Fondi di investimento in Crypto/ICO

max137

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Mi sembra non ci sia una discussione specifica sui fondi o sbaglio? :confused:

A me personalmente non dispiacerebbe dare qualcosina in gestione.
E' chiaro che è più divertente fare da soli, ma anche per confronto potrebbe essere una idea.

Ne butto 2-3 per iniziare...

OnPlace
BECOME AN INVESTOR OF PRIVATE COMPANIES WITH US.
OnPlace (OPL) - ICO rating and details | ICObench

Crush Crypto
Crush Crypto - Helping You Navigate the World of Cryptocurrency

Tontine Trust
Tontine Trust - Help solve the pensions crisis & earn TON$ in the process
TontineTrust (TON) - ICO rating and details | ICObench

Cofound.it
https://cofound.it/
https://icobench.com/ico/cofound-it

Tontine è tipo un fondo pensione. I ragazzi di Crush Crypto hanno un sito di analisi carino.
Cofound è tipo uno spinoff di ICONOMI. OnPlace... penso sia un incubatore di startup.

Non ho fatto una selezione accurata: sono quelle che mi sono uscite oggi nella ricerca quotidiana diciamo...
 
Aggiungo Blockchain Index (BLX) e Pinta (CCP) di Columbus Capital.
Si acquista su ICONOMI e dicono sarà quotato anche sulle borse tradizionali.

Columbus

I grafici sul sito arrivano fino a ottobre... chissà perché :D
 
Discussione molto interessante!

Non semplice la comprensione di come funzionano le varie piattaforme. Ho guardato nel dettaglio Crush Crypto Core, in pratica da quanto ho capito, tu investi nel loro token che è l'espressione di un insieme di varie crypto.

Qui si può vedere nel dettaglio come è andato il fondo di investimento negli ultimi mesi e come è composto ICONOMI)

Mi piacerebbe avere qualche parere da qualche trader esperto!
 
Sto trovando alcuni fondi interessanti. Piano piano, dopo una verifica sommaria, spero mi aiuterete, li elencherò. Ho riflettuto che per le mie caratteristiche (lungo periodo) e per le mie incompetenze (soprattutto) sia la soluzione migliore. Certamente non escludo di mettere qualcosina su progetti che mi "emozionano" ma il grosso almeno per ora lo investo in fondi.

SPICE VC è un fondo su cui ho appena investito (1000 €). Sto attendendo l'accredito. C'è la possibilità di pagare con bonifico USA.
Molto interessante questo articolo, a mio avviso, perché spiega bene la differenza tra i tipi di token e come hanno ragionato.
In pratica dovremmo investire nei "security token" per garantirci almeno una quota di... serietà.
Le monetine sono immensamente più incerte.

Tokenizing a VC fund for liquidity: how SPiCE VC built on the Blockchain Capital model

Qui il cosiddetto "Howey test" (citato nell'articolo) una sorta di best practice per orientarsi tra i tipi di token.

https://www.coinbase.com/legal/securities-law-framework.pdf

Questo penso sia una piattaforma che sponsorizza solo security token. Non ho ancora approfondito: butto qui...

Securitize - Join the Tokenization Revolution
 
Purtroppo sul risparmio gestito la penso allo stesso modo... d'altronde chi non è stato "molestato" almeno una volta dal promotore in banca?
Ormai mi conoscono e il vecchio trucco di vestirsi di stracci per apparire nullatenente non funziona più: ci provano ancora :P

In questo caso però ho riflettuto diversamente.
Se per investire in un nuovo mercato c'è bisogno di competenze, che non ho, e se aspetto di farmele, le competenze, sicuro mi perdo questa occasione.

Anche i più esperti di finanza si trovano spiazzati: ha senso calcolare un ROI, un EBIT, o cose così?
Gli esperti di crittografia, che potrebbero giudicare un progetto tecnicamente corretto, non conoscono le leggi.
Gli esperti di leggi, che potrebbero prevedere come si muoveranno i regolatori, non sanno niente di tutto il resto.
E via discorrendo. Non cito i trader perché per me sono matti a prescindere :p

Posso presumere però che un fondo abbia un team che copre un po' tutte le competenze suddette. Spero.

