Inceneritori? Aiutano l'illegalità

picciotto

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per una volta che picciotto fa un thread degno di questo nome, nessuno se lo fila.
Avesse sparato un paio di inciuciativentennaliblabla saremmo alle ventesima pagina.
 
per una volta che picciotto fa un thread degno di questo nome, nessuno se lo fila.
Avesse sparato un paio di inciuciativentennaliblabla saremmo alle ventesima pagina.

Abituato a ignorare il pasdaran del governo del cambiamento in peggio stavo in effetti ignorandolo anche questa volta :D

Thread molto interessante: anch'io sono abituato a pensare che i rifiuti urbani siano IL problema, ma se è vero che "i rifiuti urbani sono ormai da molti anni solo il 10 per cento del totale" il discorso del riciclo e della tracciabilità diventano decisamente molto più importanti.

Impressionante pensare che i rifiuti radioattivi vangano interrati :wall:
 
Ma questo spara numeri a vanvera.
In realtà il fatto che la capacità di smaltimento rifiuti sia inferiore ai volumi produttivi favorisce l'illegalità.
 
Aggiungiamo che mentre l'inceneritore ha una verifica ad esempio della radioattività dei rifiuti in ingresso altri giri non ce l'hanno

Poi in realtà il numero dei rifiuti industriali di Brescia che dice sono sbagliati, confonde industriali e speciali.
Faccio un esempio, se gli arrivano urbano da fuori provincia trattati, ad esempio ecoballe, questi sono per legge speciali, non non urbani.
Ma non sono industriali
 
Aggiungiamo che mentre l'inceneritore ha una verifica ad esempio della radioattività dei rifiuti in ingresso altri giri non ce l'hanno

Poi in realtà il numero dei rifiuti industriali di Brescia che dice sono sbagliati, confonde industriali e speciali.
Faccio un esempio, se gli arrivano urbano da fuori provincia trattati, ad esempio ecoballe, questi sono per legge speciali, non non urbani.
Ma non sono industriali

intendiamoci.
Io sono sicuro che allafine, per quanto si differenzi, si ricicli, si prendano tutte le precauzioni possibili, alla fine una frazione deve andare o in discarica o in inceneritore o termovalorizzatore che dir si voglia.

Secondo me fra discarica e inceneritore il secondo è meno inquinante perché più controllato.

Quello che vorrei capire è il reale flusso di rifiuti da dove a dove, perché a leggere in giro sembra che la sola Napoli riempia dei suoi rifiuti l'intero pianeta.
Poi giri un po' in rete e scopri che la media della differenziata campana è buona con punte di eccellenza e il termovalorizzatore di Acerra da solo quasi bilancia tutti gli inceneritori dell'Emilia Romagna, mettendo la Campania al terzo posto fra le regioni per quantità di rifiuti termovalorizzati.
La mappa degli inceneritori e termovalorizzatori d'Italia - Wired
La mappa provinciale della raccolta differenziata: bene il Veneto, male la Sicilia - Info Data

Hai dati?

Quello che vorrei capire
 
Ottimo, evitiamo l'illegalità in Lombardia! Evitiamo di bruciare i rifiuti del sud, tanto loro li smaltiscono a ciclo e riciclo. 0 rifiuti e siamo tutti contenti SUD e NORD
 
Al Sud qualsiasi cosa fai diventa illegale, non è un problema circoscritto ai rifiuti. Picciotto, fatteli portare a casa tua i rifiuti ......
 
"Inceneritori? Aiutano l'illegalità. Salvini voce degli industriali del Nord"
INTERVISTA/ Antonio Marfella, oncologo in prima linea e presidente Medici per l'Ambiente, analizza il caso rifiuti e la proposta di Salvini sugli inceneritori

Antonio Marfella, oncologo campano in prima linea sul tema Terra dei Fuochi e presidente Medici per l'Ambiente, analizza il caso rifiuti e la proposta Salvini sugli inceneritori in un'intervista ad Affaritaliani.it.

Antonio Marfella, che cosa ne pensa del dibattito nato all'interno del governo in materia di rifiuti?

