Un nuovo modo di vedere i conti correnti

abradacapra

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Con l'eliminazione dell'imposta di bollo (sotto la soglia dei 5000 euro per ciascun istituto di credito) e il contemporaneo aumento del numero di conti correnti a zero spese (o quasi) e dei conti online, è senza dubbio cambiato il modo con cui essi vengono visti.
Qualche anno fa tra imposta di bollo, spese di gestione fisse e spese variabili, non valeva la pena avere più di un conto personale, ormai invece è prassi normale averne almeno un paio per potere sfruttare i vantaggi specifici di ciascuno. Questo però non trova riscontro nella mia esperienza quotidiana, ma solo fra gli utenti di questo forum, della rete, o comunque fra le persone un po' informate. Nell'immaginario comune del 99% delle persone che conosco, il conto corrente rimane un qualcosa di oscuro, di costoso, di macchinoso e difficoltoso sia da aprire che da chiudere. Un qualcosa che c'è sempre stato e sempre ci sarà, a qualsiasi condizione, impensabile sostituirlo. Non so se sia per paura, per ignoranza, per pigrizia o per che cos'altro, ma probabilmente è grazie a loro che la minoranza può usufruire di prodotti completamente gratuiti.
Detto questo, io vorrei cercare di capire se abbia senso o meno andare ancora oltre e vedere i conti correnti come qualcosa di ancora più semplice e snello, pesandone vantaggi e svantaggi.
Mi spiego meglio. Leggendo i consigli che trovo su questo forum, noto una quasi totale concordanza sul "non esagerare". Si consiglia di aprirne 2-3 al massimo senza "reali necessità" (come ad esempio il dover tenere svincolate grosse somme senza pagare l'imposta di bollo) e di evitare di aprire un cc per farne un monouso.
Vi faccio un paio di esempi.
Giovane studente senza alcuno stipendio, senza utenze, bollette, tasse e anche senza soldi. L'unica cosa che vorrebbe è poter effettuare acquisti online con la sua "paghetta". Fino a qualche anno fa tutti saremmo stati d'accordo che avrebbe dovuto farsi una carta prepagata o al limite una carta conto. Ma oggi che alcuni cc offrono carte prepagate senza commissioni di ricarica (penso alla YouCard per esempio) o carte di debito evolute (BNL, Contomax, CheBanca!, BancoPosta Click, Nextcard ecc...) non vedo proprio quali siano gli svantaggi nell'aprire un cc invece di una prepagata o una carta conto, anzi vedo solo vantaggi.
Altro esempio, un po' più estremo. Giovane lavoratore a tempo determinato con un patrimonio di nemmeno 2mila euro e qualche esigenza in più rispetto al ragazzo di prima. Ha già Fineco per poter effettuare i versamenti di contanti/assegni e SI Conto Corrente per ricavare due spiccioli dai suoi risparmi. Gli è stata rifiutata la cdc da Fineco e non vuole provare con altri istituti, oppure non gli interessa proprio avere una cdc e preferisce una prepagata. Apre quindi anche un conto corrente Youbanking. A questo punto decide di fare un viaggio e per evitare di pagare le commissioni sui voli apre un conto BancoPosta Click per la sua "Debit Mastercard". Non contento, sapendo che in futuro volerà ancora, vuole mettersi al riparo da possibili sorprese e apre il cc CheBanca! per la sua carta di debito evoluta su circuito Maestro, che ancora gli mancava.
Adesso, nonostante non arrivi complessivamente nemmeno a 2mila euro, ha 5 conti correnti monouso:
  1. Fineco, "cc ponte" sul quale versa banconote/assegni che poi trasferisce sugli altri cc a seconda dei bisogni;
  2. SI Conto Corrente, sul quale tiene il grosso delle sue liquidità, per ricavarne qualcosina;
  3. Youbanking, esclusivamente per la sua carta prepagata YouCard;
  4. BancoPosta Click, esclusivamente per la sua carta di debito evoluta;
  5. CheBanca!, anche in questo caso solo per la sua carta di debito evoluta.
Vi sembrerebbe così assurda questa situazione? E, se sì, perché?
Francamente gli unici svantaggi che mi vengono in mente nell'avere più conti correnti sono:
  • dover gestire un numero maggiore di codici, pin, password e carte;
  • rischiare di non poter più sottoscrivere futuri prodotti finanziari vantaggiosi con quel determinato istituto di credito, essendone già (o essendone già stati) clienti;
  • rischiare di dover effettuare un bel po' di pratiche di chiusura se la legge sull'imposta di bollo dovesse cambiare sfavorevolmente.
Ma il vantaggio di poter sfruttare i punti di forza peculiari di alcuni cc, assenti negli altri, secondo me vale molto di più.
Qual è la vostra opinione al riguardo?
 