Ad alcuni progetti che mi sembravano "solidi" probabilmente non avrei partecipato con senno di poi. A chi non è successo?
Non li vendo perché non si sa mai. E anzi confesso di essere abbastanza stupido da farmi prendere sicuro da altri progetti "visionari".
Però investo poco e comunque (Legge fondamentale) mai mi ridurrò sul lastrico per questo gioco.

Allo stesso modo se investo 1000 euro in un fondo e questo fondo ha 10 token (security) alla fine della fiera ho messo 100 euro su ognuno.
Non penso che farei diversamente da solo, sparando nel mucchio però, interpretando a modo mio il paper, capendone forse la metà.

Insieme a queste considerazioni di base ne faccio un altro paio più "sistemiche".

Quasi tutti i fondi creati finora non erano nelle disponibilità dei piccoli investitori. In generale quando sento che "i ricchi diventano sempre più ricchi" ora mi viene da pensare che un "investitore qualificato" è già ricco quando gli viene proposto di diventare più ricco. E questo per le regole dei Regolatori stessi.
Anche Pantera Capital è aperto solo agli investitori dal milione in su e così molti altri.

In questa seconda fase i "vecchi" fondi si stanno aprendo a una tokenizzazione più democratica (per i poveracci). La stessa Pantera Capital parteciperà a un nuovo fondo di fondi che si chiama APEX e distribuiranno token. Questo APEX (in cui investirò) ha un minimo 10000 dollari. Pare che vogliano togliere questo limite aprendosi a più investitori, ma devo ancora approfondire.

Un'altra considerazione su questi fondi è che mi è sembrato di capire si comportino da "incubatori" di ICO/startup. Per esempio è quasi sempre presente nei portafogli il noto CIVIC. I portafogli d'altro canto ove dichiarati possono essere presi come spunto. Sappiamo che ci sono concorrenti nuovi all'orizzonte e che l'identificazione (anche biometrica) c'entra molto con la tecnologia blockchain ed è necessaria.

Quali progetti quindi rimarranno a 5-10 anni dipenderà anche dai fondi che li sostengono, né più né meno di Tesla, che non avesse dietro i giganti...

Queste più o meno le mie riflessioni un po' più per esteso sulla questione fondi.
 
Mi trovo e cito anche CRYPTO20. Mi pare stia intorno ai 2 dollari in questo periodo. In pratica è tipo un ETF che investe passivamente nelle prime 20 crypto per capitalizzazione con un limite massimo del 10% per ognuna (altrimenti la metà sarebbe bitcoin). Se non ricordo male la commissione annuale del fondo è 0.5%.
 
Sono totalmente ignorante in materia. Mi spiegate come funzionerebbe un fondo di investimento in cripto?
Per esempio: Iconomi, ha questi DAA (digital assets array) creati da quelli che chiamano manager. Quindi un qualsiasi utente con le giuste competenze, si iscrive, crea il suo array e lo mette a disposizione degli altri utenti e ci guadagna le commissioni.
Io utente investitore entro, vedo un array che mi piace e decido di investirci 1000€ per esempio. Ok, ma cosa vuol dire? Che compro l'equivalente di 1000€ in coin che sono listate nell'array che ho scelto? E, in caso di guadagni, automaticamente pago una fee a chi ha creato l'array?
Se è così praticamente è un exchange dove invece di tradare un'unica cripto alla volta, le prendo a pacchetti?

E' corretto, o non ci ho capito niente?
Thx!
 
Mi fai venire il dubbio che sia io a non aver capito niente.
Ma questi ICONOMI non sono tutti fondi di investimento da sottoscrivere?
E posso comprare un po' di questo e un po' di quello per diversificare tra diverse strategie di gestione.
Io ho capito così....
Attendiamoo comunque i più esperti di noi per avere un chiarimento
 
Non penso che chiunque possa creare un fondo su ICONOMI senza l'approvazione del team.
Cioè dovrebbe esserci un minimo di selezione a monte.

ICONOMI – Medium

Diverso invece è il token ICONOMI (ICN) acquistabile anche su Kraken.
Se non ho capito male il valore aumenta grazie al burning conseguente ai "dividendi".