Nessuno fa vedere a quale livello di produzione siamo arrivati. Tutti parlano soltanto di rifiuti urbani, ma i rifiuti urbani sono ormai da molti anni solo il 10 per cento del totale. Nella tabella che ho personalmente consegnato a Salvini e che è l'aggiornamento di quella che presentai in parlamento nel settembre del 2013 abbiamo riportato i dati Ispra ufficiali 2018 con l'indicazione dei rifiuti realmente prodotti, quelli industriali e quelli urbani. A queste due grandi categorie legali abbiamo aggiunto la terza colonna, quella dei rifiuti industriali prodotti in regime di evasione fiscale, e questo accade soprattutto al Nord.

Qual è la situazione reale dei rifiuti in Italia?

A fronte di 500 chili di rifiuti pro capite urbani prodotti al Nord e 450 chili prodotti al Sud si sommano, per ogni cittadino del Nord e per ogni cittadino del Sud, 2568 chili di soli rifiuti industriali legali e 235 chili di rifiuti industriali pericolosi legali. Per una somma quindi di produzione reale, che ricade pro capite su ogni cittadino a sua insaputa, di oltre 3300 chili di rifiuti dichiarati legali al Nord e 1990 al Sud. Cioè oltre tre tonnellate per i cittadini settentrionali e quasi due tonnellate per i cittadini meridionali. Il problema è che a questa cifra ufficiale vanno aggiunti i rifiuti industriali prodotti in evasione fiscale, la cui quantità certo non viene dichiarata.

A quanto ammonta la produzione di rifiuti "non dichiarati"?

La deduciamo dal paramento di produzione dell'evasione fiscale Iva. Si dice che evadiamo l'Iva per circa il 30% dei manufatti prodotti. Quindi stimiamo circa 210 miliardi di evasione fiscale e riportando questo dato sulla produzione dei rifiuti e dei manufatti su cui si attua l'evasione fiscale ne consegue che a questa cifra di 3,3 tonnellate al Nord si devono sommare almeno altri 800 chili che ufficialmente non esistono. Per cui ogni cittadino del Nord deve smaltire, e non lo sa, 4,2 tonnellate di rifiuti di cui almeno 800 chili che non devono farsi vedere.

Nuovi inceneritori servono oppure no?

Qual è il terminale perfetto per nascondere i rifiuti che non si devono vedere? Gli inceneritori. L'inceneritore brucia senza lasciare traccia ciò che non deve essere visto. L'inceneritore di Brescia, in maniera assolutamente legale, già incenerisce per i due terzi rifiuti industriali e non urbani. Siamo certi che siano tutti legali, visto che non esiste tracciabilità dei rifiuti? Il giro bolla l'hanno insegnato i Casalesi a tutto il mondo, criminali lombardi inclusi. Siamo certi che tutto quello che si brucia è legale e urbano? Io non credo proprio. Certamente non lo è in Campania. Abbiamo già dimostrato che qui il 90% dei roghi non riguarda rifiuti urbani.

Ci sono anche rischi legati alla salute?

Gli inceneritori sono impianti tossici. E' una follia dire come fa qualcuno che non fanno male. Sono certamente più o meno inquinanti e producono ceneri tossiche. Non esiste nessun inceneritore al mondo che non produce ceneri. Se in Lombardia si producono 2 milioni di incenerito fanno almeno 400 mila tonnellate di cenere. Si smaltiscono anche le ceneri delle fonderie del Bergamasco e anche flussi di rifiuti industriali provenienti dal Sud della Germania come certifica la procura di Trento. In questo momento la Lombardia, con le sue discariche, è il terminale privilegiato dei flussi di rifiuti tossici europei, non certo campani.

Come mai allora, secondo lei, Salvini ha proposto nuovi inceneritori?