Con l'eliminazione dell'imposta di bollo (sotto la soglia dei 5000 euro per ciascun istituto di credito) e il contemporaneo aumento del numero di conti correnti a zero spese (o quasi) e dei conti online, è senza dubbio cambiato il modo con cui essi vengono visti.
Qualche anno fa tra imposta di bollo, spese di gestione fisse e spese variabili, non valeva la pena avere più di un conto personale, ormai invece è prassi normale averne almeno un paio per potere sfruttare i vantaggi specifici di ciascuno. Questo però non trova riscontro nella mia esperienza quotidiana, ma solo fra gli utenti di questo forum, della rete, o comunque fra le persone un po' informate. Nell'immaginario comune del 99% delle persone che conosco, il conto corrente rimane un qualcosa di oscuro, di costoso, di macchinoso e difficoltoso sia da aprire che da chiudere. Un qualcosa che c'è sempre stato e sempre ci sarà, a qualsiasi condizione, impensabile sostituirlo. Non so se sia per paura, per ignoranza, per pigrizia o per che cos'altro, ma probabilmente è grazie a loro che la minoranza può usufruire di prodotti completamente gratuiti.
Detto questo, io vorrei cercare di capire se abbia senso o meno andare ancora oltre e vedere i conti correnti come qualcosa di ancora più semplice e snello, pesandone vantaggi e svantaggi.
Mi spiego meglio. Leggendo i consigli che trovo su questo forum, noto una quasi totale concordanza sul "non esagerare". Si consiglia di aprirne 2-3 al massimo senza "reali necessità" (come ad esempio il dover tenere svincolate grosse somme senza pagare l'imposta di bollo) e di evitare di aprire un cc per farne un monouso.
Vi faccio un paio di esempi.
Giovane studente senza alcuno stipendio, senza utenze, bollette, tasse e anche senza soldi. L'unica cosa che vorrebbe è poter effettuare acquisti online con la sua "paghetta". Fino a qualche anno fa tutti saremmo stati d'accordo che avrebbe dovuto farsi una carta prepagata o al limite una carta conto. Ma oggi che alcuni cc offrono carte prepagate senza commissioni di ricarica (penso alla YouCard per esempio) o carte di debito evolute (BNL, Contomax, CheBanca!, BancoPosta Click, Nextcard ecc...) non vedo proprio quali siano gli svantaggi nell'aprire un cc invece di una prepagata o una carta conto, anzi vedo solo vantaggi.
Altro esempio, un po' più estremo. Giovane lavoratore a tempo determinato con un patrimonio di nemmeno 2mila euro e qualche esigenza in più rispetto al ragazzo di prima. Ha già Fineco per poter effettuare i versamenti di contanti/assegni e SI Conto Corrente per ricavare due spiccioli dai suoi risparmi. Gli è stata rifiutata la cdc da Fineco e non vuole provare con altri istituti, oppure non gli interessa proprio avere una cdc e preferisce una prepagata. Apre quindi anche un conto corrente Youbanking. A questo punto decide di fare un viaggio e per evitare di pagare le commissioni sui voli apre un conto BancoPosta Click per la sua "Debit Mastercard". Non contento, sapendo che in futuro volerà ancora, vuole mettersi al riparo da possibili sorprese e apre il cc CheBanca! per la sua carta di debito evoluta su circuito Maestro, che ancora gli mancava.
Adesso, nonostante non arrivi complessivamente nemmeno a 2mila euro, ha 5 conti correnti monouso:
  1. Fineco, "cc ponte" sul quale versa banconote/assegni che poi trasferisce sugli altri cc a seconda dei bisogni;
  2. SI Conto Corrente, sul quale tiene il grosso delle sue liquidità, per ricavarne qualcosina;
  3. Youbanking, esclusivamente per la sua carta prepagata YouCard;
  4. BancoPosta Click, esclusivamente per la sua carta di debito evoluta;
  5. CheBanca!, anche in questo caso solo per la sua carta di debito evoluta.
Vi sembrerebbe così assurda questa situazione? E, se sì, perché?
Francamente gli unici svantaggi che mi vengono in mente nell'avere più conti correnti sono:

