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Ad agosto 2004 ho deciso di affidare la gestione del mio portafoglio alla divisione private banking di una delle più importanti banche italiane.
Su consiglio del gestore e compatibilmente con il mio profilo di rischio ho investito circa il 70% del portafoglio in fondi azionari (20%europa, 15%usa, 25%bric e 10%italia) con la prospettiva di tenerli in portafoglio per qualche anno.
Da dicembre 2006 ho iniziato ad alleggerire la mia esposizione fino ad arrivare a gennaio 2008 con solo il 10% del portafoglio investito sull'azionario, privilegiando obbligazionario corporate, titoli di stato e liquidità.
Valutando a posteriori sarebbe stato difficile fare meglio.
Sempre su consiglio del private banker sono rientrato sull'azionario a partire da dicembre 2008 ed ora mi ritrovo con il 50% del portafoglio in azioni.
Purtroppo a marzo 2009 questo ottimo consulente viene trasferito alle gestioni patrimoniali e vengo afffidato ad una sua collega, che però mi sembra interessata solo a piazzare prodotti della banca (da obbligazioni a certificati vari in collocamento). Perplesso da questo atteggiamento (mi ricorda molto il consulente titoli della filiale dove mi recavo prima di andare alla private) ho incominciato a documentarmi e ho visto che sul mercato c'erano prodotti simili a quelli proposti a condizioni molto migliori. Ho deciso quindi di informarmi, di approfondire le mie conoscenze finanziarie e di aprire fineco per iniziare a gestirmi autonomamente parte del portafoglio...finora tutto bene.
Ora mi ritrovo indeceso sul da farsi:
-chiudere la private banking e gestirmi autonomamente tutto il portafoglio (so però che mi richiederebbe un sacco di tempo per essere continuamente aggiornato e per ampliare le mie nozioni finanziarie)
-cambiare private banker, visto che il precedente era preparatissimo ed era interessato a far fruttare i soldi del cliente e non a collocare soloni
Vorrei chiedere se qualcuno è stato cliente di private banking e può descrivermi la sua esperienza, tanto per capire se sono stato fortunato con il primo gestore o sfortunato con il secondo
Grazie
Su consiglio del gestore e compatibilmente con il mio profilo di rischio ho investito circa il 70% del portafoglio in fondi azionari (20%europa, 15%usa, 25%bric e 10%italia) con la prospettiva di tenerli in portafoglio per qualche anno.
Da dicembre 2006 ho iniziato ad alleggerire la mia esposizione fino ad arrivare a gennaio 2008 con solo il 10% del portafoglio investito sull'azionario, privilegiando obbligazionario corporate, titoli di stato e liquidità.
Valutando a posteriori sarebbe stato difficile fare meglio.
Sempre su consiglio del private banker sono rientrato sull'azionario a partire da dicembre 2008 ed ora mi ritrovo con il 50% del portafoglio in azioni.
Purtroppo a marzo 2009 questo ottimo consulente viene trasferito alle gestioni patrimoniali e vengo afffidato ad una sua collega, che però mi sembra interessata solo a piazzare prodotti della banca (da obbligazioni a certificati vari in collocamento). Perplesso da questo atteggiamento (mi ricorda molto il consulente titoli della filiale dove mi recavo prima di andare alla private) ho incominciato a documentarmi e ho visto che sul mercato c'erano prodotti simili a quelli proposti a condizioni molto migliori. Ho deciso quindi di informarmi, di approfondire le mie conoscenze finanziarie e di aprire fineco per iniziare a gestirmi autonomamente parte del portafoglio...finora tutto bene.
Ora mi ritrovo indeceso sul da farsi:
-chiudere la private banking e gestirmi autonomamente tutto il portafoglio (so però che mi richiederebbe un sacco di tempo per essere continuamente aggiornato e per ampliare le mie nozioni finanziarie)
-cambiare private banker, visto che il precedente era preparatissimo ed era interessato a far fruttare i soldi del cliente e non a collocare soloni
Vorrei chiedere se qualcuno è stato cliente di private banking e può descrivermi la sua esperienza, tanto per capire se sono stato fortunato con il primo gestore o sfortunato con il secondo
Grazie