U2, Rolling Stones, Ac/Dc: cuore in patria e portafogli (ricco) in Olanda

Miki63

Nuovo Utente
Registrato
5/12/07
Messaggi
8.259
Punti reazioni
479
Io questa storia la conoscevo già, ma siccome molti piddini e giornaloni vari hanno esaltato le dichiarazioni europeiste di Bono degli U2, leggete e aprite gli occhi. Questo è un altro europeista terzomondista alla Macron.

U2, Rolling Stones e Ac/Dc: cuore in patria e portafoglio (ricco) in Olanda - Il Sole 24 ORE

U2-Olanda.jpg

AMSTERDAM - Canta che ti passa. Chissà se anche a voi è capitato di superare con una bella cantata preoccupazioni e timori di una giornata storta. Di sicuro a musicisti e rock band internazionali come Rolling Stones, U2, Ac/Dc, e chissà a quanti altri mai usciti allo scoperto, cantare fa passare la paura del Fisco. Ma a una condizione: che la società o le scatole societarie che gestiscono diritti e royalties delle rock band straniere siano registrate in Olanda.

C’è un luogo nel centro di Amsterdam che i turisti non conoscono ma che spiega meglio di ogni altro la grande attrazione delle rock star per i placidi canali olandesi. Al numero 566 di Herengracht, una delle vie più costose della città, sono domiciliate ben 93 società e qui c’è il cuore finanziario di due delle rock band più celebri della storia: gli U2 e i Rolling Stones. Irlandesi i primi, britannici i secondi ma entrambi con identiche passioni: l’Olanda, Amsterdam, il numero 566 di Herengracht e un manager di 53 anni, Johannes Nicolaas Favié, per gli amici Jan. Favié è l’uomo che custodisce il portafoglio di Bono Vox, Mick Jagger e compagni. Sebbene dal vivo abbiano poche volte suonato poche volte insieme, in questo edificio di mattoni rossi, invece, condividono quasi tutto. Compresa la passione per il fisco leggero dei Paesi Bassi, che esenta da qualsiasi tassa le royalties in uscita dal paese.

L’Olanda, insomma, non è una calamita soltanto per le multinazionali. Anche alcuni tra i più importanti aristi internazionali l’hanno scelta come patria di adozione.

Una fiduciaria per «schermare» Bono e compagni

Con un incasso di 54,4 milioni di dollari nel 2017, gli U2 sono la band del momento. Domenica 7 ottobre il loro concerto allo Ziggo Dome di Amsterdam - solo 7 chilometri da Herengracht - è stato un successo. Poi la band è volata a Milano: quattro date al Forum di Assago (11, 12, 15 e 16 ottobre), tutte sold out.
Nel corso della prima serata, quando sulle note della loro celebre canzone Get out of your own way sul maxi schermo si è andato componendo dalle singole bandiere degli Stati membri, quella dell’Ue con il cerchio a 12 stelle, i fan in delirio, come del resto in tutti gli altri concerti del tour degli U2 per il disco Songs of experience, hanno applaudito. L’Europa unita è una gran bella cosa per gli U2, che il 10 ottobre a Bruxelles lo hanno ribadito, attraverso la voce del leader Bono, al presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani. Ancor più bella se ti consente, legittimamente, di far battere il tuo cuore in patria, oltre che a Bruxelles, e proteggere il tuo portafoglio in Olanda.

In Irlanda Bono e compagni controllano una società fondata il 24 marzo 1981 con il nome di Irish Stereo Production Export Limited, poi modificato in Not Us Limited. I loro nomi non compaiono nell’atto costitutivo, e non appaiono nemmeno nell’altra società controllata dalla Not Us Limited, la U2 Limited, registrata il 19 aprile 1990 a Dublino con un capitale di 100mila sterline irlandesi. Una fiduciaria, la Pearse Trust Nominees, scherma le identità di Bono, The Edge, Adam Clayton e Larry Mullen, i componenti della band.

La U2 Limited approda ad Amsterdam il 1° giugno 2006 e da allora è gestita da Jan Fiavé. Cosa ci facciano gli U2 nella città olandese se lo chiedono i deputati della commissione d’inchiesta sui paradisi fiscali del Parlamento olandese che il 12 giugno 2017 convocano Fiavé, incuriositi dal fatto che il manager gestisca nei suoi uffici di Herengracht le società di due delle band più famose del mondo.

