Miki63
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Vorrei conoscere qualche esperienza reale sulla qualità di visione in tv, visto che da me c'è solo l'adsl 20 MB.
Leggo su questo articolo del Corriere Della Sera quanto riportato dal giornalista sulla partita Lazio-Napoli di ieri sera, lamenta seri problemi pur con una connessione in fibra da 1Gb
Se ci sono questi problemi ad agosto, con tanta gente ancora in ferie e/o a spasso la sera, cosa succederà tra un mese quando TUTTI gli appassionati tenteranno di sintonizzarsi contemporaneamente alle 20,30 del sabato?
La mia Lazio-Napoli con Dazn: tra stop, «buchi neri» e «viaggi nel tempo» - Corriere.it
«Papà allora ti è piaciuto il Napoli?» «Ma perché mi chiami adesso?» «Perché è finita la partita» «Ma se mancano ancora 4 minuti di recupero». «Come 4 minuti?». «Ma chi ha vinto?». «Il Napoli». «Ah vabbé allora posso spegnere». Amen.
Non vi preoccupate, non sono impazzito, ma questo è il fedele resoconto della telefonata tra me (a Milano) e mio padre (a Roma) al termine dellagara di sabato tra Lazio e Napoli, che come d’abitudine facciamo al termine di ogni incontro della squadra prima di Sarri ed ora di Ancelotti.
Streaming test
Quella dell’Olimpico è stata la prima gara del campionato italiano trasmessa da Dazn in diretta nel nostro Paese. E’ stato uno «streaming test» su scala nazionale per la banda larga del nostro Paese e, purtroppo, da quello che riportano migliaia di navigatori arrabbiati sulla rete, è stato in gran parte un esperimento fallito. Colpa non solo di Dazn sia chiaro, che è già al lavoro per migliorare le future trasmissioni, ma dello stato della banda larga in Italia, che deve a questo punto fare passi in avanti. E dire che chi vi scrive pensava di essere a cavallo dotato di una connessione in fibra a 1/Gb. Non è bastata. Ho sottovalutato forse la componente hardware, visto che ostinandomi a voler vedere la partita in tv mi sono affidato ad un’Apple tv non di ultima generazione (ma di penultima) visto che il mio (ottimo) televisore ha però una decina di anni. Lo cambierò con uno smart. O passerò ad un computer o ad un tablet, che, secondo quanto mi dicono, si sono comportati un poco meglio. Nell’attesa non mi resta che farvi la cronaca non solo di quello che ho visto sabato sera, ma pure di quello che non ho visto.
Primo tempo
Partenza difficile con mio padre che da Roma chiedeva lumi su come entrare dentro la app di Dazn, risolto il tutto, cominciava la gara e non era un bel vedere. E non perché la squadra di Ancelotti sembrava imballata, ma perché lo squadrettamento e la mancanza di fluidità sul mio 60 pollici diventavano sempre più evidenti. Microscatti, qualche lieve stop, con la voce dell’ottimo Pierluigi Pardo che per fortuna non veniva mai a mancare, rimpiazzando in qualche frangente la telecronaca con la radiocronaca.
Viaggio nel tempo
Ma era nella ripresa (dopo aver assistito per un quarto d’ora ai tentativi di Diletta Leotta di strappare qualche risposta a Schevchenko, uno che non parlerebbe di suo neanche sotto tortura) che c’è stato il tracollo. E non quello della formazione di Simone Inzaghi. Tra il 60’ e il 70’ della partita è cominciata un’esperienza surreale, quella del viaggio nel tempo. L’immagine diventava nera, poi saltava al 64’ per ritornare di nuovo al 61’ che neanche Bill Murray nel film «Ricomincio da capo», con Pardo che diceva «Ecco Callejon che sta per battere un calcio d’angolo» e tu vedevi Milinkovic-Savic che portava il pallone nella metà campo avversaria. Allora freneticamente tentavi di fare zapping con i due «canali» della app, ma eri sballottato prima al 68’ poi al 61’ poi ancora al 65’ infine al 69’. Scavallato il 70’ neanche fosse capo Horn, la tempesta audiovisiva si placava. Certo, la qualità andava e veniva, ma come in un cielo frastagliato di nubi a tratti vedevi squarci di un buono standard visivo (quella stesso che avevo sperimentato su Dazn nei giorni precedenti alla gara) e, soprattutto, almeno riuscivi a seguire la partita. Così fino al fischio finale, al 94’ quando scoprivo che a Milano il risultato era noto 4 minuti prima che a Roma. Magie della banda (non troppo) larga. Oggi con Sassuolo-Inter si ricomincia. E davanti agli schermi ci saranno pure i tifosi tornati dalle vacanze. Almeno ora però a chi obietta sulla necessità di ampliare la banda larga nel nostro Paese, sostenendo che non si sa a cosa serva, abbiamo una risposta da dare. A vedere bene le partite.
