John McEnroe ospite di Fazio

Archita

Nuovo Utente
Registrato
6/8/13
Messaggi
1.022
Punti reazioni
58
Se non sbaglio McEnroe ospite di Fazio ha affermato che McEnroe giovane giocando con le racchette di legno batterebbe i migliori Nadal e Federer con un facile 6-2 6-3...

Io la penso come McEnroe, voi ?
 
parli dei TENNISTI :o? e..
chi Patrick o John? ? e quando, quando questa chicca?
posta anche il youtube
 
Ultima modifica:
parli dei TENNISTI :o? ARGUTO :D e..
chi Patrick o John? ? PERSPICACE :De quando, quando questa chicca? Domenica 19 Novembre nella trasmissione "Che tempo che fa"
posta anche il youtube FIDATE

hi hi:D
 
Come al solito Fabio Fazio non ha fatto domande interessanti.

Avrei voluto chiedere a McEnroe come spiegava il fatto che, dopo aver dominato le edizioni 1983 e 1984 di Wimbledon, nel 1985 aveva perso nettamente in 3 set nei quarti con Kevin Curren.
Nel 1985 J. McEnroe aveva 26 anni.


Federer è stato in grado di vincere tornei slam tra 2003 e 2012.

McEnroe era riuscito a vincere un numero minore di tornei slam solo tra 1979 e 1984.


Nel 1989 McEnroe ( a 30 anni) a Wimbledon in semifinale aveva perso con Edberg ( 7-5 7-6 7-6 per lo svedese). In finale Becker aveva vinto 6-0 7-6 6-4.

Federer nel 2012 ( a 30 anni, quasi 31 ) aveva vinto Wimbledon battendo Djokovic e Murray.
 
Se non sbaglio McEnroe ospite di Fazio ha affermato che McEnroe giovane giocando con le racchette di legno batterebbe i migliori Nadal e Federer con un facile 6-2 6-3...

Io la penso come McEnroe, voi ?

Io penso di no.
Federer se la sarebbe giocata anche con le racchette di legno.
Quanto a Nadal dipende dalla superificie, sulla terra le sue doti di corsa e di lotta avrebbero comunque prevalso. Anche Borg vinceva, giocando in top spin, con le racchette di legno.

E poi bisogna dire quale Mc Enroe, perchè Mc Enroe ha avuto almeno 3 carriere.
Prima del 1984, 1984 e dopo il 1984.
Se è quello del 1984, lo mettiamo a confronto con il Federer del 2005-2006, ne viene fuori un bel match.
 
Io penso di no.
Federer se la sarebbe giocata anche con le racchette di legno.
Quanto a Nadal dipende dalla superificie, sulla terra le sue doti di corsa e di lotta avrebbero comunque prevalso. Anche Borg vinceva, giocando in top spin, con le racchette di legno.

E poi bisogna dire quale Mc Enroe, perchè Mc Enroe ha avuto almeno 3 carriere.
Prima del 1984, 1984 e dopo il 1984.
Se è quello del 1984, lo mettiamo a confronto con il Federer del 2005-2006, ne viene fuori un bel match.

In effetti, come giustamente ricordi, Mc Enroe ha avuto una carriera altalenante...Tuttavia a livello di potenzialità tecniche ritengo sia da considerarsi superiore a Federer che dalla sua ha avuto una maggiore continuità nei risultati.

Bisogna per onestà ricordare che nell'era Mc Enroe ci sono stati dei talenti grandissimi (Björn Borg, Jimmy Connors, Ilie Năstase, Guillermo Vilas, Mats Wilander, Ivan Lendl, Boris Becker, Stefan Edberg, Pete Sampras etc..)
 
In effetti, come giustamente ricordi, Mc Enroe ha avuto una carriera altalenante...Tuttavia a livello di potenzialità tecniche ritengo sia da considerarsi superiore a Federer che dalla sua ha avuto una maggiore continuità nei risultati.

Bisogna per onestà ricordare che nell'era Mc Enroe ci sono stati dei talenti grandissimi (Björn Borg, Jimmy Connors, Ilie Năstase, Guillermo Vilas, Mats Wilander, Ivan Lendl, Boris Becker, Stefan Edberg, Pete Sampras etc..)

Lendl qualche anno fa diceva che con i più forti in attività negli ultimi anni (Federer, Nadal, Djokovic, Murray) lui avrebbe perso sempre.
Invece con McEnroe a volte Lendl vinceva, e quasi sempre da un certo punto in avanti.

Dipende se un tennista è più o meno modesto se dice che avrebbe battuto o no campioni di un' altra epoca.

