Grande Milano!!! 3-4 ore di coda per andare da Starbucks per un selfie!

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J. Sean Mallory

Giù la testa
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Leggo sui giornali di code di 3-4 ore per andare da Starbucks a Milano. Altro che morte della civiltà e della cultura italiana del caffè, qua siamo giunti al de profundis. Decenni di lavaggio del cervello hanno prodotto questo: ore gettate per poter fare un semplice selfie e il cervello che se ne va in discarica.

Grande Milano :clap:

https://milano.repubblica.it/cronac...n_cordusio_per_il_primo_cappuccino-205829109/


 
io in aereoporto mi prendo sempre un bel caffe americano...... sa di caffe mi rende sveglio per il lungo viaggio ,se prendo un espresso ebbene pur io avendo gestito un bar con tanto di illy nelle tazzine è sempre ottimo e perfetto.....

vale la pena pagarlo quasi il doppio
 
sono gli stessi che poi frignano perchè non possono andare al centro commerciale la domenica :D
 
sempre detto che Milan l'è on gran Milan...............................Let, Otto e Swheart ne sono testimoni :o
 
foto-turchia-2.jpg
 
Leggo sui giornali di code di 3-4 ore per andare da Starbucks a Milano. Altro che morte della civiltà e della cultura italiana del caffè, qua siamo giunti al de profundis. Decenni di lavaggio del cervello hanno prodotto questo: ore gettate per poter fare un semplice selfie e il cervello che se ne va in discarica.

Grande Milano :clap:

https://milano.repubblica.it/cronac...n_cordusio_per_il_primo_cappuccino-205829109/



Il problema è più grande di Starbucks, la gente vive in perenne schiavitù per la maggior parte del proprio tempo lavorativo, e quindi quando si trova quelle due tre ore di tempo libero la domenica, non sa più che farsene, e si adatta a spendere quel minimo di libertà nei modi più assurdi..

È una grave deriva sociale su cui tutti dovremmo riflettere..
 
Posto orribile e parco buoi in coda fin dall'alba.
Che bei tempi!
Lì vicino c'è una certa Pasticceria Cova...
 
Mi è sembrato di vedere in coda un forestiero in trasferta che assomigliava a Prall. Sei ancora in coda?:D
 
Secondo Bauman, l'"omogeneizzarsi" indica, relativamente ai rapporti tra i soggetti, un processo affine all'omologazione, all'assorbimento passivo dovuto a usi e consuetudini, a modelli culturali e di condotta prevalenti in un dato contesto sociale. Oppure si può riferire anche a comportamenti o valori che aprioristicamente e in maniera dogmatica vengono accettati e tramandati tra le generazioni di individui, senza alcuno spirito critico o alcuna capacità riflessiva. Passo successivo a ciò sono processi quali la spersonalizzazione e l'alienazione.
 
grandi milanesi, più che altro :asd:
 
vado controcorrente: innanzitutto per me fare la fila dall alba ha senso solo se hai meno di vent'anni e vuoi accaparrarti il biglietto di un concerto del tuo idolo, o una copia autografa di una nuova uscita....non certo per il primo giorno di apertura di un locale.
Comunque sono solo 4 gatti in fila, una buona meta' ad occhio anche turisti, e l'altra meta' con buona probabilita' figuranti e pagati per fare una innocua pubblicita' al locale (mi sembra palese con la ragazza intervistata, che dice che va a trovare il ragazzo barista). Nsomma la marchetta la fate voi se continuate a rimbalzare su fb un post con questo 'scandalo', visto che gli fate aumentare la popolarita' che dubito potrebbe avere altrimenti.

Mia previsione: chiude entro un paio di anni, e non me lo auguro assolutamente, visto che comunque da lavoro ad un po di persone, probabilmente con livelli contrattuali non indegni rispetto a posizioni analoghe in bar o baretti della zona.
 
