Siamo sull’orlo del precipizio

fallugia

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Siamo sull’orlo del precipizio ma il governo non sembra avvertirne il pericolo reale. Sfida l’Unione europea convinto di avere il vento del consenso, persino della storia, a suo favore. Scommette e forse si illude che un trionfo del voto sovranista alle prossime elezioni europee possa mutare i rapporti di forza nell’Unione. Il potere inebria, specie quando si hanno molti posti da spartire e non si è abituati a farlo. Stordisce poi gli ultimi arrivati, emersi dal nulla. Una parte crescente dell’Italia che produce e lavora teme di pagare un prezzo sanguinoso, ingiusto. Di pagarlo più all’incompetenza e all’arroganza di qualche ministro che al calcolo politico sovranista o populista di leader spregiudicati. Ma questa consapevolezza del rischio, che mina già di fatto la solidità dei nostri risparmi, non è ancora pienamente percepita dall’opinione pubblica. Non si può vivere a lungo con un spread oltre quota 300. Quello che dovrebbe preoccupare di più poi è il differenziale con la Spagna. Segnala tutta la nostra debolezza relativa. Come se fossimo già tornati al 2011. Si riflette poco sulla probabile crisi di alcuni istituti bancari che, ironia della sorte per l’attuale maggioranza, potrebbero essere ancora salvati con il denaro dei contribuenti. Se dovesse poi partire una procedura d’infrazione per violazione della regola del debito, non reggeremmo all’onda speculativa, specie se un’asta dei titoli pubblici andasse male e sorgessero problemi di liquidità.


Il precipizio che si evita di vedere | Ferruccio de Bortoli - Corriere.it
 
Siamo sull’orlo del precipizio ma il governo non sembra avvertirne il pericolo reale. Sfida l’Unione europea convinto di avere il vento del consenso, persino della storia, a suo favore. Scommette e forse si illude che un trionfo del voto sovranista alle prossime elezioni europee possa mutare i rapporti di forza nell’Unione. Il potere inebria, specie quando si hanno molti posti da spartire e non si è abituati a farlo. Stordisce poi gli ultimi arrivati, emersi dal nulla. Una parte crescente dell’Italia che produce e lavora teme di pagare un prezzo sanguinoso, ingiusto. Di pagarlo più all’incompetenza e all’arroganza di qualche ministro che al calcolo politico sovranista o populista di leader spregiudicati. Ma questa consapevolezza del rischio, che mina già di fatto la solidità dei nostri risparmi, non è ancora pienamente percepita dall’opinione pubblica. Non si può vivere a lungo con un spread oltre quota 300. Quello che dovrebbe preoccupare di più poi è il differenziale con la Spagna. Segnala tutta la nostra debolezza relativa. Come se fossimo già tornati al 2011. Si riflette poco sulla probabile crisi di alcuni istituti bancari che, ironia della sorte per l’attuale maggioranza, potrebbero essere ancora salvati con il denaro dei contribuenti. Se dovesse poi partire una procedura d’infrazione per violazione della regola del debito, non reggeremmo all’onda speculativa, specie se un’asta dei titoli pubblici andasse male e sorgessero problemi di liquidità.


Il precipizio che si evita di vedere | Ferruccio de Bortoli - Corriere.it


:yes::yes:
 
