tonifurente
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Sul Recesso Brutale Unilaterale IMMOTIVATO ed ILLEGITTIMO di alcune banche online quotate in borsa espressione dei maggiori gruppi bancari tradizionali [e.g. UNICREDIT (Fineco) ed MPS (Widiba)]
Cari amici,
oggi sottopongo al FOL Banking, carte di credito, conti deposito e correnti una delle questioni peggiori, tediose e più scottanti che sto – ahimè -sperimentando negli ultimi tempi.
A fronte di continue variazioni unilaterale dei contratti, inserite possibilmente in carattere 6 al termine degli estratti conti ed a cui gli istituiti bancari non danno adeguata pubblicità tramite gli innumerevoli canali di comunicazioni disponibili (contatto diretto, SMS, email, PEC etc), ho riscontrato direttamente e – purtroppo - sulla mia pelle (o meglio nelle mie tasche) che gli istituiti di credito hanno adottato una tecnica sbalorditiva, quanto distruttiva e frustrante per dissuadere i clienti più combattivi.
Oggi infatti anziché attendere che il cliente se ne vada - come tradizionalmente avviene - decidono loro tramite PEC o raccomandata AR, anticipata da e-mail, di recedere dal contratto.
Questo nonostante tu NON abbia nei loro confronti alcuna forma di apertura di credito (es. fido), conti in rosso o non movimentati, decesso, incapacità o fallimento del correntista: ragioni che normalmente autorizzano la banca a chiudere il conto.
Tutti i conti erano e sono in attivo al momento della chiusura.
Anzi in un conto c’erano quasi 100k in vincoli.
Tutte le banche hanno chiuso unilateralmente il conto corrente senza motivo, ossia senza indicare alcuna giustificazione. Io ritengo tale abuso di posizione dominate illegittimo oltre che lesivo della dignità del cliente.
La vera ragione di questo bizzarro ed unilatere comportamento è da addurre solo ed esclusivamente alla stizza che questi istituti di credito (generalmente Spa quotate solo recentemente in borsa, espressione online dei maggiori gruppi bancari tradizionali [e.g. UNICREDIT e MPS]) hanno a fornire risposte adeguate a quesiti specifici attraverso canali di comunicazione orizzontale, ovvero al di là del mero call-center di I o II livello che sia; normalmente e volutamente dotati di scarsa esperienza e debole capacità risolutiva.
Guai, dicasi GUAI ad interpellare la loro priamide dirigenziale. Guai a sollecitarli gli alti dirigenti. Essi si sentono sopra le parti.
Ma non lo sono. Questo è certo.
Nonostante io li abbia immediatamente messi in mora ed abbia presentato ricorso ad ABF entrambe le banche hanno proceduto a testa bassa nella loro convinzione, tronfie del fatto che ABF prima di giungere ad una sentenza impiega 360gg.
Nel frattempo, non essendoci un’autorità in grado di bloccare il processo di chiusura brutale del conto corrente da loro attivato, né una sorta di “provvedimento d’urgenza” con cui ABF o chicchessia possa rimandare la chiusura al pronunciamento della decisone arbitrale, ti ritrovi – come si sul dire - “****** e mazziato”.
Infatti le banche procedono tranquillamente a chiudere i tuoi conti correnti, disabilitano le carte, estinguono prematuramente vincoli di risparmio liquidando soltanto una minima parte del denaro che ci si aspettava dall’investimento. E se avevi richiesto rendicontazione annuale in PEC, ma loro non te l’hanno MAI applicata, ti sottraggono pure i soldi dei bolli trimestrali !
Questa è la gestione trasparente e brillante che tali banche hanno adottato (ovviamente vale nei confronti di chiunque provi ad oltrepassare il muro di gomma del call center dove tutte le richieste inevase, giacciono nel limbo del dimenticatoio).
Ovviamente il consumatore/cliente occupa una posizione di manifesta inferiorità e smisurata debolezza rispetto alla banca la qual, per un verso, si auto-danneggia ma, evidentemente, secondo i rispettivi direttori generali (che ben conosciamo), ciò è male minore rispetto al godimento - del tutto personale ed irrazionale - di vederti cacciato ed annientato.
Questa è la responsabilità sociale dei loro direttori generali, questa la predisposizione all’importanza del cliente.
Magari fra un anno sono costretti a ricredersi, ma, si sa, un anno è lontano.
Qui si ragiona a brevissima distanza, nell’arco della settimana, dell mese con azioni di impatto immediato.
Poco importa se fra un anno perdi tutti i clienti. Tanto non sarà sicuramente così – penseranno i direttori generali e i loro immediati sottoposti !
Meglio la gallina oggi che le uova domani !
Questa è la dura legge di chi si quota in borsa e si snatura completamente dalla tutela ed attenzione alla propria clientela, anche quella storica, anche quella che ti tiene in piedi. Ormai hanno preso il largo le persone con manie di grandezza o peggio deliri di onnipotenza.
Eccomi qui a chiedere aiuto e consiglio sulle azioni da intraprendere e cominciare a raccogliere altre esperienze devastanti come la mia nell’ottica di capire cosa è successo dopo e come vi siete comportati.
Spero questo mio post possa aprire una breccia nel regime di omertà presente tra gli istituti bancari, grazie alla condivisione e all’aiuto reciproco degli utenti di questo forum.
Magari scopro che il recesso unilaterale e brutale per eccessive domande è una pratica più diffusa di quanto posso credere.