Where the streets have no name, cantano gli U2 in una delle loro più fortunate canzoni. Qui, invece, il nome della strada c’è, eccome: Herengracht 566.
Fiavé spiega agli incuriositi parlamentari che la U2 Limited è una società irlandese domiciliata anche in Olanda, che «gestisce i diritti di registrazione e i diritti connessi» degli U2. E che tra Not Us e U2 Limited «c’è una relazione madre-figlia». Precisa di essere amministratore della U2 Limited e di non avere nessuna informazione sull’altra società irlandese della rock band.

Dalle scarse informazioni che si ricavano dall’ultimo bilancio della U2 Limited depositato in Irlanda, relativo al 2015, emerge che la società aveva in quell’anno 9 dipendenti: 5 «amministrativi» e 4 «artisti» (i componenti della band?). Che possedeva liquidità per quasi 7 milioni di euro, debiti per 2 milioni e registrava una perdita di 386mila euro.

«Solo recentemente ho cominciato a ripensare la mia idea di casa - ha affermato Bono lo scorso 10 ottobre in visita al Parlamento europeo –. E mi sono reso conto che questa è la mia casa. Io sono europeo così come sono irlandese. L’idea di un patriottismo allargato è esaltante. Io qui, oggi, mi sento a casa». Già, in Irlanda, in Europa, ma anche in Olanda.

Due fondazioni per gli Stones

Quella degli U2 è una presenza discreta ad Amsterdam rispetto ai più irriverenti Rolling Stones. Il logo «Lips and tongue», la celebre bocca rossa con la linguaccia, fu disegnato nel 1971 e comparve per la prima volta all’interno della copertina dell’album Sticky Fingers. È diventato il simbolo dei Rolling Stones e si staglia su una targhetta di ottone sulla solita facciata del numero 566 di Herengracht: raffigura la bocca di Mick Jagger e la lingua della dea Kali.

Il logo appartiene, assieme al marchio «The Rolling Stones» e ai relativi diritti d’autore, alla Promogroup, una delle numerose società controllate dagli Stones e registrate in Olanda. Una delle tante, ma non una società qualsiasi. Promogroup è proprietaria, e non solo titolare della licenza, di tutti i diritti di proprietà intellettuale degli Stone in tutto il mondo.

Come ha spiegato lo stesso Favié ai parlamentari della commissione d’inchiesta, i diritti degli Stones hanno una gestione complessa dovuta al fatto che i testi e le musiche sono scritte solo da due dei componenti della band: Mick Jagger e Keith Richards. I due, dunque sono amministratori di una fondazione registrata ad Amsterdam, la Stichting Administratiekantoor Herengracht B, che controlla la Promopub Bv, società che incassa i diritti dei testi e delle musiche degli Stones. Nel 2016 la fondazione registrava attività correnti per 12,7 milioni di dollari, in calo rispetto ai 14,1 del 2015 ma doppi rispetto ai 6,3 del 2014.

Più sostanziose le cifre dell’altra fondazione nella quale vengono raccolti i diritti intellettuali del marchio e del logo, la Stichting Administratiekantoor Herengracht A, di cui sono amministratori tre i componenti della band: Jagger, Richards e Charles Watts, storico batterista. Aspetto curioso: nelle scatole societarie esaminate dal Sole 24 Ore non figura Ronnie Wood, chitarrista che a partire dal 1975 è entrato a far parte della band come membro effettivo. Nel 2016 la fondazione aveva attivi netti per 35,5 milioni di dollari e registrava un risultato netto positivo per 233.614 dollari. È quest’ultima fondazione, costituita assieme all’altra il 3 aprile 2006, a controllare la Promogroup e, a cascata, la Musidor (proprietaria del logo «Lips and tongue»), la Promogracht, la Promolane, la Promotone e la Promotours. La Musidor, in particolare, registrava attività correnti per 5,8 milioni di dollari nel 2016, in calo rispetto ai circa 12 milioni registrati sia nel 2015 sia nel 2014.

È attraverso queste entità che viene gestito l’insieme delle proprietà intellettuali della rock band britannica. Tutti i soldi incassati (o quasi), in pratica, arrivano in Olanda. Nel 2016, secondo i dati di Billboard, i Jagger e compagni hanno incassato 10,9 milioni di dollari.

Ma la galassia societaria degli Stones non si ferma tra i canali di Amsterdam. La Promogroup, infatti, controlla alcune società negli Stati Uniti: la Stone Service, domiciliata in Delaware, uno dei più piccoli stati degli Usa dove ci sono più società che abitanti, e la 50 Years Llc, in California, fondata per gestire i concerti dei Rolling Stones negli States nel 50° anniversario della nascita della band. Fino a qualche anno fa la band possedeva una società anche a Curacao, paradiso fiscale delle Antille.