La posizione di Salvini è palesemente frutto della spinta degli industriali del Nord che hanno necessità di una maggiore capacità di incenerimento per smaltire quanti più possibili rifiuti industriali. C'è bisogno di maggiore potenza di incenerimento perché, a causa della crisi economica, abbiamo aumentato la produzione di manufatti ma non abbiamo aumentato il regime legale. E' invece aumentato il regime illegale. E gli inceneritori sono lo strumento perfetto per coprire tutto. Con due effetti gravissimi per i cittadini: la truffa legata alla produzione di rifiuti in evasione fiscale e i danni per la salute che gli inceneritori comportano. In Lombardia non c'è circolazione d'aria, e non è che il miglioramento dei filtri sia una soluzione. E' provato che le emissioni più sottili penetrino più facilmente negli organi nobili rispetto a quelle più grossolane. La tossicità non è data dal filtro ma dalla quantità di combustione. Le nanoparticelle entrano più facilmente nel cervello e nei polmoni e provocano più facilmente cancro ma anche ictus. E' per questo che l'Oms ci ha imposto di eliminare le auto diesel? Pensiamo davvero che gli inceneritori siano meglio delle auto diesel? E' ridicolo.

E secondo lei Di Maio e il M5s hanno capito come affrontare il tema dei rifiuti?

Il M5s è più allineato sulla modernità ma deve affrontare prioritariamente il tema dell'emersione fiscale. Abbiamo bisogno di incentivi per l'emersione fiscale. E su questo sono in linea con Salvini e la proposta di una flat tax per le imprese. Dobbiamo incentivare le nostre imprese in Campania ad emergere ma una volta emerse devono essere aiutate a non tornare più indietro.

Dal punto di vista tecnico che tipo di impianti servirebbe all'Italia?

Sicuramente servono meno inceneritori. Ma noi non diciamo no a tutti gli impianti. Servono impianti di compostaggio ma la gente deve essere assicurata con la tracciabilità dei rifiuti. Lo diciamo anche al M5s che deve andare avanti con coraggio. A noi mancano impianti per i rifiuti industriali, in particolare ospedalieri e di amianto. Sia in Campania sia in Lombardia ci sono tantissimi rifiuti radioattivi ma noi siamo totalmente privi di impianti adatti a trattarli con il risultato che questi rifiuti ci vengono interrati sotto i piedi.


"Inceneritori? Aiutano l'illegalita. Salvini voce degli industriali del Nord" - Affaritaliani.it


6° 3d sempre sugli inceneritori:wall:
Vi danno 1 neurone a 3d?
 
"Inceneritori? Aiutano l'illegalità. Salvini voce degli industriali del Nord"
INTERVISTA/ Antonio Marfella, oncologo in prima linea e presidente Medici per l'Ambiente, analizza il caso rifiuti e la proposta di Salvini sugli inceneritori

Antonio Marfella, oncologo campano in prima linea sul tema Terra dei Fuochi e presidente Medici per l'Ambiente, analizza il caso rifiuti e la proposta Salvini sugli inceneritori in un'intervista ad Affaritaliani.it.

Antonio Marfella, che cosa ne pensa del dibattito nato all'interno del governo in materia di rifiuti?

Nessuno fa vedere a quale livello di produzione siamo arrivati. Tutti parlano soltanto di rifiuti urbani, ma i rifiuti urbani sono ormai da molti anni solo il 10 per cento del totale. Nella tabella che ho personalmente consegnato a Salvini e che è l'aggiornamento di quella che presentai in parlamento nel settembre del 2013 abbiamo riportato i dati Ispra ufficiali 2018 con l'indicazione dei rifiuti realmente prodotti, quelli industriali e quelli urbani. A queste due grandi categorie legali abbiamo aggiunto la terza colonna, quella dei rifiuti industriali prodotti in regime di evasione fiscale, e questo accade soprattutto al Nord.

Qual è la situazione reale dei rifiuti in Italia?

A fronte di 500 chili di rifiuti pro capite urbani prodotti al Nord e 450 chili prodotti al Sud si sommano, per ogni cittadino del Nord e per ogni cittadino del Sud, 2568 chili di soli rifiuti industriali legali e 235 chili di rifiuti industriali pericolosi legali. Per una somma quindi di produzione reale, che ricade pro capite su ogni cittadino a sua insaputa, di oltre 3300 chili di rifiuti dichiarati legali al Nord e 1990 al Sud. Cioè oltre tre tonnellate per i cittadini settentrionali e quasi due tonnellate per i cittadini meridionali. Il problema è che a questa cifra ufficiale vanno aggiunti i rifiuti industriali prodotti in evasione fiscale, la cui quantità certo non viene dichiarata.