Ricordo di aver visto le immagini TV della finale di Coppa Davis del 1979 in cui sul veloce indoor McEnroe aveva vinto 6-2 6-3 6-4 contro Adriano Panatta.
Ecco chi su quella superficie McEnroe nel 1979 era in grado di battere con quel punteggio menzionato nell' intervista ...

Nastase era nato nel 1946, McEnroe nel febbraio 1959.

Sampras era più giovane di McEnroe, si incontrarono nel 1990 e 1991 e nelle 3 occasioni vinse Sampras

McEnroe Sampras Head To Head | John Mcenroe vs Pete Sampras H2H

Invece il giovane Federer eliminò Sampras a Wimbledon nel 2001

Sampras Federer Head To Head | Pete Sampras vs Roger Federer H2H


J. McEnroe era in netto vantaggio negli scontri diretti con un ottimo tennista della sua epoca , nato qualche anno prima di lui, Vitas Gerulaitis

McEnroe Gerulaitis Head To Head | John Mcenroe vs Vitas Gerulaitis H2H

Per dare ragione all' affermazione di McEnroe vogliamo mettere Federer al livello di Gerulaitis?
Mi pare evidente che nella storia del tennis, in base ai risultati, Federer sia da collocare ad un livello più elevato rispetto a quello di Gerulaitis.
 
Ultima modifica:
Lendl qualche anno fa diceva che con i più forti in attività negli ultimi anni (Federer, Nadal, Djokovic, Murray) lui avrebbe perso sempre.
Invece con McEnroe a volte Lendl vinceva, e quasi sempre da un certo punto in avanti.

Dipende se un tennista è più o meno modesto se dice che avrebbe battuto o no campioni di un' altra epoca.

Ricordo di aver visto le immagini TV della finale di Coppa Davis del 1979 in cui sul veloce indoor McEnroe aveva vinto 6-2 6-3 6-4 contro Adriano Panatta.
Ecco chi su quella superficie McEnroe nel 1979 era in grado di battere con quel punteggio menzionato nell' intervista ...

Nastase era nato nel 1946, McEnroe nel febbraio 1959.

Sampras era più giovane di McEnroe, si incontrarono nel 1990 e 1991 e nelle 3 occasioni vinse Sampras

McEnroe Sampras Head To Head | John Mcenroe vs Pete Sampras H2H

Invece il giovane Federer eliminò Sampras a Wimbledon nel 2001

Sampras Federer Head To Head | Pete Sampras vs Roger Federer H2H


J. McEnroe era in netto vantaggio negli scontri diretti con un ottimo tennista della sua epoca , nato qualche anno prima di lui, Vitas Gerulaitis

McEnroe Gerulaitis Head To Head | John Mcenroe vs Vitas Gerulaitis H2H

Per dare ragione all' affermazione di McEnroe vogliamo mettere Federer al livello di Gerulaitis?
Mi pare evidente che nella storia del tennis, in base ai risultati, Federer sia da collocare ad un livello più elevato rispetto a quello di Gerulaitis.

E' difficile fare confronti tra campioni di epoche diverse....

di sicuro a me piaceva il tennis dell'epoca McEnroe dove la tecnica era ancora preponderante sull'aspetto atletico....

E sono sicuro che McEnroe è il massimo esponente di quel tipo di tennis giocato con le racchette di legno.

Oggi è un altro sport...dove di sicuro Federer è il migliore....quando non trova Nadal in condizione....nel qual caso perde inesorabilmente (anche in campo nemico vedi Wimbledon 2008.....con Federer 27 enne)

Poi chiaro che nel tennis epoca McEnroe poteva fare meglio Fderer di Nadal ma questo è un altro ragionamento
 
Ecco cosa facevano anche John e Cash, mentre i vari Borg, Lendl etc. andavano a letto alle 10,00 e si alzavano alla mattina alle 8,00 per ore e ore di allenamenti. Famosa una notte a Parigi nella quale John suonò con Noah in un locale durante le giornate del Rolland Garros! E poi ci chiediamo perché ha vinto qualche Slam in meno? Certo.....non glielo aveva ordinato il dottore di fare quella vita e tanto di cappello a quelli come Borg, Lendl, o oggi Nadal e Ferrer che per anni sono riusciti e riescono a dedicare una parte della loro vita esclusivamente e totalmente alla disciplina che stanno praticando. Ma teniamone conto nel giudicare le potenzialità di un certo tipo di tennis rispetto ad un altro.


McEnroe and Cash with the Full Metal Rackets - Rock And Roll - YouTube
 
E invece se McEnroe giovane giocasse adesso con le racchette attuali?