Magari invece scopro di essere il solo.
Spero sia questo il luogo ove aprire un ampio dibattito.
Cari amici,
oggi sottopongo al FOL Banking, carte di credito, conti deposito e correnti una delle questioni peggiori, tediose e più scottanti che sto – ahimè -sperimentando negli ultimi tempi.
A fronte di continue variazioni unilaterale dei contratti, inserite possibilmente in carattere 6 al termine degli estratti conti ed a cui gli istituiti bancari non danno adeguata pubblicità tramite gli innumerevoli canali di comunicazioni disponibili (contatto diretto, SMS, email, PEC etc), ho riscontrato direttamente e – purtroppo - sulla mia pelle (o meglio nelle mie tasche) che gli istituiti di credito hanno adottato una tecnica sbalorditiva, quanto distruttiva e frustrante per dissuadere i clienti più combattivi.
Oggi infatti anziché attendere che il cliente se ne vada - come tradizionalmente avviene - decidono loro tramite PEC o raccomandata AR, anticipata da e-mail, di recedere dal contratto.
Questo nonostante tu NON abbia nei loro confronti alcuna forma di apertura di credito (es. fido), conti in rosso o non movimentati, decesso, incapacità o fallimento del correntista: ragioni che normalmente autorizzano la banca a chiudere il conto.
Tutti i conti erano e sono in attivo al momento della chiusura.
Anzi in un conto c’erano quasi 100k in vincoli.
Tutte le banche hanno chiuso unilateralmente il conto corrente senza motivo, ossia senza indicare alcuna giustificazione. Io ritengo tale abuso di posizione dominate illegittimo oltre che lesivo della dignità del cliente.
La vera ragione di questo bizzarro ed unilatere comportamento è da addurre solo ed esclusivamente alla stizza che questi istituti di credito (generalmente Spa quotate solo recentemente in borsa, espressione online dei maggiori gruppi bancari tradizionali [e.g. UNICREDIT e MPS]) hanno a fornire risposte adeguate a quesiti specifici attraverso canali di comunicazione orizzontale, ovvero al di là del mero call-center di I o II livello che sia; normalmente e volutamente dotati di scarsa esperienza e debole capacità risolutiva.
Guai, dicasi GUAI ad interpellare la loro priamide dirigenziale. Guai a sollecitarli gli alti dirigenti. Essi si sentono sopra le parti.
Ma non lo sono. Questo è certo.
Nonostante io li abbia immediatamente messi in mora ed abbia presentato ricorso ad ABF entrambe le banche hanno proceduto a testa bassa nella loro convinzione, tronfie del fatto che ABF prima di giungere ad una sentenza impiega 360gg.
Nel frattempo, non essendoci un’autorità in grado di bloccare il processo di chiusura brutale del conto corrente da loro attivato, né una sorta di “provvedimento d’urgenza” con cui ABF o chicchessia possa rimandare la chiusura al pronunciamento della decisone arbitrale, ti ritrovi – come si sul dire - “****** e mazziato”.
Infatti le banche procedono tranquillamente a chiudere i tuoi conti correnti, disabilitano le carte, estinguono prematuramente vincoli di risparmio liquidando soltanto una minima parte del denaro che ci si aspettava dall’investimento. E se avevi richiesto rendicontazione annuale in PEC, ma loro non te l’hanno MAI applicata, ti sottraggono pure i soldi dei bolli trimestrali !
Questa è la gestione trasparente e brillante che tali banche hanno adottato (ovviamente vale nei confronti di chiunque provi ad oltrepassare il muro di gomma del call center dove tutte le richieste inevase, giacciono nel limbo del dimenticatoio).
Ovviamente il consumatore/cliente occupa una posizione di manifesta inferiorità e smisurata debolezza rispetto alla banca la qual, per un verso, si auto-danneggia ma, evidentemente, secondo i rispettivi direttori generali (che ben conosciamo), ciò è male minore rispetto al godimento - del tutto personale ed irrazionale - di vederti cacciato ed annientato.
Questa è la responsabilità sociale dei loro direttori generali, questa la predisposizione all’importanza del cliente.
Magari fra un anno sono costretti a ricredersi, ma, si sa, un anno è lontano.
Qui si ragiona a brevissima distanza, nell’arco della settimana, dell mese con azioni di impatto immediato.
Poco importa se fra un anno perdi tutti i clienti. Tanto non sarà sicuramente così – penseranno i direttori generali e i loro immediati sottoposti !
Meglio la gallina oggi che le uova domani !
Questa è la dura legge di chi si quota in borsa e si snatura completamente dalla tutela ed attenzione alla propria clientela, anche quella storica, anche quella che ti tiene in piedi. Ormai hanno preso il largo le persone con manie di grandezza o peggio deliri di onnipotenza.
Eccomi qui a chiedere aiuto e consiglio sulle azioni da intraprendere e cominciare a raccogliere altre esperienze devastanti come la mia nell’ottica di capire cosa è successo dopo e come vi siete comportati.
Spero questo mio post possa aprire una breccia nel regime di omertà presente tra gli istituti bancari, grazie alla condivisione e all’aiuto reciproco degli utenti di questo forum.
Magari scopro che il recesso unilaterale e brutale per eccessive domande è una pratica più diffusa di quanto posso credere.
Magari invece scopro di essere il solo.
Spero sia questo il luogo ove aprire un ampio dibattito.