Secondo il sito celebritynetworth.com, Mick Jagger possiede una ricchezza stimata in 360 milioni di dollari, Keith Richards di 340 milioni e Carles Watts di 170 milioni. La loro avversione alle tasse è celebre e ha scandito la loro intera vita artistica, dall’esilio fiscale in Francia da cui nel 1972 nacque l’album Exile on Main St., in poi.

L’Eldorado fiscale degli artisti

Davanti ai parlamentari olandesi che indagavano sui paradisi fiscali, il manager delle società degli U2 e dei Rolling Stones non deve essere stato molto convincente. Favié non è riuscito ad allontanare il sospetto che U2 Limited e Promogroup siano soltanto delle cassette postali. Le due società hanno, infatti, solo 5 dipendenti ciascuna ed esternalizzano la maggior parte delle loro attività.
«Lei ha negato chiaramente di essere una società bucalettere - ha chiesto Renske Leijten, un deputato del Partito socialista - e la domanda è: che valore sta creando quando esternalizza tutto?».

Più duro è stato Chris van Dam, del partito cristiano-democratico Cda: «Le società non creano valore aggiunto in termini di proprietà intellettuale qui nei Paesi Bassi. Sono semplicemente un ufficio amministrativo. Ci deve essere un incredibile flusso di entrate in royalties con queste band e lei ammette che l’Olanda è una delle poche giurisdizioni che offre la possibilità di non tassare i diritti d’autore in uscita dal paese, ma poi aggiunge che le società non hanno nulla a che fare con questo. Lo trovo incredibile».

Incredibile o meno, da queste parti i Rolling Stones sono arrivati nel 1972 dopo che il principe Rupert Zu Loewenstein, un banchiere che lavorava a Londra e che possedeva un vecchio titolo bavarese, divenne il loro consulente d’affari per volere di Mick Jagger, che aveva studiato alla London School of Economics.
Il Sole 24 Ore ha contattato Favié più volte, per email e per telefono, per chiedergli un’intervista ma l’amministratore delle società degli U2 e dei Rolling Stones ha declinato l’invito per mancanza di tempo chiedendo di inviare una nuova email. L’email è stata inviata ma Faviè finora non ha mai risposto.

Il muro di gomma è una costante non soltanto con Favié ma con tutti gli interlocutori, anche italiani, vicini alle star della musica.

Spuntano anche gli Ac/Dc

Anche gli Ac/Dc, gruppo di hard rock nato in Australia nel 1973 ha scelto l’Olanda come luogo di approdo per i diritti intellettuali. Alla periferia di Amsterdam, in un enorme palazzo di marmo e acciaio, è domiciliata la Leidseplein Presse Bv, fondata nel 1976 e amministrata dalla Intertrust (Netherlands) Bv, società di servizi corporate e finanziari con sedi nelle principali piazze finanziarie e nei più rinomati paradisi fiscali del mondo. Sono migliaia le società domiciliate nell’edificio della Intertrust al numero 200 di Prins Bernhardplein di Amsterdam.

Nel 2016 la società che controlla i diritti degli Ac/Dc ha registrato utili netti per 794mila dollari, contro i 583mila del 2015 e i 400mila del 2014. Le spese operative nel 2016 sono ammontate a 10,2 milioni di dollari. Le attività correnti sono state invece di 10,5 milioni di dollari contro i 26 milioni del 2015 e i 22,5 del 2014.

Anche in questo caso, come per gli U2, i nomi di Angus Young, Brian Johnson e compagni non sono indicati nei documenti ufficiali, schermati dalla Intertrust. Negli anni 70 gli Ac/Dc controllavano i diritti attraverso la società Alkmaar Presse Nv di Curacao, oggi non più attiva.
 
Sono delle grandi aziende multinazionali che hanno sedi in diversi paesi del mondo.
 
E come alle grandi multinazionali piace metterla in quel posto alla massa ingenua che si beve proclami roboanti e ammira i paladini della giustizia...di facciata.
Chissà se il Bono ospita frotte di immigrati senza tetto nella sua modesta villa in Costa Azzurra?
 
