Airbnb e Bitcoin, possibile sinergia dal 2017

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

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“Se Airbnb dovesse lanciare una novità nel 2017, quale potrebbe essere?” Questa la domanda che Brian Chesky, co-fondatore e CEO di Airbnb, ha posto su Twitter lunedì 26 dicembre. La risposta non è tardata ad arrivare: il bitcoin. La maggior parte degli utenti ha, infatti, chiesto a Chesky di introdurre come modalità di pagamento anche la moneta virtuale. D’altra parte, fanno notare gli utenti, molte compagnie di viaggio o diretti competitori di Airbnb, come Expedia, permettono già di pagare usando la moneta virtuale. Questione, del tutto ignorata da Chesky che ha risposto con un “wow didn't realize this” (wow non avevo realizzato questo). L’introduzione della monete virtuale all’interno di Airbnb, secondo molti analisti potrebbe andare a potenziare il business della società. Come? Innanzitutto il bitcoin aiuterebbe tutti quegli utenti che realizzano ingenti pagamenti, con carte di credito o simili (si possono prenotare le case o le stanza anche per settimane o mesi interi alla volta) ad abbattere i costi connessi alle transazioni; si eliminerebbe,poi, il problema della conversione delle valute e, infine, il livello di sicurezza dei pagamenti online, potrebbe migliorare, grazie alla struttura di transazione dei bitcoin (si parla di un sistema basato su una crittografia robusta a “doppia chiave”. Gli utenti hanno a disposizione una chiave privata che consente di firmare le transazioni, alla quale si associa una chiave pubblica che consente di verificare la firma). Quello che resta da capire è se Chesky e il suo team si convinceranno ad introdurre la moneta virtuale all’interno di Airbnb nel 2017.
 
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