  • [*]dover gestire un numero maggiore di codici, pin, password e carte;
  • rischiare di non poter più sottoscrivere futuri prodotti finanziari vantaggiosi con quel determinato istituto di credito, essendone già (o essendone già stati) clienti;
    [*]rischiare di dover effettuare un bel po' di pratiche di chiusura se la legge sull'imposta di bollo dovesse cambiare sfavorevolmente.
Ma il vantaggio di poter sfruttare i punti di forza peculiari di alcuni cc, assenti negli altri, secondo me vale molto di più.
Qual è la vostra opinione al riguardo?

OK! sugli evidenziati in rosso ;)
 
Aggiungerei il rischio di dimenticare/frammentare il patrimonio
Ossia, su tutti i conti dovrai lasciare una certa disponibilità in base all'utilizzo del conto. Quanto lasci? Se non lasci abbastanza rischi in concreto di lasciarlo dormiente (non hai tempo/voglia di bonificare i soldi, attendere, caricare la carta, ad es.), se ne lasci troppi rischi di "dimenticarli" o comunque di non renderli produttivi.
A questo si aggiunge una moltiplicazione esponenziale del rischio inconvenienti, è sicuramente più veloce la soluzione (usi uno degli altri), ma devi gestire molti più problemi, con molte più piattaforme che probabilmente non conosci tutte ugualmente bene.

Questo in aggiunta a quanto da te evidenziato.
Personalmente sono dell'idea che, salvo esigenze particolari, se scelto bene è sufficiente un conto. Essendoci la possibilità meglio averne un secondo di backup in caso di problemi del primo (quindi non da usare in contemporanea). Questo appunto senza esigenze particolari (che secondo me sono risolvibili quasi tutte con 2 conti attivi)

1 è poco, 2 sono troppi
 
Aggiungerei il rischio di dimenticare/frammentare il patrimonio
Ossia, su tutti i conti dovrai lasciare una certa disponibilità in base all'utilizzo del conto. Quanto lasci? Se non lasci abbastanza rischi in concreto di lasciarlo dormiente (non hai tempo/voglia di bonificare i soldi, attendere, caricare la carta, ad es.), se ne lasci troppi rischi di "dimenticarli" o comunque di non renderli produttivi.
A questo si aggiunge una moltiplicazione esponenziale del rischio inconvenienti, è sicuramente più veloce la soluzione (usi uno degli altri), ma devi gestire molti più problemi, con molte più piattaforme che probabilmente non conosci tutte ugualmente bene.

Questo in aggiunta a quanto da te evidenziato.
Personalmente sono dell'idea che, salvo esigenze particolari, se scelto bene è sufficiente un conto. Essendoci la possibilità meglio averne un secondo di backup in caso di problemi del primo (quindi non da usare in contemporanea). Questo appunto senza esigenze particolari (che secondo me sono risolvibili quasi tutte con 2 conti attivi)

1 è poco, 2 sono troppi

:yes:
 