E come alle grandi multinazionali piace metterla in quel posto alla massa ingenua che si beve proclami roboanti e ammira i paladini della giustizia...di facciata.
Chissà se il Bono ospita frotte di immigrati senza tetto nella sua modesta villa in Costa Azzurra?

bono, un altro che predica bene e razzola male...
 
pensavo che la fiat fosse andata in olanda per i formaggi :o
 
Quindi poichè Bono è un evasore io dovrei essere anti-europeista?
Mi sfugge il nesso :confused:
 
Risparmiando sulla tassazione avranno piu liquidità da donare per vincere la fame nel mondo. :no:

Scommetto che non ci crede nessuno. :yes:
 
Quindi poichè Bono è un evasore io dovrei essere anti-europeista?
Mi sfugge il nesso :confused:

Ma l'articolo lo hai letto?

"Domenica 7 ottobre il loro concerto allo Ziggo Dome di Amsterdam - solo 7 chilometri da Herengracht - è stato un successo. Poi la band è volata a Milano: quattro date al Forum di Assago (11, 12, 15 e 16 ottobre), tutte sold out.
Nel corso della prima serata, quando sulle note della loro celebre canzone Get out of your own way sul maxi schermo si è andato componendo dalle singole bandiere degli Stati membri, quella dell’Ue con il cerchio a 12 stelle, i fan in delirio, come del resto in tutti gli altri concerti del tour degli U2 per il disco Songs of experience, hanno applaudito. L’Europa unita è una gran bella cosa per gli U2, che il 10 ottobre a Bruxelles lo hanno ribadito, attraverso la voce del leader Bono, al presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani. Ancor più bella se ti consente, legittimamente, di far battere il tuo cuore in patria, oltre che a Bruxelles, e proteggere il tuo portafoglio in Olanda."


Il nesso che ti sfugge è che questi sono degli ipocriti che voi portate ad esempio come paladini del solidarismo e del buonismo. Cosa c'è che non capisci? Ti ho postato pure lo schemino societario:D

Come il tuo idolo Macron si definisce "europeista" a parole, ma nei fatti si comporta come Orban (non ha bisogno di erigere reticolati perchè è già protetto dalla barriera alpina), così i vari Bono, Sting, e compagnia cantante, è proprio il caso di dirlo, fanno i fr.. con il c... degli altri. Adesso il nesso ti è più chiaro?
 
Ma l'articolo lo hai letto?

"Domenica 7 ottobre il loro concerto allo Ziggo Dome di Amsterdam - solo 7 chilometri da Herengracht - è stato un successo. Poi la band è volata a Milano: quattro date al Forum di Assago (11, 12, 15 e 16 ottobre), tutte sold out.
Nel corso della prima serata, quando sulle note della loro celebre canzone Get out of your own way sul maxi schermo si è andato componendo dalle singole bandiere degli Stati membri, quella dell’Ue con il cerchio a 12 stelle, i fan in delirio, come del resto in tutti gli altri concerti del tour degli U2 per il disco Songs of experience, hanno applaudito. L’Europa unita è una gran bella cosa per gli U2, che il 10 ottobre a Bruxelles lo hanno ribadito, attraverso la voce del leader Bono, al presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani. Ancor più bella se ti consente, legittimamente, di far battere il tuo cuore in patria, oltre che a Bruxelles, e proteggere il tuo portafoglio in Olanda."


Il nesso che ti sfugge è che questi sono degli ipocriti che voi portate ad esempio come paladini del solidarismo e del buonismo. Cosa c'è che non capisci? Ti ho postato pure lo schemino societario:D

Come il tuo idolo Macron si definisce "europeista" a parole, ma nei fatti si comporta come Orban (non ha bisogno di erigere reticolati perchè è già protetto dalla barriera alpina), così i vari Bono, Sting, e compagnia cantante, è proprio il caso di dirlo, fanno i fr.. con il c... degli altri. Adesso il nesso ti è più chiaro?

E siccome Bono è un evasore io dovrei diventare sovranista statalista assistenzialista meridionalista italista tafazzista giallo-verde? Scusa, ma continua a sfuggirmi il nesso :confused:
 
E siccome Bono è un evasore io dovrei diventare sovranista statalista assistenzialista meridionalista italista tafazzista giallo-verde? Scusa, ma continua a sfuggirmi il nesso :confused:

Scusami, non avevo riflettuto sul tuo avatar, non ti sforzare troppo. Mi spiace ma non tengo noccioline in casa:o
 
Ma l'articolo lo hai letto?

