Gigi Buffon lascia Juve e Nazionale

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Steinmann

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Diciassette anni alla Juventus, secondo come presenze al solo Del Piero. In serie A secondo al solo Maldini per sole 7 presenze (contando quella di sabato). L'enorme numero di 11 scudetti vinti (di cui 2 revocati), nessuno come lui in tutta la serie A di tutti i tempi, seguono a 8 scudetti Ferrari, Furino e Rosetta. Record di imbattibilità, 974 minuti. Campione del mondo. Maggior numero di presenze in Nazionale, segue Cannavaro con 40 presenze in meno. Maggior numero di partite con la fascia di capitano della Nazionale.

Forse il miglior portiere di tutti i tempi.

Grazie Gigi

:bow:
 
Nel giorno dell'addio alla Juventus di Gigi Buffon, Julio Cesar ha inviato, attraverso le pagine della Gazzetta dello Sport - una lettera al collega che ha scritto pagine importanti del calcio italiano: "Non saprei trovare un posto preciso per Gigi nella storia dei portieri dell’era moderna, dunque degli ultimi trent’anni di calcio - le parole dell'ex interista sulla Gazzetta dello Sport -. O forse sì: il posto di un fenomeno che rimarrà in quella storia. Per tanti motivi e uno su tutti, visto che era la cosa più difficile: ha continuato a giocare ad alti livelli fino ad oggi, più di vent’anni dopo. Nel calcio c’è un’abitudine, giusta o sbagliata che sia: giudicare chi gioca anche in base a quello che vince. Ecco, io che l’ho vinta dico: peccato che Buffon non abbia vinto la Champions League. Peccato perché la sua carriera lo meritava e perché se non fossero i titoli a condizionare i giudizi, credo che nessuno avrebbe dubbi nel dire che Gigi è stato il più forte, il più bravo".
 
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Nel giorno dell'addio alla Juventus di Gigi Buffon, Julio Cesar ha inviato, attraverso le pagine della Gazzetta dello Sport - una lettera al collega che ha scritto pagine importanti del calcio italiano: "Non saprei trovare un posto preciso per Gigi nella storia dei portieri dell’era moderna, dunque degli ultimi trent’anni di calcio - le parole dell'ex interista sulla Gazzetta dello Sport -. O forse sì: il posto di un fenomeno che rimarrà in quella storia. Per tanti motivi e uno su tutti, visto che era la cosa più difficile: ha continuato a giocare ad alti livelli fino ad oggi, più di vent’anni dopo. Nel calcio c’è un’abitudine, giusta o sbagliata che sia: giudicare chi gioca anche in base a quello che vince. Ecco, io che l’ho vinta dico: peccato che Buffon non abbia vinto la Champions League. Peccato perché la sua carriera lo meritava e perché se non fossero i titoli a condizionare i giudizi, credo che nessuno avrebbe dubbi nel dire che Gigi è stato il più forte, il più bravo".

OK!
 
Grazie , grande campione per le tue infinite parate.
 
6111

Seimilacentoundici giorni.
Seimilacentoundici attimi di pura passione.
Di gioia, di pianti, di sconfitte e di vittorie.

Grazie.
Grazie ad ognuno di voi.
Perché ognuno di voi ha contribuito a rendere speciale ogni istante della mia vita in bianconero. Una vita che è diventata una seconda pelle.
Una pelle che ho indossato, amato e rispettato. E che ho custodito e protetto con tutto me stesso.
Con tutti i miei limiti, ma anche con tutta la passione che mi ha sempre accompagnato.

Con domani si conclude un percorso.
Termina un libro che abbiamo scritto insieme.
L’emozione è tanta.
Troppa.

Comincerà inevitabilmente un percorso nuovo.
Un libro nuovo.
Deve cominciare.
Per la Juventus che rimarrà oltre qualunque calciatore, sempre!
E che continuerà a scrivere altre pagine importanti del suo libro che io penso e immagino infinito. Perché il suo è un dna unico ed ineguagliabile. Irripetibile e magnifico.
La Juve è una famiglia. La mia famiglia.
E io non smetterò mai di amarla, ringraziarla e chiamarla “casa”.
Perché mi ha dato tanto. Tutto.
Sicuramente molto più di quanto io non abbia fatto nei suoi confronti.

Comincerà inevitabilmente un percorso nuovo.
Un libro nuovo.
Deve cominciare.
Per me che imparerò a guardare il futuro con occhi diversi.
Che inizierò a raccogliere le nuove sfide che la vita mi proporrà con la curiosità di chi non vuole smettere di sentirsi “in gioco”.
E che sentirò il sano timore di chi di sfide ne ha vissute tante, a volte vinte, molte altre perse, ma che è consapevole che ognuna di esse è diversa dalla precedente.
E pertanto più difficile.

Sono arrivato allo stadio in bicicletta. Ero tanto giovane.
E domani vorrei metaforicamente allontanarmi a piedi per poter assaporare ogni istante, sentire la fatica del distacco. E la gioia dei saluti.
Per emozionarmi.
E per capire che mai sarò lontano da quel posto che chiamerò “casa”.
Per sempre!
E per poter salutare i compagni e gli amici che mai smetterò di chiamare FRATELLI.

Fino alla fine! Per sempre vostro,
Gianluigi Buffon
 
Io ricordo invece che 12 ore dopo una vittoria a wembley si è presentato a Firenze ai funerali di Astori alla guida della delegazione juventina, di fronte a una piazza viola e la donenica dopo in panchina durante il minuto di silenzio ha pianto .Per me basta per affermare che è un uomo vero.
 
Il secondo saluto, da vincente. Grazie Gigi, fenomeno. :bow:
 
Un grandissimo portiere, peccato che Moratti per prendere Toldo lo abbia fatto andare alla Juve.
 
«Siete stati la cornice dentro la quale ho dipinto la mia storia bianconera. In 20 anni non mi avete mai abbandonato, mi avete sempre sostenuto e incitato. Assieme siamo caduti e assieme siamo rinati. Assieme abbiamo vissuto gioie infinite e assieme abbiamo vissuto delusioni profonde. Un semplice grazie non sarà mai sufficiente per ricambiare il vostro infinito affetto che mi avete ininterrottamente mostrato per 20 anni. #FinoAllaFine»

OK!
 
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