la giusta fine dei venduti si avvicina....e non solo per quelli francesi

superlep

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:D preoccupatevi!!!:D

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problemi loro....non mi riguarda .... io non devo temere nulla sono dalla parte giusta della Storia :D

qualcun'altro si deve preoccupare di quel macchinario....:D

Macron non era l'idolo dei piddoforzisti?
 
mi sa che questo 3d verrà accuratamente evitato dai PFinia..:)
 
Addirittura le ghigliottine.Io non ho mai capito perchè i poveri sono così arrabbiati da secoli,visto che i soldi non danno la felicità.Hanno la fortuna di avere amici sinceri,fidanzate che li amano per quello che sono,e la soddisfazione di guadagnarsi tutto con le loro capacità.
Sempre incazzati.Boh.

pero' quando i poveri sono stati aiutati dopo la seconda guerra monadiale , facendo funzionare correttamente l'ascensore sociale, l'europa ha conosciuto il suo periodo di pace piu' lungo. che strano vero?
 
pero' quando i poveri sono stati aiutati dopo la seconda guerra monadiale , facendo funzionare correttamente l'ascensore sociale, l'europa ha conosciuto il suo periodo di pace piu' lungo. che strano vero?

La pace oggi è determinata dal globalismo,dagli interessi economici globali comuni,dalle connessioni finanziarie,lo scenario è molto diverso da quello di 70 anni fa.E per fortuna.
L'ascensore sociale mi risulta funzionare benissimo,visto che la gran parte degli UHNWI non è nata ricca e proviene da nazioni tradizionalmente 'povere',come Cina,India,ex-Urss.
Certo non hanno passato la vita a protestare e dare la colpa della loro povertà a tizio caio o sempronio.Si sono dati da fare.
 
La pace oggi è determinata dal globalismo,dagli interessi economici globali comuni,dalle connessioni finanziarie,lo scenario è molto diverso da quello di 70 anni fa.E per fortuna.

ed infatti questo NUOVO modello che NOI in europa non abbiamo ancora abbandonato ci stà riportando alla guerra....

L'ascensore sociale mi risulta funzionare benissimo,visto che la gran parte degli UHNWI non è nata ricca e proviene da nazioni tradizionalmente 'povere',come Cina,India,ex-Urss.
Certo non hanno passato la vita a protestare e dare la colpa della loro povertà a tizio caio o sempronio.Si sono dati da fare.

hanno sempre difeso l'interesse del proprio popolo e mai di lobbies finanziarie referenti a pochissime persone, prova ne e' che si sono arrabbiate quando Trump ha deciso di riequilibrare le cose.quindi hai detto una fregnaccia.
 
la storia insegna che prima tocca ai venditori (di fumo)

sapevatelo

Di Maio vs Salvini, lo scontro a tappe che paralizza il Governo
Vittorio Nuti17 novembre 2018
I primi attriti seri, dopo la luna di miele seguita alla stipula del contratto di governo e il decollo del Governo Conte, risalgono a metà ottobre. Tutta colpa di una “manina” che avrebbe modificato il Dl fiscale sullo scudo fiscale per i capitali all'estero, guastando i rapporti tra M5S e Lega. Poi un crescendo di tensioni politiche tra i due alleati, di pari passo con l'andamento dei sondaggi, fino all'ultimo scontro sugli inceneritori in Campania. Da costruire, addirittura uno per provincia, secondo il leader della Lega Matteo Salvini; un regalo alle mafie, per il capo politico M5S, Luigi Di Maio, che mette in mora il collega vicepremier: «Crea tensioni nel Governo».

Guerra di parole sui termovalorizzatori
All'ultimo giro, ad accendere la miccia delle polemiche è stato il ministro dell'Interno lanciando da Napoli l'allarme sul rischio di una nuova emergenza rifiuti in Campania, e proponendo la soluzione di costruire in fretta nuovi termovalorizzatori in loco. Davvero fumo negli occhi per i 5S, che da sempre sventolano la bandiera del riuso e della differenziata per tenere sotto controllo il ciclo dei rifiuti, per di più nel collegio elettorale di Di Maio. Questo spiega l'alzata di scudi del Movimento: dal presidente della Camera Roberto Fico («Non si faranno mai»), al ministro dell'Ambiente, Sergio Costa («gli inceneritori non sono nel contratto di Governo») e quello per il Sud, Barbara Lezzi («non c'è nessun margine di trattativa»). Anche stavolta il copione non cambia: M5S compatto dietro Di Maio, il capo della Lega che insiste («chi dice sempre e solo dei “no” provoca roghi tossici e malattie»), con la tensione nel Governo alle stelle, e la quadra affidata all'ennesimo vertice a tre con il premier Conte. L'ultimo della serie è in programma lunedì 19 novembre a Caserta, per la firma del Protocollo d'intesa per un'azione urgente nella Terra dei fuochi.