Su ICONOMI ho comprato un po' di Blockchain Index della Columbus Capital.
Dovrebbe essere un fondo tokenizzato (ERC-20) tipo un ETF passivo su le prime 25-30 crypto per capitalizzazione (+o-).
I token dovrebbero rappresentare semplicemente quote di questo fondo.

Columbus Capital

Dalle mie ricerche mi sono fatto l'idea che fino a qualche anno fa esistevano solo fondi chiusi rivolti ai cosiddetti investitori qualificati con investimento minimo dunque molto alto (500k in su). Ora si starebbero "democratizzando" o quasi.

A mio avviso uno dei più interessanti è APEX.

Apex Token Fund of Funds Blockchain Investments

E' un fondo di fondi, tokenizzato. Tra i fondi che partecipano c'è anche il famoso Pantera Capital (a cui normalmente non si può accedere).

Mi sono iscritto per partecipare al pre-sale ma non ho potuto comprare perché è sottoscrivibile solo per gli investitori professionali in questa fase.
(Questa figura dell'investitore professionale in Italia è piuttosto controversa. Non basta il Mifid.)

Comunque in Telegram dicono che dal primo maggio (public sale) potranno partecipare tutti.
Ma il minimo investibile rimane ancora alto: 10000$.
 
Dimenticavo di dire che le commissioni di gestione sono piuttosto alte, a mio avviso. Il 3%. Nella media, dunque alte.
Il più economico è CRYPTO20 (0,5%).
 
Io fondi non ne compro perche' sono opachi e non credo alle loro sovra-performance di lungo periodo (eccetto gestioni attive long-short con gestori di comprovato skill). vi segnalo xo' questo ETF di aziende che si occupano di tecnologia cripto.
E' gestito attivamente e ne ho comprato un po' al lancio.
BLOK - Amplify Transformational Data Sharing ETF - Amplify ETFs
 
il 35-40% del mercato è dominato dal bitcoin, sinceramente pensare che qualcuno possa gestirmi in maniera attiva i soldi, senza benchmark di riferimento e senza alcun tipo di storico imho è un salto nel buio tanto quanto prendere le prime top 10 crypto e lasciarle correre prendendo come peso il market cap attuale
 
il 35-40% del mercato è dominato dal bitcoin, sinceramente pensare che qualcuno possa gestirmi in maniera attiva i soldi, senza benchmark di riferimento e senza alcun tipo di storico imho è un salto nel buio tanto quanto prendere le prime top 10 crypto e lasciarle correre prendendo come peso il market cap attuale

In linea di massima sarei d'accordo. I due passivi che ho segnalato però tengono il Bitcoin intorno al 10-15% per i motivi che hai detto.
Il benchmark potrebbero essere proprio questi ETF, né più né meno di uno S&P500. Capisco che è troppo presto per considerarli tali.

Il mio ragionamento sui fondi è piuttosto semplice. 1) Non ho tempo purtroppo di studiarmi il nuovo mercato e neanche le competenze, di conseguenza sceglierei nel mucchio affidandomi al fiuto (che probabilmente non ho). 2) Più importante è, secondo me, che i progetti interessanti e ben fatti ce ne sono, anche tanti, ma perlopiù sono token di utilità che servono a far girare l'ecosistema.

Per esempio al CES 2018 è stato presentato un bel progetto davvero (Etheal) con ottimi team, partner, premi, etc. Però è una monetina alla fine, utility token, che potrà crescere di quanto? Siamo ottimisti e facciamo 10x. A questo punto dipende da quanto puoi investire perché con meno di 100k difficile svoltare.

Invece ci sono fondi (tipo SPICE VC) che investono in security token che sono più o meno assimilabili a quote azionarie. O comunque sono in procinto di essere regolamentati come tali. Questo tipo di token, difficili da trovare, possono crescere tanto invece.

Io li sto cercando ma non ne trovo molti perché di solito si affidano direttamente agli Angel Investor, che poi sono i fondi suddetti, tipo Pantera Capital. Purtroppo ci troviamo all'alba di questo nuovo mercato e le cose migliori sono sconosciute ai più. La maggioranza diciamo, secondo me, si sta ammazzando di monetine, alcune buttate dalla finestra, sperando sia il prossimo Bitcoin.

