La scure del governo pronta ad abbattersi sulle coop rosse

frankyone

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20/4/09
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di Michael Pontrelli

Uno dei tormentoni di Silvio Berlusconi presidente del Consiglio sono state le cooperative rosse. Per anni ne ha denunciato “ i conflitti di interesse inaccettabili” dipingendole come il braccio operativo “del capitalismo della sinistra”. Una “metastasi nell’economia del Paese” contro cui però il Cavaliere alla fine non ha fatto nulla. Tutto è rimasto come prima. Le cose però per le coop potrebbero cambiare nei prossimi mesi. Secondo una anticipazione di Affari Italiani, Lega e M5s starebbero pensando proprio a loro per trovare importanti risorse per finanziare il costoso programma di governo.
Stop al trattamento fiscale agevolato

Perché le coop potrebbero diventare fonte di risorse per Salvini e Di Maio? La risposta è semplice: perché godono di un sistema fiscale agevolato rispetto alle altre aziende. “Un buco nero – ha spiegato Affari Italiani - in cui si possono trovare miliardi. Con la scusa di svolgere attività mutualistiche non pagano le tasse acquistando un ingiusto vantaggio sulle alle altre aziende e quindi sul mercato”.
Tasse pagate solo su una parte degli utili

La nota testata online ha illustrato le attuali regole fiscali applicate alle cooperative. “A fine anno non pagano le tasse sull'utile netto” ma su un importo minore. “Dagli utili viene sottratto il 30 per cento, che finisce in una riserva indivisibile e diventa capitale dell’azienda, poi un altro 3% destinato a fondi mutualistici che la costellazione coop utilizza per investimenti. Le tasse da pagare però non saranno calcolate sull’intera cifra rimanente, cioè il 67%, ma su una percentuale ancora inferiore, a seconda del tipo di cooperativa: quelle di consumo (i grandi supermercati) pagano le tasse solo sul 65% dell'utile netto, le coop di lavoro (edili, di costruzione, di servizi) solo sul 40% dell’utile, quelle agricole solo sul 20% e le coop sociali pagano zero.
Un business da 151 miliardi di euro

Il business legato alle cooperative non è cosa di poco conto. Complessivamente il loro fatturato è superiore ai 151 miliardi di euro. Fanno parte di questa galassia attori importanti dell’economia italiana: colossi della grande distribuzione organizzata, assicurazioni, banche di credito cooperativo. Fino ad ora hanno goduto, in un modo o nell’altro, della protezione della politica ma il governo del Cambiamento potrebbe davvero cambiare le regole del gioco rispetto al passato. E sicuramente tra quelli che ne sarebbero felici ci sarebbe anche Silvio Berlusconi.

La scure del governo gialloverde sulle coop rosse - Tiscali Notizie

Magari, magariiii, godo come un porco se lo fanno!
Questa fiscalità alternativa riservata alle coop è sempre stata una tale roba insulsa che grida vendetta.
 
devono mandarle in bancarotta
 
E ma io c'ho giù il libretto alla coop...!!!
 
di Michael Pontrelli

Uno dei tormentoni di Silvio Berlusconi presidente del Consiglio sono state le cooperative rosse. Per anni ne ha denunciato “ i conflitti di interesse inaccettabili” dipingendole come il braccio operativo “del capitalismo della sinistra”. Una “metastasi nell’economia del Paese” contro cui però il Cavaliere alla fine non ha fatto nulla. Tutto è rimasto come prima. Le cose però per le coop potrebbero cambiare nei prossimi mesi. Secondo una anticipazione di Affari Italiani, Lega e M5s starebbero pensando proprio a loro per trovare importanti risorse per finanziare il costoso programma di governo.
Stop al trattamento fiscale agevolato

Perché le coop potrebbero diventare fonte di risorse per Salvini e Di Maio? La risposta è semplice: perché godono di un sistema fiscale agevolato rispetto alle altre aziende. “Un buco nero – ha spiegato Affari Italiani - in cui si possono trovare miliardi. Con la scusa di svolgere attività mutualistiche non pagano le tasse acquistando un ingiusto vantaggio sulle alle altre aziende e quindi sul mercato”.
Tasse pagate solo su una parte degli utili