Leggo su questo articolo del Corriere Della Sera quanto riportato dal giornalista sulla partita Lazio-Napoli di ieri sera, lamenta seri problemi pur con una connessione in fibra da 1Gb
Se ci sono questi problemi ad agosto, con tanta gente ancora in ferie e/o a spasso la sera, cosa succederà tra un mese quando TUTTI gli appassionati tenteranno di sintonizzarsi contemporaneamente alle 20,30 del sabato?
La mia Lazio-Napoli con Dazn: tra stop, «buchi neri» e «viaggi nel tempo» - Corriere.it
«Papà allora ti è piaciuto il Napoli?» «Ma perché mi chiami adesso?» «Perché è finita la partita» «Ma se mancano ancora 4 minuti di recupero». «Come 4 minuti?». «Ma chi ha vinto?». «Il Napoli». «Ah vabbé allora posso spegnere». Amen.
Non vi preoccupate, non sono impazzito, ma questo è il fedele resoconto della telefonata tra me (a Milano) e mio padre (a Roma) al termine dellagara di sabato tra Lazio e Napoli, che come d’abitudine facciamo al termine di ogni incontro della squadra prima di Sarri ed ora di Ancelotti.
Streaming test
Quella dell’Olimpico è stata la prima gara del campionato italiano trasmessa da Dazn in diretta nel nostro Paese. E’ stato uno «streaming test» su scala nazionale per la banda larga del nostro Paese e, purtroppo, da quello che riportano migliaia di navigatori arrabbiati sulla rete, è stato in gran parte un esperimento fallito. Colpa non solo di Dazn sia chiaro, che è già al lavoro per migliorare le future trasmissioni, ma dello stato della banda larga in Italia, che deve a questo punto fare passi in avanti. E dire che chi vi scrive pensava di essere a cavallo dotato di una connessione in fibra a 1/Gb. Non è bastata. Ho sottovalutato forse la componente hardware, visto che ostinandomi a voler vedere la partita in tv mi sono affidato ad un’Apple tv non di ultima generazione (ma di penultima) visto che il mio (ottimo) televisore ha però una decina di anni. Lo cambierò con uno smart. O passerò ad un computer o ad un tablet, che, secondo quanto mi dicono, si sono comportati un poco meglio. Nell’attesa non mi resta che farvi la cronaca non solo di quello che ho visto sabato sera, ma pure di quello che non ho visto.
Primo tempo
Partenza difficile con mio padre che da Roma chiedeva lumi su come entrare dentro la app di Dazn, risolto il tutto, cominciava la gara e non era un bel vedere. E non perché la squadra di Ancelotti sembrava imballata, ma perché lo squadrettamento e la mancanza di fluidità sul mio 60 pollici diventavano sempre più evidenti. Microscatti, qualche lieve stop, con la voce dell’ottimo Pierluigi Pardo che per fortuna non veniva mai a mancare, rimpiazzando in qualche frangente la telecronaca con la radiocronaca.
Viaggio nel tempo
Ma era nella ripresa (dopo aver assistito per un quarto d’ora ai tentativi di Diletta Leotta di strappare qualche risposta a Schevchenko, uno che non parlerebbe di suo neanche sotto tortura) che c’è stato il tracollo. E non quello della formazione di Simone Inzaghi. Tra il 60’ e il 70’ della partita è cominciata un’esperienza surreale, quella del viaggio nel tempo. L’immagine diventava nera, poi saltava al 64’ per ritornare di nuovo al 61’ che neanche Bill Murray nel film «Ricomincio da capo», con Pardo che diceva «Ecco Callejon che sta per battere un calcio d’angolo» e tu vedevi Milinkovic-Savic che portava il pallone nella metà campo avversaria. Allora freneticamente tentavi di fare zapping con i due «canali» della app, ma eri sballottato prima al 68’ poi al 61’ poi ancora al 65’ infine al 69’. Scavallato il 70’ neanche fosse capo Horn, la tempesta audiovisiva si placava. Certo, la qualità andava e veniva, ma come in un cielo frastagliato di nubi a tratti vedevi squarci di un buono standard visivo (quella stesso che avevo sperimentato su Dazn nei giorni precedenti alla gara) e, soprattutto, almeno riuscivi a seguire la partita. Così fino al fischio finale, al 94’ quando scoprivo che a Milano il risultato era noto 4 minuti prima che a Roma. Magie della banda (non troppo) larga. Oggi con Sassuolo-Inter si ricomincia. E davanti agli schermi ci saranno pure i tifosi tornati dalle vacanze. Almeno ora però a chi obietta sulla necessità di ampliare la banda larga nel nostro Paese, sostenendo che non si sa a cosa serva, abbiamo una risposta da dare. A vedere bene le partite.