Forse avrebbe una carriera come quella del mancino francese A. Mannarino , che sta giocando con Berdych nell' ATP 1000 di Parigi Bercy
 
In effetti, come giustamente ricordi, Mc Enroe ha avuto una carriera altalenante...Tuttavia a livello di potenzialità tecniche ritengo sia da considerarsi superiore a Federer che dalla sua ha avuto una maggiore continuità nei risultati.

Bisogna per onestà ricordare che nell'era Mc Enroe ci sono stati dei talenti grandissimi (Björn Borg, Jimmy Connors, Ilie Năstase, Guillermo Vilas, Mats Wilander, Ivan Lendl, Boris Becker, Stefan Edberg, Pete Sampras etc..)

Dopo il fallimento del 1985, la sconfitta da Curren a Wimbledon e la stesa dal suo acerrimo rivale Lendl a Flushing Meadows, dopo queste due delusioni, Mc Enroe ha commesso l' errore (tra virgolette) di prendersi un anno sabbatico e tornò a giocare solo a fine 1986.

Quindi un anno perchè era un pò stufo, un anno perchè fermo, considerando che quello era il periodo in cui cambiavano le racchette, in cui venivano fuori i primi bombardieri, quando riprese, non riuscì mai a colmare il gap che ormai si era creato.
Lendl, a differenza sua, con grande fatica e lavoro, nonostante continuasse a giocare con quella micragnosa racchettina Adidas, ci riuscì. Tutto un altro spirito.
 
...

La Kneissl gode di uno status di culto tra i collezionisti di racchette in particolare per il fatto che Ivan Lendl ha iniziato la sua carriera usando i telai di questa azienda sin dal 1977.

Proprio da quell’anno la Kneissl costruì la sua prima racchetta in fibra innestando tra l’altro all’interno della struttura dei microchip rendendo così il telaio come se di fatto fosse un ‘tutor computerizzato’.

Del 1979 è la ‘White Star Pro’, un gioiello per gli appassionati ed un arma potente per chi ebbe modo di giocarci. Di color bianco latte, con un piatto corde aumentato del 10% rispetto alla norma, materiale in fibra di vetro intrecciata a carbonio e kevlar e con un peso sostenuto (ca. 390 grammi) questa racchetta avrebbe spopolato per diversi anni grazie in particolare alle prestazioni del campione cecoslovacco.

Nel 1980 venne introdotta la ‘White Star Ivan Lendl’ che era simile al modello precedente ma che metteva in particolare evidenza la componente kevlar.

A partire dal primo gennaio 1981 Lendl stipulò un contratto con Adidas e da allora in poi giocò solo con l’Adidas ‘GTX Pro’, racchetta che era identica alla Kneissl ‘White Star Pro’.

Il finalista di Wimbledon 1985, Kevin Curren fu invece testimonial della ‘Kneissl White Star Pro Masters’, telaio assai venduto in quel periodo.

Dopo gli US Open 1985, Kneissl con orgoglio dichiarava e pubblicizzava che in sei finali di tornei americani ben sette giocatori avevano utilizzato un suo attrezzo.
...

Dopo essere stato commercializzato fino agli inizi degli anni ’90 il marchio austriaco è scomparso dal mercato italiano salvo una fugace presenza intorno al 1995 con alcuni modelli di racchette dedicate al tennista austriaco Thomas Muster.
...

Fonte: Associazione Italiana dei Collezionisti di Tennis » KNEISSL


Classe 1958, il sudafricano Kevin Curren fu un giocatore molto brillante, protagonista di un eccellente carriera, prevalentemente nel corso degli anni'80. Ricordato per il suo brillante gioco d'attacco e per il suo grande servizio (che tirava con violenza anche con la racchetta in legno), vinse probabilmente meno di quanto avrebbe potuto. A suo agio sull'erba e sulle superfici rapide, mise in bacheca appena 5 titoli ATP, su un totale di 13 finali, arrivando sino ad un best ranking di n°5: Johannesbourg 1981 (su Bernie Mitton), Colonia 1982 (su Shlomo Glickstein), Toronto 1985 (su Anders Jarryd), Atlanta 1986 (su TIm Wilkison) e Francoforte 1989 (su Petr Korda).
Naturalmente, il suo risultato più importante è senza dubbio la finale raggiunta a Wimbledon nel 1985, quando sconfisse nettamente a suon di aces prima Stefan Edberg, poi John McEnroe, campione uscente e n°1 del mondo, e quindi Jimmy Connors (lasciandogli solo 5 games), prima di cedere in finale, abbstanza sorprendentemente, all'astro nascente Boris Becker, non ancora 18enne. Nel 1983 aveva avuto un'altra importante chance a Wimbledon quando, dopo aver eliminato il defending champion Connors, era stato sorpreso dal neozelandese Chris Lewis in semifinale, al termine di un match durissimo, finito 8-6 al quinto set. Fra queste due grandi opportunità presentatesi a Wimbledon 1985, Curren ebbe l'opportunità di giocare un'altra finale Slam, sempre sull'erba, agli Australian Open del 1984, cedendo in 4 set a Mats Wilander. Gli appassionati italiani lo ricordano probabilmente anche per la finale raggiunta a Milano nel 1983 e persa con Ivan Lendl.
...

