harley-law
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Apro io il prosieguo del precedente 3D perchè l'altro era terminato come spazio a disposizione e forse Apache (che aveva aperto il precedente) non c'è in questo periodo...
Ripartiamo dall'intervista a Marotta di 3 giorni fa:
Juve, Marotta non chiude il mercato: “Ogni reparto puo essere ancora rinforzato” - La Stampa
GIANLUCA ODDENINO
INVIATO A VILLAR PEROSA
Beppe Marotta, la festa di Villar Perosa è anche l’occasione per fare un primo bilancio sulla Juve. Soddisfatto di questa squadra e di questo mercato?
«Bisogna fare una considerazione oggettiva: siamo una squadra che rappresenta un modello vincente e la Juventus non abbisognava di grandi colpi. Non c’erano rivoluzioni da fare, ma un processo di evoluzione: anche quest’anno abbiamo inserito 2-3 innesti di grande qualità, quanto al resto il gruppo non abbisognava di grandi movimentazioni».
Non abbisognava, al passato, nel senso che il mercato è finito?
«No: il mercato è lunghissimo. Quando è troppo lungo, al di là delle volontà delle società, ci sono anche quelle dei giocatori che vanno rispettate quando ti chiedono di andare via e vanno colte quando viceversa ci sono delle opportunità che ti servono per far aumentare il livello qualitativo della squadra. Noi tutto sommato abbiamo più opportunità da cogliere che esigenze».
Come Spinazzola?
«Ci farebbe comodo e all’Atalanta abbiamo chiesto di averlo un anno prima, pagando la giusta valorizzazione: loro hanno risposto di no e noi ci siamo ritirati… Spiace per il giocatore, perché ha potenzialità notevoli, ma ora non so che cosa accadrà».
Molti vi accusano di lavorare alle spalle di giocatori. Vedi i casi di Keita e Spinazzola...
«Per Keita abbiamo fatto un’offerta congrua a Lotito: lui è il padrone dei diritti sportivi e giustamente decide le strategie della Lazio. Quello che succederà non è colpa nostra».
Ma Keita è più un’opportunità o una necessità?
«Più un’opportunità. Tutte le società devono quantomeno tentare di cogliere, poi dipende da Lotito».
E Garay per la difesa?
«E’ un ottimo giocatore. Stop».
Quando verrà ufficializzato Matuidi?
«L’accordo verbale è stato raggiunto, ci sono solo questioni burocratiche. Probabilmente domani mattina (oggi, ndr) ci sarà il comunicato ufficiale».
Il mercato dei centrocampisti è chiuso?
«Mancano ancora due settimane e l’unico settore dove non ci saranno cambiamenti è quello dei portiere. Anche se abbiamo già oggi una rosa altamente competitiva per i nostri obiettivi».
Cuadrado, Alex Sandro, Asamoah: qualcuno ha chiesto di uscire?
«Nessuno dei tre, ma l’unico che ci chiesto esplicitamente di rimanere è Alex Sandro. Questo ci fa molto piacere, per cui respingeremo fermamente ogni offerta del Chelsea. Le altre sono situazioni tipiche da fine mercato: Asamoah ha fatto presente questa possibilità del Galatasaray, ma non ha chiesto di andare via. Come Cuadrado».
Dopo la Supercoppa ha parlato alla squadra?
«Assolutamente no. Il leader del gruppo e dello spogliatoio è autorevolmente Allegri. E poi non ritengo la Juve in una situazione ampiamente criticabile: è solo l’inizio della stagione ed è normale che ci sia ancora del rodaggio».
Bonucci sta parlando troppo?
«Noi accettiamo ciò che dice, ma è inutile commentare perché altrimenti faccio un piacere ai giornalisti».
La Juve resta la favorita per lo scudetto?
«Noi siamo assolutamente favoritissimi e altrettanto il Milan: dopo una campagna acquisti così dispendiosa, ma non è un’incognita e deve vincere. Poi anche Inter e Napoli».
E in Europa?