Siamo sull’orlo del precipizio ma il governo non sembra avvertirne il pericolo reale. Sfida l’Unione europea convinto di avere il vento del consenso, persino della storia, a suo favore. Scommette e forse si illude che un trionfo del voto sovranista alle prossime elezioni europee possa mutare i rapporti di forza nell’Unione. Il potere inebria, specie quando si hanno molti posti da spartire e non si è abituati a farlo. Stordisce poi gli ultimi arrivati, emersi dal nulla. Una parte crescente dell’Italia che produce e lavora teme di pagare un prezzo sanguinoso, ingiusto. Di pagarlo più all’incompetenza e all’arroganza di qualche ministro che al calcolo politico sovranista o populista di leader spregiudicati. Ma questa consapevolezza del rischio, che mina già di fatto la solidità dei nostri risparmi, non è ancora pienamente percepita dall’opinione pubblica. Non si può vivere a lungo con un spread oltre quota 300. Quello che dovrebbe preoccupare di più poi è il differenziale con la Spagna. Segnala tutta la nostra debolezza relativa. Come se fossimo già tornati al 2011. Si riflette poco sulla probabile crisi di alcuni istituti bancari che, ironia della sorte per l’attuale maggioranza, potrebbero essere ancora salvati con il denaro dei contribuenti. Se dovesse poi partire una procedura d’infrazione per violazione della regola del debito, non reggeremmo all’onda speculativa, specie se un’asta dei titoli pubblici andasse male e sorgessero problemi di liquidità.


Il precipizio che si evita di vedere | Ferruccio de Bortoli - Corriere.it

Vero, ma ci siamo col sorriso degli italiani. E' pochissima la percezione di quello che potrebbe succedere. Pazzesco.
 
Gli burocrati invece ci vedono giusto

. Moneta svincolata dal debito
. Immigrazione selvaggia
. Grecia
. Brexit
. Surplus tedesco
. Paradisi fiscali (Lussemburgo, Malta)
. Agenzia del farmaco olandese con concorso taroccato
. Riunioni francotedesche etichettate come europee
 
la strategia di fondo del governo nei confronti della EU è corretta e da STATISTI

è in arrivo una contrazione della economia mondiale che falcidierà l'Italia, che ha perso la crescita sontuosa che c'e stata negli anni scorsi

senza una rete di protezione, i cittadini ed i loro averi verranno MASSACRATI
 
volete salvare le regolette UE (delle quali Francia e Germania se ne sbattono) e massacrare i vostri concittadini? questa è la domanda
 
precipitevolissimevolmente


è stato detto?
 
la strategia di fondo del governo nei confronti della EU è corretta e da STATISTI

è in arrivo una contrazione della economia mondiale che falcidierà l'Italia, che ha perso la crescita sontuosa che c'e stata negli anni scorsi

senza una rete di protezione, i cittadini ed i loro averi verranno MASSACRATI

:bow:
 
Siamo sull’orlo del precipizio ma il governo non sembra avvertirne il pericolo reale. Sfida l’Unione europea convinto di avere il vento del consenso, persino della storia, a suo favore. Scommette e forse si illude che un trionfo del voto sovranista alle prossime elezioni europee possa mutare i rapporti di forza nell’Unione. Il potere inebria, specie quando si hanno molti posti da spartire e non si è abituati a farlo. Stordisce poi gli ultimi arrivati, emersi dal nulla. Una parte crescente dell’Italia che produce e lavora teme di pagare un prezzo sanguinoso, ingiusto. Di pagarlo più all’incompetenza e all’arroganza di qualche ministro che al calcolo politico sovranista o populista di leader spregiudicati. Ma questa consapevolezza del rischio, che mina già di fatto la solidità dei nostri risparmi, non è ancora pienamente percepita dall’opinione pubblica. Non si può vivere a lungo con un spread oltre quota 300. Quello che dovrebbe preoccupare di più poi è il differenziale con la Spagna. Segnala tutta la nostra debolezza relativa. Come se fossimo già tornati al 2011. Si riflette poco sulla probabile crisi di alcuni istituti bancari che, ironia della sorte per l’attuale maggioranza, potrebbero essere ancora salvati con il denaro dei contribuenti. Se dovesse poi partire una procedura d’infrazione per violazione della regola del debito, non reggeremmo all’onda speculativa, specie se un’asta dei titoli pubblici andasse male e sorgessero problemi di liquidità.


Il precipizio che si evita di vedere | Ferruccio de Bortoli - Corriere.it


:D
 
Vero, ma ci siamo col sorriso degli italiani. E' pochissima la percezione di quello che potrebbe succedere. Pazzesco.