Il Museo del Tennis: PILLOLE DAL PASSATO : KEVIN CURREN
 
DAL LEGNO AI NUOVI MATERIALI

Guardando una racchetta di legno la prima cosa che salta all'occhio rispetto ad un attrezzo moderno sono le dimensioni molto più ridotte del piatto corde (l'ovale) : le racchette di legno hanno una superficie d'impatto molto più ridotta. Il concetto di SWEETSPOT chiarirà bene il problema. Chiunque abbia provato a giocare a tennis ha rapidamente fatto conoscenza con i colpi decentrati o steccati, ovvero quando la palla non viene colpita in una zona prossima al centro della racchetta difficilmente andrà dall'altra parte, e comunque se ci andrà lo farà per puro caso e in modo del tutto incontrollato. Questo perchè all'interno del piatto corde esiste una zona denominata appunto SWEETSPOT che rappresenta il punto di impatto ottimale: colpite la palla all'interno dello sweetspot e avrete controllo, potenza e comfort, più vi allontanerete da questa zona ottimale e più il colpo risulterà problematico se non impossibile.

E' chiaro che essendo lo SWEETSPOT una percentuale dell'ovale della racchetta più grande sarà il piatto corde e più grande sarà questa zona ottimale, quindi il primo passo per migliorare l'attrezzo e renderlo più tollerante e giocabile fu quello di aumentare le dimensioni del piatto corde. Il problema con il legno era però dovuto alla scarsa robustezza del materiale, un ovale più grande sarebbe stato molto meno resistente e l'unico modo di renderlo in grado di resistere alle sollecitazioni senza rompersi consisteva nell'irrobustire il telaio aumentandone la sezione, il tutto si traduceva in un amento di peso eccessivo che rendeva la racchetta troppo pesante e quindi inutilizzabile. Una tipica racchetta in legno pesava già 400-450 grammi mentre oggi i telai moderni si aggirano tra i 250-300 grammi.

I nuovi materiali introdotti negli anni 80, come grafite e fibra di vetro erano la soluzione ideale: leggeri e molto resistenti, consentirono fin da subito la realizzazione di ovali più grandi senza un conseguente aumento di peso, anzi il peso totale degli attrezzi risultò addirittura più contenuto e i tennisti iniziarono ad avere tra le mani racchette più "grandi" e quindi più "facili" oltre che più leggere. Di pari passo nuovi materiali fecero il loro ingresso anche nel campo delle corde, e il budello naturale venne progressivamente sostituito da materiali sintetici che consentivano tensioni di incordatura più alte che ora i nuovi telai più resistenti potevano sostenere. Anche le corde quindi vennero incontro ai tennisti fornendo maggior controllo e omogeneità di performance: era iniziata la rivoluzione del tennis.

Nel 1985 la Federazione Internazionale sita a Wimbledon stabilì che le dimensioni del piatto corde non potessero essere superiori a 140 pollici quadrati (larghezza 29,21 cm, lunghezza, 39,37 cm, misurati all’interno del piatto corde, pari ad una maggiorazione del 100% dell’ovale, rispetto alle racchette di legno), tuttavia nessun fabbricante si è avventurato oltre il 60% di maggiorazione, a causa dei problemi di controllo della palla (effetto fionda) che si incontrano, mano a mano che si aumenta la superficie dell’ovale. Il regolamento ha anche stabilito che la lunghezza della racchetta non deve superare i 32 pollici (pari a 81,28 cm.) Le racchette tradizionali avevano una lunghezza di 27 pollici (68,6 cm) che rimase invariata con l’avvento dei telai definiti OVERSIZE ("racchettoni"), finché il giocatore statunitense Chang non adottò un manico più lungo di un pollice rispetto a quello tradizionale. Una maggiore lunghezza del manico avvantaggia i giocatori di bassa statura, ma rende più difficile il controllo dei colpi. Ora la stragrande maggioranza delle racchette ha un ovale definito MIDPLUS che si aggira intorno ai 98-100 pollici quadrati oppure OVERSIZE con ovale di circa 110 pollici.