"Domenica 7 ottobre il loro concerto allo Ziggo Dome di Amsterdam - solo 7 chilometri da Herengracht - è stato un successo. Poi la band è volata a Milano: quattro date al Forum di Assago (11, 12, 15 e 16 ottobre), tutte sold out.
Nel corso della prima serata, quando sulle note della loro celebre canzone Get out of your own way sul maxi schermo si è andato componendo dalle singole bandiere degli Stati membri, quella dell’Ue con il cerchio a 12 stelle, i fan in delirio, come del resto in tutti gli altri concerti del tour degli U2 per il disco Songs of experience, hanno applaudito. L’Europa unita è una gran bella cosa per gli U2, che il 10 ottobre a Bruxelles lo hanno ribadito, attraverso la voce del leader Bono, al presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani. Ancor più bella se ti consente, legittimamente, di far battere il tuo cuore in patria, oltre che a Bruxelles, e proteggere il tuo portafoglio in Olanda."


Il nesso che ti sfugge è che questi sono degli ipocriti che voi portate ad esempio come paladini del solidarismo e del buonismo. Cosa c'è che non capisci? Ti ho postato pure lo schemino societario:D

Come il tuo idolo Macron si definisce "europeista" a parole, ma nei fatti si comporta come Orban (non ha bisogno di erigere reticolati perchè è già protetto dalla barriera alpina), così i vari Bono, Sting, e compagnia cantante, è proprio il caso di dirlo, fanno i fr.. con il c... degli altri. Adesso il nesso ti è più chiaro?


ESATTO. Ci sono personaggi del genere anche qui….


Andrea
 
Plettro a sx portafoglio a dx :)
 
ognuno deve essere libero di tenere i propri soldi dove gli pare e farne cio' che crede, e quanto sopra senza doverne rendere conto a chicchessia
 
ognuno deve essere libero di tenere i propri soldi dove gli pare e farne cio' che crede, e quanto sopra senza doverne rendere conto a chicchessia

e' vero, pero' se sei italiano e tieni tutto investito in un altro paese ti dovrebbe essere negato anche solo il rientro a respirare una boccata d'aria....
il mondo e' grande e non abbiamo bisogno che vieni in italia
 
ognuno deve essere libero di tenere i propri soldi dove gli pare e farne cio' che crede, e quanto sopra senza doverne rendere conto a chicchessia

Certo, ma se lo fai per eludere il fisco e poi ti ergi a paladino dei poveri, chiedendo da anni interventi ai vari governi occidentali di azzerarne pure il debito......beh, se permetti io ti risponderei, comincia TU a dare il buon esempio. Paga quanto dovuto di tasse, come tutti gli altri, senza escamotage, e POI vai a predicare di aiutare gli extra.

Bono sono 20 anni, dai tempi del governo D'Alema e poi Berlusconi che scassa la uallera, che cominciasse lui a pagar le tasse sui suoi immensi guadagni, altrimenti taci e non rompere.

Bono a Berlusconi: sul debito, tu hai la palla, mettila in rete. Ciao Silvio (14/06/2001) - Vita.it
 
Certo, ma se lo fai per eludere il fisco e poi ti ergi a paladino dei poveri, chiedendo da anni interventi ai vari governi occidentali di azzerarne pure il debito......beh, se permetti io ti risponderei, comincia TU a dare il buon esempio. Paga quanto dovuto di tasse, come tutti gli altri, senza escamotage, e POI vai a predicare di aiutare gli extra.

Bono sono 20 anni, dai tempi del governo D'Alema e poi Berlusconi che scassa la uallera, che cominciasse lui a pagar le tasse sui suoi immensi guadagni, altrimenti taci e non rompere.

Bono a Berlusconi: sul debito, tu hai la palla, mettila in rete. Ciao Silvio (14/06/2001) - Vita.it

Esatto.

Questi fanno pure i paladini ..

Mi viene in mente, in piccolo, Gino Paoli ex presidente SIAE
 
Esatto.

Questi fanno pure i paladini ..

Mi viene in mente, in piccolo, Gino Paoli ex presidente SIAE

La nota frase "Fa quello che ti dico, ma non fare quello che faccio" x loro si presta bene, bisogna scindere il piacere di sentire una musica e un testo che ci piace dall'assurgerne ad idolo l'autore (cosa che ai sinistrelli piace molto) in genere si hanno sempre spiacevoli sorprese, questi non sono altro che la conferma.
 
e' vero, pero' se sei italiano e tieni tutto investito in un altro paese ti dovrebbe essere negato anche solo il rientro a respirare una boccata d'aria....
il mondo e' grande e non abbiamo bisogno che vieni in italia

non me ne frega un qatso, finche' una cosa e' legale se lo si desidera si fa, non c' e' bisogno del tuo permesso
 
Indietro