Io rientro nella casistica "studente senza soldi", ma questo non mi ha impedito di aprire 6 conti correnti, una carta conto e vari conti deposito per ricavare due spiccoli dal mio piccolo patrimonio di paghette e brevi esperienze lavorative.
Tra i motivi che mi hanno convinto ad aprire così tanti prodotti finanziari, troviamo la promozione di benvenuto, sicuramente la combinazione dei vantaggi offerti, ma soprattutto la curiosità di provare nuove piattaforme e farmi un'idea personale sulle banche in questione.
Sono inoltre appassionato di carte di pagamento di cui ho quasi una mania collezionistica (ho addirittura una carta mastercard della Agos Ducato con raffigurato Homer Simpson che mangia una ciambella).
Non considero il CC come uno strumento occulto, leggo sempre tutte le condizioni prima di aprirne uno e questo mi ha permesso di non spendere neanche 1€ (o quasi) per la gestione dei miei conti fino ad ora. Sono comunque pronto a spedire raccomandate di chiusura in massa in caso di cambiamento bolli/condizioni.
Non rischio di frammentare il mio patrimonio perchè tengo 0,00€ sui conti che non mi interessano (se me li chiudono chissenefrega) e tengo sempre a memoria i pin delle carte e i codici di accesso.

Lo so, sono una persona particolare.. Del resto, guarda che razza di forum frequento.. :D
 
Io rientro nella casistica "studente senza soldi", ma questo non mi ha impedito di aprire 6 conti correnti, una carta conto e vari conti deposito per ricavare due spiccoli dal mio piccolo patrimonio di paghette e brevi esperienze lavorative.
Tra i motivi che mi hanno convinto ad aprire così tanti prodotti finanziari, troviamo la promozione di benvenuto, sicuramente la combinazione dei vantaggi offerti, ma soprattutto la curiosità di provare nuove piattaforme e farmi un'idea personale sulle banche in questione.
Sono inoltre appassionato di carte di pagamento di cui ho quasi una mania collezionistica (ho addirittura una carta mastercard della Agos Ducato con raffigurato Homer Simpson che mangia una ciambella).
Non considero il CC come uno strumento occulto, leggo sempre tutte le condizioni prima di aprirne uno e questo mi ha permesso di non spendere neanche 1€ (o quasi) per la gestione dei miei conti fino ad ora. Sono comunque pronto a spedire raccomandate di chiusura in massa in caso di cambiamento bolli/condizioni.
Non rischio di frammentare il mio patrimonio perchè tengo 0,00€ sui conti che non mi interessano (se me li chiudono chissenefrega) e tengo sempre a memoria i pin delle carte e i codici di accesso.

Lo so, sono una persona particolare.. Del resto, guarda che razza di forum frequento.. :D

IDOLO :D ti quoto pienamente, avevo solo una superflash poi causa questo forum mi ritrovo 3 cc, 1cd, carte prepagate a quantità e ora sono indeciso se aprire youbanking !
 
E' vero, prima con il discorso del bollo fisso di 34.2€ uno ponderava molto se aprire un cc e nel mio caso mi ero rifugiato nella classica postepay.
Dopo la "rivoluzione" di Monti su questo aspetto (una delle poche cose buone) non ci sono piu' scuse, anzi.
Ora mi ritrovo con:

- YouBanking che fa da ponte e anche per uso estero (ho un atm evoluto, che rarita' :O)
- 4more e SI conto! per il libero e pagamenti / prelievi Europa.
- Bancoposta click per la lettera E all'ufficio postale rotfl
- Hello Bank come ruota di scorta :rolleyes:

Per ovviare alla custodia dei codici d'accesso utilizzo keepass sia su pc che su android, il database delle password e' sincronizzato con dropbox.
Per tenere i conti utilizzo Moneymanager EX, come sopra.
 
Comunque prima o poi lo Stato, secondo me metterà un massimo di c/c apribili. Molti aprono conti liberi, per non pagare il bollo
 