Secondo Bauman, l'"omogeneizzarsi" indica, relativamente ai rapporti tra i soggetti, un processo affine all'omologazione, all'assorbimento passivo dovuto a usi e consuetudini, a modelli culturali e di condotta prevalenti in un dato contesto sociale. Oppure si può riferire anche a comportamenti o valori che aprioristicamente e in maniera dogmatica vengono accettati e tramandati tra le generazioni di individui, senza alcuno spirito critico o alcuna capacità riflessiva. Passo successivo a ciò sono processi quali la spersonalizzazione e l'alienazione.

Poi c'è l'ultimo stadio: quello dei "like" a Salvini, ma lì entriamo nel campo della patologia conclamata :D
 
Mi è sembrato di vedere in coda un forestiero in trasferta che assomigliava a Prall. Sei ancora in coda?:D

ho approfittato del permesso di soggiorno adesso sto facendo colazione con i fichi d'india sotto i porticati di Cuneo (tipica pianta del luogo) :o
 
Leggo sui giornali di code di 3-4 ore per andare da Starbucks a Milano. Altro che morte della civiltà e della cultura italiana del caffè, qua siamo giunti al de profundis. Decenni di lavaggio del cervello hanno prodotto questo: ore gettate per poter fare un semplice selfie e il cervello che se ne va in discarica.

Grande Milano :clap:

https://milano.repubblica.it/cronac...n_cordusio_per_il_primo_cappuccino-205829109/



son tutti giovinastri a quel che vedo....:eek:

sono il futuro del paese,

via i vecchiacci:D

avranno gia' percepito il rdc o campano ancora sulle spalle dei loro vecchietti?:mmmm:
 
Leggo sui giornali di code di 3-4 ore per andare da Starbucks a Milano. Altro che morte della civiltà e della cultura italiana del caffè, qua siamo giunti al de profundis. Decenni di lavaggio del cervello hanno prodotto questo: ore gettate per poter fare un semplice selfie e il cervello che se ne va in discarica.

Grande Milano :clap:

https://milano.repubblica.it/cronac...n_cordusio_per_il_primo_cappuccino-205829109/



Giusto a Milano....patria della lega e del berlusca...grande contributo al paese...
 
Sono gli stessi che fanno la coda agli Apple Store dalla mezzanotte per poter acquistare l’ultimo iPhone XXY Ultra appena uscito. E poi magari pasteggiano per un anno a pane e cipolla. Non comprano un caffè, ma lo status e il senso di “esserci” e poterlo mostrare sulle storie di Instagram. Si sentono tutti delle piccole Chiare Ferragni, o sognano di esserlo.

Come ho scritto da altre parti, in Itaila Starbucks può sfondare solo in psti come Milano, dove apparire è lo scopo ultimo. In altre contrade dello stivale non ce ne può fregare un chèzz. Vai al bar sotto casa, spendi meno e godi di più, e affangala la percezione.
 
Sono gli stessi che fanno la coda agli Apple Store dalla mezzanotte per poter acquistare l’ultimo iPhone XXY Ultra appena uscito. E poi magari pasteggiano per un anno a pane e cipolla. Non comprano un caffè, ma lo status e il senso di “esserci” e poterlo mostrare sulle storie di Instagram. Si sentono tutti delle piccole Chiare Ferragni, o sognano di esserlo.

Come ho scritto da altre parti, in Itaila Starbucks può sfondare solo in psti come Milano, dove apparire è lo scopo ultimo. In altre contrade dello stivale non ce ne può fregare un chèzz. Vai al bar sotto casa, spendi meno e godi di più, e affangala la percezione.

andiamo ti offro un caffè allo starbucks :o
 
Non so se può consolare :o

Ma non è che i giovinastri di ieri brillassero particolarmente anche loro :D:o:cool::bye:




erano altri tempi, giravano più soldi, l'economia tirava, il futuro era roseo... anni '80 non dimenticarlo, gli anni degli "yuppies oppure yappis per chi mastica l'inglese", della Milano da bere

essere co glioni era un modo di vivere che poteva anche pagare, anzi spesso pagava

se vieni a Londra vedi molti italiani che fanno uguale (anche se secondo me finiranno contro il calcestruzzo a 200 all'ora in pochi anni o mesi)
 
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