A quanto ammonta la produzione di rifiuti "non dichiarati"?

La deduciamo dal paramento di produzione dell'evasione fiscale Iva. Si dice che evadiamo l'Iva per circa il 30% dei manufatti prodotti. Quindi stimiamo circa 210 miliardi di evasione fiscale e riportando questo dato sulla produzione dei rifiuti e dei manufatti su cui si attua l'evasione fiscale ne consegue che a questa cifra di 3,3 tonnellate al Nord si devono sommare almeno altri 800 chili che ufficialmente non esistono. Per cui ogni cittadino del Nord deve smaltire, e non lo sa, 4,2 tonnellate di rifiuti di cui almeno 800 chili che non devono farsi vedere.

Nuovi inceneritori servono oppure no?

Qual è il terminale perfetto per nascondere i rifiuti che non si devono vedere? Gli inceneritori. L'inceneritore brucia senza lasciare traccia ciò che non deve essere visto. L'inceneritore di Brescia, in maniera assolutamente legale, già incenerisce per i due terzi rifiuti industriali e non urbani. Siamo certi che siano tutti legali, visto che non esiste tracciabilità dei rifiuti? Il giro bolla l'hanno insegnato i Casalesi a tutto il mondo, criminali lombardi inclusi. Siamo certi che tutto quello che si brucia è legale e urbano? Io non credo proprio. Certamente non lo è in Campania. Abbiamo già dimostrato che qui il 90% dei roghi non riguarda rifiuti urbani.

Ci sono anche rischi legati alla salute?

Gli inceneritori sono impianti tossici. E' una follia dire come fa qualcuno che non fanno male. Sono certamente più o meno inquinanti e producono ceneri tossiche. Non esiste nessun inceneritore al mondo che non produce ceneri. Se in Lombardia si producono 2 milioni di incenerito fanno almeno 400 mila tonnellate di cenere. Si smaltiscono anche le ceneri delle fonderie del Bergamasco e anche flussi di rifiuti industriali provenienti dal Sud della Germania come certifica la procura di Trento. In questo momento la Lombardia, con le sue discariche, è il terminale privilegiato dei flussi di rifiuti tossici europei, non certo campani.

Come mai allora, secondo lei, Salvini ha proposto nuovi inceneritori?

La posizione di Salvini è palesemente frutto della spinta degli industriali del Nord che hanno necessità di una maggiore capacità di incenerimento per smaltire quanti più possibili rifiuti industriali. C'è bisogno di maggiore potenza di incenerimento perché, a causa della crisi economica, abbiamo aumentato la produzione di manufatti ma non abbiamo aumentato il regime legale. E' invece aumentato il regime illegale. E gli inceneritori sono lo strumento perfetto per coprire tutto. Con due effetti gravissimi per i cittadini: la truffa legata alla produzione di rifiuti in evasione fiscale e i danni per la salute che gli inceneritori comportano. In Lombardia non c'è circolazione d'aria, e non è che il miglioramento dei filtri sia una soluzione. E' provato che le emissioni più sottili penetrino più facilmente negli organi nobili rispetto a quelle più grossolane. La tossicità non è data dal filtro ma dalla quantità di combustione. Le nanoparticelle entrano più facilmente nel cervello e nei polmoni e provocano più facilmente cancro ma anche ictus. E' per questo che l'Oms ci ha imposto di eliminare le auto diesel? Pensiamo davvero che gli inceneritori siano meglio delle auto diesel? E' ridicolo.

E secondo lei Di Maio e il M5s hanno capito come affrontare il tema dei rifiuti?

Il M5s è più allineato sulla modernità ma deve affrontare prioritariamente il tema dell'emersione fiscale. Abbiamo bisogno di incentivi per l'emersione fiscale. E su questo sono in linea con Salvini e la proposta di una flat tax per le imprese. Dobbiamo incentivare le nostre imprese in Campania ad emergere ma una volta emerse devono essere aiutate a non tornare più indietro.

Dal punto di vista tecnico che tipo di impianti servirebbe all'Italia?

