kidkurry
cogito, ergo SUMA
- Registrato
- 25/3/02
- Messaggi
- 8.750
- Punti reazioni
- 437
Il declino del Paciarotto si avverte anche da queste cose.
Abbandonato anche dalle sue proverbiali botte di chi.lo allo scadere.
Perché se Milik segna al 93', cambia la storia...è vero.
Così come se Tomasson non segna al 93' con l'Aiax cambia la storia....
O così come se Martins segna al 93' nel derby cambia la storia...
O così come se Ramos non segna al 93' in finale di CL cambia la storia....
Senza le sue proverbiali botte di chi.lo, dell'Ancelotti vincente resterebbe poco o niente.
Di lui ricorderemmo, a ragion veduta, i suoi capolavori, tipo una semifinale di Europa League persa 4-0, o una champions praticamente già vinta buttata via ai quarti dopo aver vinto l'andata 4-1 o una finale di champions persa dopo essere andati al riposo sul 3-0...o un unico scudetto vinto (per altro con evidenti aiuti arbitrali) alla guida del Milan più forte di tutti i tempi.
Ancelotti è maestro nello sprecare l'impossibile, nelle vittorie legate a rocamboleschi intrecci, nell'esporre sempre e comunque le sue squadre ad imbarcate improvvise.
Ma il suo capolavoro assoluto, per me, rimane un campionato (ancora a 18 squadre) finito al terzo posto con 61 punti, dopo aver chiuso il girone d'andata in testa con 39 punti, facendo quindi 22 (ventidue) punti nel ritorno pur battendo sia Inter che Juve che chiuderanno prima e seconda. Nessuno poteva riuscirci, tranne lui.
Abbandonato anche dalle sue proverbiali botte di chi.lo allo scadere.
Perché se Milik segna al 93', cambia la storia...è vero.
Così come se Tomasson non segna al 93' con l'Aiax cambia la storia....
O così come se Martins segna al 93' nel derby cambia la storia...
O così come se Ramos non segna al 93' in finale di CL cambia la storia....
Senza le sue proverbiali botte di chi.lo, dell'Ancelotti vincente resterebbe poco o niente.
Di lui ricorderemmo, a ragion veduta, i suoi capolavori, tipo una semifinale di Europa League persa 4-0, o una champions praticamente già vinta buttata via ai quarti dopo aver vinto l'andata 4-1 o una finale di champions persa dopo essere andati al riposo sul 3-0...o un unico scudetto vinto (per altro con evidenti aiuti arbitrali) alla guida del Milan più forte di tutti i tempi.
Ancelotti è maestro nello sprecare l'impossibile, nelle vittorie legate a rocamboleschi intrecci, nell'esporre sempre e comunque le sue squadre ad imbarcate improvvise.
Ma il suo capolavoro assoluto, per me, rimane un campionato (ancora a 18 squadre) finito al terzo posto con 61 punti, dopo aver chiuso il girone d'andata in testa con 39 punti, facendo quindi 22 (ventidue) punti nel ritorno pur battendo sia Inter che Juve che chiuderanno prima e seconda. Nessuno poteva riuscirci, tranne lui.