La nota testata online ha illustrato le attuali regole fiscali applicate alle cooperative. “A fine anno non pagano le tasse sull'utile netto” ma su un importo minore. “Dagli utili viene sottratto il 30 per cento, che finisce in una riserva indivisibile e diventa capitale dell’azienda, poi un altro 3% destinato a fondi mutualistici che la costellazione coop utilizza per investimenti. Le tasse da pagare però non saranno calcolate sull’intera cifra rimanente, cioè il 67%, ma su una percentuale ancora inferiore, a seconda del tipo di cooperativa: quelle di consumo (i grandi supermercati) pagano le tasse solo sul 65% dell'utile netto, le coop di lavoro (edili, di costruzione, di servizi) solo sul 40% dell’utile, quelle agricole solo sul 20% e le coop sociali pagano zero.
Un business da 151 miliardi di euro

Il business legato alle cooperative non è cosa di poco conto. Complessivamente il loro fatturato è superiore ai 151 miliardi di euro. Fanno parte di questa galassia attori importanti dell’economia italiana: colossi della grande distribuzione organizzata, assicurazioni, banche di credito cooperativo. Fino ad ora hanno goduto, in un modo o nell’altro, della protezione della politica ma il governo del Cambiamento potrebbe davvero cambiare le regole del gioco rispetto al passato. E sicuramente tra quelli che ne sarebbero felici ci sarebbe anche Silvio Berlusconi.

La scure del governo gialloverde sulle coop rosse - Tiscali Notizie

Magari, magariiii, godo come un porco se lo fanno!
Questa fiscalità alternativa riservata alle coop è sempre stata una tale roba insulsa che grida vendetta.

potresti anche godere per cose piu' serie
 
Si gode come si può

A me gente cosi' fa senso . Non sono piu' i tempi per fortuna . ma in altri peroidi avrebbero fatto cose orride. Pervasi da odio di cui probabilmente non sarebbero in grado di spiegarne il motivo
 
bene così e pagate i miliardi di arretrati :yes:
 
E' arrivato il trombone moralista belanda che con il suo solito tono grave e solenne elargisce le sue reprimende. :asd:
 
ma cos'è la destra adesso ??

Uno come rainbow un po' di decenni fa avrebbe votato Malagodi . Adesso è considerato uno di sinistra un nemico da parte dei grillo leghisti .

mala tempora currunt
 
Tassazione ingiusta.
Non c’è da godere, ma da sistemare le cose.
Andando anche indietro se serve.
Controllare se le Coop rispettavano il loro oggetto sociale oppure è solo una maschera.
Non parliamo di tutte le attività aperte sotto forma di cooperativa per eludere il fisco.
Palestre discoteche addestratori di animali ecc ecc
Vi tocca pagare come tutti come è giusto.
Un caro saluto
 
se alla normalizzazione del trattamento coop abbinassero l'imu alla Chiesa e mettessero a pari degli alberghi gli istituti religiosi che danno da dormire sarebbe il top ...
 
nessuno che parli dell'evasione degli imprenditori di chi imbosca i capitali nei paradisi fiscali .

Solo le coop che avranno anche il regime agevolato ma che fatturano tutto . Vorra' dire che faranno tanto nero anche loro
 
se alla normalizzazione del trattamento coop abbinassero l'imu alla Chiesa e mettessero a pari degli alberghi gli istituti religiosi che danno da dormire sarebbe il top ...

Perché solo l’IMU?
Chiesa, Comunità Ebraiche, Buddisti, Musulmani e co. devono pagare anche IRES e IVA.
 
se non sbaglio anche la carta stampata usa il meccanismo delle cooperative x avere fondi pubblici
sono cose un pò strane ....
 
nessuno che parli dell'evasione degli imprenditori di chi imbosca i capitali nei paradisi fiscali .

Solo le coop che avranno anche il regime agevolato ma che fatturano tutto . Vorra' dire che faranno tanto nero anche loro

Vanno presi anche quelli e devono pagare tutto ste m.erde
Ma il treddo era sulle coop quindi si parla di quelle
 
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