Io invece cerco il prossimo Google, Apple, etc. E non sono in grado di trovarlo ora. Magari tra 10 anni. Nel frattempo mi perdo l'alba.
 
Per esempio come non sbavare dietro a SingularityNET (Sophia è pure famosa) o SIRIN LAB?
Ma alla fine... sono monetine, soprattutto SIRIN LAB.
A chi interessa comprarsi un computer o uno smartphone con lo sconto del 30%?
 
Oppure Theta (Sony, Samsung tra gli altri).
Oppure Spacebit (pare piaccia a Musk).
 

Non entro nel merito dei fondi, perché come detto non ci capisco nulla. Non ho ho capito molto ad esempio di ICONOMI che mi sembra uno dei più semplici; per esempio non ho capito che cosa indica il prezzo di ogni array di coin... alcune stanno a pochi dollari, altri a centinaia. Indicano il prezzo per una quota? E se sì, a quanto corrisponde questa quota? Oppure indicano l'investimento minimo? :mmmm:
Ma al di là di questo, secondo me fai un errore di fondo nel ragionamento: pensare che i security token potenzialmente crescano di più di un utility token, non ha molti razionali validi.

Primo: quando regolamenteranno i security token, la tassazione sarà diversa che sull'utility token e sarà tutta da capire.

Secondo: un utility token può salire ben più del x10; ci sono coin (e tante) che hanno fatto x50 o addirittura x100. Dipende da quanto è valido il progetto, dalla roadmap e dall'accoglienza sul mercato. Il fatto che sia utility o security, non cambia nulla. Prendendo ad esempio Ethereum, di quanto è salito? Ma solo nelle prime 100 per capitalizzazione ce ne sono un pò.

Terzo: il ragionamento non può prescindere né dal max supply, che rappresenta il numero di monete in circolazione ora, che dal total supply, il numero di coin totali già immesse o che verranno immesse. Se prendi un security token con 1 miliardo di Total Supply, difficilmente sfonderà quota 50$, nemmeno tra 10 anni, considerando: la concorrenza presente e futura nella stessa branca di mercato, la capitalizzazione astronomica e il rischio legato al successo/fallimento.

Quarto: un security token in media ha un valore di ICO molto più alto dell'utility. Fino a metà dell'anno scorso circa si sono viste ICO di security token (esempio NEO) con prezzi di partenza stracciati. Ok, in quel caso, chi partecipò vinse alla lotteria... Ma ora è tutta un'altra storia, considerando i dettami e le leggi già in atto in alcuni paesi. Ora partono mediamente tra i 50 centesimi di dollaro e i 2 dollari, anche se ultimamente ci sono ICO che hanno avuto prezzi di partenza tra i 10 e i 20$ (vedi Elastos). E i security che sono arrivati a 100$ si contano sulle dita di una mano e ci hanno messo un bel po'. Senza contare che ora il mercato, nonostante sia in calo nelle quotazioni, resta fortemente sbilanciato verso l'entusiasmo con almeno tre quarti dei token con un prezzo sovradimensionato. Ciò porta a un'altra considerazione: un utility token mediamente ha un prezzo che va dai 2 cents al dollaro (ma casi molto rari) e anche con total supply elevati, di circa 10 miliardi, è possibile centrare il x20/x30.

Quinto: un security token ha altri due valori di cui tenere conto: la quotazione del security stesso e la quotazione dell'utility che vi è agganciato. Esempio NEO: ha NEO, il security, con capitalizzazione attuale intorno ai 6,5/7 miliardi di dollari e il GAS, il cui numero crescerà nel tempo con un rateo prestabilito e quindi anche la sua quotazione, che per ora è di circa 300 milioni di dollari. Che significa? Che la capitalizzazione totale è data dalla somma dei due e di questo va tenuto conto soprattutto in futuro.
Inoltre sono molti a ritenere, e c'è un'ampia letteratura in rete al riguardo, che per molti security token, il valore del sottostante utility finirà per essere ben superiore.

Tutto imho, naturalmente.
 
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