Sicuramente servono meno inceneritori. Ma noi non diciamo no a tutti gli impianti. Servono impianti di compostaggio ma la gente deve essere assicurata con la tracciabilità dei rifiuti. Lo diciamo anche al M5s che deve andare avanti con coraggio. A noi mancano impianti per i rifiuti industriali, in particolare ospedalieri e di amianto. Sia in Campania sia in Lombardia ci sono tantissimi rifiuti radioattivi ma noi siamo totalmente privi di impianti adatti a trattarli con il risultato che questi rifiuti ci vengono interrati sotto i piedi.


"Inceneritori? Aiutano l'illegalita. Salvini voce degli industriali del Nord" - Affaritaliani.it

Compost o fertilizzante dai rifiuti.
Boh, non mi sembra che Rovigo abbia avuto una esperienza positiva. Anzi le ditte coinvolte sono state accusate del reato di associazione a delinquere.
Il business si fa meglio con compost, fertilizzanti e digestato e se ogni tanto scivola un rifiuto speciale .... amen
 
A Napoli ci sono migliaia di aziende fantasma che lavorano in nero, smaltiscono in nero, vendono in nero. A cominciare dalle inquinantissime concierie. Ma che pensate, che si possano chiudere migliaia di aziende come queste? E le ripercussioni sociali come le gestite?
 
A Napoli ci sono migliaia di aziende fantasma che lavorano in nero, smaltiscono in nero, vendono in nero. A cominciare dalle inquinantissime concierie. Ma che pensate, che si possano chiudere migliaia di aziende come queste? E le ripercussioni sociali come le gestite?

Nooooo, perchè mai, tutti in sacchi neri e le inceneriamo noi, ci fa piacere, la spazza del sud dicono sia effetto areosol con retro odore di mughetto e ci mancherebbe non fosse nero ci mancherebbe anche dovessero pagare la TARI, tutto debito pubblico, poi facciamo un conto e con mini sconto facciamo pagare ai tedeschi, no problema.
 
Mannaggia mi mancavano da almeno una decina di anni gli impianti al plasma, che non fa nessuno. Sarà un complotto?
Non mi ricordo neanche più perché non ha avuto successo, ma se ricordo bene rispetto agli inceneritori tradizionali hanno meno efficienza e soprattutto erano più rigidi come rifiuti in ingresso
 
Ma com'è che i pentagrulli hanno sempre le soluzioni a portata di mano, soluzioni che però al mondo nessuno mai usa??? Mah.....saran mica tutte bufale per caso???? :D
 
Beh, un oncologo che si espande a parlare di rifiuti senza alcuna competenza nel merito non é il massimo.

Mi sa che questo conosce poco il mercato dei rifiuti
 
Mannaggia mi mancavano da almeno una decina di anni gli impianti al plasma, che non fa nessuno. Sarà un complotto?
Non mi ricordo neanche più perché non ha avuto successo, ma se ricordo bene rispetto agli inceneritori tradizionali hanno meno efficienza e soprattutto erano più rigidi come rifiuti in ingresso

Chiedi che ti diano il bilancio energetico per lo smaltimento di 100 kg di rifiuti ed il costo.
Da li si può iniziare a discutere con calma
 
Qual è il terminale perfetto per nascondere i rifiuti che non si devono vedere? Gli inceneritori. L'inceneritore brucia senza lasciare traccia ciò che non deve essere visto. L'inceneritore di Brescia, in maniera assolutamente legale, già incenerisce per i due terzi rifiuti industriali e non urbani. Siamo certi che siano tutti legali, visto che non esiste tracciabilità dei rifiuti? Il giro bolla l'hanno insegnato i Casalesi a tutto il mondo, criminali lombardi inclusi. Siamo certi che tutto quello che si brucia è legale e urbano? Io non credo proprio. Certamente non lo è in Campania. Abbiamo già dimostrato che qui il 90% dei roghi non riguarda rifiuti urbani.