In parte é corretta l'analisi iniziale, ma a mio avviso gli esempi descritti nel primo post sono un po' esagerati. Io ad esempio prima usavo un conto bancopostaclick, al quale ho affiancato Fineco (che diventerà il mio conto principale). Il bc click lo terrò aperto per la gestione dei buoni postali già comprati e, eventualmente, per l'uso della carta di debito MasterCard.
Però non ho intenzione di aprirne altri 3 o 4, sopratutto perché i vantaggi sono troppo marginali perché la cosa abbia senso. Mi spiego: l'esempio di uno che apre il bp click per non pagare le commissioni sui voli, usando il circuito MasterCard debit, é veramente realistico? Io stesso ho usato il bc click per comprare un volo ryanair, ma solo perché quella carta già ce l'avevo. Mai mi sarei sognato di aprire il conto per risparmiare 2 euro di commissione su 100 euro di spesa. Poi se uno compra 4 o 5 voli al mese allora la cosa può cambiare, ma uno che compra 4 o 5 voli al mese sta a guardare il risparmio di 2 euro a volta?
Idem quando sento qualcuno che domanda come fare a prelevare all'estero e gli viene consigliato di fare questo o quel conto. Se io in la mia carta pago, che ne so, 3 euro di commisione per ritirare contante all'estero, ha senso aprire un altro conto per risparmiare questi spiccioli? Tra spese di volo, albergo, vitto e alloggio all'estero magari spendo 1000 euro, e sto ad aprire un conto nuovo per risparmiarne 5 di commissioni? Ripeto, discorso diverso se uno per lavoro va all'estero 20 volte all'anno, ma se si parla di un turista che esce dall'Italia una o due volte l'anno, allora la cosa mi sembra un po' esagerata.

A mio avviso al giorno d'oggi con due conti si é a posto per tutto, magari uno online a zero spese e uno presso un istituto che abbia sede fisica, per sfruttare i vantaggi dell'online abbinati alla presenza di una sede fisica in zona. Ma stare ad aprire 5 conti diversi per stare a risparmiare alla fine dell'anno pochi spiccioli mi pare un po' esagerato, più per lo sbattimento che per altro.
Mi ricorda in po' quando tempo fa molte persone viaggiavano con 2-3 SIM telefoniche diverse, perché con una SIM avevano le chiamate gratis verso un certo operatore, con un altra SIM avevano altri vantaggi etc, e ogni volta stavano li ad armeggiare, aprire il telefono, cambiare la SIM etc. Al giorno d'oggi i telefoni dual SIM sono ancora una netta minoranza e tutti i gestori ormai offrono tariffe flat con chiamate e messaggi verso tutti senza distinzioni, e il mercato bancario a mio avviso a questo stadio di evoluzione c'è già arrivato da un po.

Questo senza criticare nessuno, alla fine si tratta di conti senza spese, é solo l'opinione di chi si troverebbe in un incubo a dover gestire 7-8 carte diverse, ognuna col suo pin, ogni conto con la sua password diversa, con la gestione del token diversa etc, che quando devi fare un pagamento devi far saltellare i soldi su 3-4 conti diversi manco fossi a fare lo slalom speciale, tutto per risparmiare l'equivalente di qualche caffè al bar
 
Sono completamente d'accordo con l'analisi fatta da Random.

Molti, tra l'altro, aprono diversi conti quasi per gioco in quanto partecipare al FOL invoglia ad aprire più conti, spesso senza motivi particolari.

Non è una critica ma vedo che mi stava per accadere la stessa cosa. Meno male che ho tenuto duro :D e sono fermo (solo) a due CC online con relativi bancomat e cdc + un CD + 2 prepagate di cui la seconda l'ho richiesta senza un reale motivo.

Dei due CC in mio possesso uno è CheBanca e quando è uscito il nuovo bancomat con pan stavo per sostituire il mio vecchio. Alla fine mi son chiesto a che pro visto che quello con il pan non mi sarebbe servito a nulla ed ho desistito.
 
io stavo pensando di diventare socio nella banca cooperativa (bcc) nel mio paese.. magari potrebbe farmi comodo per qualche finanziamento.
Voi che dite?
 
Per me le BCC non sono vere banche ma semplici cooperative. Preferisco la banca standard.
 
Mia esperienza personale di aperture conti fatte in questi anni (circa 15 anni).

1- chiudo mio primo conto unicredit
2- apro conto fineco. Gratis e gestione online
3- conto arancio. Primo conto deposito aperto
4- apro conto Banco Posta Click per gestire portafoglio buoni
5- nasce Rendimax e metto a zero Conto Arancio.
6- adesso sto aprendo conto deposito e conto corrente Banca Sistema per spostare vincoli in termine da Rendimax e per il 2% sul conto libero.

Quindi ricapitolando mi trovo come conto principale Fineco. Posta Click per i buoni. Gli altri sono depositi vincolati e liberi per la liquidità.

Ciao

Paolo
 
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