Purtroppo e' cosi'.
L azzardo di una europa di nazionalisti benevole e' tramontata con gli attacchi di Kurtz. Il problema e' che sulle macerie non si costruisce nulla, e trump e putin, una volta che ci avranno usati per affossare il progetto europeo....ci molleranno. La storia si ripete...i tedesci con la loro agressivita egenome hanno innesscato la terza guerra mondiale ( questa volta non sui campi di battaglia ma sui mercati finanziari) coinvolgendo i nostri piccoli dittatori. La fine dell europa e dell euro comunque distruggera anche la germania.
Che grillo e salvini ci avrebbero portati alla distruzione purtroppo era scritto.....
 
Per me siamo già nel baratro
 
Le aziende che seguo io chiuderanno tutte, ripeto TUTTE, l'anno 2018 con un fatturato +10%/+30% rispetto al 2017

Prospettive 2019 migliori del 2018


I gufi non vanno più di moda
 
la strategia di fondo del governo nei confronti della EU è corretta e da STATISTI

è in arrivo una contrazione della economia mondiale che falcidierà l'Italia, che ha perso la crescita sontuosa che c'e stata negli anni scorsi

senza una rete di protezione, i cittadini ed i loro averi verranno MASSACRATI

Per uno statista la strategia giusta deve essere probabile, non corretta, visto che si rischia il collo di 60 milioni di persone, soprattutto delle persone normali, i benestanti hanno comunque i mezzi per assorbire la botta.
 
Ma i delinquenti legalizzati del PD+Fi quale alternativa propongono?

Ulteriore austerità?
 
Ma i delinquenti legalizzati del PD+Fi quale alternativa propongono?

Ulteriore austerità?

A onor del vero, spesi magari male, ma loro la flessibilità l'han sempre portata a casa. Ora se al posto di inventare RDC inventavano la formula svuota la buca, riempi la buca magari passava come investimento e i soldi alla gente li davi lo lo stesso
 
Purtroppo e' cosi'.
L azzardo di una europa di nazionalisti benevole e' tramontata con gli attacchi di Kurtz. Il problema e' che sulle macerie non si costruisce nulla, e trump e putin, una volta che ci avranno usati per affossare il progetto europeo....ci molleranno. La storia si ripete...i tedesci con la loro agressivita egenome hanno innesscato la terza guerra mondiale ( questa volta non sui campi di battaglia ma sui mercati finanziari) coinvolgendo i nostri piccoli dittatori. La fine dell europa e dell euro comunque distruggera anche la germania.
Che grillo e salvini ci avrebbero portati alla distruzione purtroppo era scritto.....

L'unica ad essere distrutta sarà la Germania, contestualmente attaccata su 3 fronti, da Ovest, Trump, da tutto l'Est Europa e da Sud
 
Le aziende che seguo io chiuderanno tutte, ripeto TUTTE, l'anno 2018 con un fatturato +10%/+30% rispetto al 2017

Prospettive 2019 migliori del 2018


I gufi non vanno più di moda


l'export va bene, che novità

infatti l'Italia ha bisogno di rilanciarsi ed INVESTIRE per creare RITORNI dove necessario supportando intelligentemente i propri cittadini, non è certo un Paese povero
 
Per uno statista la strategia giusta deve essere probabile, non corretta, visto che si rischia il collo di 60 milioni di persone, soprattutto delle persone normali, i benestanti hanno comunque i mezzi per assorbire la botta.


quindi confermi quanto ho scritto, mi pare
 
L'unica ad essere distrutta sarà la Germania, contestualmente attaccata su 3 fronti, da Ovest, Trump, da tutto l'Est Europa e da Sud

Seee, l'espansione a est fu ed è voluta dai tedeschi e a est sanno bene che l'alternativa è l'incubo russo e sanno per esperienza cosa vuol dire avere a che fare con io KGB. Sud quale ? noi rompiamo le righe al primo ruggito, ti ricordo che ai tempi dei fascisti consegnammo le chiavi di casa ai nazisti come dei servi, altro che patria e onore, figurati adesso. Trump in effetti è l'unico rischio.
 
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