Redroom
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Scioccato da windows 10 mi ero riproposto gradualmente di passare al software gratuito. Cosi' un po' alla volta nel mio pc ho creato un alter ego gratuito utilizzando un'altra partizione in modo da poter scegliere ogni giorno quale S.O. far partire e avere comunque tutti gli strumenti di cui necessito.
Per capirci, con un gestore file decente, un browser internet, un client mail, un foglio elettronico, java per le piattaforme di trading e python per programmicchiare io sto a posto al 95%.
La versione 'a pagamento' del mio pc comprende win10, total commander, office, firefox, thunderbird e python2. Quella gratuita comprende ubuntu, double commander, libreoffice, firefox, thunderbird e python2.
Dopo un po' di utilizzo mi sono fatto un'idea piu' precisa e sinceramente mi sono dovuto un po' ricredere sul software gratuito. Java sotto ubuntu ha dei problemi che non riesco a risolvere, sui popup delle finestre di alert e i codec dei suoni, ho installato dei pacchetti aggiuntivi come suggerito in rete ma niente. Il calc di libreoffice e' lontano parente di excel. Quando inizi a fare grafici di oltre 1000 elementi si vede una differenza di prestazioni imbarazzante, si percepisce che gli algoritmi non sono ottimizzati. Sulle macro stendiamo un velo pietoso. E parliamo di un confronto tra excel del 2002 con calc aggiornato all'ultima versione. In pratica c'e' un gap di almeno 15 anni. Per il resto, essendo i programmi gli stessi nei 2 S.O. non ho riscontrato problemi.
Piu' in generale, anche la cosa piu' semplice sotto windows richiede, sotto ubuntu, un aiuto su internet o l'installazione di un pacchetto aggiuntivo. Nella maggior parte dei casi ho trovato qualcuno che aveva il problema prima di me ma il tempo richiesto a risolvere e' comunque tanto. A un certo punto mi sono chiesto: ne vale la pena per risparmiare 100 euro di licenza? La risposta e' no, anche se e' stata una esperienza formativa.
Piu' in generale ho notato che il software gratuito non e' all'altezza di quello commerciale, anche se ammiro chi ci dedica un sacco di tempo allo sviluppo. Se devi usare il pc per il tempo libero o comunque sei disposto a convivere con i bachi o iterfacce utenti carenti puo' andare, altrimenti il gioco non vale la candela.
A volte mi chiedo se chi sta dietro il software gratuito abbia veramente la volonta' di essere alternativo al software commerciale o lo mantiene volutamente 'ostico' per pochi ma motivati utenti.
O semplicemente il fatto che sia gratuito rende impossibile una reale competizione?
Per capirci, con un gestore file decente, un browser internet, un client mail, un foglio elettronico, java per le piattaforme di trading e python per programmicchiare io sto a posto al 95%.
La versione 'a pagamento' del mio pc comprende win10, total commander, office, firefox, thunderbird e python2. Quella gratuita comprende ubuntu, double commander, libreoffice, firefox, thunderbird e python2.
Dopo un po' di utilizzo mi sono fatto un'idea piu' precisa e sinceramente mi sono dovuto un po' ricredere sul software gratuito. Java sotto ubuntu ha dei problemi che non riesco a risolvere, sui popup delle finestre di alert e i codec dei suoni, ho installato dei pacchetti aggiuntivi come suggerito in rete ma niente. Il calc di libreoffice e' lontano parente di excel. Quando inizi a fare grafici di oltre 1000 elementi si vede una differenza di prestazioni imbarazzante, si percepisce che gli algoritmi non sono ottimizzati. Sulle macro stendiamo un velo pietoso. E parliamo di un confronto tra excel del 2002 con calc aggiornato all'ultima versione. In pratica c'e' un gap di almeno 15 anni. Per il resto, essendo i programmi gli stessi nei 2 S.O. non ho riscontrato problemi.
Piu' in generale, anche la cosa piu' semplice sotto windows richiede, sotto ubuntu, un aiuto su internet o l'installazione di un pacchetto aggiuntivo. Nella maggior parte dei casi ho trovato qualcuno che aveva il problema prima di me ma il tempo richiesto a risolvere e' comunque tanto. A un certo punto mi sono chiesto: ne vale la pena per risparmiare 100 euro di licenza? La risposta e' no, anche se e' stata una esperienza formativa.
Piu' in generale ho notato che il software gratuito non e' all'altezza di quello commerciale, anche se ammiro chi ci dedica un sacco di tempo allo sviluppo. Se devi usare il pc per il tempo libero o comunque sei disposto a convivere con i bachi o iterfacce utenti carenti puo' andare, altrimenti il gioco non vale la candela.
A volte mi chiedo se chi sta dietro il software gratuito abbia veramente la volonta' di essere alternativo al software commerciale o lo mantiene volutamente 'ostico' per pochi ma motivati utenti.
O semplicemente il fatto che sia gratuito rende impossibile una reale competizione?