«La squadra più forte del mondo in assoluto è il Real Madrid, anche in questo inizio di stagione ha vinto e come lo ha fatto, surclassando Manchester United e Barcellona».
Ripartiamo dall'intervista a Marotta di 3 giorni fa:
Juve, Marotta non chiude il mercato: “Ogni reparto puo essere ancora rinforzato” - La Stampa
GIANLUCA ODDENINO
INVIATO A VILLAR PEROSA
Beppe Marotta, la festa di Villar Perosa è anche l’occasione per fare un primo bilancio sulla Juve. Soddisfatto di questa squadra e di questo mercato?
«Bisogna fare una considerazione oggettiva: siamo una squadra che rappresenta un modello vincente e la Juventus non abbisognava di grandi colpi. Non c’erano rivoluzioni da fare, ma un processo di evoluzione: anche quest’anno abbiamo inserito 2-3 innesti di grande qualità, quanto al resto il gruppo non abbisognava di grandi movimentazioni».
Non abbisognava, al passato, nel senso che il mercato è finito?
«No: il mercato è lunghissimo. Quando è troppo lungo, al di là delle volontà delle società, ci sono anche quelle dei giocatori che vanno rispettate quando ti chiedono di andare via e vanno colte quando viceversa ci sono delle opportunità che ti servono per far aumentare il livello qualitativo della squadra. Noi tutto sommato abbiamo più opportunità da cogliere che esigenze».
Come Spinazzola?
«Ci farebbe comodo e all’Atalanta abbiamo chiesto di averlo un anno prima, pagando la giusta valorizzazione: loro hanno risposto di no e noi ci siamo ritirati… Spiace per il giocatore, perché ha potenzialità notevoli, ma ora non so che cosa accadrà».
Molti vi accusano di lavorare alle spalle di giocatori. Vedi i casi di Keita e Spinazzola...
«Per Keita abbiamo fatto un’offerta congrua a Lotito: lui è il padrone dei diritti sportivi e giustamente decide le strategie della Lazio. Quello che succederà non è colpa nostra».
Ma Keita è più un’opportunità o una necessità?
«Più un’opportunità. Tutte le società devono quantomeno tentare di cogliere, poi dipende da Lotito».
E Garay per la difesa?
«E’ un ottimo giocatore. Stop».
Quando verrà ufficializzato Matuidi?
«L’accordo verbale è stato raggiunto, ci sono solo questioni burocratiche. Probabilmente domani mattina (oggi, ndr) ci sarà il comunicato ufficiale».
Il mercato dei centrocampisti è chiuso?
«Mancano ancora due settimane e l’unico settore dove non ci saranno cambiamenti è quello dei portiere. Anche se abbiamo già oggi una rosa altamente competitiva per i nostri obiettivi».
Cuadrado, Alex Sandro, Asamoah: qualcuno ha chiesto di uscire?
«Nessuno dei tre, ma l’unico che ci chiesto esplicitamente di rimanere è Alex Sandro. Questo ci fa molto piacere, per cui respingeremo fermamente ogni offerta del Chelsea. Le altre sono situazioni tipiche da fine mercato: Asamoah ha fatto presente questa possibilità del Galatasaray, ma non ha chiesto di andare via. Come Cuadrado».
Dopo la Supercoppa ha parlato alla squadra?
«Assolutamente no. Il leader del gruppo e dello spogliatoio è autorevolmente Allegri. E poi non ritengo la Juve in una situazione ampiamente criticabile: è solo l’inizio della stagione ed è normale che ci sia ancora del rodaggio».
Bonucci sta parlando troppo?
«Noi accettiamo ciò che dice, ma è inutile commentare perché altrimenti faccio un piacere ai giornalisti».
La Juve resta la favorita per lo scudetto?
«Noi siamo assolutamente favoritissimi e altrettanto il Milan: dopo una campagna acquisti così dispendiosa, ma non è un’incognita e deve vincere. Poi anche Inter e Napoli».
E in Europa?
«La squadra più forte del mondo in assoluto è il Real Madrid, anche in questo inizio di stagione ha vinto e come lo ha fatto, surclassando Manchester United e Barcellona».