Per compensare, un estratto dall’ultimo libro di Mauro Corona
Ogni volta che son andato con donne, a fine coito mi facevano schifo. Non rimanevo oltre nemmeno un minuto o le avrei prese a sberle. Questo mi succedeva. E ancora mi succede, non posso farci niente.
A voler dire tutta la verita, ce n'e stata una con cui le cose sembravano diverse. Ma non e questo il momento di parlarne. L'unica soluzione e stare lontano dalle donne, sono la rovina dell'umanita. E riproducono umanita per seguitare a rovinarla. Nient'altro che questo. A me le femmine mi piacciono, mi sono sempre piaciute, ma ho difficolta a digerirle
Una volta, prima di scoprire la verita, credevo di sapere perche mi succedeva questo. Da piccolo, aveve si e no dieci, undici anni, forse meno, ho visto mia mamma fare quelle robe con diversi uomini. Mio padre lavorava in bosco e lei se la spassava con quelli del paese. Prima uno e dopo l'altro, a seconda dei casi.
Se li portava nella camera alta, di fronte la stalla, e io dal fienile vedevo. La prima volta fu per caso, come succede a molte scoperte. Poi mi appostavo di proposito. Ero andato sul fienile a spiare i piccoli del codirosso. In seguito spiavo mia mamma.
La vedevo a gambe larghe sul letto, stesa sulla coperta scura che si portava appresso. E l'uomo di turno sopra di lei che dava colpi e grugniva e lei miagolava come una gatta. Ma pareva che piangesse. E dopo un po' abbaiava anche lui qualcosa mentre accelerava i colpi. Poi finiva e si tirava via.
Allora vedevo mia mamma ancora con le gambe larghe e le ***** una per parte e quella macchia nera di pelo fin sulla pancia. L'avrei uccisa volentieri. Mi ricordo che alcuni uomini finivano presto ma altri la tiravano lunga. E lei sotto sempre a miagolare. Io poi quegli uomini li incontravo per le vie del paese e li riconoscevo, ma ho sempre fatto finta di niente e tirato dritto. Non ce l'avevo con loro. Stranamente non li odiavo per il fatto che montavano mia mamma. Odiavo lei che si faceva montare.
Probabilmente fu da allora che iniziai a odiare le donne. Ma, devo dire, dopo che ho conosciuto la storia che ancora non mi decido a raccontare, posso affermare con certezza che la faccenda e un'eredita antica, un lascito maledetto. A ogni modo, tornando a mia mamma, mi accorgevo quando andava coi suoi amanti.
Prendeva la coperta. Doveva farlo di giorno, alla sera rientrava mio padre. Quando arrotolava la coperta, facendo finta di niente, uscivo e mi arrampicavo sul fienile. E li, attraverso un buco nel fieno che copriva la finestra, vedevo tutto. Piu tardi ho anche capito perche usa- va la coperta.
(….)