Le conseguenze dei nuovi attrezzi? Riassunte in una unica parola: TOPSPIN! Gli ovali più grandi hanno consentito l'esasperazione del concetto di copertura della palla, ovvero il TOPSPIN, la rotazione "sopra la palla" che ha aumentato a dismisura la capacità di accelerare il colpo mantenendone il totale controllo. Un piatto corde più grande consente di "spazzolare" la palla dal basso verso l'alto imprimendo una rotazione in top esasperata che si traduce in una palla che viaggiando molto più veloce segue una parabola arcuata che le consente passando alta e veloce sopra la rete (sicurezza) comunque di non finire fuori dal campo (controllo) . Più "copro" la palla e più posso forzare senza perdere il controllo. E' chiaro che la tecnica di esecuzione dei colpi non poteva non modificarsi per ottimizzare l'esecuzione di questa rotazione che tanti vantaggi apportava alle dinamiche di gioco. Il cambiamento più evidente è rappresentato dal processo di "frontalizzazione" della posizione dei piedi rispetto alla palla dalla parte del dritto, codificato in principio dalla scuola Spagnola (Spaga) ripreso ed esasperato dall'accademia di Nick Bollettieri che ha avuto nel fenomeno Agassi il suo più rappresentativo testimonial fino a divenire oggi lo standard tecnico universalmente utilizzato ed insegnato: Open-Stace, ovvero posizione aperta con abbandono del concetto di affiancamento dalla parte del dritto. I piedi restano frontali mentre il busto si torce per caricare prima e liberare poi l'accelerazione del braccio con la racchetta che spazzola violentemente la palla dal basso verso l'alto imprimendo ai colpi velocità e controllo prima semplicemente irrealizzabili. Anche il modo di impugnare la racchetta cambia radicalmente e si passa dalla classica continental (a martello) ad impugnature sempre più "aperte" Western ed Eastern che consentono una maggiore copertura della palla. Il servizio a sua volta beneficia dei nuovi telai in grado di sprigionare una maggiore potenza e nuove rotazioni come il kick, (esasperazione del servizio liftato che ha avuto in Edberg il primo grandissimo interprete). Basti pensare che ormai è comune più o meno a tutti i professionisti possedere una prima palla di servizio in grado di superare i 200 km/h ...

fonte: Documento senza titolo
 

Allegati

  • old.gif
    old.gif
    8,8 KB · Visite: 147
  • new.gif
    new.gif
    9,9 KB · Visite: 154
Ultima modifica:
E invece se McEnroe giovane giocasse adesso con le racchette attuali?

Forse avrebbe una carriera come quella del mancino francese A. Mannarino , che sta giocando con Berdych nell' ATP 1000 di Parigi Bercy

non scherzare...mcenroe batteva connors borg e lendl, mostri di potenza, tattica e tenuta mentale.
Ha battuto anche un giovane agassi...
era un talento mostruoso e non ha giocato solamente con le racchette di legno
 
Ecco cosa facevano anche John e Cash, mentre i vari Borg, Lendl etc. andavano a letto alle 10,00 e si alzavano alla mattina alle 8,00 per ore e ore di allenamenti. Famosa una notte a Parigi nella quale John suonò con Noah in un locale durante le giornate del Rolland Garros! E poi ci chiediamo perché ha vinto qualche Slam in meno? Certo.....non glielo aveva ordinato il dottore di fare quella vita e tanto di cappello a quelli come Borg, Lendl, o oggi Nadal e Ferrer che per anni sono riusciti e riescono a dedicare una parte della loro vita esclusivamente e totalmente alla disciplina che stanno praticando. Ma teniamone conto nel giudicare le potenzialità di un certo tipo di tennis rispetto ad un altro.


McEnroe and Cash with the Full Metal Rackets - Rock And Roll - YouTube


Guardate questo video e poi immaginate un Borg un Lendl o un Nadal che dopo una serata del genere giocano il giorno dopo una partita al Rolland Garros anche di primo turno.......
 
Guardate questo video e poi immaginate un Borg un Lendl o un Nadal che dopo una serata del genere giocano il giorno dopo una partita al Rolland Garros anche di primo turno.......

Ma quale serata?
Ma che dici?
Ci sono alcuni secondi o al massimo pochi minuti in cui i 2 tennisti partecipano a un video musicale suonando o facendo finta di suonare chitarra e racchette.
E non è affatto detto che il giorno dopo avessero qualche partita da disputare.
Alcune immagini sono in studio e non si può sapere in che orari siano state girate.
 
Indietro