penso debba riempire almeno il quadro RW. Convertiti in ETH me li sono portati in giro per comprare token vari. Dunque sul conto Kraken in Germania non ho praticamente quasi più niente. La cosa dei 51k pure non mi è chiara. A rigor di logica varrebbe solo al momento della vendita cioè alla realizzazione del profitto. Intanto ho scritto al commercialista... che non mi ha ancora risposto. Si è dato alla macchia :D
 
Cioe' scusa non ho capito. Se io faccio un acquisto di 50euri con carta di credito su coinbase o altri siti esteri che vendono criptovalute.. Devo dichiararli? . . . . . . . . . . .
 
Acquisti con la carta di credito penso di no. I bonifici sicuramente vanno dichiarati almeno nel quadro RW perché conto estero. Il problema è che se i token sono considerati come valute andrebbe fatto di anno in anno anche una dichiarazione sul valore attualizzato, che è piuttosto complicato (ma non impossibile). Penso poi vanno pagate le tasse sul deposito (0,2%). Alla vendita penso si debba pagare il 26% se superati i 51k. Così credo... ma attendo il parere di un esperto.
 
cmq veramente ma perché dovete sparare cavolate senza un minimo di base giuridica.....


L’obbligo di monitoraggio non sussiste per i depositi e conti correnti bancari costituiti all’estero il cui valore massimo complessivo raggiunto nel corso del periodo d’imposta non sia superiore a 15.000 euro (art. 2 della legge n. 186 del 2014)

Conto Corrente Estero 2018: obbligo dichiarazione Quadro RW, esenzione importi ammessi e sanzioni

Nei Paesi appartenenti all’Unione Europea e nei Paesi aderenti al SEE come per esempio la Norvegia, ove viene garantito lo scambio di informazioni, l’imposta per ciascun conto corrente e libretto di risparmio detenuti da residenti italiani è stabilita un’imposta in misura fissa pari a quella prevista dall’articolo 13, comma 2-bis, lettera a), della tariffa allegata al D.P.R. n.642 del 1972, attualmente pari a euro 34,20.
Il bollo conti corrente e libretti di 34,20 euro va calcolata in base al numero dei giorni effettivi di detenzione del conto o libretto che viene ridotta in caso di estinzione o di apertura di tali rapporti in corso d’anno mentre non è dovuta quando il valore medio di giacenza annuo risultante dagli estratti conto e dai libretti non è superiore a euro 5.000. In caso di conto corrente con giacenza media annuale di valore negativo, tale conto non concorre a formare il valore medio di giacenza per l’esenzione.
In caso di esenzione, per conti correnti che non superano la soglia di euro 5.000 annui detenuti in Paesi dell’Unione Europea e aderenti al SEE, il contribuente non deve indicare tali conti nella dichiarazione dei redditi, fatta eccezione dell’eventuale obbligo di compilazione del modulo RW.


IVAFE 2018: calcolo pagamento aliquote quando e come si paga F24
 
cmq veramente ma perché dovete sparare cavolate senza un minimo di base giuridica.....

Hey... rilassati myfriend :p

Ho chiesto l'intervento di un esperto perché non lo sono, evidentemente, infarcendo il mio commento con "se", "penso" e "credo".
Inoltre il mio investimento in cryptovalute è già sopra i 15000 euro fatidici... e non penso di essere l'unico qui.
 
Hey... rilassati myfriend :p

Ho chiesto l'intervento di un esperto perché non lo sono, evidentemente, infarcendo il mio commento con "se", "penso" e "credo".
Inoltre il mio investimento in cryptovalute è già sopra i 15000 euro fatidici... e non penso di essere l'unico qui.

Non mi pare visto che ho dovuto per 3 volte lo stesso intervento.

Avrei capito se qualcuno avesse aggiunto un qualche diverso riferimento normativo visto che la materia ancora non è correttamente regolamentata dall ordinamento italiano.
 
Il tuo intervento è molto chiaro sotto i 15000 euro.
Non è necessario dunque che tu lo ripeta.
Grazie per il contributo.

Ma sopra i 15000 è necessario pagare quel 0,2% sul deposito? Io penso di sì.
Inoltre ogni anno va attualizzato? Anche questo penso di sì.

Tecnicamente poi sul conto di Kraken (o equivalmente) non ho niente.
Tutti noi cambiamo in BTC o ETH e compriamo token.

Ne consegue che il deposito su conto estero è temporaneo.
Però poiché forse i token sono valute (per il fisco) dovunque siano andrebbe pagata l'imposta di bollo.

E le crypto comprate con la carta di credito? In tal caso sarebbero un bene materiale.
Io le escluderei dalla dichiarazione ma aspetto il parere di altri.
 
io pagherei tutto il capitale in tasse, così evitiamo di cascare nei pasticci, e comunque la società ha un enorme bisogno di tax paying people anche senza alcuna normativa in merito:wall:
 
Ma se l'agenzia delle entrate ha dichiarato che dopo 51 mila euro devo pagar il 26%,perché se faccio meno soldi devo pagare lo stesso? Scusate la mia ignoranza
 
Ma infatti sotto i 51k di profitto secondo me non si paga.

Il problema è per chi ha spedito bonifici (che sono tracciati) in giro per il mondo e secondo me andrebbero almeno dichiarati.

E per inciso riguarda più l'antiriciclaggio che le tasse.

Sopra i 15000.
 
Ma infatti sotto i 51k di profitto secondo me non si paga.

Il problema è per chi ha spedito bonifici (che sono tracciati) in giro per il mondo e secondo me andrebbero almeno dichiarati.

E per inciso riguarda più l'antiriciclaggio che le tasse.

Sopra i 15000.

Ma io pago con bancomat,restano tracciati giusto? E poi arrivo massimo a 4000 euro :D
 
Ma io pago con bancomat,restano tracciati giusto? E poi arrivo massimo a 4000 euro :D

Secondo me stai tranquillo.

Però mi piacerebbe sapere cosa un commercialista consiglierebbe ai clienti.

Possibile mai che non ci sono legali/commercialisti nel forum?

Riguardo alle carte a me la curiosità rimane.

In linea di principio se le crypto sono considerate valute con la carta mica si possono comprare dollari?

L'acquisto è tracciato... ma non mi pare ci sono riferimenti a cosa compri...
 
Secondo me stai tranquillo.

Però mi piacerebbe sapere cosa un commercialista consiglierebbe ai clienti.

Possibile mai che non ci sono legali/commercialisti nel forum?

Riguardo alle carte a me la curiosità rimane.

In linea di principio se le crypto sono considerate valute con la carta mica si possono comprare dollari?

L'acquisto è tracciato... ma non mi pare ci sono riferimenti a cosa compri...

Infatti, comunque io non dichiaro nulla se non arrivo oltre i 51 mila euro,cosí ha detto l'agenzia delle entrate e cosí faró
 
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