La scorsa settimana è passata alla camera la riforma della CLASS ACTION del M5S

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

il sole

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chi ne ha notizia ci informi perche' tutto e' passato con il massimo silenzio dei nostrani midia


grazie
 
Le notizie sono reperibili in rete.


Roma, 05 ott 08:49 - (Agenzia Nova) - Netta contrarietà. Tanto più significativa perché arriva da un territorio patria della 'storica' Lega Nord e ad alta concentrazione di piccole imprese. È quella che arriva al disegno di legge sulla riforma della class action approvata dalla Camera mercoledì, e ora all'esame del Senato, dal presidente di Unindustria Varese Riccardo Comerio, che in una intervista a "Il Sole 24 Ore" crede siano altre le priorità: "proprio a fronte dello scarso ricorso e dello scarso utilizzo, il tentativo di approvare una nuova normativa così punitiva per le imprese ha più il sapore ideologico dettato da una cultura anti-industriale".
Intendiamoci: - aggiunge - la difesa dei consumatori è un diritto sacrosanto e ogni politica che tuteli la legalità è un interesse preciso di qualsiasi azienda onesta che, in quanto tale, può rimanere competitiva solo in un mercato con regole chiare fatte rispettare da tutti: "Ma anche l'esercizio della libera iniziativa d'impresa è un diritto e non una colpa da punire prescindere". Si estende l'area delle imprese coinvolte e dei diritti che potranno essere fatti valere: "La prima complicazione è la mancanza di certezze. Non si capisce quali siano i confini del rischio e non si comprende nemmeno se si vogliono mettere dei veri limiti. Diciamo da anni, e a parole tutte le forze politiche sembrano acconsentire, che una delle riforme necessarie al Paese sia quella di rendere più facile e meno burocratica la vita delle imprese. Qui siamo nel versante opposto. Rischiamo di fare dieci passi indietro. Senza certezze, le imprese non investono e se non investono non c'è crescita. Si rischia un cortocircuito, una vera e propria paralisi della fiducia e, dunque, di qualsiasi capacità di programmazione". (segue) (Res)
© Agenzia Nova
Imprese: Comerio (Unindustria) a "Il Sole 24 Ore", un pregiudizio dietro la nuova class action | Agenzia Nova
 
Di Michela Suglia
04 ottobre 201813:00

Tre anni dopo, il M5S torna a insistere sulla class action, sperando che il testo non si areni di nuovo al Senato. La Camera approva la proposta di legge che introduce una nuova normativa sulla possibilità di azioni legali collettive contro aziende e multinazionali. A favore del provvedimento, 365 sì, nessun voto contrario e 103 astensioni. Tutte di Forza Italia, che con un emendamento strappa un punto che accontenta il mondo delle imprese: il 'no' alla retroattività.
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Tra le novità, il provvedimento approvato prevede lo spostamento della disciplina dell'azione di classe dal codice del consumo a quello di procedura civile, l'ampliamento delle situazioni giuridiche tutelate, il passaggio di competenza dal Tribunale alla sezione specializzata in imprese dei Tribunali, la possibilità di aderire alla class action sia prima che dopo la sentenza che accoglie l'azione. Il partito di Berlusconi presenta una cinquantina di emendamenti contro un provvedimento "disarmonico" e soprattutto "punitivo" verso le imprese.

"Così l'Italia sta diventando inappetibile per le imprese, grazie a una legge che è come uno zampirone", sentenzia il forzista Giorgio Silli. Da qui la scelta dell'astensione, nonostante la maggioranza alla fine abbia ritirato la retroattività. La Lega invece vota 'sì' in nome di "equità ed equilibrio" garantito dal testo, sottolinea Ingrid Bisa. A favore pure il Pd, che non ha mandato giù le accuse di una "battaglia solitaria" rivendicata da Forza Italia, ribattendo così: "Crediamo che questo testo sia un miglioramento sostanziale nella tutela a favore dei consumatori".
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Primo si su class action, ma non sara retroattiva - Politica - ANSA.it
 
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Roma, 05 ott 08:49 - (Agenzia Nova) - Netta contrarietà. Tanto più significativa perché arriva da un territorio patria della 'storica' Lega Nord e ad alta concentrazione di piccole imprese. È quella che arriva al disegno di legge sulla riforma della class action approvata dalla Camera mercoledì, e ora all'esame del Senato, dal presidente di Unindustria Varese Riccardo Comerio, che in una intervista a "Il Sole 24 Ore" crede siano altre le priorità: "proprio a fronte dello scarso ricorso e dello scarso utilizzo, il tentativo di approvare una nuova normativa così punitiva per le imprese ha più il sapore ideologico dettato da una cultura anti-industriale".
Intendiamoci: - aggiunge - la difesa dei consumatori è un diritto sacrosanto e ogni politica che tuteli la legalità è un interesse preciso di qualsiasi azienda onesta che, in quanto tale, può rimanere competitiva solo in un mercato con regole chiare fatte rispettare da tutti: "Ma anche l'esercizio della libera iniziativa d'impresa è un diritto e non una colpa da punire prescindere". Si estende l'area delle imprese coinvolte e dei diritti che potranno essere fatti valere: "La prima complicazione è la mancanza di certezze. Non si capisce quali siano i confini del rischio e non si comprende nemmeno se si vogliono mettere dei veri limiti. Diciamo da anni, e a parole tutte le forze politiche sembrano acconsentire, che una delle riforme necessarie al Paese sia quella di rendere più facile e meno burocratica la vita delle imprese. Qui siamo nel versante opposto. Rischiamo di fare dieci passi indietro. Senza certezze, le imprese non investono e se non investono non c'è crescita. Si rischia un cortocircuito, una vera e propria paralisi della fiducia e, dunque, di qualsiasi capacità di programmazione". (segue) (Res)
© Agenzia Nova
Imprese: Comerio (Unindustria) a "Il Sole 24 Ore", un pregiudizio dietro la nuova class action | Agenzia Nova


PRATICAMENTE LE IMPRESE CI DICONO CHE SE SIAMO STATI FOTTUTI A RIPETIZIONE DALLE """"IMPRESE"""" queste hanno il diritto di continuare a fotterci

IN PRATICA CI DICONO CHE L'INDUSTRIA AMERICANA E' UNA FINZIONE IN QUANTO SE ESISTESSE CON LA CLASS ACTIN CHE HANNO NON CI SAREBBERO
 
La nuova class action

LA NUOVA CLASS ACTION


ESECUZIONE FORZATA

PRIMA SI RISCHIAVA DI VINCERE LA CAUSA SOLO PER LA gloria: il giudice condannava l'azienda ma questa NON sborsava il risarcimento.
Oggi si può agire in gruppo anche per recuperare il denaro.
Esempio: se una azienda che ha perso la CLASS ACTION ...NON... paga ,tutti quelli che hanno subito il torto possono recuperare tutti insieme il credito.
 
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