Il decreto sicurezza della discordia
Negli ultimi mesi, sono davvero molti i terreni di scontro che hanno evidenziato la distanza tra i due alleati di governo. Un esempio di scuola è il decreto legge sulla sicurezza pubblica e l'immigrazione, provvedimento caro a Salvini che riscrive in particolare le norme su accoglienza e diritto di asilo. Un tema identitario della Lega, dunque, che ha suscitato molti mal di pancia nelle fila del Movimento, al punto da alimentare una fronda interna guidata dal senatore Gregorio De Falco. Dopo un duro scontro sugli emendamenti, per evitare sorprese in Aula il Governo è stato costretto a chiedere il voto di fiducia (il primo della legislatura dopo l'insediamento a giugno). All'appello nominale alla maggioranza sono mancati otto voti, dovuti soprattutto ai dissidenti m5s (Nugnes, De Falco, Mantero, Fattori e La Mura) che non hanno partecipato al voto e ora rischiano l'espulsione. Un campanello d'allarme per Di Maio, suonato non a caso sul capitolo sicurezza e immigrazione, “gestito” dal ministro dell'Interno, in una ideale divisione dei ruoli che moltiplica le tensioni invece di rafforzare il gioco di squadra tra gli alleati.

Il nodo della prescrizione
È questo il caso, a parti invertite, della riforma della prescrizione contenuta in un emendamento pentastellato al ddl Anticorruzione sponsorizzato dal Guardasigilli Alfonso Bonafede. Cioè di un tema identitario del Movimento 5 Stelle osteggiato di fatto dalla Lega che finisce sotto i riflettori negli stessi giorni del varo del decreto sicurezza. Dopo l’ennesimo, duro braccio di ferro nella maggioranza, nel corso dell'esame del ddl nelle commissioni Affari costituzionali e Giustizia alla Camera passa, anche grazie al voto della Lega, un emendamento M5S riformulato che introduce la sospensione della prescrizione dopo la sentenza di primo grado (punto a favore dei 5S) ma rinvia l'entrata in vigore della riforma al 2020 (punto a favore della Lega). Una pace apparente, perché nelle stesse ore lo scontro si sposta su altri due fronti. Ovvero gli obblighi di trasparenza sui finanziamenti ai partiti, norme proposte dal Movimento e ribattezzate “salva-Casaleggio”. E un emendamento del Carroccio (poi ritirato) per la revisione della norma sul reato di peculato con potenziali effetti benefici sui processi ad alcuni dirigenti del partito. Il duello M5S-Lega continua.

Di Maio vs Salvini, lo scontro a tappe che paralizza il Governo - Il Sole 24 ORE
 
c'è una terza possibilità

un'ipotesi diciamo...

detto questo, questa idea di combattere le lobbies finanziarie a forza di twitter e spottoni è molto aleatoria

serve lavoro, competenza, decisione e compagni di viaggio affidabili
 
Come si preannunciava in tempi non sospetti, i topini europppini, al divampare dell'incendio, scapperanno in tutte le direzioni in preda al panico, pestandosi convulsamente uno con l'altro alla disperata ricerca di un' inesistente via di fuga.

Giobbe, 4-3-2018, dal Libro dell'Apocalisse
 
pero' quando i poveri sono stati aiutati dopo la seconda guerra monadiale , facendo funzionare correttamente l'ascensore sociale, l'europa ha conosciuto il suo periodo di pace piu' lungo. che strano vero?

l'aiuto principale NON è stato di natura politica, NON è stato stabilito a tavolino, ma è principalmente stato un effetto collaterale dell'andamento DEMOGRAFICO in atto dopo la guerra

a cascata è avvenuto tutto il resto

spiace che, tranne i norvegesi, ancora nessuno l'abbia capito (o faccia finta di non averlo capito)

PURTROPPO arriverà da pagare il conto e per noi sarà piuttosto salato
 
l'aiuto principale NON è stato di natura politica, NON è stato stabilito a tavolino, ma è principalmente stato un effetto collaterale dell'andamento DEMOGRAFICO in atto dopo la guerra

a cascata è avvenuto tutto il resto

spiace che, tranne i norvegesi, ancora nessuno l'abbia capito (o faccia finta di non averlo capito)

PURTROPPO arriverà da pagare il conto e per noi sarà piuttosto salato

avrai certamente ragione, ma io l'esempio dei norvegesi non lo capisco
 
La pace oggi è determinata dal globalismo,dagli interessi economici globali comuni,dalle connessioni finanziarie,lo scenario è molto diverso da quello di 70 anni fa.E per fortuna.
L'ascensore sociale mi risulta funzionare benissimo,visto che la gran parte degli UHNWI non è nata ricca e proviene da nazioni tradizionalmente 'povere',come Cina,India,ex-Urss.
Certo non hanno passato la vita a protestare e dare la colpa della loro povertà a tizio caio o sempronio.Si sono dati da fare.

Le connessioni finanziarie che determinano la pace...questa è buona...ma ci credete davvero in quello che scrivete??? :confused:
 
pero' quando i poveri sono stati aiutati dopo la seconda guerra monadiale , facendo funzionare correttamente l'ascensore sociale, l'europa ha conosciuto il suo periodo di pace piu' lungo. che strano vero?

Si, vedrai che il vostro populismo li salverà :D
Come i vostri predecessori hitler e mussolini ... tutti dalla parte dei poveri :D ... si, per mandarli in guerra.

Il grande dramma dei poveri è la loro ignoranza; questo li fa cadere vittime dei furfanti di turno e, quando se ne accorgono, è oramai tardi.
 
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