Vogliono impedire il rimpatrio di 6 nigeriani: migranti in rivolta mettono a ferro e

zagor29

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[h=1]Potenza, vogliono impedire il rimpatrio di 6 nigeriani: migranti in rivolta mettono a ferro e fuoco il Cpr[/h]

Potenza, migranti in rivolta. Ancora. E, ancora una volta, i disordini rischiano di finire nel sangue: sono state ore di violenza e di paura, quelle vissute questa notte nel Cpr di Palazzo San Gervasio a Potenza, dove gli immigrati ospiti de centro hanno tentato di impedire fisicamente l’esecuzione del provvedimento di rimpatrio previsto per 6 nigeriani.
[h=3]Potenza, migranti in rivolta: vogliono impedire il rimpatrio di 6 nigeriani[/h] Gli immigrati in rivolta, pronti a scagliarsi contro e ad aggredire gli agenti arrivati nel Cpr per prelevare e destinare al rimpatrio un gruppo di nigeriani, hanno appiccato addirittura un incendio all’interno della struttura dando fuoco a mobili e a qualunque cosa fosse combustibile, prelevato in almeno due degli edifici della struttura potentina, messa a ferro e fuoco in modo da creare un diversivo e da inscenare la pericolosa ribellione contro il provvedimento. e allora, in base a quanto riportato dalle forze dell’ordine e da siti locali, e rilanciato poi, tra gli altri, dal sito de Il Giornale, «cinque uomini in divisa sono stati brutalmente aggrediti e bersagliati con ogni genere di oggetto». a quel punto sono scatti i rinforzi con l’invio sul luogo, divenuto una polveriera pronta ad esplodere, di altre unità pronte a intervenire in aiuto dei colleghi in difficoltà. e sul posto si sono presentati sia uomini della polizia scientifica che vigili del fuoco incaricati di spegnere l’incendio che nel frattempo divampava pericolosamente.
[h=3]Sedata la rivolta, si è passati alla drammatica conta dei danni e dei feriti…[/h] Sedata la rivolta e riportata la situazione alla “quasi normalità”, si è potuto anche risalire ai presunti responsabili dei disordini scatenati nel centro lucano, tanto che le forze dell’ordine han no individuato almeno una quindicina di richiedenti asilo che, nel frattempo, intuita la mala parata, sono saliti su un tetto, dal quale hanno ripreso ad attaccare gli agenti nel tentativo di impedire che questi arrivassero a individuarli e fermarli. E allora, come riporta sempre il sito del quotidiano milanese diretto da Sallusti, «fra i sovversivi, due connazionali dei sei nigeriani destinati al rimpatrio, un 23enne ed un 38enne, i principali istigatori della sommossa. Con l’accusa di violenza e resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato, la coppia di facinorosi è finita in manette». gli agenti, per fortuna feriti solo lievemente, sono quindi passati a fare la conta dei danni che in certi locali del centro ha riscontrato una vera e propria devastazione, risultato della furia violenta di alcuni degli stranieri in rivolta. Anche perché, oltre ai danni del fuoco, sembrano che siano stati allagati anche alcuni corridoi della struttura. E pensare che, dopo tutto questo, anzi precisamente a stretto giro da quanto accaduto, c’è stato anche chi ha additato le responsabilità di quanto accaduto e del rischio corso al dl sicurezza varato dal governo, erroneamente considerato la causa numero uno della rivolta e della devastazione violenta registrata la notte appena trascorsa a Potenza…
 
Ma quando li chiudono questi benedetti accordi bilaterali per il rimpatrio con Nigeria e altri paesi?
Chi si comporta così va rispedito al mittente in modalità espressa.
 
questo accade per 6 individui, noi ne abbiamo a decine di migliaia da rispedire in Africa. servono i militari e operazioni in silenzio.
 
chiamate Kurtz

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da espellere anche tutti gli altri che hanno partecipato alla sommossa . Raus
 
Ma noi siamo civili e non possiamo usare la violenza per sedare queste intemperanze, peccato non sapere e vedere (io ho visto) come diventano agnellini a casa loro di fronte alla guardia nazionale.
 
Gli avvocati dei diritti civili (doveri non pervenuti) dove sono? Si sono presentati a sedare gli animi facendo loro leggere il codice civile e penale?
O zitti e muti come sempre?
 
Intanto si fanno stare nel centro che hanno devastato, senza luce ed acqua, poi si vedrà.
 
questo accade per 6 individui, noi ne abbiamo a decine di migliaia da rispedire in Africa. servono i militari e operazioni in silenzio.

sono d'accordo
si sottovaluta il fatto che questi fisicamente son aitanti.unito al fatto che non sono "ammorbiditi"dalla cultura(insomma spesso e volentieri non sanno tenere una penna in mano).
quindi,ci vogliono reparti dell'esercito.
mezzo negretto ti rigira come un calzino un paio di semplici carramba.
 
sono d'accordo
si sottovaluta il fatto che questi fisicamente son aitanti.unito al fatto che non sono "ammorbiditi"dalla cultura(insomma spesso e volentieri non sanno tenere una penna in mano).
quindi,ci vogliono reparti dell'esercito.
mezzo negretto ti rigira come un calzino un paio di semplici carramba.


ESERCITO...si ma che siano.....Granatieri di Sardegna ......Folgore.....Marò .....
 
a mio avviso l'unica via praticabile è di fargli passare la voglia di star in italia(a chi non ha realmente diritto a rimanere).
ad esempio nigeriani &co....gli levi comodi alloggi...gli levi pasti caldi...gli levi che possono andar a zonzo h24...ed altri comfort.
alla lunga chiederanno rimpatrio volontario.
 
a mio avviso l'unica via praticabile è di fargli passare la voglia di star in italia(a chi non ha realmente diritto a rimanere).
ad esempio nigeriani &co....gli levi comodi alloggi...gli levi pasti caldi...gli levi che possono andar a zonzo h24...ed altri comfort.
alla lunga chiederanno rimpatrio volontario.

troppo tempo.............gli togli la voglia di stare quì :censored:
 
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