Il problema e': siamo in grado e c'e' la volonta' di far emergere i rifiuti invisibili? Se non si puo' l'industriale senza scrupoli scarica di nascosto per evitare i costi di smaltimento, oppure trova qualcuno che lo fa per lui.
Non converrebbe attrezzare dei centri a carico della fiscalita' generale in cui chiunque e gratis puo' portare rifiuti pericolosi, in modo da farli emergere? Insomma un vero e proprio condono rifiuti.
In questo modo si taglierebbe le gambe al business dello smaltimento. So che condono e' una brutta parola ma in questo caso l'alternativa e' peggio perche' stiamo avvelenando il suolo per secoli o millenni.
 
allora scrivi cosa ha detto di sbagliato l'oncologo sui rifiuti rispondi nel merito

avanti illuminaci cosa ha scritto di sbagliato ?
L'ho già scritto.
Dove ci sono gli inceneritori di solito la filiera é più corta e più controllata.
Spesso vanno col codice D10 mentre quasi tutti i traffici non controllati passano con codice D15 nello FTIR.

Confonde inoltre speciali ed industriali.
Per essere chiari le ecoballe di Napoli non vengono incenerite come Rifiuti urbani ma come speciali.
Questo, probabilmente non conoscendo la classificazione di legge, invece ritiene che queste siano industriali.

Poi, vabbè la proporzione tra nero e non nero sui rifiuti non ha molte bassi scientifiche.

Ad esempio una buona quota dei rifiuti urbani inceneriti a Parma sono classificati come speciali perché sottoposti ad un trattamento preventivo (credo D9).



Chiedi che ti diano il bilancio energetico per lo smaltimento di 100 kg di rifiuti ed il costo.
Da li si può iniziare a discutere con calma

La pirolisi credo che sia rimasta in ambiti specializzati per problemi di costi e di difficoltà nel trattamento di rifiuti molto leggeri, tipo sottovaglio di plastiche.
Dovrei cercarmi gli appunti di quando li avevo studiati.

A parte questo i gestori rifiuti urbani preferiscono i classici forni a griglie mobili perché sono collaudatissimi, con prestazioni facilmente prevedibili in fase di progetto.

Nessuno ha voglia di spendere decine di milioni di euro in impianti sperimentali
 
L'ho già scritto.
Dove ci sono gli inceneritori di solito la filiera é più corta e più controllata.
Spesso vanno col codice D10 mentre quasi tutti i traffici non controllati passano con codice D15 nello FTIR.

Confonde inoltre speciali ed industriali.
Per essere chiari le ecoballe di Napoli non vengono incenerite come Rifiuti urbani ma come speciali.
Questo, probabilmente non conoscendo la classificazione di legge, invece ritiene che queste siano industriali.

Poi, vabbè la proporzione tra nero e non nero sui rifiuti non ha molte bassi scientifiche.

Ad esempio una buona quota dei rifiuti urbani inceneriti a Parma sono classificati come speciali perché sottoposti ad un trattamento preventivo (credo D9).





La pirolisi credo che sia rimasta in ambiti specializzati per problemi di costi e di difficoltà nel trattamento di rifiuti molto leggeri, tipo sottovaglio di plastiche.
Dovrei cercarmi gli appunti di quando li avevo studiati.

A parte questo i gestori rifiuti urbani preferiscono i classici forni a griglie mobili perché sono collaudatissimi, con prestazioni facilmente prevedibili in fase di progetto.

Nessuno ha voglia di spendere decine di milioni di euro in impianti sperimentali

Attento alla differenza: Plasma, pirolisi.
Vado solo in base ai ricordi:
Per effettuare una pirolisi decente che non generi diossine e ossidi di azoto, si dovevano superare i 1200-:-1400 gradi che puoi raggiungere se usi dei "buoni" combustibili, non certo rifiuti, oppure con atmosfera arricchita di ossigeno, leggi costi estrazione ossigeno puro dall'aria.
Quindi già qui la fattibilità economica in confronto ai termovalorizzatori va a farsi friggere.
Plasma.
Peggio che andar di notte. Per generare un plasma è necessario, che io ricordi, un arco elettrico con relativi costi di energia (ed elettrodi).
Fattibilità economica, vedi sopra peggiorato ovviamente.

A onor del vero bisogna ammettere che per quanto riguarda le componenti organiche con il plasma i fumi residui non dovrebbero dare fastidio mentre essendo rifiuti il materiale trattato sarei curioso di capire che impatto avrebbe la presenza di inquinanti non organici (metalli leggeri e pesanti) presenti come additivi un pò dappertutto (dalle plastiche, vernici, vetro, etc).
 
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